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Fisco tra luci e ombre

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 7 Aprile 2010 alle 12:15 | 0 commenti

Assoartigiani Vicenza  

Giusepe Sbalchiero (Presidente Assoartigiani)Fisco a metà tra luci e ombre
Alcune misure troppo penalizzanti per le piccole imprese ma c'e' fiducia nei correttivi per studi di settore e redditometro

Luci e ombre: si potrebbero riassumere così alcuni recenti comportamenti restrittivi dell'Agenzia delle Entrate, pur se condivisibili negli obiettivi, appaiono però criticabili nel metodo, essendo rivolti a una platea troppo vasta di contribuenti, e per importi anche di modico valore.
Spiega il presidente dell'Assartigiani Confartigianato Vicenza, Giuseppe Sbalchiero:

«Il pretendere un "visto di conformoità" per poter esercitare la possibilità di compensare un credito IVA con altre imposte quando il credito stesso supera il modesto importo di 15.000 euro, appare assolutamente eccessivo. Bene il fine di combattere le compensazioni illecite, ma così si mettono in difficoltà le piccole aziende con crediti IVA che spesso sono "fisiologici". Perché non alzare quel limite almeno a 50.000 euro?».
Secondo Sbalchiero «anche l'inasprimento delle misure cautelari in ambito tributario - evidenziato pure da una recente circolare della Direzione centrale dell'accertamento - rivolto a una vasta platea di contribuenti che certo non ha assunto di norma gravi comportamenti di evasione, ci appare inopportuno e penalizzante anche in tal caso per le piccole realtà aziendali, che hanno posizioni debitorie per importi spesso contenuti».
L'Assoartigiani auspica comunque che vi sia, da parte degli uffici competenti, una adeguata selezione e ragionevolezza nell'applicazione del dettato normativo.
Ancor più pesante è l'atteggiamento che vede inascoltate le richieste di riconsiderare la indeducibilità degli interessi passivi per la parte eccedente il 30% del risultato operativo lordo, misura particolarmente penalizzante in un momento economico come quello che stiamo vivendo.
La richiesta delle associazioni di categoria, fra le quali Confartigianato, non solo non è stata ascoltata, ma è stata addirittura dimezzata la soglia minima che comunque era detraibile (da 10.000 euro a 5.000 euro).
Ma non ci sono solo ombre. È doveroso riconoscere anche intenzioni e provvedimenti del governo che tendono a migliorare il rapporto con il contribuente e a rendere l'imposizione più equa. Ad esempio, gli Studi di Settore applicabili per il 2009 vedranno introdotto un ulteriore correttivo sul grado di utilizzo dei beni strumentali. In tempi di crisi, infatti, la presenza di impianti non è di per sé significativa della capacità dell'azienda di produrre ricavi. In merito, bisogna dire che l'intervento della Confartigianato è stato determinante. Inoltre, i correttivi congiunturali individuali dovrebbero meglio permettere di cogliere il grado di crisi registrato dal singolo soggetto. Il tutto andrà ovviamente valutato nel momento applicativo, dove emergerà l'effettivo impatto che i correttivi annunciati avranno su ciascuna realtà aziendale.
Anche l'obiettivo di favorire la riduzione del ricorso al Contenzioso Tributario è da condividere. Infatti, con un recente provvedimento, è stato previsto che a garanzia della rateazione richiesta in sede di concordato, acquiescenza e conciliazione, se l'importo in questione non supera i 50.000 euro non sarà più necessaria la presentazione della fideiussione.
Da ultimo, ma non certo per importanza, c'è la rivisitazione integrale del cosiddetto "redditometro". Le tappe previste sono quattro: un tavolo di discussione con le parti interessate; i provvedimenti normativi; la sperimentazione; il varo entro il 31 dicembre di quest'anno. Il percorso dovrebbe portare a uno strumento più affidabile superando quello precedente che fa riferimento a pochi elementi di capacità contributiva, alcuni dei quali anche obsoleti e mal considerati.

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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