Assemblea annuale commercianti vicentini: "stiamo ancora imboccando strada sbagliata"
Giovedi 27 Novembre 2014 alle 16:44 | 1 commenti
Durante l’annuale assemblea (foto) per l’Associazione dei commercianti vicentini si è puntato il dito contro il fisco definito “un drenaggio di risorse che restituisce poco o nulla a cittadini e imprese†e il presidente Confcommercio Vicenza, Sergio Rebecca, guardando alla situazione economica attuale ha detto: “Stiamo ancora imboccando la strada sbagliataâ€.         Â
Ecco il resoconto dell'assemblea del direttore Confcommercio Ernesto Boschiero:
“Nelle situazioni più critiche - e quella che stiamo vivendo è davvero complicatissima - un vero imprenditore si comporta come un abile free climber, che nelle pareti più difficili riesce a trovare anche il più piccolo appiglio per continuare la scalataâ€. Con questa immagine il presidente della Confcommercio di Vicenza Sergio Rebecca ha aperto la relazione all’Assemblea ordinaria 2014 dell’Associazione, che annovera tra i propri iscritti la maggioranza delle imprese del commercio, del turismo, dei servizi e delle professioni della provincia.
L’annuale incontro è servito ad approvare il bilancio consuntivo 2013 e il bilancio preventivo 2015, e a fare il punto della situazione economica in atto, delineando strategie e progetti per il cammino futuro dell’Associazione.
“Se guardo al nostro mondo del terziario vicentino, vedo parecchi “rocciatori†– ha continuato Rebecca, illustrando la sua relazione – . Certo, c’è chi si è ritirato per vari motivi, ma tantissimi altri, invece, ben protetti da solida professionalità , stanno proseguendo il cammino, con sacrificio, ma con una forte determinazione. Se guardo al nostro Paese, invece, vedo una situazione diversa, in molti ambitiâ€.
L’attenzione della platea è stata portata sui dati economici italiani, che evidenziano un Pil ancora in calo, con poche chances di risalita nel 2015; consumi al palo e famiglie con sempre meno risorse da spendere, dove oltre il 40% della disponibilità economica viene assorbita dalle spese obbligate: bollette, mutui, benzina ecc.; disoccupazione giovanile al 42,9%.
“Questi dati – ha sottolineato Rebecca - fotografano impietosamente una situazione estremamente difficile, e ci si chiede dove si possano vedere spiragli di ripresaâ€. Ha quindi posto una domanda cruciale: “Che futuro ha un Paese se tiene fuori dal mondo del lavoro quasi la metà dei giovani?â€. E una constatazione: “Stiamo ancora imboccando la strada sbagliata, mentre l’unica che ci resta è quella delle riformeâ€. Prima tra tutte quella del fisco. Il Centro Studi Confcommercio ha, infatti, calcolato che la pressione fiscale salirà ancora fino a toccare mediamente il 45% del reddito, “un drenaggio di risorse immane che restituisce poco o nulla al cittadino e alle imprese - ha evidenziato il Presidente -, rendendo impossibile la ripresa dei consumi e degli investimentiâ€.
Ma il Governo, nella clausola di salvaguardia inserita nella recente legge di stabilità , già ipotizza di aumentare l’IVA dal 2016. “Se lo faranno – ha detto il presidente di Confcommercio Vicenza - perderemo 65miliardi di euro di consumi, in un Paese in cui l’80% del Pil è rappresentato proprio da consumi e investimenti interni. Allora altro che clausola di salvaguardia: quella dell’aumento dell’Iva è una clausola vessatoriaâ€.
E sempre sul tema caldo delle tasse ha poi rimarcato: “Noi non ci stiamo più a pagare per alimentare gli sprechi. Di tagli da fare ce ne sono un’infinità , come infinita appare essere la voragine del nostro debito pubblico, alimentata da una gestione “spendi e tassaâ€.  Alle riforme per togliere (tasse, burocrazia, spesa pubblica, definite palle al piede per famiglie e imprese), secondo l’analisi del Presidente, vanno aggiunte quelle per dare un concreto contributo ad una nuova prospettiva economica e occupazionale nel Paese. A partire dal turismo “un patrimonio che è lì, a portata di mano, e che non prendiamo in considerazione. Non è pensabile - ha detto Rebecca - che il saldo turistico sul Pil valga oggi in Italia appena l’1%, la metà rispetto all’Austria e un terzo rispetto alla Spagnaâ€.
Un settore, quello turistico, che dà prospettive anche al territorio locale, come ha dimostrato il successo delle due mostre svoltesi in Basilica Palladiana, “che non devono però rimanere episodi isolatiâ€. Per questo Confcommercio Vicenza crede fermamente nello sviluppo turistico e come ha confermato il presidente all’
Assemblea “è disponibile a mettersi in rete, per condividere progetti concretiâ€.
Rimanendo in ambito locale ha poi lanciato un appello alla platea degli iscritti: “Dobbiamo impegnarci ancor più nella nostra Associazione, perché sul territorio possiamo fare molto per facilitare la vita delle nostre imprese. Lo possiamo fare e lo abbiamo fatto, ad esempio, con un pressing costante sui Comuni in tema di fiscalità locale. E gli sgravi e facilitazioni si sono concretamente trasformati in una boccata di ossigeno in un momento in cui, a livello centrale, non si fanno certo scontiâ€.
Ma le azioni di Confcommercio Vicenza a favore delle imprese sono state tante nell’ultimo anno; a partire dall’importante accordo quadro territoriale, che ha permesso la detassazione dei premi di produzione e delle componenti accessorie della retribuzione, misure che garantiscono un incremento concreto del salario netto dei lavoratori del terziario vicentini. Grande impegno e risorse sono stati dedicati alla formazione e all’aggiornamento professionale dei titolari d’impresa e dei loro dipendenti. Perché, come ha sottolineato il presidente, riprendendo l’immagine del rocciatore con la quale ha iniziato il suo discorso all’assemblea “Così come uno sportivo non allenato è destinato alla sconfitta, un imprenditore che non si aggiorna automaticamente si mette fuori giocoâ€. Per far fronte a questo obiettivo Confcommercio ha potuto avvalersi dell’impegno profuso dall’Ente Bilaterale Settore Terziario e del contributo della Camera di Commercio di Vicenza, consentendo di
offrire un’ampia gamma di corsi di formazione a costo zero per le imprese. Così come grazie alle sostegno dei due enti vicentini, negli ultimi 5 anni, sono state
possibili azioni concrete a favore delle imprese in crisi e di circa 4mila lavoratori per un importo complessivo di 770 mila euro.
E proprio sulla situazione relativa alla Camera di Commercio di Vicenza, il presidente Rebecca ha voluto fare un’ultima riflessione, puntualizzando: “Con la spending review hanno deciso - a meno di “marce indietro†in fase di approvazione della legge di stabilità  - di tagliare indistintamente su tutti gli enti camerali, penalizzando, non chi gestisce male le proprie risorse, ma chi invece le impiega, come accade a Vicenza, per dare un reale sostegno alle imprese. Se questa è la cartina di tornasole di ciò che si vuol fare, non c’è che rimanere sconcertatiâ€.
“Di fronte a questa situazione disarmante – ha quindi proseguito -  non ci resta che “il fareâ€, perché abbiamo capito da tempo che è inutile aspettare una ripresa salvifica. Lo dobbiamo a noi stessi e alla nostra storia, ma lo dobbiamo soprattutto ai giovaniâ€.
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