Solo il 35% sa di agevolazioni per acquisto casa
Adico - Solo il 35% delle persone sanno che esistono delle agevolazioni fiscali quando si compra la prima casa - fanno sapere dall'ADICO - in un indagine elaborata in questi giorni nella provincia di Venezia che ha coinvolto un campione di 516 persone.
L'indagine è stata rivolta ad aspiranti compratori di prima casa nel periodo compreso febbraio - marzo 2010, con il risultato che il 39% del campione non ha manco idea di cosa si parla quando si parla di agevolazioni prima-casa, il 35% ne conoscono l'esistenza ma nulla riguardo gli aspetti della normativa, il 9% ha saputo elencare alcuni aspetti, solo il 7% risulta conoscere bene la materia.
Contro tassa sui cellulari vittoria di Anciveneto
La tassa di concessione governativa sui cellulari non ha presupposto giuridico e vìola i principi di libera concorrenza.
Lo ha ribadito la Commissione Tributaria di Belluno, che ha dato ragione ad Anciveneto e ai Comuni ricorrenti di Alleghe, Forno di Zoldo, Valle Agordina, Livinallongo del Col di Lana, Pieve d'Alpago, Ponte nelle Alpi, Soverzene e Trichiana. Continua a leggere
Evasione fiscale, 10mila italiani coinvolti
Ma entro 20 giorni tutti i nominativi potrebbero finire sul tavolo della Procura di Torino che, grazie a una rogatoria internazionale, ha chiesto di poter consultarli. E subito dopo partiranno le verifiche della Guardia di Finanza.
La faccenda è comunque molto complicata, dal momento che le informazioni trafugate dalla Hsbc stanno influenzando i rapporti tra Parigi e Svizzera. Continua a leggere
Sistema concia e capri espiatori
I numeri. Tanto per dare un'idea di massima il settore conciario fino a qualche tempo prima della crisi dava lavoro a 8.000 persone tra dipendenti e indotto. Il giro d'affari ammonta ad un paio di miliardi di euro . Dati che vanno presi con le pinze perché il settore è polverizzato e perché anche il nero fa la sua parte. Il Corsera del 24 marzo 2010 con una espressione efficace aveva paragonato il fatturato del settore pelli a quello di Agip e Pirelli messe insieme. Tanto per intenderci siamo di fronte ad una delle realtà industriali più importanti della provincia.
Continua a leggereNovità e scadenze del modello 730
Adico     Â
Ecco tutte le novità e le scadenze introdotte nel mod. "730″
"Entro il 30 aprile i lavoratori dipendenti e i pensionati dovranno presentare al proprio datore di lavoro o all'ente pensionistico il modello 730 relativo alla dichiarazione dei redditi percepiti nel 2009; mentre per chi si avvale dell'aiuto di un Caf o dei professionisti la scadenza e' lunedì 31 maggio" ricordano dall'ADICO.
Ricordo che eventuali richieste di detrazioni o rimborsi - spiega il presidente dell'ADICO Carlo Garofolini - verranno corrisposti con la retribuzione o con la pensione nella busta paga da luglio o sulla rata di pensione da agosto o settembre.
Dalla segreteria dell'ADICO ecco in sintesi le principali novità :
Per quanto riguarda l'acquisto delle medicine, prodotti omeopatici, prodotti galenici e medicinali da banco, la detrazione spetta se la spesa e' certificata dallo scontrino parlante in cui devono essere specificati la natura, la qualità e la quantità dei prodotti acquistati nonché il codice fiscale del destinatario, mentre non serve più allegare la fotocopia delle ricette per ottenere la detrazione del ticket.
Capitolo a parte per i mutui sulla prima casa: c'e' la possibilità di portare in detrazione, nella misura del 19% dall'Irpef, gli interessi pagati nel corso dell'anno sulle rate per un importo fino a 4 mila euro. Mentre gli interessi per la costruzione e la ristrutturazione della prima casa si possono scaricare presentendo la copia del contratto di mutuo e la concessione edilizia (o la Dia rilasciata dal Comune).
Sul fronte della scuola, si scaricano le spese per la secondaria, l'università , il master e il dottorato, allegando la copia della quietanza di pagamento. Mentre per le spese dell'iscrizione annuale e gli abbonamenti delle associazioni sportive e delle palestre per ragazzi tra i 5 e i 18 anni va prodotta la ricevuta da cui risultino i dati personali.
Possono essere detratte, altresì, le spese per gli addetti all'assistenza personale nei casi di non autosufficienza, quelle funebri (tramite la fattura) e i premi per le assicurazioni sulla vita, contro infortuni, invalidità (in questo caso e' necessaria la copia della quietanza di pagamento).
Infine, le spese di casa. Si può detrarre il 20% sostituendo frigoriferi e congelatori con apparecchi di classe energetica non inferiore alla A+. Per farlo e' necessario la fattura con i dati dell'elettrodomestico nuovo e le modalità di smaltimento di quello vecchio.
Stesso bonus per l'acquisto di televisori, pc e mobili per l'arredo della casa in ristrutturazione. In questo caso bisogna allegare il bonifico e tutti i documenti che attestano che si fruisce della detrazione del 36% per manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su singole unità immobiliari residenziali iniziati dal 1° luglio 2008.
Per gli interventi di risparmio energetico la detrazione ammonta, invece, al 55%. E' necessario presentare l'asseverazione di un tecnico abilitato che attesti la rispondenza dell'intervento ai requisiti, la ricevuta dell'invio dei documenti all'Enea e l'eventuale comunicazione all'Agenzia delle Entrate inviata entro il 31 marzo 2010 per lavori sostenuti e non finiti nel 2009.
Gli interventi per la manutenzione straordinaria e la ristrutturazione edilizia sono detraibili al 36% allegando le ricevute dei bonifici, gli attestati di versamento delle ritenute sui compensi dei professionisti e la ricevuta della raccomandata della comunicazione
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Federalismo fiscale:si inizia a fare sul serio
Paolo Franco   Â
Federalismo fiscale: sen. Paolo Franco (LN), finalmente si comincia a fare sul serio
''Finalmente si comincia a fare sul serio dopo l'importantissima approvazione della legge sul federalismo fiscale. Credo che il primo decreto che a breve sarà esaminato, dopo gli aspetti formali della commissione, sia d'importanza epocale. Da sempre siamo abituati a vedere l'enorme patrimonio pubblico gestito spesso in maniera assolutamente approssimativa dallo stato centrale''.
Così il sen. Paolo Franco (Lega), vicepresidente della Commissione Bicamerale per l'attuazione del Federalismo Fiscale che si riunisce stasera, annuncia la nuova stagione per l'attuazione di questo provvedimento.
'Oggi, non appena questo decreto verrà esaminato e riproposto al Governo con eventuali osservazioni della commissione - spiega il sen. Franco - il patrimonio pubblico verrà attribuito a titolo non oneroso ai comuni, province, città metropolitane e regioni. Naturalmente ci saranno delle condizioni che sono quelle che questi beni vengano valorizzati proficuamente a beneficio della collettività locale. Verrà meno la funzione di uno stato padrone e invece comincerà a prendere concretamente il via la funzione primaria degli enti locali nella gestione del proprio territorio e degli immobili di interesse pubblico''.
Sull' iter del decreto Franco spiega: ''Verso la fine del mese di maggio daremo il parere sul decreto e lo trasmetteremo al Governo che a questo punto può promulgarlo accogliendo le eventuali osservazioni. L'importanza della commissione è nel fatto che in una mano abbiamo la legge delega e dall'altra i decreti attuativi. E sono certo che le osservazioni della commissione saranno propositive e dunque accolte dal governo. Lo dico non solo per un fatto di maggioranza numerica ma proprio per il clima che si respira in commissione di grande collaborazione fra le forze politiche''.
Entro il mese di maggio, inoltre, sottolinea ancora il senatore del Carroccio ''licenzieremo in commissione il federalismo demaniale e credo che entro giugno sarà promulgato definitivamente dal Governo''.
Il tempo necessario per completare il percorso del federalismo fiscale, aggiunge infine il sen. Franco ''sarà in tutto in un paio d'anni. Sono fiducioso che raggiungeremo l'obiettivo perché lo hanno chiesto a gran voce i cittadini nell'ultima tornata elettorale e dunque non ci possiamo permettere di farlo a metà . Il massiccio consenso alla Lega Nord e' una voce senza appello che chiede il cambiamento di questo Paese''.
Lettera aperta al "contribuente onesto"
Caaf Cgil   Â
Noi del CAAF CGIL, che assistiamo circa sette milioni tra lavoratori dipendenti e pensionati nei rapporti con il fisco, sappiamo molto bene quanto tutti voi concorriate a fare ricco il nostro paese, pagando regolarmente le tasse, anche per conto di chi non lo fa.
Per noi il cittadino che adempie all' obbligo morale, civico, sociale di alimentare le casse dello stato, nella misura che gli viene chiesta, esprime un valore etico importante che merita una particolare sottolineatura.
Noi del Caaf Cgil vogliamo sviluppare nelle persone l'orgoglio di appartenere alla categoria dei
contribuenti onesti.
Sono le tasse che tutti dobbiamo pagare che assicurano il funzionamento degli asili, delle scuole di ogni ordine e grado e delle Università , della sanità pubblica, del welfare, dei trasporti; sono i tributi che versiamo allo Stato che ci garantiscono strade, trasporti, energia elettrica, acqua, gas, telefoni, e così via.
Se pagare le tasse è motivo di orgoglio, è motivo di grande delusione sapere che molte persone si sottraggono a questo dovere civico.
La Cgil, interpretando il pensiero di milioni di lavoratori e pensionati, ha organizzato nel 2010 la grande campagna "Più evadono, più paghi" per mettere il fisco al centro dell'attenzione del paese, del governo e delle forze politiche:
"Loro evadono e tu resti più povero"," Loro evadono, tu paghi 3000 euro l'anno in più"
Lei sa che:
secondo le stime della Cgil è di circa 3000 euro all'anno il maggior esborso dei lavoratori dipendenti e dei pensionati rispetto al dovuto, grazie agli evasori fiscali?
nel corso degli anni Duemila il carico fiscale sul lavoro dipendente e sulle pensioni è progressivamente cresciuto (fino a più 5% nel 2009), mentre nello stesso anno, rispetto al 2000, sono diminuite (del 9,2%) le entrate totali e (del 14,8%) le altre entrate?
è in forte aumento l'evasione dell'IVA?
sono state abolite le misure antievasione e la tracciabilità dei pagamenti?
solo in Italia la tassazione delle rendite finanziarie è del 12% mentre nel resto d'Europa si attesta sul 20%?
Quante disuguaglianze nella distribuzione della ricchezza!
Secondo l'ultima indagine di Banca d' Italia sui redditi delle famiglie, il 10% delle famiglie più ricche possiede quasi il 44,5% dell'intera ricchezza netta delle famiglie italiane e che metà della popolazione possiede solo il 9,8 % delle ricchezza netta complessiva
Nelle dichiarazioni dei redditi del 2008 i redditi maggiormente dichiarati sono quelli da lavoro dipendente e da pensione? E che oltre 15 milioni di lavoratori dipendenti guadagnano meno di 1.300 euro netti al mese. Circa 8 milioni ne guadagnano meno di 1.000. Circa 9 milioni di pensionati guadagnano meno di 1.000 euro netti al mese
La pressione fiscale sul lavoro sta aumentando, mentre la crisi fa scarseggiare la risorsa lavoro
Con lo "scudo fiscale" i signori che hanno portato i loro capitali all'estero possono farli rientrare a costi stracciati e nel più splendido anonimato.
Gentile contribuente,
Converrà con noi che ci sono gravi distorsioni nel nostro sistema fiscale.
Noi pensiamo che occorra correggere le iniquità per riportare a giustizia il peso della tassazione nel nostro paese.
Dobbiamo pretendere che tutti contribuiscano, nella misura a loro richiesta, alla ricchezza dello Stato perché esso sia messo in condizione di rispondere, con le risorse di noi tutti, ai nostri fabbisogni di servizi.
Le PROPOSTE della CGIL per un FISCO più GIUSTO
Per fare giustizia sul piano fiscale la Cgil chiede al governo una riforma che nell'immediato sostenga i redditi da lavoro e da pensione, (con un bonus di 500 euro entro fine primavera) con l'obiettivo strutturale di diminuire le tasse mediamente di 100 euro mensili ai lavoratori dipendenti e pensionati nell'arco del triennio. Come?
Lotta all'evasione. Vanno ripristinate le misure antievasione, la tracciabilità dei pagamenti, il controllo severo sull'evasione dell'IVA ( in grave aumento).
Detrazioni d'imposta per il 2009 e Riforma dell'Irpef dal 2010.
Aumento delle detrazioni per reddito da lavoro dipendente e da pensione.
Uniformità della detrazione da pensione a quella del lavoro dipendente.
Innalzamento e unificazione delle attuali quote esenti per redditi da lavoro e da pensione.
Riduzione della prima aliquota dal 23 % al 20% per favorire i redditi medio bassi e della terza dal 38% al 36%.
Bonus fiscale per coloro che non sono in grado di usufruire delle detrazioni spettanti.
Rendite e transazioni finanziarie internazionali. Elevare dall'attuale 12% al 20% la tassazione, come avviene nel resto d'Europa.
Imposta sulle grandi ricchezze. Tassare il patrimonio netto imponibile oltre gli 800 mila euro.
Misure per studenti e lavoratori. Per favorire attività di studio, formazione e creatività .
Credito di imposta per Ricerca, Formazione e Innovazione. Un fisco che premi la responsabilità sociale e la capacità delle imprese di creare occupazione aggiuntiva.
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Rette Case di Riposo: detrazioni Fiscali
Caaf Cgil                                 Â
Detrazioni Fiscali "per spese non coperte da contributo regionale"
Familiari degli Ospiti Non Autosufficienti,
essendo prossima la scadenza della dichiarazione fiscale 2010 relativa ai redditi del 2009, le Direzioni delle Case di Riposo predispongono la certificazione delle spese relative alle prestazioni sanitarie ed assistenziali, rese da personale specializzato e qualificato, non coperte dal contributo (quota di rilievo sanitario) della Regione Veneto.
Le spese sanitarie, mediche e di assistenza specifica degli ospiti non autosufficienti (portatori di handicap) sono detraibili, attraverso la compilazione del modello 730 (rivolgendosi agli Uffici del CAAF - CGIL), anche se sono state sostenute da familiari che non hanno fiscalmente a carico l'ospite:
_ Coniuge
_ Figli
_ Genitori
_ Generi e Nuore
_ Suocero e Suocera
_ Fratelli e Sorelle
Si ricorda che la somma che ogni ospite può detrarre, varia annualmente in base ad una serie di calcoli che individuano i costi sostenuti, i contributi regionali, le giornate di presenza pagate nell'anno.
Anche da parte del Sindacato è stato rilevato che gli ospiti non autosufficienti e/o i loro familiari, di fatto, pagano una percentuale di quota di rilievo sanitario e si fanno carico di spese mediche, farmaceutiche ed assistenziali, per questo viene fatta dalle Case di Riposo la dichiarazione per le detrazioni fiscali: è stata una conquista sindacale!
Per altri chiarimenti rivolgetevi al Sindacato Pensionati della CGIL.
Per la compilazione della dichiarazione dei redditi rivolgetevi al CAAF - CGIL
Adempimenti fiscali per società sportive
3^ convegno sugli Adempimenti fiscali obbligatori per l'associazionismo sportivo
Valdagno (VI) - Sala riunioni comunali "Marzottini"- 21 aprile 2010
La gestione di una società sportiva non si discosta di molto da quella d'impresa. Con le dovute distinzioni per l'oggetto sociale (l'utile d'esercizio da una parte ed il risultato sportivo dall'altra) ma di fronte alla legge le imprese finanziare ed il pianeta frammentato sportivo sono visti attraverso lo stesso strumento ottico, sullo stesso piano, nonostante la scarsa propensione e gli storcimenti di naso delle società sportive che da sempre faticano a districarsi con libri contabili obbligatori ed a confrontarsi con la Pubblica Amministrazione.
Le società sportive vicentine hanno mostrato un forte senso di responsabilità e grande attenzione per i cambiamenti introdotti sul piano del censimento anagrafico e della tenuta dei libri contabili anche a fronte di una stretta nei controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate e della Finanza.
La riprova è nella insperata (per gli organizzatori del CONI e dell'area interessata) partecipazione ai due appuntamenti di aggiornamento che si sono tenuti a Vicenza e più di recente a Piovene Rocchette.
I responsabili delle società sportive delegati alla gestione fiscale della società chiedono regole chiare e modalità di espletamento degli obblighi e degli adempimenti necessari più lineari ed agili per una corretta gestione dell'associazione sportiva dilettantistica e per essere al riparo da qualsiasi sorpresa chiaramente sotto forma di sanzioni che possono stravolgere il normale funzionamento dell'attività .
Sono stati metabolizzate le norme basilari quali l'obbligo d'iscrizione al Registro delle Associazioni e Società Sportive del CONI; la redazione del modello EAS nonché quale regole che si innescano con la costituzione della società sportiva e l'accompagnano fedelmente durante tutto il corso della vita, una spada di Damocle legata ad una quanto mai possibile azione di verifica da parte degli organi dell'Amministrazione Finanziaria.
In quest'ottica, prosegue la campagna di sensibilizzazione ed informativa a livello provinciale portata avanti dal CONI di Vicenza che, in collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Valdagno, Assessorato allo Sport, organizza per mercoledì 21 aprile 2010 con inizio alle ore 20,15 presso la Sala Riunioni Comunale "Marzottini" di Valdagno (Via Gaetano Marzotto n. 3 - riferimento Stazione FTV, ampio parcheggio di fronte alla sala) un convegno sugli "Adempimenti fiscali obbligatori per l'associazionismo sportivo".
In veste di relatore ci sarà il dott. Andrea Menato, Consulente Fiscale del Coni di Vicenza, già conosciuto in altre sedi per la precisa esposizione e la piena disponibilità ad essere vicino ai dirigenti sportivi per sciogliere i dubbi e fornire delucidazioni su questi temi spinosi sulla tenuta dei libri obbligatori e relativi adempimenti.
L'incontro è aperto a tutti le associazioni dei Comuni della zona ed in modo particolare ai loro presidenti e dirigenti delegati a gestire la società sul piano economico/finanziario e fiscale.
Le adesioni vanno indirizzate, almeno 5 gg. Prima, fornendo la propria e-mail o un recapito telefonico a: Comitato Provinciale CONI, viale Trento n° 288 - 36100 Vicenza - Tel. 0444-571337, fax 0444-565605, eMail: [email protected]
Sconti fiscali: non solo frutto di corruzione
Apindustria Vicenza    Â
Inchieste Guardia di Finanza: Apindustria Vicenza si appella alla legalità ma anche alla validità delle procedure di autotutela
De Marchi ribadisce che l'Associazione chiede chiarezza e giustizia "ma non va dimenticato che non tutti gli "sconti" sono frutto di concussione o corruzione, ma della responsabile applicazione degli strumenti previsti per legge in ambito di verifica fiscale"
Recenti articoli di cronaca apparsi sulla stampa hanno portato a conoscenza dell'opinione pubblica alcune situazioni legate a fenomeni di frode fiscale a carico di imprenditori, nell'ambito delle quali sarebbe stato ipotizzato anche il coinvolgimento di funzionari dell'Agenzia delle Entrate, per fatti di corruzione avvenuti nel corso delle verifiche fiscali.
«Si tratta, se ciò verrà appurato nel corso delle indagini, - afferma Filippo De Marchi, Presidente di Apindustria Vicenza - di fenomeni di evasione e corruzione sui quali è bene che la giustizia faccia il suo corso. Ci battiamo, infatti, da sempre, per una correttezza di comportamenti sia degli imprenditori, sia di chi su di loro deve vigilare e siamo convinti che evasione e corruzione facciano male alle casse dello Stato e, ancor più, al sistema della libera concorrenza».
«Non è opportuno, però, - continua De Marchi - generalizzare la notizia nel modo in cui è accaduto in queste circostanze, come se, in generale, i rapporti tra consulenti e imprenditori, da una parte, e funzionari dell'Agenzia delle Entrate, dall'altra, fossero rapporti viziati, poiché anche quando la pretesa economica contenuta nei processi verbali di constatazione viene ridotta, nel corso del procedimento, ad importi di minor valore, ciò avviene normalmente nel rispetto della normativa tributaria».
In sostanza, il Presidente di Apindustria Vicenza, vuole far passare un messaggio costruttivo e di chiarezza sull'accaduto: il fatto che, alle volte, nell'ambito delle attività di verifica da parte dell'Amministrazione Finanziaria, si concluda con un differenziale ridotto rispetto a quanto inizialmente costatato nei verbali, o addirittura, con un azzeramento di quanto apparentemente dovuto, non è frutto di accordi illegali fra le parti, bensì della responsabile applicazione, da parte dei funzionari dell'Agenzia delle Entrate, degli istituti cosiddetti "deflattivi del contenzioso tributario", o dell'istituto "dell'autotutela".
«Si tratta di norme appositamente introdotte nell'Ordinamento, per correggere eventuali distorsioni che possono presentarsi, e spesso si presentano, nel corso dei processi di verifica fiscale - sottolinea De Marchi. - Qualora nel processo verbale di constatazione, redatto al termine della verifica, vi siano elementi non fondati, infatti, il contribuente, oltre a far valere le proprie ragioni in contenzioso, può attivare gli istituti previsti dalla legge, con il pagamento di imposte e sanzioni ridotte. E c'è di più: se lo stesso processo verbale di constatazione si dovesse rivelare del tutto infondato, attraverso l'applicazione "dell'autotutela" il contribuente può richiedere, addirittura, l'archiviazione del procedimento».
«La nostra preoccupazione è ben fondata - conclude De Marchi -: l'applicazione di tali istituti, infatti, costituisce una parte molto significativa dell'attività dell'Ufficio Fiscale della nostra Associazione, in quanto, spesso, proprio grazie al nostro ruolo, nonché alle relazioni e alle competenze dei nostri funzionari, riusciamo a far valere le ragioni dei nostri associati nell'assoluta legalità , ottenendo l'applicazione di dette misure e facendo evitare il contenzioso alle imprese. Una pratica, in poche parole, di cui possiamo annoverare numerose esperienze significative. Il rischio che sta emergendo, in questi giorni, è il timore che i funzionari dell'Agenzia dell'Entrate adottino, in futuro, comportamenti di irrigidimento, evitando di applicare i predetti istituti, per non dar adito a sospetti nei loro diretti confronti - visto che è a loro discrezione applicarli e una volta applicati sono a loro volta essi stessi oggetto di controlli da parte dell'Audit interno all'Agenzia -. Ciò costituirebbe un grave danno per l'intero sistema economico locale, cosa che noi, come Apindustria Vicenza, vorremmo evitare con ogni mezzo»
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