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Fantasmi a scuola

Di Giuliano Corà Giovedi 3 Dicembre 2009 alle 08:22 | 0 commenti

Viene presentato oggi alle 18 il libro Piccole indagini della IIAFantasmi si aggirano per i sotterranei della Scuola Elementare "G. Zanella", le ombre dolenti e ingiustamente dimenticate di quanti, adulti ma anche bambini, vi si rifugiarono durante gli anni della guerra e le ore dei bombardamenti, ascoltando di fuori il fischio e il rombo delle bombe, chiedendosi se, quando fossero usciti, avrebbero ritrovato la loro casa, e magari anche i loro parenti, sperando comunque che una di quelle non colpisse mai proprio la scuola, per non dover verificare di persona se davvero quei cunicoli erano così resistenti come gli avevano detto. Ed anche nelle aule c'è una ‘presenza': quella di un vecchio - tanto vecchio - ex allievo, un signore mite, elegante e gentile, che a novantacinque anni, alcuni mesi fa - solo pochi giorni prima di morire - ha voluto rivedere i corridoi della sua infanzia e la vecchia casa, confinante con la scuola, in cui aveva abitato, per portar via con sé un ultimo ricordo, ma anche per lasciare qualcosa di sé e della sua lunga esistenza ai bambini ed alla scuola che l'aveva visto crescere.

A tutti costoro ha voluto ridar vita e parola Massimiliano Giugni, padre di due bambine entrambe allieve di questa scuola e scrittore vicentino già noto alle cronache (giudiziarie ...) per aver impunemente sfornato, negli anni scorsi, tre romanzi gialli e un libro per ragazzi. Oltre a quella di scrittore, Giugni ha anche un'identità segreta, quella di Consulente Aziendale, grazie alla quale ha già causato la rovina di numerose aziende del vicentino e non solo (credevate che la Crisi avesse avuto origine dai mutui delle case negli Stati Uniti? Niente di più sbagliato: cominciò tutto in quell'ufficetto vicentino ...).

Forse per farsi perdonare, con questo suo nuovo libro, "Le piccole indagini della Seconda A", Giugni ha voluto regalarci una storia bellissima, fitta di cunicoli polverosi, di scatole del tesoro, di bambini perduti e ritrovati, di misteri da svelare, che non fa rimpiangere le storie ‘di avventure' che leggevamo da ragazzi. C'è tutto il nostro passato, in questa storia: la guerra, gli sfollati, i bombardamenti, i ricordi ... Anche quelli, appunto, del vecchio Antonio Zanella, che prima di andarsene ha voluto tornare a cercare se stesso nei luoghi e addirittura nelle stanze che lo avevano visto bambino, ma anche quelli, soprattutto, dei nonni della Seconda A. Loro sono stati, infatti, gli ispiratori del libro, quelli che - con le loro memorie, i colloqui coi nipoti, le carte ingiallite ripescate dai bauli in soffitta - hanno ‘dettato' a Massimiliano Giugni più che la traccia: potremmo dire il nocciolo e la sostanza del suo libro. Da loro, e tramite i bambini, è nata la storia, che dunque in parte dobbiamo, è vero, alla fantasia ed alla perizia di Massimiliano, ma che in gran parte è - possiamo dirlo? - patrimonio collettivo della Classe. Ecco perché, infatti, è facile leggervi anche un'affettuosa ricerca di ‘radici', offerta non solo e non tanto a noi adulti quanto soprattutto ai nostri bambini, a volte spinti troppo affannosamente verso un futuro mirabolante ma indefinito, e che giusto per questo rischiano troppo spesso di rimanere senza un passato con cui confrontarsi, e nel quale individuare le proprie origini. Tanto più bella la storia di Giugni in quanto evita come la peste quella melensaggine che pare spesso inevitabile quando si scrive di e per bambini (ma è possibile scrivere ‘per' i bambini? Io, personalmente, non lo credo affatto. Lo scrittore è ‘solo' scrittore), regalandoci invece una prosa colta ed elegante, ma piena di ironia e - dote rarissima - di autoironia (se le mie lodi vi sembrano eccessive, abbiate pazienza, ma ho concordato con Giugni, in cambio, un sostanzioso bonifico sul mio conto alle Cayman, e devo pur guadagnarmelo). Massimiliano invece - ed anche questo è necessario dire - non guadagnerà un centesimo da tutta la faccenda (ma accetta volentieri donazioni in natura: soppresse, uova, polastri ecc.). Tutto il guadagno infatti - e a questo scopo è stata fin dall'inizio concepita l'operazione - rimarrà alla Scuola, che lo destinerà alla ‘ristrutturazione' della biblioteca scolastica, con l'acquisto di nuovi mobili, libri e di tutto l'occorrente: un'iniezione di risorse - e di cultura! - preziosa sempre, ma impagabile con questi chiari di luna.

Il libro - disponibile in tutte le librerie della catena Galla - verrà presentato giovedì 3 dicembre alle ore 18.00 presso l'Aula Magna dell'Istituto Rossi. Ci saranno i bambini, ispiratori della storia ed attori delle avventure, ci saremo noi maestri, benevolmente tirati dentro all'impresa, ci sarà la famiglia di Antonio Zanella, a portare ancora una volta la voce del padre. E ci saranno tutti quelli di voi che vorranno condividere con noi questo progetto. Una sola avvertenza. Troverete tutto questo, nelle "Piccole indagini della Seconda A", tutto meno i sorrisi, le voci e la ‘bellezza' dei nostri meravigliosi bambini. Privilegio, questo, dei loro genitori, che se li godono ogni giorno, e anche nostro, cui il destino ha regalato quello che è - ne sono assolutamente convinto - il più bel mestiere del mondo (a volte penso che sia così bello che non dovrebbero nemmeno pagarci per farlo, ma non lo dico mai, perché se mi sente Brunetta potrebbe anche prendermi sul serio ...). Detto ciò, vi aspettiamo numerosi!

Giuliano Corà, Insegnante della Scuola "G. Zanella" - 25/11/09

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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