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Il Sole 24 Ore: mutui BPVi a rischio usura, Banca Popolare di Vicenza nega

Di Rassegna Stampa Sabato 3 Gennaio 2015 alle 17:44 | 0 commenti

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Mutuo a rischio usura a causa della «salvaguardia» poco chiara. Nel contratto della Banca Popolare di Vicenza la clausola potrebbe far superare i limiti

Di  Marcello Frisone su Plus 24, inserto settimanale de Il Sole 24 Ore

Un tasso degli interessi moratori (6%) che è potenzialmente superiore al Tasso soglia usura (Tsu, 5,80%) a causa di una clausola di salvaguardia a favore della banca poco chiara. È questa una possibile criticità nel mutuo fondiario stipulato oltre nove anni fa da due lettori di «Plus24» (S. S. ed S. M.) con Banca Popolare di Vicenza . Ma andiamo con ordine.

il mutuo
I due lettori hanno stipulato il 28 giugno 2005 un mutuo fondiario a 25 anni di 250mila euro. Il tasso nominale annuo (Tan) al momento della stipula (unico momento in cui va verificata l'eventuale usurarietà di un mutuo, articolo 1 legge 24/2001) è del 4% mentre il tasso variabile di ammortamento "a regime" è costituito dall'Euribor a tre mesi aumentato dello 0,10% e moltiplicato per il coefficiente 365/360. L'Indicatore sintetico di costo (Isc) è del 4,10%.
Il tasso moratorio
Le condizioni economiche del contratto non presentano particolari criticità. «Salvo che - analizza Alma Iura, centro per la formazione e gli studi giuridici bancari e finanziari di Verona - per il tasso degli interessi di mora che alla stipula era del 6% (due punti in più del Tan iniziale, a sua volta del 4%). Infatti, il tasso di mora al 6% potrebbe creare problemi alla banca in quanto superiore alla soglia d'usura di periodo (del 5,8050%)». Ma per evitare ciò la banca si è premurata di inserire nel contratto una clausola di salvaguardia di questo tenore: «Fatto salvo il rispetto del tasso soglia degli interessi moratori stabilito dalla legge sull'usura».
Le due peculiarità
Tutto in regola, dunque? Sembrerebbe di no. Sulla valenza della clausola di salvaguardia che eviti fin dall'inizio l'usura si è infatti espressa più volte la giurisprudenza di merito (ordinanze dei Tribunali di Napoli e Roma su «Plus24» del 21 giugno e dell'11 ottobre 2014) ma la clausola della Banca popolare di Vicenza presenta due aspetti peculiari. «Per come è formulata - continuano gli analisti di Almaiura - non è infatti chiaro se essa si riferisca alla "normale" soglia d'usura pubblicata dal ministero dell'Economia (l'unica applicabile ) oppure se la banca intenda che questa soglia dovrebbe essere aumentata di 2,1% (pari alla media del tasso moratorio, così come rilevata da Banca d'Italia nel 2002 su un numero esiguo di banche) per tenere conto della mora (su quest'ultima ipotesi si veda «Plus24» del 16 novembre scorso, ndr)».
L'altro dubbio è se la clausola di salvaguardia possa funzionare anche in caso di tasso moratorio già pattuito in contratto (in questo caso del 6%) in misura superiore alla soglia usura (5,8050%). «Insomma - sintetizzano gli analisti -, è una "contraddizione" nel contratto che potrebbe violare il principio di buona fede. In ogni caso, anche se la clausola di salvaguardia operasse, si potrebbe comunque avere un superamento della soglia d'usura a causa dell'applicazione - in più rispetto al tasso moratorio pari alla soglia d'usura - di una spesa anche minima».
Così Popolare di Vicenza
«Per una corretta valutazione dell'eventuale superamento del tasso soglia - fanno sapere dall'istituto - si devono sommare i due punti di mora non al tasso di preammortamento come fa il cliente ma al Tasso effettivo globale (Teg, 3,444% spese incluse). Il risultato di questa somma (2% + 3,444%) è pari al 5,444% ed è inferiore al tasso soglia all'epoca vigente (5,805%). Infine, si precisa che la clausola di salvaguardia rappresenta un'importante tutela per il cliente in quanto esplicita l'obbligo della banca di evitare che il tasso complessivo (mora inclusa) possa superare la soglia usura tempo per tempo vigente».
[email protected]
Marcello Frisone

Per capirne di più inviate il vootro contratto in pdf a [email protected]


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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