Giocattoli d'epoca, libri per infanzia, fumetti
Cooperativa Sociale Insieme - 10° Mostra mercato del giocattolo d'epoca, del libro per l'infanzia e del fumetto.
Inizia sabato 8 maggio, in cooperativa sociale Insieme, la decima mostra mercato del "come si giocava una volta".
Anche quest'anno genitori, collezionisti e curiosi potranno visitare la mostra mercato e ricordare come si usavano i giocattoli e raccontarlo ai bambini che verranno in visita.
I giochi sono esposti nella grande sala in via Dalla Scola 255 a san Pio X e sono suddivisi in giochi per maschietti e giochi per femminucce.
Continua a leggerePresentazione nuova edizione delle Anacreontee
Gilberto Padovan - Sarà la cornice palladiana del Teatro Olimpico di Vicenza a ospitare, sabato 14 maggio prossimo, la presentazione della nuova opera che Gilberto Padovan Editore stampa nel trentennale della propria attività . Ad arricchire il prestigioso catalogo, che annovera sia volumi rari che cartelle d'arte, giunge ora la raccolta delle Anacreontee tradotte e commentate da Giorgio Pegoraro, prima edizione italiana dopo quella di Luigi A. Michelangeli risalente al 1882 (Zanichelli, Bologna) voluta dal Carducci.
Un autentico evento culturale, dunque, che torna a mettere a disposizione dei lettori e degli studiosi quei sessanta componimenti anonimi, contenuti nell'Antologia Palatina
Continua a leggerePresentazione del nuovo libro di Lino Zonin
Massimiliano Bucchi: Scientisti e Antiscientisti
Galla 1880 - Massimiliano Bucchi presenta il suo libro "Scientisti e Antiscientisti, perché scienza e società non si capiscono" introdotto da un dialogo teatrale con Stefania Carlesso nel ruolo della Società e Paola Rossi nel ruolo della Scienza. Venerdì 23 aprile, ore 21.00 presso la libreria Galla Librarsi, contrà delle Morette ,4. Ingresso libero.
Scientisti e Antiscientisti, perché scienza e società non si capiscono è il titolo del nuovo libro del sociologo Massimiano Bucchi, un titolo molto chiaro che inquadra immediatamente gli argomenti affrontati.
Continua a leggereEffetto farfalla: Settimana del libro alla Zanella dal 19
Penso che tutti voi avrete almeno orecchiato quella che chiamano Teoria del Caos, o Teoria delle Catastrofi, abitualmente presentata col solito esempio: ‘Il battito d'ali di una farfalla in Asia può portare alla nascita di un ciclone in America Centrale'.
In altre parole, il cosiddetto ‘Effetto Farfalla' starebbe a dimostrare come piccoli cambiamenti possano portare a conseguenze straordinarie ed imprevedibili, e come piccole forze possano essere amplificate in altre di grande entità .
Di questa rete infinitamente complessa di rapporti ambisce oggi a far parte anche la Scuola Elementare "G. Zanella" (I.C. n. 6) con la Settimana del Libro, che si svolgerà nelle classi della scuola dal 19 al 23 aprile.
Facciamo un passo indietro, e un po' di storia.
Continua a leggerePer un pugno di libri: Sindaco con studenti vincitori
"Voi siete portatori di un'immagine positiva dei giovani - ha detto il sindaco Variati - in un periodo in cui si diffondono a macchia d'olio immagini negative della vostra generazione. Di questo, soprattutto, Vicenza vi ringrazia". Continua a leggere
La Settimana della Cultura 2010
L'iniziativa, che rientra nel progetto di valorizzazione del patrimonio culturale nazionale, promuove l'organizzazione di eventi rivolti al grande pubblico con l'intento di favorire la conoscenza della cultura e di trasmettere l'interesse per l'arte ad una sempre più ampia platea di cittadini che avranno a disposizione mostre, convegni, laboratori, visite guidate, concerti, spettacoli in tutte le Regioni d'Italia. Continua a leggere
Mannaggia la miseria di Anselmo Botte, il 16
Galla Librarsi   Â
Anselmo Botte
Presenta il suo libro
Mannaggia la miseria
Storie di braccianti stranieri e di caporali nella Piana del Sele
Ediesse, 160 pagine 10,00 euro
Introduce
Stefano Ferrio
In collaborazione con GCIL Vicenza
Venerdì 16 aprile, ore 18.00. Ingresso libero
Galla Librarsi, contrà delle Morette ,4 a Vicenza
t. 0444 225280 - [email protected]
Se c'è una consapevolezza nuova - o come sostengono i più critici, una moda - che sta cambiando le nostre abitudini di cittadini è quella del consumo consapevole e quindi responsabile: un atteggiamento che va dal corretto smaltimento dei rifiuti che produciamo, al tentativo di evitare sprechi e consumi inutili assumendo (complici certe ristrettezze imposte dalla crisi) uno stile di vita più sobrio e meno capriccioso, fino al desiderio di conoscere la storia dei prodotti che riempiono il nostro carrello della spesa.
Siamo ormai abituati a sentir parlare di filiera, cioè di tutti quei passaggi che portano i prodotti che consumiamo dal luogo di produzione fino a noi. La filiera racconta insomma la vita delle cose e, se letta con attenzione, racconta anche la storia dei lavoratori che vi prendono parte.
Un pezzo di questa storia viene raccontato in Mannaggia la miseria, il libro di Anselmo Botte pubblicato dalle edizioni Ediesse, che l'autore presenterà con Stefano Ferrio venerdì 16 aprile alla libreria Galla Librarsi di Vicenza (in contrà delle Morette, 4 alle ore 18,00 con ingresso libero).
La storia che Botte porta alla luce con questo libro è quella dei braccianti immigrati, per la maggior parte marocchini, occupati in agricoltura nella piana del Sele, vicino a Salerno. Una storia raccontata in prima persona dai suoi protagonisti, composta di tante voci che dipingono un quadro desolante fatto di condizioni di lavoro e di vita estremamente degradati, di impossibilità di difendersi dallo sfruttamento, dal caporalato o dal lavoro nero, che parla di condizioni abitative disumane e di mancanza di diritti, di vite invisibili, di lavoro durissimo e di miseria.
Una storia che è bene conoscere, specialmente quando nelle giornate d'estate mangiamo una delle profumatissime pesche che vengono raccolte nelle assolate terre d'Italia, perché le condizioni di vita e di lavoro degli uomini e delle donne che hanno raccolto quel frutto possono renderlo - ai consumatori più consapevoli e quindi più responsabili - un po' meno profumato.
Una storia che è bene ricordare perché in ogni prodotto è racchiuso anche un pezzo della vita del lavoratore che l'ha portato fino a noi. E in un paese civile e moderno, fondato sul lavoro - nostro e degli altri - si vorrebbe che la condizione di ogni lavoratore, anche il più umile e invisibile, fosse difesa e garantita nei suoi diritti e nella sua dignità .
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La Società del Quartetto celebra i cento anni
Comune di Vicenza            Â
Per i 100 anni della Società del Quartetto un libro curato da Cesare Galla e Paolo Meneghini ne ripercorre la storia
I 100 anni di attività della Società del Quartetto a Vicenza saranno celebrati con la pubblicazione di un volume che ne ricorda la storia. Curato da Cesare Galla e Paolo Meneghini, "Cent'anni" verrà presentato giovedì 15 aprile, alle 12, a Palazzo Chiericati dall'assessore alla cultura Francesca Lazzari e dal critico musicale del Corriere della sera Enrico Girardi.
"Cent'anni" ripercorre la lunga traiettoria della Società del Quartetto che oggi si presenta al suo pubblico come il risultato della storica fusione (avvenuta alla fine del 2002) fra il "Quartetto" fondato da Antonio Fogazzaro nel 1910 e l'associazione Amici della Musica di Vicenza, attiva in città dal 1977.
Una fusione per certi versi ineludibile e forse proprio per questo avvenuta in modo del tutto naturale, dopo altri tentativi andati a vuoto in passato, in una Vicenza che ha sempre offerto un ampio - e talvolta poco armonizzato - ventaglio di occasioni per ascoltare ottima musica.
Nel libro le due "anime", in verità molto diverse fra di loro, del "vecchio" Quartetto e degli Amici della Musica vengono trattate separatamente, anche per poterne comprendere meglio i rispettivi caratteri, le scelte artistiche, la politica culturale, il pubblico di riferimento. L'opera è completata da una parte dedicata al Quartetto post-fusione (in pratica gli ultimi sette anni di attività ) e da una sezione nella quale sono raccolti aneddoti, curiosità e il dietro le quinte di un'attività culturale che ha portato a Vicenza il meglio del concertismo mondiale del Novecento.
Scorrendo il lungo elenco di occasioni musicali offerte dalla Società del Quartetto nell'arco di un secolo, sorprende infatti il novero di grandi interpreti che hanno fatto tappa a Vicenza.
Pianisti come Pollini, Benedetti, Michelangeli, Rubinstein, Arrau, Richter; violinisti del calibro di Stern, Menuhin e Heifetz; il violoncello di Rostropovich, la chitarra di Segovia, il flauto di Gazzelloni e la "bacchetta" di Sinopoli. E se volgiamo lo sguardo alle formazioni cameristiche, non ce n'è uno, fra i rinomati quartetti d'archi del secolo scorso (dall'Amadeus al Juilliard, dal Busch al Budapest e dal Kolisch all'Italiano) che non sia entrato almeno una volta nei cartelloni della Società del Quartetto di Vicenza. Il tutto - è il caso di ricordarlo - in una città che per oltre 60 anni non ha avuto un "contenitore" (teatro o auditorium) realmente degno di ospitare talenti di tal genere.
Un'attività meritoria ed in piena espansione, quella del Quartetto, che fa oggi di Vicenza il principale polo di musica cameristica di tutta la Regione.
Per informazioni www.quartettovicenza.org
Il Santo di Antonio Fogazzaro
Istituto di Storia Vicenza       Â
Antonio Fogazzaro è il personaggio vicentino scelto dall'Istituto di storia per il secondo incontro del ciclo "Leggere i Tempi, culture, religioni e civiltà a confronto", che si svolge presso le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari, sede museale di Intesa Sanpaolo, in Contrà Santa Corona 25 a Vicenza.
L'appuntamento con "Il Santo", volume che sarà al centro della discussione, vero e proprio best seller a livello mondiale, è per venerdì 16 aprile, con inizio alle ore 17.30.
A presentare questo grande successo editoriale di Fogazzaro, tradotto perfino in giapponese, sarà un altro Vicentino, un Asiaghese per la precisione, Paolo Marangon, accademico olimpico, studioso di storia religiosa contemporanea, docente presso l'Università di Trento.
Tanto numerosi e qualificati gli interventi, i saggi, le relazioni a livello nazionale e internazionale firmati da Marangon da farlo nominare componente della giunta esecutiva e della Commissione per l'edizione nazionale delle opere del Fogazzaro.
"Il Santo", pubblicato nel 1905, fa parte di una tetralogia che ebbe inizio dieci anni prima con quello che viene unanimemente definito il capolavoro di Fogazzaro, Piccolo mondo antico, cui seguì Piccolo mondo moderno (1901) e che si chiuse nel 1910 con Leila.
Furono proprio i due ultimi romanzi, "Il Santo" e "Leila", a provocare la condanna da parte del Santo Uffizio, espressione di una Chiesa che guardava con sospetto chiunque ne mettesse in qualsiasi modo in discussione l'autorità . Una dura presa di posizione che turbò lo scrittore, la cui morte avvenne l'anno successivo alla pubblicazione dell'ultima sua fatica letteraria, nel 1911.
Un modernismo religioso, quello di Fogazzaro, che incontrò reazioni molto polemiche e fortemente controverse, a testimonianza della serietà di fondo con la quale questo "Vicentino Illustre" affrontò le tematiche dell'ideologia religiosa.