Solo il 35% sa di agevolazioni per acquisto casa
Sabato 24 Aprile 2010 alle 23:32 | 0 commenti
Adico - Solo il 35% delle persone sanno che esistono delle agevolazioni fiscali quando si compra la prima casa - fanno sapere dall'ADICO - in un indagine elaborata in questi giorni nella provincia di Venezia che ha coinvolto un campione di 516 persone.
L'indagine è stata rivolta ad aspiranti compratori di prima casa nel periodo compreso febbraio - marzo 2010, con il risultato che il 39% del campione non ha manco idea di cosa si parla quando si parla di agevolazioni prima-casa, il 35% ne conoscono l'esistenza ma nulla riguardo gli aspetti della normativa, il 9% ha saputo elencare alcuni aspetti, solo il 7% risulta conoscere bene la materia.
Mentre il 35% sa che esiste la possibilità di detrarre gli interessi passivi sui mutui e le spese notarili per la sottoscrizione dell'atto di acquisto e di stipula del mutuo, il 93% del campione non conosce nulla riguardo il regime agevolato che consente di pagare le imposte in misura inferiore rispetto a quelle ordinariamente dovute.
Scopo di questa iniziativa - spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini - diffondere al maggior numero delle persone non proprietarie di prima casa, le agevolazionifiscali che consentono di pagare le imposte in misura inferiore rispetto a quelle ordinariamente dovute.
Ecco in sintesi un prospetto redatto dagli esperti dell'ADICO per aiutare il consumatore a conoscere tutti le agevolazioni fiscali previste all'atto dell'acquisto della prima casa.
Se la parte che cede la casa e' un privato non soggetto ad Iva, l'agevolazione consiste nella possibilità di versare l'imposta di registro con aliquota ridotta del 3% (invece che 7%) e quella ipotecaria e catastale in misura fissa (168 euro ciascuna) in luogo, rispettivamente, del 2% e dell'1%.
Chi, invece, compra casa da un'impresa costruttrice o di ristrutturazione entro 4 anni dall'ultimazione dei lavori, dovrà pagare l'Iva al 4%. Mentre la percentuale delle imposte di registro, ipotecarie e catastali restano sempre fisse a 168 euro ciascuna.
Va, quindi, ricordato che per usufruire di questi sconti e' necessario che la casa sia destinata ad abitazione propria e/o dei familiari - non deve essere, quindi abitata personalmente - e che le agevolazioni fiscali siano riconosciute in sede di registrazione dell'atto.
E', invece, indispensabile che l'acquisto riguardi una casa di abitazione non "di lusso" e che l'immobile sia ubicato nel Comune in cui l'acquirente ha la residenza o in cui intenda stabilirla entro 18 mesi dalla stipula o nel Comune dove l'acquirente svolge la propria attività principale. Inoltre, non si deve essere titolare, esclusivo o in comunione col coniuge, di diritti di proprietà ,usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del Comune dove si trova l'immobile da acquistare.
Discorso a parte va fatto per il personale delle Forze Armate e delle Forze di Polizia: a loro non e' richiesta la condizione della residenza nel Comune di ubicazione dell'immobile acquistato con le agevolazioni prima casa.
Inoltre, va sottolineato che le agevolazioni si applicano anche sull'acquisto delle pertinenze della casa. E, in questo caso, le categorie catastali beneficiate sono il garage (C/6), la cantina o la soffitta (C/2), la tettoia o il posto auto (C/7).
Analizzando, invece, i casi particolari si scoprono alcune possibilità di agevolazione.
Nel caso che due coniugi siano in comunione legale e acquistino una casa da adibire a prima casa ma solo uno possegga i diritti per usufruire delle agevolazioni, l'agevolazione si applica in misura del 50%.
Le agevolazioni prima casa spettano anche quando si acquistano due unità immobiliari contigue (confinanti) e che a seguito di intervento edilizio vengano a costituire un' unica abitazione. Per poter godere dell' agevolazione e' necessario però che l' abitazione a fine intervento non abbia caratteristiche di lusso.
Ed ancora. E' sempre possibile dare in affitto la prima casa senza perdere le agevolazioni fiscali di acquisto, a patto di rimanere residenti nello stesso Comune. Anche se la residenza nel Comune e' un obbligo, non e' infatti necessario utilizzare l'immobile direttamente.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.