A Galla Girapagina la befana arriva il 4
Galla Girapagina   Â
Giochi, animazioni e letture per aspettare la befana divertendosi
a cura di Alessandra Bellese
Per bambine e bambini dai 4 ai 10 anni
Lunedì 4 gennaio - ore 16,30. Ingresso libero
Galla Girapagina, viale Verdi, 26 a Vicenza.
Telefono 0444 225262 - [email protected]
La Befana, corruzione lessicale di epifania, attraverso bifanìa e befanìa, è una tipica figura del folklore diffusa in tutta Italia. Appartiene alle figure dispensatrici di doni legate alle festività natalizie. L'origine di questa figura va probabilmente connessa a tradizioni agrarie pagane relative all'anno trascorso, ormai pronto per rinascere come anno nuovo. L'aspetto da vecchia sarebbe dunque una raffigurazione dell'anno vecchio: una volta davvero concluso, lo si può bruciare così come accade in molti paesi, dove esiste la tradizione di bruciare fantocci, con indosso abiti logori, all'inizio dell'anno. In quest'ottica l'uso dei doni assumerebbe un valore propiziatorio per l'anno nuovo.
Questa è la voce che una famosa enciclopedia dedica alla Befana: in poche frasi è riassunta la secolare, stratificata storia della simpatica vecchina che, a cavallo di un manico di scopa, si ferma di camino in camino per regalare dolci ai bambini buoni e nero carbone a quelli cattivi. Ma a parte gli interessanti significati simbolici o antropologici la Befana è senz'altro una figura amatissima dai bambini che attendono ogni anno il suo arrivo con trepidazione e allegria.
Per questo la libreria Girapagina (in viale Verdi 26 a Vicenza, dalle ore 16,30 con ingresso libero) ha organizzato per lunedì 4 gennaio la festa ARRIVA LA BEFANA, un pomeriggio di giochi e letture per aspettare la venuta della Befana in compagnia; per rispettare appieno la tradizione durante il pomeriggio ogni bambino creerà il proprio pupazzo portafortuna, una bambola della Befana che potrà portare a casa e tenere con sè per assicurarsi un nuovo anno felice e spensierato.
E ancora, come vuole la tradizione, l'attesa della Befana deve essere fatta assieme a tanti amici, giocando, ascoltando storie e favole, proprio come in un'antica festa agreste in cui tutta la comunità si stringeva speranzosa in un magico abbraccio attorno alla sua benevola vecchietta.
Miseria e consumismo, l'America secondo Parise
A partire dal misconosciuto viaggio coast to coast del 1961, in "L'ultimo anti-americano" Pino Dato ricostruisce il complesso rapporto tra lo scrittore de "Il prete bello" e gli Stati Uniti: ne viene fuori una visione sostanzialmente negativa, assolutamente non ideologica e ancora estremamente attuale
"Perché non possiamo non dirci americani". Pino Dato parafrasa uno dei più celebri aforismi di Benedetto Croce per introdurre la sua ultima fatica letteraria, L'ultimo anti-americano (edizioni Aracne, 14 euro), in arrivo nelle librerie proprio in questi giorni. Un libro che ad un primo sguardo può apparire meno vicentino di tanti suoi lavori precedenti - dalla collezione di ritratti di Vicenza, briganti e gentiluomini all'analisi di Vicenza, la città incompiuta - ma che in realtà è profondamente intriso di vicentinità .
Continua a leggereLibri, ecco la top 5 del 2009
Riportiamo da n. 176 di VicenzaPiù
Le migliori opere uscite in libreria negli ultimi dodici mesi.
Medaglia d'oro a Enrico Deaglio per "Patria. 1978-2008"
Come lo scorso anno, anche in quest'ultimo numero del 2009 di VicenzaPiù (il n. 176 ancora in edicola o presso i punti di distribuzione indicati nel box in basso a destra o scaricabile dallo stesso box in pdf, n.d.r.) vogliamo indicarvi, fra quelli segnalati di settimana in settimana, i cinque migliori libri usciti negli ultimi dodici mesi. Si tratta di un'indicazione che non ha nessuna pretesa di completezza e che funziona soprattutto come sintetico riepilogo dei percorsi di lettura suggeriti quest'anno dal nostro settimanale.
Al quinto posto mettiamo "Il commissario Soneri e la mano di Dio" (Frassinelli) scritto dal giornalista Valerio Varesi: un giallo più di atmosfere e personaggi che di intreccio, che si distingue per la scrittura assai curata. Una nuova dimostrazione, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che non esiste una letteratura "d'autore" di serie A e una letteratura "di genere" di serie B; esistono semplicemente buoni libri e cattivi libri a prescindere dall'argomento e dallo stile.
Bettino Craxi e Vitaliano Trevisan a teatro
Redazione di VicenzaPiù  Â
Nel 2010, a dieci anni dalla morte a Hammamet, la storia di Bettino Craxi nella città tunisina tornerà in scena rivisitata grazie al Teatro Franco Parenti di Milano e alla compagnia ‘Gli Ipocriti', che coprodurrano ‘Una notte in Tunisia', spettacolo scritto da Vitaliano Trevisan*, drammaturgo di Sandrigo, che è anche sceneggiatore e attore (in ‘Primo amore' di Matteo Garrone). La regia sarà di Andrée Ruth Shammah.
Vitaliano Trevisan racconta di un uomo politico rifugiatosi presso uno Stato amico per sfuggire alla giustizia italiana.
‘Una notte in Tunisia' dovrebbe debuttare in luglio, per poi tornare a teatro in autunno e, quindi, girare l'Italia per una tournèe.
Per maggiori informazioni L'Espresso in edicola col n. 52 - 29 dicembre
* Vitaliano Trevisan (Sandrigo, 1960), da Wikipedia, è uno scrittore, sceneggiatore e attore italiano. È inoltre drammaturgo e regista teatrale.
Dopo una giovinezza trascorsa come impiegato nel settore edilizio e dell'arredamento, si dedica a lavori più manuali fino ad approdare alla letteratura.
Dopo alcune prove letterarie di buona levatura, raggiunge il successo nazionale e la notorietà nel 2002 con il romanzo I quindicimila passi, apprezzato dalla critica, che racchiude i racconti di un uomo, Thomas, dalle mille fobie e dai meccanici comportamenti ossessivo-compulsivi. Il libro ha ricevuto il premio Lo Straniero e il premio Campiello Francia 2008[1][2] (terza edizione del premio Campiello Europa).
Nel 2003 è il protagonista, nonché attore e co-sceneggiatore, del film Primo amore di Matteo Garrone, girato a Vicenza, in concorso al 54mo Festival di Berlino. È attore nel film Il riparo di Marco Simon Puccioni (miglior film al festival di Annecy nel 2007), oltre che nel film Dall'altra parte del mare di Veronica Perugini.
I suoi testi teatrali sono stati messi in scena da Valter Malosti e Toni Servillo; di recente pubblicazione per Einaudi i Due monologhi, ossia Oscillazioni e Solo RH portato in scena nell'edizione del Festival delle Mura 2007 da Roberto Herlitzka.
A Valdagno: Un libro in rete
Guanxinet   Â
PENSARE CON LA PROPRIA TESTA
Filosofia e storia della filosofia
Mimesis edizioni
UMBERTO CURI
autore del libro
SILVIA CAPODIVACCA
curatrice del libro
introduce e coordina
LUCA ROMANO
dottore di ricerca in filosofia
venerdì 18 dicembre 2009 ore 20.30
PALAZZO FESTARI - Corso Italia n.63 - Valdagno (VI)
per informazioni: [email protected] tel. 0445 406758 fax 0445 408485
in collaborazione con Libreria De Franceschi snc Valdagno (VI) tel 0445 412877
A lezione da Umberto Curi
Quando non si pensa con la propria testa si rischia di cadere in balia del potere degli altri. Ragionare autonomamente è il primo modo di essere liberi. "Pensare con la propria testa" è un'opera originale: in due cd allegati al libro sono offerti 26 files che riportano le lezioni di Storia della Filosofia tenute dal prof. Umberto Curi all'Università di Padova nel semestre invernale 2008/09. Si tratta quindi di un intero corso di filosofia attraverso i più grandi pensatori di tutti i tempi, da Platone a a Heidegger, da Kant a Eraclito, da Hegel a Foucault a Nietzsche, che sono chiamati a prendere parte ad un affascinante percorso critico che "si propone non già di insegnare pensieri, ma di aiutare a pensare. Lo studente", e così l'ascoltatore, "imparerà non la filosofia, ma a filosofare".
"Pensare con la propria testa", oltre ad essere il tratto distintivo della filosofia, è anche il bisogno di tendere verso il bersaglio della verità la fatica della conoscenza. La filosofia, in altre parole, non è materia omologabile né facoltà masterizzabile, quanto piuttosto stile di vita e pensiero indomabile. Insomma, libertà necessaria.
L'originalità dell'opera sta anche nella scelta dell'autore di mantenere la spontaneità dell'argomentazione orale che conferma l'immediatezza del rapporto con gli studenti instaurato nel corso del semestre. Per chi intenderà avventurarsi lungo questo sentiero si tratterà d ingaggiare un vero e proprio combattimento, una guerra senza esclusione di colpi contro i comuni pregiudizi, contro le opinioni indiscusse, contro le rappresentazioni caricaturali di un pensiero - la filosofia - mai riducibile all'univocità , bensì essenzialmente immerso nella contrapposizione plurale.
A partire dalle tracce lasciate dalle lezioni, il saggio di Silvia Capodivacca che accompagna i Cd-Rom elabora un itinerario parallelo, esplorando le forme diverse che, nella ricerca filosofica di Umberto Curi, ha assunto la scoperta della duplicità come connotato peculiare della condizione umana; l'autobiografia intellettuale e la bibliografia nell'arco di 40 anni completano il "ritratto" esaustivo della personalità di Curi.
La voce di Umberto Curi ha il carisma di quella di un maestro che guida verso il più soddisfacente dei compiti: conquistare e migliorare le nostre capacità critiche, la nostra presa sul mondo.
Umberto Curi,professore ordinario di Storia della Filosofia all'Università di Padova, è uno tra i pensatori più rilevanti del panorama filosofico attuale. Tra le sue pubblicazioni più recenti si ricordano: La forza dello sguardo (2004), Un filosofo al cinema (2006), Meglio non essere nati. La condizione umana tra Eschilo e Nietzsche (2008). Parteciperà alla serata la curatrice del saggio, Silvia Capodivacca, dottoranda di ricerca presso l'Università di Padova, allieva di Umberto Curi e autrice di alcuni saggi sul pensiero di Nietzsche, Derrida e Deleuze, tra cui "Danzare in catene. Saggio su Nietzsche" (2009). La serata sarà introdotta e coordinata da Luca Romano che ha conseguito il dottorato di ricerca in Filosofia a Padova.
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Fantasmi a scuola
Fantasmi si aggirano per i sotterranei della Scuola Elementare "G. Zanella", le ombre dolenti e ingiustamente dimenticate di quanti, adulti ma anche bambini, vi si rifugiarono durante gli anni della guerra e le ore dei bombardamenti, ascoltando di fuori il fischio e il rombo delle bombe, chiedendosi se, quando fossero usciti, avrebbero ritrovato la loro casa, e magari anche i loro parenti, sperando comunque che una di quelle non colpisse mai proprio la scuola, per non dover verificare di persona se davvero quei cunicoli erano così resistenti come gli avevano detto. Ed anche nelle aule c'è una ‘presenza': quella di un vecchio - tanto vecchio - ex allievo, un signore mite, elegante e gentile, che a novantacinque anni, alcuni mesi fa - solo pochi giorni prima di morire - ha voluto rivedere i corridoi della sua infanzia e la vecchia casa, confinante con la scuola, in cui aveva abitato, per portar via con sé un ultimo ricordo, ma anche per lasciare qualcosa di sé e della sua lunga esistenza ai bambini ed alla scuola che l'aveva visto crescere.
Continua a leggereLa grande guerra sul fronte isontino
Recensione sul n. 173 di VicenzaPiù in distribuzione  Â
Mark Thompson è uno studioso che vive e lavora a Oxford. Era noto da noi finora per le sue traduzioni in inglese dell'opera dei triestini Umberto Saba e Claudio Magris e per le corrispondenze di guerra dal Kosovo, oltre che per la collaborazione con la missione ONU in quell'area. Conosce bene l'Italia nella sua storia e nel suo patrimonio culturale, con spiccata attenzione verso il Veneto orientale e le sue contiguità balcaniche.
Il suo volume storico "La guerra bianca. Vita e morte sul fronte italiano 1915-19" uscito in questi giorni per i tipi del Saggiatore, riflette stilisticamente questo profilo. L'attenzione è rivolta proporzionalmente più alla parte isontina del fronte della prima guerra mondiale, con le cosiddette undici "battaglie dell'Isonzo", che agli altri teatri di guerra certamente non meno cruenti, quali l'Altopiano di Asiago, il Pasubio, il Grappa, il Montello. Delle vicende descritte Thompson conosce però a menadito lo scenario ambientale, le caratteristiche fisiche, i profili orografici, le durezze calcaree, la realtà greve delle trincee, di cui riesce a comunicare talora, attraverso la scrittura, una percezione sensitiva.
Traduzioni del ns. Giuliano Corà in libreria
Siamo lieti di segnalare la presenza nelle librerie delle ultime traduzioni di Giuliano Corà , titolare della rubrica di recensioni cinematografiche del nostro settimanale VicenzaPiù:
Pascal Fauliot
Racconti dei saggi del Tibet
L'Ippocampo Editore
Claire e Reno Marca
Madagascar: tre mesi di viaggio sull'isola rossa
L'Ippocampo Editore
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