"Fisco più equo e giusto", Cisl: da Vicenza 3.500 firme
Giovedi 3 Settembre 2015 alle 17:33 | 0 commenti
Cisl Vicenza
Sono state depositate ieri alla Camera dei Deputati le 500mila firme raccolte a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare della Cisl “Per un fisco più equo e giustoâ€. 50mila quelle necessarie, ma il risultato raggiunto è addirittura dieci volte maggiore: a testimonianza di quanto l’esigenza di rivedere il sistema fiscale del Paese sia sentita e considerata necessaria da tante persone, famiglie, lavoratori, imprese e organizzazioni.
«Come Cisl Vicenza abbiamo potuto inviare a Roma 3.500 firme certificate (28.974 il totale Veneto), raccolte in soli sei mesi – spiega Gianfranco Refosco, segretario generale Cisl Vicenza –. Un risultato raggiunto grazie alla massiccia mobilitazione e all’impegno di numerosi volontari in centinaia di occasioni promosse sul territorio (assemblee pubbliche, luoghi di lavoro, presenze con gazebo nelle piazze comunali,…), che hanno permesso di incontrare e sensibilizzare migliaia di persone». «Il nostro sincero grazie ai tanti cittadini che hanno scelto di dare il loro sostegno alla proposta, ma anche ai volontari coinvolti, nonché alle istituzioni locali e ai funzionari comunali che hanno collaborato alla riuscita dell’iniziativa» aggiunge Refosco.
Cosa chiede la Cisl al Parlamento e al Governo? Innanzitutto che il fisco tenga conto del mondo dei lavoratori e dei pensionati rafforzandone il reddito, in modo da poter così anche riattivare i consumi e la crescita del Paese. Cinque i punti chiave della proposta del sindacato, in sintesi: bonus di 1000 euro per tutti i contribuenti con reddito individuale fino a 40mila euro e un bonus ridotto, via via decrescente, per chi ha redditi compresi fra 40mila e 50mila euro; nuovo assegno familiare con un nuovo sistema di detrazioni d'imposta proporzionale ai carichi familiari e al reddito; fiscalità locale al servizio del cittadino e un tetto complessivo di tassazione; imposta sulla grande ricchezza netta per correggere le disuguaglianze e riduzione dell’evasione fiscale.
«Anche il Governo più di recente pare finalmente essersi accorto dell’urgenza di una riforma fiscale che muova nella direzione di una maggiore equità . Pensiamo all’annuncio – confermato in questi ultimi giorni –dell’eliminazione, nel 2016, della tassa sulla prima casa (Imu e Tasi); ma si tratta di un intervento a beneficio di tutti, che non considera dunque la distinzione di reddito e di valore catastale» commenta il segretario generale vicentino Refosco, che conclude: «A prima vista, potrebbe sembrare un accoglimento della richiesta avanzata dalla Cisl, che nella sua proposta di riforma chiede l’esenzione della abitazione principale da ogni forma di imposizione sulla proprietà o sul possesso; in realtà però il Governo non considera e non indica un tetto di valore dell’immobile, oltre il quale invece il sindacato ritiene sia giusto continuare a pagare».Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.