Libri, ecco la top 5 del 2009
Mercoledi 30 Dicembre 2009 alle 15:30 | 0 commenti
Riportiamo da n. 176 di VicenzaPiù
Le migliori opere uscite in libreria negli ultimi dodici mesi.
Medaglia d'oro a Enrico Deaglio per "Patria. 1978-2008"
Come lo scorso anno, anche in quest'ultimo numero del 2009 di VicenzaPiù (il n. 176 ancora in edicola o presso i punti di distribuzione indicati nel box in basso a destra o scaricabile dallo stesso box in pdf, n.d.r.) vogliamo indicarvi, fra quelli segnalati di settimana in settimana, i cinque migliori libri usciti negli ultimi dodici mesi. Si tratta di un'indicazione che non ha nessuna pretesa di completezza e che funziona soprattutto come sintetico riepilogo dei percorsi di lettura suggeriti quest'anno dal nostro settimanale.
Al quinto posto mettiamo "Il commissario Soneri e la mano di Dio" (Frassinelli) scritto dal giornalista Valerio Varesi: un giallo più di atmosfere e personaggi che di intreccio, che si distingue per la scrittura assai curata. Una nuova dimostrazione, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che non esiste una letteratura "d'autore" di serie A e una letteratura "di genere" di serie B; esistono semplicemente buoni libri e cattivi libri a prescindere dall'argomento e dallo stile.
Al quarto posto si piazza Marco Lodoli con "Il rosso e il nero. Cuori ed errori della scuola italiana" (Einaudi): uno sguardo acuto e penetrante sulla realtà scolastica da parte di uno scrittore che nella vita di tutti i giorni è un insegnante in un istituto professionale della periferia romana. Lodoli non si accontenta di segnalare i problemi e non ci mette l'acrimonia di molti giornalisti (che vedono nella scuola italiana solo il facile bersaglio delle loro invettive); indica, seppure modestamente, qualche possibile soluzione e si sforza sempre di andare oltre l'ovvio, grazie anche a una scrittura ricca di suggestioni.
Si guadagna il terzo posto "Il cinquecentodelitti" (Garzanti) di Giorgio Scerbanenco. Non si tratta di una novità editoriale, in senso stretto, ma di una riproposta a quasi quarant'anni dalla prima uscita all'inizio degli anni '70. È un volume di racconti che, fra le altre cose, conferma la grandezza di uno scrittore come Scerbanenco, per troppo tempo sottostimato, e che si propone come valido strumento, a quanti ancora non lo conoscono, per avvicinarlo.
"Brucia la città " (Mondadori) del torinese Giuseppe Culicchia occupa il secondo gradino del podio. Questo romanzo è una scatenata commedia di costume che riflette, senza moralismi e con uno stile scoppiettante, sulla degenerazione politica, sociale e morale della nostra povera Italia agli albori del secondo millennio. E che conferma il suo autore come una delle giovani penne più interessanti nell'attuale panorama italiano.
A nostro modesto parere il miglior libro di quest'anno è "Patria. 1978 - 2008" (Il Saggiatore), il ponderoso volume di Enrico Deaglio che ripercorre gli ultimi trent'anni di storia del nostro Paese con stile e invidiabile chiarezza. Un saggio utile per mettere ordine nella confusa memoria di molti e che con un po' di coraggio potrebbe essere persino adottato come libro di testo a scuola.
Queste sono le nostre scelte, cari lettori. La palla ora passa a voi.
Buon Natale e buon 2010, intanto.
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