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Volano le Banche Popolari con l'Investment Compact

ArticleImage Secondo indiscrezioni, domani il governo approverà un decreto che abolisce il voto capitario per le popolari. Ma l'operazione appare complicata

di Davide Pyriochos*
Il governo in realtà non è stato estremamente chiaro, ma il mercato ha voluto scommettere sul fatto che le "popolari" per come le abbiamo conosciute hanno i giorni contati: così tutte quelle quotate sono state oggetto di forti acquisti in Borsa. Il balzo maggiore lo ha fatto registrare la Popolare di Milano (+14%), ma anche il Banco Popolare oggi è volato in alto, con un netto +8,3%.

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Riforma bluff delle Popolari: Banca d'Italia venga allo scoperto

ArticleImage di Gaia Pileddu

Il Sole 24 Ore dà per cosa fatta la riforma della banche popolari. L' abolizione dell'art.30 del del Testo Unico Bancario sarebbe la chiave di volta per por fine agli oltre 150 anni di storia delle banche popolari italiane. Tutte dovrebbero essere trasformate ex lege in società per azioni ed i soci verrebbero quindi chiamati a votare nelle assemblee in base a quante azioni possiedono anziché secondo la regola del voto capitario, one man one vote.

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Riforma Banche popolari, vicino l'addio al voto capitario

ArticleImage di Marco Ferrando e Carmine Fotina*

La norma è brevissima, appena due commi, ma va a colpire le banche popolari nel cuore: il voto capitario, cancellandolo. Secondo quanto appreso da Il Sole 24 Ore, è una delle riforme di ambito bancario destinate a entrare nel Dl investimenti, il cosiddetto "Investment compact", che è atteso in Consiglio dei ministri martedì prossimo.

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Banche, fronte a Nordest: i primi movimenti sono Popolari

ArticleImage Di Stefano Righi*

C' è un problema a Nordest e le truppe del risiko bancario hanno iniziato a muovere. Superati in diverse maniere gli Stress test e il Comprehensive assessment dello scorso ottobre in Bce, le banche italiane si trovano ora a fare i conti con un nuovo giro di vite imposto dal regolatore. Tra novembre e dicembre la Banca centrale europea ha dettato le nuove regole.

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Repubblica: Bce chiede "solo" pulizia crediti. Aria per BPVi, ma anche no...

ArticleImage di Federico Fubini

Alla riapertura dei mercati domani gli occhi saranno puntati sulle banche italiane. Venerdì i titoli del credito quotati a Piazza Affari hanno fatto segnare crolli in molti casi violenti. A innescare la caduta è stata la notizia che il Consiglio di vigilanza della Banca centrale europea stesse per alzare ancora una volta l'asticella delle richieste di patrimonializzazione per gli istituti italiani, con gli ulteriori aumenti di capitale o un inasprimento della stretta al credito che ciò avrebbe comportato.

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Il Sole 24 Ore si corregge su BPVI, ma ora è più curioso su sua soglia coefficiente patrimoniale

ArticleImage Lo scrupolo nella presentazione di dati, in particolare se sensibili, sta a cuore tutti noi giornalisti. Mi devo quindi scusare per un'imprecisione - di cui mi faccio carico in prima persona - nel mio articolo sulla lettera che la BCE ha inviato alle banche riguardo alle nuove soglie dei coefficienti patrimoniali. Nel pezzo ho scritto che "per la Popolare di Vicenza l'asticella è stata alzata oltre l'11,6 (per cento)".

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Articolo de Il Sole 24 Ore che ha scatenato le reazioni della BPVi: il suo coefficiente patrimoniale minimo salirebbe all'11,6%

ArticleImage «La Bce alza requisiti di capitale anche per BPVi», questo il titolo dell'articolo su Il Sole 24 Ore di oggi, 9 gennaio 2015, di Claudio Gatti, il giornalista che da tempo ha messo sotto la sua lente di ingrandimento la situazione delle banche italiane e in primis, sembrerebbe, della Banca Popolare di Vicenza e che oggi ha rivelato, suscitando le reazione violenta di Via Btg. Framarin, che la BCE avrebbe comunicato all'istituto presieduto da Gianni Zonin che il coefficiente patrimoniale minimo da rispettare sarebbe salito a ben l'11,%, sopra la media del 10,5% della altre banche italiane sotto esame. Solo ora siamo in grado di pubblicare l'articolo che sottoponiamo all'attenzione dei lettori.

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Il Sole 24 Ore: mutui BPVi a rischio usura, Banca Popolare di Vicenza nega

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Mutuo a rischio usura a causa della «salvaguardia» poco chiara. Nel contratto della Banca Popolare di Vicenza la clausola potrebbe far superare i limiti

Di  Marcello Frisone su Plus 24, inserto settimanale de Il Sole 24 Ore

Un tasso degli interessi moratori (6%) che è potenzialmente superiore al Tasso soglia usura (Tsu, 5,80%) a causa di una clausola di salvaguardia a favore della banca poco chiara. È questa una possibile criticità nel mutuo fondiario stipulato oltre nove anni fa da due lettori di «Plus24» (S. S. ed S. M.) con Banca Popolare di Vicenza . Ma andiamo con ordine.

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Moneta virtuale salva imprese sarde: Ellero la propose qui

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Lo aveva proposto su queste pagine e da tempo il prof. Renato Ellero, ex senatore e penalista molto noto, di integrare l'euro ammazza economia con una "moneta" locale, tipo "le palline dei villaggi turistici" utilizzzate dagli ospiti al posto delle moneta corrente. In Sardegna ora ci hanno provato e, come racconta Filippo Santelli su Repubblica di mercoledì 24 dicembre, è stato un successo che può aprire le porte a un progetto nazionale. Leggete pure.

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Fondazione CRT esce da Effeti ora al 100% Ferak: interessati Amenduni e Generali

ArticleImage Con un comunicato stampa congiunto Fondazione CRT e Ferak S.p.A. (holding partecipata dalla Finint di Enrico Marchi e Andrea De Vido, noti ai più per la loro controllata Save, nonché dalla Palladio, da Veneto Banca e dalle famiglie Zoppas e Amenduni), informano che «in data odierna hanno sciolto di comune accordo le intese che le legavano in relazione al veicolo societario Effeti S.p.A., che possedeva una partecipazione rappresentativa del 2,151% del capitale di Assicurazioni Generali S.p.A.»»

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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