Contro tassa sui cellulari vittoria di Anciveneto
Sabato 17 Aprile 2010 alle 17:16 | non commentabile
Anciveneto - La Commissione Tributaria di Belluno dà ragione all'Associazione dei Comuni Veneti, che ottiene il rimborso di 50mila euro per Alleghe e altri 7 Comuni del Bellunese. Il ricorso segue quelli ottenuti a favore a Vicenza, Milano, Verona e Pordenone
La tassa di concessione governativa sui cellulari non ha presupposto giuridico e vìola i principi di libera concorrenza.
Lo ha ribadito la Commissione Tributaria di Belluno, che ha dato ragione ad Anciveneto e ai Comuni ricorrenti di Alleghe, Forno di Zoldo, Valle Agordina, Livinallongo del Col di Lana, Pieve d'Alpago, Ponte nelle Alpi, Soverzene e Trichiana.
A questi Comuni spetterà il rimborso di 50mila euro, dopo aver pagato indebitamente il tributo negli anni 2006, 2007 e 2008.
I ricorrenti, difesi dall'avvocato dell'Anci regionale Emanuele Mazzaro, hanno fatto riferimento al Nuovo Codice di Telecomunicazioni del 2003 che liberalizzava il settore.
La sentenza n°67/1/2010, relativa ad Alleghe, spiega che
Il Collegio dei Giudici bellunesi ha inoltre segnalato la sempre più frequente giurisprudenza di merito; secondo quest'ultima soggetto passivo della tassa (cioè chi è destinato a pagarla) è il gestore telefonico e non il fruitore del servizio, in questo caso i Comuni.
Le sentenze relative alle altre municipalità ricorrenti sono la 68, la 69, la 70, la 71, la 72, la 73 e la 74.