Fisco tra luci e ombre
Assoartigiani Vicenza Â
Fisco a metà tra luci e ombre
Alcune misure troppo penalizzanti per le piccole imprese ma c'e' fiducia nei correttivi per studi di settore e redditometro
Luci e ombre: si potrebbero riassumere così alcuni recenti comportamenti restrittivi dell'Agenzia delle Entrate, pur se condivisibili negli obiettivi, appaiono però criticabili nel metodo, essendo rivolti a una platea troppo vasta di contribuenti, e per importi anche di modico valore.
Spiega il presidente dell'Assartigiani Confartigianato Vicenza, Giuseppe Sbalchiero:
«Il pretendere un "visto di conformoità " per poter esercitare la possibilità di compensare un credito IVA con altre imposte quando il credito stesso supera il modesto importo di 15.000 euro, appare assolutamente eccessivo. Bene il fine di combattere le compensazioni illecite, ma così si mettono in difficoltà le piccole aziende con crediti IVA che spesso sono "fisiologici". Perché non alzare quel limite almeno a 50.000 euro?».
Secondo Sbalchiero «anche l'inasprimento delle misure cautelari in ambito tributario - evidenziato pure da una recente circolare della Direzione centrale dell'accertamento - rivolto a una vasta platea di contribuenti che certo non ha assunto di norma gravi comportamenti di evasione, ci appare inopportuno e penalizzante anche in tal caso per le piccole realtà aziendali, che hanno posizioni debitorie per importi spesso contenuti».
L'Assoartigiani auspica comunque che vi sia, da parte degli uffici competenti, una adeguata selezione e ragionevolezza nell'applicazione del dettato normativo.
Ancor più pesante è l'atteggiamento che vede inascoltate le richieste di riconsiderare la indeducibilità degli interessi passivi per la parte eccedente il 30% del risultato operativo lordo, misura particolarmente penalizzante in un momento economico come quello che stiamo vivendo.
La richiesta delle associazioni di categoria, fra le quali Confartigianato, non solo non è stata ascoltata, ma è stata addirittura dimezzata la soglia minima che comunque era detraibile (da 10.000 euro a 5.000 euro).
Ma non ci sono solo ombre. È doveroso riconoscere anche intenzioni e provvedimenti del governo che tendono a migliorare il rapporto con il contribuente e a rendere l'imposizione più equa. Ad esempio, gli Studi di Settore applicabili per il 2009 vedranno introdotto un ulteriore correttivo sul grado di utilizzo dei beni strumentali. In tempi di crisi, infatti, la presenza di impianti non è di per sé significativa della capacità dell'azienda di produrre ricavi. In merito, bisogna dire che l'intervento della Confartigianato è stato determinante. Inoltre, i correttivi congiunturali individuali dovrebbero meglio permettere di cogliere il grado di crisi registrato dal singolo soggetto. Il tutto andrà ovviamente valutato nel momento applicativo, dove emergerà l'effettivo impatto che i correttivi annunciati avranno su ciascuna realtà aziendale.
Anche l'obiettivo di favorire la riduzione del ricorso al Contenzioso Tributario è da condividere. Infatti, con un recente provvedimento, è stato previsto che a garanzia della rateazione richiesta in sede di concordato, acquiescenza e conciliazione, se l'importo in questione non supera i 50.000 euro non sarà più necessaria la presentazione della fideiussione.
Da ultimo, ma non certo per importanza, c'è la rivisitazione integrale del cosiddetto "redditometro". Le tappe previste sono quattro: un tavolo di discussione con le parti interessate; i provvedimenti normativi; la sperimentazione; il varo entro il 31 dicembre di quest'anno. Il percorso dovrebbe portare a uno strumento più affidabile superando quello precedente che fa riferimento a pochi elementi di capacità contributiva, alcuni dei quali anche obsoleti e mal considerati.
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Rialzo carburanti, tagliare le accise
Adico   Â
Inesorabile il rialzo dei carburanti, è ora di tagliare le accise
"Continua inesorabile la corsa al rialzo dei carburanti con il rischio di scatenare pericolose aspettative inflazionistiche a danno delle famiglie italiane già colpite da molti rincari e in precarie condizioni economiche" fanno sapere dall' ADICO.
La Q8 ha ritoccato la benzina di 1,5 centesimi portandola a 1,425 euro e il gasolio di 2 centesimi a 1,259 euro; la Erg, ha aumentato i prezzi di entrambi i prodotti di 1 centesimo portando la verde a 1,418 euro e il gasolio a 1,244 euro; la Shell, ha ritoccato all'insù di 0,2 centesimi il prezzo della verde, ora a 1,424 euro al litro, e di 0,5 centesimi quello del gasolio, a 1,254 euro al litro.
Una sovrattassa per i già tartassati automobilisti - denuncia il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini - che ha colpito due volte gli italiani: alla vigilia dell'esodo di Pasqua prima al rientro dalle vacanze poi.
E'ora di tagliare le accise dei carburanti - suggerisce il presidente dell'ADICO - oggi continuiamo a pagare sovrattasse introdotte in seguito a eventi eccezionali e temporanei, come la guerra di Abissinia del 1935, il terremoto del Belice del 1968 o quello dell'Irpinia dell'80 ecc.. che incidono sul prezzo alla pompa per oltre il 20%.
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Commercialisti,esperti contabili:Assemblea 9
Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili - Vicenza Â
Assemblea generale 2010
Venerdì 9 aprile - Ente Fiera di Vicenza
Tavola rotonda: "Fisco e crisi: un connubio difficile. Il ruolo del commercialista e dell'Amministrazione finanziaria".
Sarà la tavola rotonda dedicata a "Fisco e crisi: un connubio difficile. Il ruolo del commercialista e dell'Amministrazione finanziaria", il momento clou dell'Assemblea annuale dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, che avrà luogo venerdì mattina 9 aprile a partire dalle ore 11, presso la sala Palladio dell'Ente Fiera di Vicenza.
Un argomento di grande interesse nel perdurare del ciclo negativo dell'economia e a ridosso delle scadenze fiscali legate alle dichiarazioni dei redditi, reso ancora più attuale dal risultato delle elezioni amministrative che hanno riportato alla ribalta il tema del federalismo fiscale.
Non a caso, tra i relatori è stato chiamato a discutere di questa materia il presidente della commissione tecnica paritetica sul federalismo fiscale, Luca Antonini, ordinario di diritto costituzionale presso l'Università degli Studi di Padova. Accanto a lui saranno Aldo Polito, della direzione generale dell'Agenzia delle Entrate Servizi ai contribuenti, Ildebrando Pizzato, direttore dell'Agenzia Regionale delle Entrate del Veneto e Roberto D'Imperio, consigliere nazionale dei Dottori commercialisti ed esperti contabili, delegato ai rapporti con l'Agenzia delle Entrate.
Proprio il delicato confronto tra Stato e contribuente sarà l'altra questione al centro del dibattito: é assai intuibile, infatti, come allo stato attuale i bisogni dell'Erario, chiamato costantemente al reperimento di risorse, mal si sposino con la situazione delle aziende, in grave penuria finanziaria e prive di imponibili fiscali reali. Si stima infatti, che più del 50 per cento delle aziende presenterà nel 2010 bilanci in perdita e privi di imponibili fiscali con un prevedibile scarso gettito.
La parte pubblica dell'Assemblea sarà preceduta da quella privata, riservata agli iscritti, aperta alle ore 9.00, dalla relazione del Presidente Athos Santolin, che si soffermerà su i grandi cambiamenti che hanno coinvolto questa categoria professionale, a partire dalla fusione con i ragionieri, avvenuta in concomitanza con l'inizio del mandato dell'attuale presidente e del consiglio direttivo, due anni fa, per finire con i recenti provvedimenti che sanciscono il ruolo del commercialista quale garante della fede pubblica economica.
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Continua a leggereNovità comunali per entrate tributarie e Ici
Comune di Vicenza  Â
Novità per due regolamenti comunali relativi alle entrate tributarie e all'Ici
Alcune novità sono state introdotte nei due regolamenti comunali relativi alle entrate tributarie e all'Ici, in particolare nel regolamento generale delle entrate tributarie e nel regolamento comunale per l'applicazione dell'imposta comunale sugli immobili-Ici.
Il nuovo regolamento generale delle entrate tributarie prevede la riduzione della sanzione per i versamenti avvenuti in ritardo. Quindi per 5 giorni dalla data della scadenza la sanzione non sarà più del 30%, ma verrà ridotta al 5%. Verrà agevolata, inoltre, l'autoliquidazione da parte del contribuente che potrà pagare oltre i termini previsti per il ravvedimento operoso sia l'imposta che gli interessi di legge e la sanzione ridotta. Infatti fino ad ora la mancata comunicazione del pagamento all'ufficio comunale dava luogo a contenzioso; d'ora in poi farà fede il pagamento effettuato. Verranno, inoltre, adeguate al ribasso le sanzioni da applicare in caso di ravvedimento operoso, come da disposizioni di legge.
"Per agevolare i numerosi cittadini che hanno manifestato difficoltà a pagare, - aggiunge l'assessore al bilancio Umberto Lago - anche per importi inferiori a 1000 euro abbiamo deciso di concedere la rateizzazione dei pagamenti. Tale richiesta indubbiamente ci giunge in un momento di crisi economica particolare e per questo motivo l'amministrazione desidera agevolare i cittadini. La rateizzazione sarà concessa da 100 a 1000 euro per un massimo di 8 rate."
Per quanto riguarda il regolamento comunale per l'applicazione dell'imposta comunale sugli immobili (Ici) è stata regolamentata la questione delle pertinenze: come da definizione della Corte di Cassazione sono considerate tali quelle che il cittadino cita nella dichiarazione Ici.
E' stato chiarito cosa si intende per inizio lavori da cui decorre il pagamento dell'Ici visto che da quando viene dato inizio ai lavori l'imposta non va più a ricadere sul fabbricato, ma sull'area edificabile, quindi diventa maggiore. Si potrà , inoltre, chiedere il rimborso per l'Ici pagata indebitamente su aree divenute inedificabili per un massimo di 5 anni.
Riforme da fare: come volevasi dimostrare
di Giorgio langella
Dice Berlusconi: "il voto ha premiato il mio governo, adesso farò le riforme" (dai giornali).
Ma quali sono le riforme che si devono assolutamente fare? Presto detto: quella sulla giustizia e quella sul fisco. La prima è la più importante (per Berlusconi), a partire dalla questione "intercettazioni". Infatti il ministro Alfano ha annunciato ieri in televisione (a Ballarò) che chiederà l'immediata calendarizzazione del ddl intercettazioni al Parlamento. Alfano ha precisato che, con le nuove regole, non si vieteranno le intercettazioni (ci mancherebbe) ma queste saranno permesse solo per "evidenti indizi di colpevolezza" e saranno limitate nel tempo. Ora, se gli indizi di colpevolezza sono evidenti, perché si dovrebbero fare intercettazioni e non arrestare gli indiziati? E poi, le intercettazioni non dovrebbero servire a trovare gli indizi e le prove di reato? È evidente che questo ddl ha la massima priorità ... per il presidente del consiglio.
Per quanto riguarda il fisco l'obiettivo è di limitare la pressione fiscale. Per quali redditi e per chi? La proposta in campo è quella delle due aliquote che, in pratica, favorisce i benestanti a scapito di chi ha redditi bassi. È anche logico pensare che, visti i conti pubblici italiani, i cittadini che vivono di salario o pensione dovranno continuare a versare soldi forse non sotto forme di tasse, ma pagando di più i servizi essenziali (sanità , scuola ecc.).
Ma c'è proprio bisogno di queste "riforme" o quello di cui ci sarebbe necessità è una vera e propria "rivoluzione" del sistema produttivo, di quello bancario, di quello fiscale nel senso di colpire con durezza gli evasori e di ripudiare il ricorso ai vari condoni e scudi fiscali? Una "rivoluzione" che preveda, con l'aumento dei salari e delle pensioni, un benessere diffuso. Non sarebbe meglio e prioritario pensare a rivoluzionare l'attuale mercato del lavoro con l'abolizione del precariato e la garanzia per giovani (e meno giovani) di avere un lavoro sicuro in tutti i sensi? Non sarebbe meglio pensare a un piano del lavoro a livello nazionale che, con l'intervento diretto dello stato, permettesse di mettere in sicurezza l'ambiente e il territorio, di fare le manutenzioni ordinarie e straordinarie delle reti di comunicazione, di quelle di distribuzione (pensiamo solo a come è ridotta quella dell'acqua), di quelle di trasporto (ferrovie e altro)? Quanti nuovi posti di lavoro si potrebbero creare? E quanti se ne potrebbero mantenere stabilendo regole di contrasto alle delocalizzazioni?
Ma il governo e la maggioranza di destra parlano di necessità delle "riforme istituzionali". Vogliono l'elezione diretta del primo ministro (o del presidente della repubblica) e la baratteranno, internamente al governo stesso tra PDL e Lega, con il "loro" federalismo. Vogliono controllare la magistratura. E soprattutto non vogliono essere controllati. Sono "riforme" che servono a "lorpadroni" per diventare sempre più potenti e ricchi.
Come volevasi dimostrare.
Giorgio Langella (Federazione della sinistra, PdCI, Prc Vicenza)
Il 31 maggio scade la consegna del "730"
Adico     Â
"Saranno 17 milioni quest' anno i contribuenti che faranno il 730" fanno sapere dall' ADICO che ricordano a quanti "si affideranno al Caf o ai professionisti abilitati la scadenza è fissata al 31 maggio; che consegnando il modello già compilato non si deve versare alcun compenso".
Sono abilitati ad utilizzare il modello 730 - si legge nella nota diffusa dall'ADICO - i lavoratori dipendenti, i pensionati, i lavoratori a tempo determinato, chi percepisce redditi di collaborazione coordinata e continuativa, i soci di cooperative, i lavoratori socialmente utili e il personale della scuola a tempo determinato, se il contratto dura almeno da settembre 2009 a giugno 2010.
Sono tenuti a presentare anche una dichiarazione Iva o Irap o il 770 per i sostituti d'imposta, chi non era residente in Italia nel 2009, chi presenta la dichiarazione per conto del contribuente deceduto o chi possiede solo reddito da lavoro dipendente ma il suo datore di lavoro non e' obbligato ad effettuare ritenute (per esempio chi si avvale di badanti o colf).
Va ricordato aggiunge il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini - che il 730, oltre ad essere semplice da compilare, non richiede calcoli e permette di ricevere più velocemente i rimborsi perchè finiscono direttamente nella busta paga di luglio o nella pensione di agosto.
Al modelo vanno allegati il Cud che attesta le ritenute, gli scontrini (ad esempio quello parlante della farmacia) e le ricevute che provano le spese sostenute. Anche quest' anno, infatti, sono numerose gli sconti fiscali previsti.
Tra le detrazioni più note, ci sono quella del 20% per l'acquisto di mobili, tv e pc finalizzati all'arredo di immobili ristrutturati o quella del 19% per le spese relative agli asili nido. Ci sono poi le proroghe: resta valido il bonus del 20% per la sostituzione di frigoriferi e congelatori con altri ad elevata efficienza, il 55% per gli interventi finalizzati al risparmio energetico, il 36% per le spese di ristrutturazione edilizia, il 19% per quelle di formazione dei docenti e il 19% per i mutui sulla prima casa.
Infine, va ricordato che presentando il modello 730 sarà possibile esprimere la scelta della destinazione dell'8 per mille e del 5 per mille dell'Irpef nell'apposita busta chiusa.
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Arzignano: assenso tacito e banche 'tiranne'
Riceviamo da Piero Puschiavo e pubblichiamo
"Sistema Arzignano": uno strano tacito assenso
"Sistema Arzignano" è il nome dato a questo sistema di malaffare creatosi ad Arzignano dove i referenti tributari, dalla Guardia di Finanza ai vari agenti fiscali, "consigliavano" alle aziende di pagare tangenti al posto di pagare le tasse risparmiando così molti soldi che sarebbero dovuti invece finire al fisco.
Tolta la responsabilità alla nuova amministrazione comunale da poco insediatasi, anche di costituirsi parte civile, suonano davvero molto strani il vuoto e la totale mancanza di "reazione" politica intorno a questa grave vicenda.
Sembra evidente che oramai nella cosiddetta opinione pubblica abbia fatto breccia il concetto secondo cui sarebbe "lecito" truffare per fini economici.
Ci si scandalizza contro chi truffa il povero anziano (legalmente o illegalmente), ma quando si parla di truffa allo Stato il fatto viene considerato quasi "normale", o comunque accettabile.
Senza abbracciare il "giustizialismo dipietrista", in attesa dell'esito giudiziario finale per i soggetti interessati, va comunque sottolineato che, a seguito di questi fatti, le banche hanno infierito nell'aggravare la vicenda, tagliando i fidi a tutte le aziende che sono state oggetto di controlli (alcune delle quali sicuramente all'oscuro di questo sistema illecito) solo perché avevano avuto in passato rapporti con aziende oggi inquisite, col risultato di aggravare ulteriormente la già precaria situazione.
L'assurdo è quindi che un'azienda sana che ha avuto un rapporto di lavoro regolare con un'azienda inquisita, non è stata risparmiata dalla "tirannide bancaria" e si è così vista da una parte tagliare l'accesso al credito e dall'altra richiedere il rientro immediato dai fidi.
Come si dice: oltre al danno (d'immagine) anche la beffa (finanziaria) ... in questo mondo di ladri!
Piero Puschiavo
Coordinatore Regionale del Veneto
Fiamma Tricolore
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Scade domanda per bonus 55%
Adico  Â
In scadenza il termine di presentazione della domanda per la detrazione del 55%
"Ancora pochi giorni di tempo per inviare all'Agenzia delle Entrate i dati per richiedere la detrazione del bonus del 55% per i lavori di riqualificazione energetica iniziati lo scorso anno e ancora in corso" ricordano dall'ADICO.
"Decorso il termine del 30 Marzo non si avrà più diritto a detrarre le spese sostenute lo scorso anno mentre se i lavori verranno realizzati in più periodi d'imposta, l'invio dei dati andrà fatto ogni anno".
La detrazione, spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini "è possibile usufruirla beneficiando di uno sconto ai fini Irpef o Ires su tutti gli interventi effettuati sugli edifici esistenti (con valore massimo della detrazione fiscale di 100mila euro), sull'involucro di edifici esistenti (la detrazione massima in questo caso ammonta a 60mila euro), sull'installazione dei pannelli solari (stesso tetto di 60mila euro) e sulla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale (con 30mila euro massimo di detrazione). Non occorre, nessuna comunicazione se i lavori sono iniziati lo scorso ma non sono sostenute spese fino al 31 dicembre 2009. In questo caso, infatti, la detrazione sarà tutta sui redditi del 2010. Mentre per le spese che saranno sostenute nel 2010 relativamente a lavori che proseguiranno anche nel 2011 dovrà essere presentata una nuova comunicazione telematica entro il 31 marzo 2011".
Va ricordato che i termini e le modalità operative, vanno eseguita telematicamente direttamente dall'interessato registrandosi sul sito dell'Agenzia delle Entrate o tramite intermediari abilitati (Caf, professionisti, associazioni di categoria, eccetera). Se, invece, le spese sono sostenute da più di un proprietario o detentore dell'immobile oggetto di intervento, la comunicazione può essere trasmessa soltanto da uno di essi.
Successivamente la comunicazione fatta all'Agenzia delle Entrate i contribuenti interessati al bonus energia devono anche inviare all'Enea - entro 90 giorni dalla fine dei lavori - i dati relativi agli interventi realizzati, collegandosi al sito http://efficienzaenergetica.acs.enea.it.
Non va, dimenticato che vale sempre il divieto di cumulo della detrazione del 55% con altri contributi comunitari, regionali o locali come chiarito dall'
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Irpef regione: non doveva essere eliminata?
Adico                 Â
"E'di ottobre 2009, l'annuncio della Giunta Regionale del Veneto che aveva preannunciato alla stampa di voler abolire la tassa denominata addizionale regionale IRPEF che grava sugli stipendi dei lavoratori/consumatori, poichè il suo scopo era esaurito" fanno sapere dall'ADICO..
Ecco alcuni lanci di agenzia:
Venezia, ott. 2009- Finalizzata finora al ripianamento del debito in sanità , l'addizionale Irpef applicata dalla Regione del Veneto ha esaurito il suo scopo e viene abolita. "Fino ad oggi il Veneto è stata la Regione che l'applicava in maniera meno pesante - ha detto l'assessore al bilancio, Isi Coppola -, non solo numericamente sui cittadini, perché non erano neanche 500 mila i cittadini che oggi pagavano lo 0,50 di addizionale regionale, ma anche in maniera minore". Soddisfatto anche il Presidente Veneto Galan, che sottolinea come il Veneto sia la prima regione d'Italia che riesce a togliere la tassa. Al microfono di BluradioVeneto ascoltiamo i dettagli però dall'Assessore Isi Coppola.Â
(registrazione)
(AGI) - Venezia, 27 ott. 2009 - Nessun cittadino veneto nel 2010 sara' assoggettato all'addizionale Irpef regionale. I motivi che hanno spinto la giunta regionale ad azzerare la manovra tributaria sono stati illustrati oggi dal presidente della Regione Giancarlo Galan e dall'assessore al bilancio Isi Coppola. ‘A partire dal 2002 la Regione del Veneto aveva introdotto l'addizionale Irpef - ha detto il presidente Galan - chiedendo ai cittadini veneti un sacrificio per mantenere la sanita' regionale a livelli di eccellenza. Tuttavia dal 2003 e' iniziato un percorso di progressiva riduzione della manovra sia in termini di gettito (passando da 201 milioni di euro del 2002 ai 131 milioni del 2009), sia del numero di contribuenti interessati (dai 2,8 milioni del 2002 a meno di 500 mila del 2009). Il Veneto e' comunque la Regione con la soglia di esenzione (29 mila euro) piu' elevata nel panorama nazionale'. ‘Ora e' anche l'unica Regione in Italia che riesce a togliere l'addizionale Irpef - ha aggiunto Galan - e mettere nelle tasche di 500 mila cittadini soldi in piu' che possono servire al rilancio della nostra economia. Cio' e' possibile grazie al risparmio di risorse realizzato grazie ad una buona amministrazione generalizzata, che ha mantenuto pero' alti gli standard senza tagliare nessun servizio'. L'assessore Coppola ha spiegato che l'addizionale Irpef veniva impiegata per coprire il differenziale di deficit del servizio sanitario regionale. ‘Quest'anno il sistema e' a pareggio - ha detto - e ci troviamo quindi nella condizione di poter togliere questa tassa. Nel tempo infatti e' cresciuto il processo di razionalizzazione del nostro servizio sanitario che resta un'eccellenza a livello nazionale ed europeo'. Per un cittadino veneto con un reddito imponibile pari a 30 mila euro, questa misura si tradurra' in un risparmio di 150 euro mentre per un cittadino con un reddito imponibile di 50 mila euro il risparmio sara' di 250 euro. Per un nucleo familiare in cui i due coniugi abbiano un reddito rispettivamente di 35 mila e 30 mila euro, il risparmio fiscale e' complessivamente pari a 325 euro. L'assessore ha proposto anche una comparazione sui livelli di prelievo fiscale in materia di addizionale Irpef con altre Regioni come la Lombardia, il Piemonte e l'Emilia Romagna. Risulta che se venissero applicate alla base imponibile dell'addizionale Irpef del Veneto le regole fiscali oggi in vigore in Lombardia, i cittadini pagherebbero 113 milioni di euro in piu'; applicando quelle del Piemonte e dell'Emilia Romagna, 239 e 256 milioni di euro in piu'. ‘Invece il Veneto - ha aggiunto - ha scelto di azzerare questa tassa'. L'assessore Coppola ha parlato anche delle misure della Regione a favore delle imprese, soprattutto di quelle che vantano crediti nei confronti della pubblica amministrazione, e ha reso noto che nella seduta di oggi la giunta regionale ha approvato anche il bilancio di previsione per il 2010. (AGI)
"Con la presente, a nome di tutti i consumatori che ogni giorno si rivolgono all'ADICO chiediamo di capire il motivo di questo ripensamento oppure se si trattava di mera propaganda elettorale" conclude il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
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Sistema Arzignano: il problema è Roma
Senza dubbio Arzignano, sta vivendo una delle sue peggiori crisi. Non solo da un punto di vista di immagine dovuto agli scandali sull'evasione IVA, ma anche per ragioni collegate al corso del mercato.
La principale fonte di reddito della vallata, la concia, ha subito una contrazione dovuta a diversi
motivi.
Da una parte la concentrazione in alcune grosse imprese che ha limitato lo sviluppo di imprese concorrenti, contraendo le opportunità di differenziazione dell'offerta, perdendo quindi opportunità nei segmenti di mercato mondiale.
Dall'altra il fatto che, come tutti i paesi esportatori, anche l'economia arzignanese ha sofferto della crisi mondiale.
Qualcuno pensa che la questione dello scandalo fiscale che sta riempiendo le pagine della cronaca abbia contribuito a creare squilibri di mercato, in cui le imprese che pagavano regolarmente l'IVA si vedevano svantaggiate da quelle che non solo la evadevano ma addirittura ne fruivano il credito. Però, senza voler giustificare l'evasione IVA, questa condotta criminale ha in un certo senso evidenziato il fatto che le imprese sono in realtà soprattutto svantaggiate dall'essere sottoposte alla pressione fiscale e dalla burocrazia italiana.
Non solo. Ha evidenziato anche la pratica concussoria degli addetti della Guardia di Finanza italiana, una cosa che se parli nei bar o in confidenza con gli artigiani della zona non è affatto una sorpresa!
Ma stiamo attenti, questa è solo la coda, la testa si trova molto in alto, a Roma.
Tra gli agenti, quelli disonesti trovano comodo disporre di leggi contraddittorie e premeditatamente vessatorie per disporre a discrezione controlli fiscali, che seppure non conducessero ad alcuna irregolarità , per la stessa azione del condurli crea un grave disagio economico.
Ma tutti ben sanno che sono tutti ricattabili perché non vi è norma che non permetta di rilevare irregolarità , solo per la complessità ed i costi necessari a seguirla con diligenza, se non addirittura per norme che ne contraddicono altre.
Chi si avvantaggia di tutto questo? Perché dal centralismo romano arriva questa impostazione della legge?
Parlare di pressapochismo sarebbe troppo superficiale. In realtà c'è premeditazione, poiché nella melma chi conosce i trucchi, chi conosce le persone giuste, trova vantaggio rispetto agli altri.
La Sindrome di Arzignano è solo un piccolo spaccato di una realtà molto più grave, di un sistema e di governi che sono essi stessi criminogeni: non possono chiedere ai cittadini di rispettare leggi quando loro per primi sprecano il danaro e lo rubano approvandosi le leggi che sono a loro favore,
come il rimborso elettorale (beffa al referendum che aveva abolito il finanziamento pubblico ai partiti), ed alle innumerevoli altre ruberie e nepotismi.
Questo è il sistema, che noi non crediamo riformabile, e lo lasciamo volentieri all'Italia.
A casa nostra, il Veneto, invochiamo la ricostruzione di uno stato fondato su meccanismi che riducano drasticamente questi rischi, attraverso lo strumento della democrazia diretta e la piena autonomia dei comuni.
Una cosa che non arriverà mai da Roma ma che i Veneti, se lo vogliono, possono avere votandoci, dandoci così la necessaria rappresentatività per presentarci agli organi internazionali e per poter indire un referendum con osservatori internazionali per l'indipendenza del Veneto.
Claudio Ghiotto
candidato consigliere Partito Nasional Veneto-PANTO