Atto disumano: bambini senza mensa
 Daniela Sbrollini      Â
Scuola. Pd, atto crudele e disumano bambini senza mensaÂ
"L'episodio accaduto nella scuola di Montecchio Maggiore è molto grave. Per la prima volta nella provincia di Vicenza si è verificato un atto tanto crudele e disumano. Esprimo la mia solidarietà ai bambini e alle loro famiglie".
Lo dice Daniela Sbrollini, deputata Pd in commissione Affari sociali della Camera e componente della commissione bicamerale dell'Infanzia che presenterà un'interrogazione su questo episodio.
"A rendere ancora più crudele quanto accaduto - prosegue Sbrollini - è il fatto che a negare l'accesso alla mensa a 16 bambini, dei quali solo tre italiani, sono state due donne, il sindaco e l'assessore alla scuola della Lega. Il Comune dovrebbe, piuttosto, venire incontro alle famiglie con agevolazioni e verificare i motivi per cui non hanno pagato la retta, salvaguardando i bambini. La crudeltà di quanto accaduto a Montecchio Maggiore è un esempio del livello a cui gli amministratori leghisti possono arrivare. Votare Zaia renderebbe tutto questo normale, insieme alla secessione sociale che la Lega porta avanti con decisione".
Lega per far cassa se la prende con bambini
Triste notizia della giornata, se i genitori non versano le rette della mensa perché poveri, si tiene a pane ed acqua i bambini. E' quanto accaduto a Montecchio Maggiore. Dove l'attuale sindaca Milena Cecchetto e assessora all'istruzione, Barbara Venturi della Lega, hanno pensato bene di interrompere il vitto a nove bambini del compressivo 1.
Questa è la solidarietà della Lega con le famiglie bisognose.
VERGOGNA. Invece di prendersela con i bambini, sarebbe stato meglio andare a fondo, capire perché queste famiglie sono state inadempienti, vedere in quale disaggio sociale vivono e come risolvere la questione con l'assistenza sociale. Facciamo presente alle due signore che oggi ci sono due tipi di povertà : una permette in qualche modo di saldare i debiti, l'altra è la miseria, quella dove non ci sono soldi per mangiare, per pagare le bollette e l'affitto, che coinvolge purtroppo anche molti cittadini di Montecchio Maggiore, i quali sempre più spesso si rivolgono alla Caritas e si vergognano di ammetterlo, almeno la dignità lasciamola a queste persone.
Pensiamo che sebbene le due fredde amministratrici possano applicare le regole rigidamente e correttamente, non sono degne di ricoprire incarichi né di sindaco né di assessore, in cui ci vorrebbe una maggiore sensibilità nell'applicazione delle regole, non un semplice calcolo di bilancio. Gli amministratori dovrebbero tutelare i propri cittadini senza distinzione di razza ed etnia, così come sancito dalla nostra Costituzione negli articoli 2, 3, 31 e 32; ma dimenticavamo la Lega malgrado sieda nelle poltrone istituzionali, non riconosce la Costituzione Italiana. Se così fosse, un maggiore motivo per chiedere le dimissioni delle due amministratrici.
Ciò nonostante è ignobile prendersela con i bambini.
Irene Rui
Federazione della Sinistra
Coordinamento prov. PRC-PdCI di Vicenza
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"Prima il Veneto" prima del pane ai bambini
"Prima il Veneto" anche prima del pane ai bambini della materna e delle elementari
E' facile essere duri con i deboli, difficile è resistere all'istinto o alle convenienze elettorali.
Il sindaco di Montecchio Maggiore, Michela Cecchetto e la sua Giunta - esponenti del partito di Luca Zaia - assurti alle cronache per le nuove norme sull'idoneità alloggio (studiate per mettere in difficoltà gli immigrati residenti), dimostrano di non avere remore neppure nei confronti dei bambini e hanno ben pensato di non fornire più i pasti ad un manipolo di ragazzini, italiani e non, rei di essere figli di genitori che semplicemente non hanno riconsegnato compilato il modulo di iscrizione alla mensa. Acqua e un panino, questo, nelle scuole, è stato loro concesso.
Nel giorno in cui Obama garantisce l'assistenza sanitaria a 30 milioni di statunitensi che ne erano senza, il partito politico che vuole governare il Veneto se la prende proprio con i più deboli: i bambini.
Il fatto è gravissimo, Sindaco e Giunta dovrebbero riflettere sulla gravità di un'azione che espone gli abitanti di Montecchio Maggiore al rischio di essere conosciuti dalla pubblica opinione come coloro che "tolgono il pane dalla bocca dei bambini" per l'opportunismo politico e lo spirito di rivalsa della loro amministrazione comunale.
Se questi sono i metodi ed i valori delle amministrazioni dominate dalla Lega, orizzonti foschi si intravedono per un futuro che sembra volere il Veneto destinato ad essere governato proprio dalla Lega.
"Sinistra Ecologia Libertà - PSI" della provincia di Vicenza, come di certo la maggior parte dei veneti, rifiutano questo tipo di comportamenti nella gestione della cosa pubblica, sono atti indegni per persone che devono governare le nostre città e la nostra regione.
Luca Fantò
Segretario Provinciale PSI Vicenza
Tomaso Rebesani
Coordinatore "Sinistra Ecologia Libertà " Vicenza
Ciro Asproso
Responsabile "Verdi" Vicenza
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Bambini a pane e acqua: rabbia e disgusto
Quero: "Rabbia e disgusto per il comportamento del Comune di Montecchio Maggiore".
Il consigliere provinciale del Pd: "Lancio una raccolta fondi per estinguere il debito delle famiglie".
"Rabbia e disgusto: è questo quello che provo di fronte al comportamento dell'amministrazione comunale di Montecchio Maggiore. Vendicarsi sui bambini per il comportamento dei padri è una cosa vergognosa, indegna di un Sindaco che dovrebbe dare ai suoi cittadini un esempio di civismo".
Matteo Quero, consigliere provinciale del Partito Democratico a Vicenza, commenta così il caso verificatosi a Montecchio Maggiore, dove per decisione del Comune (amministrato dalla Lega Nord) dei bambini sono stati lasciati a pane e acqua nella mensa scolastica perché le loro famiglie non avevano saldato le rette arretrate. E, attraverso il circolo Nessuno Escluso, di cui è tra i promotori, lancia una sottoscrizione pubblica per saldare il debito delle famiglie verso il Comune.
"Educare alla conoscenza delle regole - spiega Quero - e farne valere il rispetto da parte di tutti è una cosa doverosa. Ma usare i bambini come ostaggi in un braccio di ferro tra amministrazione comunale e famiglie in difficoltà è una cosa che si può definire in un modo solo: disgustosa. Ammesso che i padri abbiano una colpa, è infatti disgustoso che tale colpa venga fatta ricadere sui figli".
Prosegue il consigliere provinciale del Pd: "Mi sono personalmente informato. Le famiglie dei nove bambini, in parte italiani, in parte stranieri, vivono in diversi casi situazioni di grave difficoltà economica. Di fronte a un problema come questo, l'amministrazione comunale poteva scegliere la strada costruttiva di una conciliazione tra l'esigenza di far rispettare le regole e quella di andare incontro alla difficoltà delle famiglie. Invece, proprio quando il problema si era ridotto ad appena nove famiglie, che hanno un debito residuo di 4.341 €, l'amministrazione comunale ha deciso di adottare la soluzione più odiosa e umiliante. Una scelta che ha una logica puramente punitiva. È questo l'approccio della Lega ai bisogni delle famiglie numerose o in difficoltà ?".
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Studenti poveri a Montecchio:pane e acqua
Il sindaco leghista lascia a pane e acqua gli studenti poveri.
Milioni (IDV): andate a casa della Cecchetto e della Donazzan a manifestare il vostro sdegno
Il sindaco leghista di Montecchio Maggiore (VI) Milena Cecchetto lascia a pane e acqua i bambini i cui genitori non avrebbero pagato la quota della mensa scolastica. La mossa è sostenuta dai compagni di cordata di una amministrazione marcata Lega e PDL. La stessa maggioranza che governa la regione Veneto da 15 anni. La stessa maggioranza che dalla regione solo per la primavera del 2010 prevede di dare alle scuole private ben un milione e 200mila euro alle scuole private.
Prendere ai poveri per dare ai ricchi. Perché il servizio mensa delle scuole pubbliche deve essere a pagamento? Perché non si tolgono i contributi alle scuole private per evitare che casi come quelli di Montecchio non si verifichino più? E perché dei bambini inermi sono stati umiliati davanti ai loro compagni lasciandoli in mensa soli con un tozzo di pane? Il sindaco Cecchetto prevede lo stesso trattamento per i figli dei conciari evasori?
Questo è il centrodestra di Milena Cecchetto e dell'assessore regionale all'istruzione Elena Donazzan (PDL), due donne che nella migliore delle ipotesi non capiscono nulla. Al cittadino che paga le tasse e che paga salata la mensa scolastica do un consiglio: vada a casa delle due signore (o al limite nelle sedi istituzionali che hanno la sfiga di ospitarle) e urli loro in faccia il suo sdegno. Cominciamo ad incazzarci senza se e senza ma. Questi ci rubano il futuro, arrestiamoli finché siamo in tempo. Tra un'oretta sarò sotto il comune di Montecchio per volantinare...
Marco Milioni
candidato indipendente per l'IDV alle regionali 2010 del Veneto, collegio provinciale di Vicenza web: http://marcomilioni.blogspot.com ; e-mail: [email protected] ; telefono: 392-2965555
Per Pasqua in viaggio solo 1 famiglia su 4
Adico       Â
Pasqua Solo una famiglia su quattro si metterà in viaggio per Pasqua
"Causa la contrazione dei consumi di questo periodo solo una famiglia su quattro si metterà in viaggio per Pasqua" fanno sapere dall'ADICO.
Dalla stessa indagine condotta su 500 famiglie residenti nella provincia di Venezia; risulta che il 68% dei vacanzieri opterà per spostamenti brevi della durata di un paio di giorni al massimo per visite a parenti ed amici, oppure per escursioni nelle città d'arte, ai laghi o alle terme.
Il 23% dei viaggiatori effettuerà 2 o più pernottamenti raggiungendo seconde case o destinazioni a corto o medio raggio. Il restante 9% quelli che si concederanno una vacanza di una settimana, preferendo soprattutto il Mar Rosso e Sharm El Sheikh.
Per quanto riguarda i mezzi utilizzati per gli spostamenti, è emerso che il 67% dei viaggiatori utilizzeranno l'auto, il 19% il treno il 14% l' aereo.
Tra le città d'arte più ambite dai veneziani riscuotono più successo: Roma in primis 39%; la Toscana 26%, la Liguria 19%. Tra le grandi città europee svettano Parigi, Londra, Barcellona e Amsterdam.
Per coloro che decideranno partire, ecco alcuni consigli redatti dall' ADICO da tener sempre presente:
• prima di prenotare di confrontare i prezzi con quelli proposti sul catalogo;
• di verificare se nell'importo siano incluse le quote d'iscrizione, l'assicurazione, tasse aereoportuali, eventuali adeguamenti di carburanti;
• se il prezzo si riferisce a una o a più persone;
• cercare i sconti per i bambini;
• per coloro che utilizzano internet di privilegiare i siti più conosciuti che rendono noti i propri recapiti, e di stampare sempre le pagine di offerta e di conferma di acquisto.
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Le spese fisse soffocano le famiglie
Adico      Â
"Le spese fisse soffocano le famiglie italiane incidendo per oltre il 30%" fanno sapere dall'ADICO.
Un dato che trova conferma anche nell' elaborazione dell'Ufficio Studi di Confcommercio, dove si evince come nel 1970 l'incidenza di queste spese erano inferiori al 19% sul totale dei consumi e nel 2008 hanno superato il 30%.
"Spese fisse quali risultano essere, telecomunicazioni, sanità , affitti, utenze domestiche, servizi bancari e assicurativi; una situazione che, sommata alla recessione, ha stroncato i consumi" dichiara il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
Ma attenzione, dice Confcommercio, nel solo 2009 si è ridotta la spesa reale per servizi, e questo è un fatto praticamente sconosciuto negli ultimi 40 anni, neppure nel fatidico '93 si era vista una cosa del genere.
"La crisi economica non è affatto alle spalle come sostengono alcuni politici" commenta il presidente dell'ADICO "e il calo dei consumi è il segnale primario delle difficoltà in cui versano le famiglie italiane; il governo deve intervenire incentivi utili nel settore alimentare e in quello della casa, ridurre i prezzi attraverso un netto taglio alla filiera produttiva e mediante una lotta serrata alle speculazioni specie nel settore alimentare e il quello dei carburanti".
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In arrivo i contributi alle famiglie numerose
Comune di Valdagno Â
E' pubblicato sul sito web del Comune il bando per contributi alle famiglie numerose (si veda comunicazione a seguire).
Il Comune di Valdagno eroga dei contributi alle famiglie numerose residenti a Valdagno a parziale rimborso dei costi sostenuti per la frequenza degli asili nido convenzionati con il Comune, per l'utilizzo della mensa e del trasporto scolastico e per il pagamento della TARSU.
Le famiglie interessate al beneficio dovranno presentare apposita domanda, su modulo predisposto dal Comune, presso la Sezione Servizi Sociali, in via San Lorenzo 2 (al primo piano), in orario d'Ufficio (le mattine dal lunedì al venerdì, dalle ore 9,00 alle ore 12,30 e il giovedì anche dalle ore 16,00 alle ore 18,30) entro il 30 aprile 2010.
Comunicazione
Approvati i criteri per i contributi previsti dal progetto finanziato dalla Regione Veneto (D.G.R. 3912, 9 DICEMBRE 2008). Le domande vanno presentate entro il 30 aprile 2010.
La Giunta Comunale, il 09.02.2009, ha approvato un progetto per l'abbattimento dei costi di servizi per le famiglie numerose. Il progetto era pensato per supportare le famiglie numerose ed era finalizzato alla partecipazione ad un bando emesso della Regione Veneto, sulla base della DGR 3912 del 9/12/2008.
Il progetto prevede la partecipazione al costo di alcuni servizi per questi nuclei familiari, attraverso la concessione di un bonus da riconoscere alle famiglie numerose i cui figli frequentano:
- gli asili nido convenzionati;
- la mensa scolastica;
- il trasporto scolastico;
- il rimborso parziale del costo tariffario sostenuto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti domestici.
Con D.G.R. n. 1379 del 12.05.2009, la Regione ha approvato il progetto presentato dal Comune, assegnando una somma di Euro 36.139,35, pari al 42,14% del contributo richiesto.
Occorre ricordare che il Comune, sulla base dei propri regolamenti in atto e del progetto approvato, già interviene a favore delle famiglie numerose con agevolazioni quantificabili in Euro 82.250,00 circa.
La Giunta ora ha stabilito i criteri per l'attuazione del progetto.
"Siamo molto soddisfatti - ha spiegato l'assessore e vicesindaco Giancarlo Acerbi - del riconoscimento ottenuto dalla Regione per il progetto presentato, superiore a quello di realtà simili alla nostra o addirittura più grandi. Esso si aggiunge ad altre facilitazioni già messe in atto da questa Amministrazione, per favorire e supportare le famiglie numerose valdagnesi."
"E' un inizio che speriamo sia di buon auspicio per una futura riforma dell'IRPEF - ha commentato Alessandro Soprana, coordinatore ANFN (Associazione Nazionale Famiglie Numerose) per il Veneto - Un grazie all'amministrazione che ha compreso il disagio delle famiglie con più figli."
Il contributo sarà ripartito sui quattro ambiti sopra ricordati. Eventuali somme non utilizzate per uno o più servizi saranno destinate agli altri.
Gli interessati dovranno presentare apposita domanda ai Servizi Sociali entro il 30 aprile 2010.
Le domande dovranno essere corredate dalla documentazione della spesa sostenuta per le rette/tariffe relative ai servizi rientranti nel progetto, nel periodo compreso fra il 12 maggio 2009 e il 30 giugno 2010. La documentazione delle spese sostenute in data successiva alla presentazione della domanda deve comunque essere prodotta entro il 30 giugno 2010.
Le famiglie potranno accedere ai contributi anche con riferimento a più servizi.
Potranno accedere ai contributi:
- le famiglie con 3 o più figli a carico per gli asili nido,
- le famiglie con 4 o più figli a carico per la mensa scolastica e per il trasporto scolastico
- le famiglie con 3 o più figli a carico per la TARSU.
I contributi saranno assegnati ripartendo per ciascun nucleo familiare le quote destinate a ciascuno dei servizi rientranti nel progetto in proporzione al numero dei figli (es. 3 figli = 3 quote, 4 figli = 4 quote, 5 figli = 5 quote); il contributo non potrà in ogni caso essere superiore al 50% del costo del servizio sostenuto dalla famiglia.
Le famiglie numerose a Valdagno
Al 31 dicembre 2008 risultano iscritti all'anagrafe comunale:
- n. 1 nucleo familiare con 7 figli
- n. 1 nucleo familiare con 6 figli
- n. 8 nuclei familiari con 5 figli
- n. 55 nuclei familiari con 4 figli
- n. 364 nuclei familiari con 3 figli.
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Il consuntivo del progetto Bonus Sport
Coni Vicenza  Â
39 Comuni hanno fatto propria la scommessa del C.O.N.I. Provinciale dando la loro adesione al progetto Bonus sport
Conferenza Stampa presso la sede del CONI di Vicenza per il consuntivo del progetto 11 marzo 2010
"Quale primo esperimento con 39 comuni che hanno detto sì, che rappresentano oltre la metà della popolazione vicentina, posso dire di essere più che soddisfatto del progetto BONUS SPORT - ha esordito il presidente del CONI Umberto Nicolai cui hanno fatto eco l'assessore provinciale al bilancio Cristiano Sandonà e, per le Latterie Vicentine, Angelo Guzzo.
Il grazie va alle Latterie Vicentine che hanno messo sul tavolo 20.000 euro in un frangente decisamente difficile per il paese e nel quale lo sport potrebbe essere visto come un'attività quasi superflua.
Sull'idea buttata lì dall'assessore Sandonà ci ha lavorato sopra il presidente del Coni Nicolai con il risultato che coinvolgendo le amministrazioni comunali, le società sportive, il gruzzolo è cresciuto sino a 71.100 euro.
Tradotto nella sostanza ogni elargizione andrà a sostenere l'attività sportiva di oltre 700 famiglie dei ragazzi vicentini. Sulle modalità di ripartizione ed elargizione del contributo ogni comune ha carta bianca ma indicativamente la somma di ogni Bonus Sport è pari a 100 euro che verranno devoluti alla società sportiva di appartenenza del ragazzo. Non la classica elargizione a pioggia ma un progetto mirato che va a sostegno delle famiglie numerose.
"Il solo rimprovero che mi posso muovere - ha proseguito Nicolai - è nel mancato coinvolgimento degli assessorati al sociale perché il Bonus Sport ha un indubbio peso sociale. Lo faremo sicuramente nella prossima edizione".
In sintonia l'Assessore Sandonà che ha rimarcato come il tavolo di lavoro comune con Nicolai è nato nella "Fabbrica delle idee" in cui per l'interesse della collettività si fa squadra al di là del colore politico e delle gelosie di parte: "L'auspicio è di vedere associazioni e gruppi fare squadra per superare i momenti difficili. Questo primo esperimento comunque incontra le mie aspettative".
Dal terzo convitato, Angelo Guzzo portavoce delle Latterie Vicentine, un commento altrettanto entusiastico: "Sport, istituzioni e società sportive costituiscono un amalgama che ha convinto le Latterie Vicentine (500 soci in 70 comuni vicentini) perché l'impegno per i giovani ed un sostegno alle famiglie, al di là delle scelte di marketing, ci vedrà sempre allineati in piena sintonia d'intenti. Sul piano concreto va osservato come l'investimento di ogni singolo comune abbia prodotto un risultato economico che forse i comuni che non hanno aderito non hanno compreso pienamente. Un rendimento netto del 70%. Il comune di Tonezza che si è esposto con 2000 euro è stato ricompensato con ben 1.400 euro e le famiglie (società sportive) dell'altopiano verranno sovvenzionate con 3.400 euro. Il capoluogo, il comune in cui è pure assessore Nicolai, ha dato l'esempio mettendo sul piatto della bilancia 5.000 euro che ne hanno fruttato altri 3.500. Arzignano segue con 3.000 euro (2.100 l'aggiunta di CONI, Provincia e Latterie Vicentine) quindi Bassano del Grappa con 2.500 (1.800 di riflesso).
La volontà dei promotori è di ripetere l'iniziativa il prossimo anno con l'obiettivo dichiarato di recuperare tutti quei comuni che a causa delle difficoltà economiche manifeste hanno dovuto declinare l'invito.
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Per spese di casa 4 mesi di stipendio all'anno
Adico   Â
Ogni anno se ne vanno quattro mesi di stipendio per mantenere le spese di casa
"Gli italiani destinano almeno quattro mesi all'anno del loro stipendio, per pagare le spese di casa" fanno sapere dall'ADICO.
Spese di casa, spiegano dall'ADICO quali le "bollette di acqua, luce e gas, delle rate del mutuo o dell'affitto, delle varie tasse tra nazionali e locali o delle uscite impreviste come i lavori condominiali".
Secondo il Consiglio nazionale dell'Economia e del Lavoro (Cnel) si tratta di uno scotto troppo alto da pagare, dal momento che nel resto d'Europa la quota di reddito destinata alla casa arriva appena al 5%, una percentuale quindi cinque volte inferiore rispetto a quella italica del 25%.
Ma il BelPaese si aggiudica anche un altro primato negativo, aggiunge nella nota il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini:"si colloca ai vertici della classifica europea relativa all'aumento del rapporto tra spesa per la casa e totale delle spese delle famiglie. E il confronto con gli altri Paesi e' spietato; Francia, Inghilterra e Germania sono sotto la media europea, mentre la Spagna vanta addirittura una spesa di circa il 50% inferiore a quella italiana (dati Cnel)".
Da un rapporto diffuso dalla Cnel, emerge che la percentuale di abitazioni di proprietà e edilizia in affitto, l'Italia e' solo a metà classifica, molto lontana - soprattutto se si fa riferimento agli affitti sociali - agli standard degli altri paesi europei.
Una situazione, spiega il presidente dell'ADICO "che si aggrava ulteriormente se si analizza la sola voce affitti, dal momento che negli ultimi anni l'accessibilità e' diventata gravemente insufficiente cosi', chi non può permettersi di pagare il mutuo, deve anche scordarsi di trovare un immobile in affitto".
In Italia, infatti, la disponibilità delle casa da locare ammonta al solo 17%. Mentre in Germania la percentuale sfiora il 60%, in Francia supera il 40% e in Gran Bretagna il 30%. Solo Irlanda e Spagna hanno percentuali più basse di quelle registrate nel BelPaese.
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