Utente: adriano porelli (adriano)
Ultimi commenti di adriano porelli (adriano)
In: Caro Variati, io non sto con l'Iran ma sto con i globalizzati, i loro desideri e i loro sogni
Inviato Giovedi 11 Febbraio 2010 alle 19:09
quelli che hanno invaso l'irak e altri paesi sono gli stessi che all'inizio del secolo scorso hanno aiutato finanziariamente hitler, forse immaginando ciò che dopo sarebbe successo così col liberarci si sono fatti ospitare vita natural durante. non ho notizie di abbracci, a di "basi" sì!
Inviato Lunedi 23 Novembre 2009 alle 18:50
se la montagna non è più redditizia ma comunque necessita di lavori perchè non li si propone a tante persone racchiuse in prigione. invece di starsene tutto il giorno reclusi tra quattro mura potrebbero essere trasportati a lavorare su qualche mulattiera. farebbero un servizio utile alla società e, per loro arriverebbe prima sera.
Inviato Venerdi 13 Novembre 2009 alle 18:45
il nostro Paese ha perso da molti anni il senso della democrazia, questa è stata corrosa dall'acido della voglia di arrichire, di fare i propri comodi, ed è una vergogna! l'amara pillola del Dal Molin ce l'ha propinata Hullweck con la collaborazione super attiva di Cicero. uomini di destra, ma se la svendita della città fosse stata solo loro ci si sarebbe potuti opporre con forza, la parte peggiore l'ha fatta l'altra sponda, la sinistra, quella degli affari, il rovesio della medaglia del potere! è il potere, così concepito, il nemico del cittadino. io non ho nessuna appartenenza politica, non mi sento rappresentato da nessuno di questi campioni, ma come posso capire che chi vota destra possa difendaere questa sciagurata scelta se non altro per tifo politico. non riesco a concepire i contrari alla base che continuano a rimanere elettori e sostenitori della sinistra. mai venuto in mente che si può esercitare anche lo sciopero dell'appartenenza politica! cavoli, quando si è in disaccordo lo si dimostra appertamente! questa sarebbe indipendenza inelletuale!
Inviato Venerdi 13 Novembre 2009 alle 18:24
Per lungo tempo ho sperato che fossero tolte le circoscrizioni, mai comunque, avrei pensato che al loro posto, nei quartieri ci avrebbero proposto dei campi nomadi.
Prima di prendere qualsiasi decisione sarebbe bene fare alcune riflessioni:
Per noi cittadini abitudinari e tradizionalisti, se anche i nomadi decidessero di abbandonarci non credo che la nostra vita sarebbe sconvolta per tale perdita. Per loro sarebbe uguale se noi non esistessimo? Non credo, poiché le strutture che costituiscono servizio alla città sono frutto del nostro modo (pure del nostro lavoro) di interpretare la vita comunitaria: strade, scuole, ospedali, cimiteri etc, di questo insieme di servizi, o uno ne è comproprietario, un associato, oppure ne paga la locazione.
Piccoli campi, dice il Sindaco, ma perché allora non li chiamiamo orti? Se non addirittura giardini! Come si può pensare che rimarrebbero piccoli? Ogni comunità si moltiplica, si allarga, dove ora ci sono quartieri, quando ero ragazzo, c?era solamente campagna, inevitabile che anche questa esigenza abitativa richiederà un suo sviluppo.
L?ordine, il disordine, il degrado, in virtù di quale impegnativa qualcuno sarebbe disponibile a garantire che non si moltiplicherebbe quello che tutti abbiamo visto per lunghi decenni in viale Cricoli? Ex elettrodomestici, resti di arredamenti e masserizie varie (vorrei proprio vedere se questo comportamento l?avesse qualsiasi altro cittadino), quel panorama sarebbe replicato per il numero dei campi. Assieme a queste cose si moltiplicherebbero pure le presenze, un po? come succede ora, di quei, questi sì nomadi, se pur di quartiere, che vivono nei furgoni. A tal proposito anche questi si moltiplicheranno! Richiederanno nuovi furgoni, aumenteranno i mucchi d?immondizie che rimangono per terra ogni, qualvolta migreranno in un altro quartiere.
Il mio pensiero è: un unico campo, ben attrezzato di tutto l?occorrente, in cui sia permessa la sosta per un periodo temporaneo. Per chi ama la città ed ha interesse, a continuare a essere stanziale basta campi, non fanno bene a nessuno. Delle case popolari o no in affitto o a riscatto solo così si possono integrare, molti l?hanno già fatto ancora nel passato, ne sono prova i cognomi; dello stesso casato c'è chi da anni e anni, vive in case ed è integrato, altri che hanno scelto quella terza via che sarebbe il nomade di nome ma non di fatto!
Un po? come quei dottori che si sono comprati il diploma di laurea! Appunto, non lo sono per niente!
Quella scusa, a volte avanzata, delle tradizioni, lascia il tempo che trova anche perché i primi a tradirle le tradizioni del nomade sono stati proprio quelli che hanno smesso di esserlo, diventando stanziali!
Per il resto ma suvvia, non confondiamo le tradizioni con l?opportunismo. Sono cambiate tante cose per tutti, è normale d?altronde che questo succeda, se non ci fossimo spostati tutti verso lo star meglio, si vivrebbe ancora nelle caverne. Non ci sarebbe neppure questa pagina su cui stai leggendo. La mia non è nostalgia del passato ma, preferivo di molto gli zingari di cinquant?anni fa, quando le loro carovane erano in legno, allegre perché variopinte, trainate da cavalli e l?abbigliamento era rispettoso delle loro tradizioni, com?erano rispettosi delle tradizioni i lavoretti che offrivano in cambio di qualche soldo o anche solo di ospitalità. Quelli erano veri nomadi perché il nomadismo lo praticavano per davvero! In poche, seppur scontate, parole non son più gli zingari di una volta; allora che completino il loro trasformismo e assumano un tipo di vita consono all?ambiente che li circonda.
Ritornando agli appezzamenti di terreno che si vorrebbe mettere a loro disposizione; conosco tante persone che appartengono, diciamo, alla media borghesia proprio dei cittadini modello, di quelli che lavorano senza mai chiedere nulla agli altri, questi più di una volta hanno espresso il desiderio di avere un piccolo terreno su cui poter appoggiare una casetta prefabbricata. Questo li solleverebbe dal peso di abitare in una casa in affitto, gli permetterebbe di vivere un po? più rilassati.
Pertanto, fare continuamente differenze tra cittadini dello stesso Stato, della stessa Città non è un governare col buon senso del padre di famiglia!
Per lungo tempo ho sperato che fossero tolte le circoscrizioni, mai comunque, avrei pensato che al loro posto, nei quartieri ci avrebbero proposto dei campi nomadi.
Prima di prendere qualsiasi decisione sarebbe bene fare alcune riflessioni:
Per noi cittadini abitudinari e tradizionalisti, se anche i nomadi decidessero di abbandonarci non credo che la nostra vita sarebbe sconvolta per tale perdita. Per loro sarebbe uguale se noi non esistessimo? Non credo, poiché le strutture che costituiscono servizio alla città sono frutto del nostro modo (pure del nostro lavoro) di interpretare la vita comunitaria: strade, scuole, ospedali, cimiteri etc, di questo insieme di servizi, o uno ne è comproprietario, un associato, oppure ne paga la locazione.
Piccoli campi, dice il Sindaco, ma perché allora non li chiamiamo orti? Se non addirittura giardini! Come si può pensare che rimarrebbero piccoli? Ogni comunità si moltiplica, si allarga, dove ora ci sono quartieri, quando ero ragazzo, c?era solamente campagna, inevitabile che anche questa esigenza abitativa richiederà un suo sviluppo.
L?ordine, il disordine, il degrado, in virtù di quale impegnativa qualcuno sarebbe disponibile a garantire che non si moltiplicherebbe quello che tutti abbiamo visto per lunghi decenni in viale Cricoli? Ex elettrodomestici, resti di arredamenti e masserizie varie (vorrei proprio vedere se questo comportamento l?avesse qualsiasi altro cittadino), quel panorama sarebbe replicato per il numero dei campi. Assieme a queste cose si moltiplicherebbero pure le presenze, un po? come succede ora, di quei, questi sì nomadi, se pur di quartiere, che vivono nei furgoni. A tal proposito anche questi si moltiplicheranno! Richiederanno nuovi furgoni, aumenteranno i mucchi d?immondizie che rimangono per terra ogni, qualvolta migreranno in un altro quartiere.
Il mio pensiero è: un unico campo, ben attrezzato di tutto l?occorrente, in cui sia permessa la sosta per un periodo temporaneo. Per chi ama la città ed ha interesse, a continuare a essere stanziale basta campi, non fanno bene a nessuno. Delle case popolari o no in affitto o a riscatto solo così si possono integrare, molti l?hanno già fatto ancora nel passato, ne sono prova i cognomi; dello stesso casato c'è chi da anni e anni, vive in case ed è integrato, altri che hanno scelto quella terza via che sarebbe il nomade di nome ma non di fatto!
Un po? come quei dottori che si sono comprati il diploma di laurea! Appunto, non lo sono per niente!
Quella scusa, a volte avanzata, delle tradizioni, lascia il tempo che trova anche perché i primi a tradirle le tradizioni del nomade sono stati proprio quelli che hanno smesso di esserlo, diventando stanziali!
Per il resto ma suvvia, non confondiamo le tradizioni con l?opportunismo. Sono cambiate tante cose per tutti, è normale d?altronde che questo succeda, se non ci fossimo spostati tutti verso lo star meglio, si vivrebbe ancora nelle caverne. Non ci sarebbe neppure questa pagina su cui stai leggendo. La mia non è nostalgia del passato ma, preferivo di molto gli zingari di cinquant?anni fa, quando le loro carovane erano in legno, allegre perché variopinte, trainate da cavalli e l?abbigliamento era rispettoso delle loro tradizioni, com?erano rispettosi delle tradizioni i lavoretti che offrivano in cambio di qualche soldo o anche solo di ospitalità. Quelli erano veri nomadi perché il nomadismo lo praticavano per davvero! In poche, seppur scontate, parole non son più gli zingari di una volta; allora che completino il loro trasformismo e assumano un tipo di vita consono all?ambiente che li circonda.
Ritornando agli appezzamenti di terreno che si vorrebbe mettere a loro disposizione; conosco tante persone che appartengono, diciamo, alla media borghesia proprio dei cittadini modello, di quelli che lavorano senza mai chiedere nulla agli altri, questi più di una volta hanno espresso il desiderio di avere un piccolo terreno su cui poter appoggiare una casetta prefabbricata. Questo li solleverebbe dal peso di abitare in una casa in affitto, gli permetterebbe di vivere un po? più rilassati.
Pertanto, fare continuamente differenze tra cittadini dello stesso Stato, della stessa Città non è un governare col buon senso del padre di famiglia!
Inviato Venerdi 13 Novembre 2009 alle 18:19
se veramente il presidio intendeva bloccare la costruzione della seconda base, per quanto riguardavano le strategie da adottare, avrebbe approffitato dell'esperienza, collaudata e ben dimostrata, della signora Franca Equizi. UN VERO PECCATO!
Inviato Martedi 10 Novembre 2009 alle 17:08
a chi ha giovato l'ascesa della bottene al consiglierato? forse ha soddisfatto una sua aspettativa. certo che il movimento, la sua nobile causa, a mio parere andavano serviti con tutte le energie e sopratutto cercando continuamente consensi da ogni colorazione politica. l'opposizione al dal molin non è e, non era una prerogativa di un solo modo di pensare. la preoccupazione per questa invasiva base accomuna tantissima gente. l'aver trasformato il presidio in un appannaggio in una sola, o quasi, colorazione è stato come imporre al movimento una potente cura dimagrante. praticamente gli è stata tolta un sacco di energia. guardiamo i voti ottenuti dalla bottene e i risultati del seppur sconsacrato "referendum". pensiamo a quanta gente è scesa in strada, non solo asfaltata ma pure in quella ferrata (stazione), quella sera che prodi aveva esprsso il suo sì alla base! una tal gestione mi fa pensare un sacco di cose...ogni scelta andrebbe soppesata e confrontata, sui risultati che può ottenere. l'aver più volte offerto il fianco al "nemico" non è stata scelta intelligente. cosa, ad esempio si pensava di ottenere mandando una manciata di ragazzi col casco da moto verso la polizia? come mai quel tombino incimentato è stato poi coperto dall'asfalto? era forse inutile e vuoto? questo spiega perché la poliza stava a guardare...ora si dice di volere un parco della pace! bella scelta! niente di più facile per gli americani poi chiederne l'allargamento della base! lì bisogna costruire: caserme per vigili del fuoco, carabinieri, protezione civile etc.
Inviato Martedi 10 Novembre 2009 alle 10:39
Si è iniziato col far sparire le croci di Sant?Andrea questo è successo a causa della costruzione dei sottopassi ferroviari, poi si è proseguito a eliminare in- croci con l?evento delle rotatorie. In ultimo, anche se non siamo riusciti ancora a diventare italiani, qualcuno ha deciso che siamo europei, almeno per quanto riguarda avere chi ci dice come dobbiamo comportarci, cosa è bene oppure no che noi facciamo. Tutto questo è successo per decisione altrui, non certo per volontà popolare. Altri Paesi di questa Europa sono stati chiamati alle urne, hanno avuto la possibilità di scegliere! Noi no!
Nessuno, dei popoli, ha invece deciso sull?allargamento così ampio!
Su questo ho un?idea: la massima potenza mondiale può controllarci meglio se siamo tutti dentro un unico serraglio, inoltre più diversità si mettono assieme, minore è la possibilità di poterci coalizzare. E? un?unire di finta; di fatto è un divide et impera! Tornando a noi, abbiamo subito un?annessione a questa Europa, per così dire forzata, un po? com?è successo con l?annessione del Veneto all?Italia! Alla faccia della sovranità nazionale!
Da qualche anno ci hanno impoverito economicamente dichiarando scaduta la lira (da Prodi, svenduta) e mettendoci in tasca (si fa per dire) l?euro. Stavolta alla faccia della sovranità monetaria! Nel proseguo dell?impoverimento hanno deciso che il Crocifisso va tolto dalle aule scolastiche. Un segno che, oltre a essere religioso è pure culturale per un popolo, va senz?altro tolto, per l?identico motivo che si tagliano le radici all?albero che si vuole abbattere. Anche Napoleone quando è venuto a prendersi queste terre, tra i tanti danni, ha pure fatto martellare i leoni di San Marco. Nel frattempo ha arricchito il Louvre!
Più insicurezze si riescono a mettere addosso alle persone meglio si addomesticano, questo vale tanto per il singolo tanto per un popolo intero.
Questo elementare principio è conosciuto a qualunque livello di ?governante? dagli educatori ai governanti di popoli e di finanze, l?applicazione o meno di questo principio ne determina o no l?onestà e la buona fede di chi ha in mano questo potere.
Non penso che tutti questi nuovi, monetari, imperatori europei siano degli atei, dei senza fede, più di qualcuno alla fine della sua vita farà come l?imperatore Costantino, una bella conversione in fine di vita e la sua anima sarà salva. Una vita beata su questa terra non porta scompensi a una beatitudine celeste; l?anima non subisce nessun sconvolgimento!
Tutto ciò che è strisciante, ha un valore rasoterra, è l?opposto di ciò che è retto, pertanto superiore, ma, mette timore. Anche la guerra al Crocifisso è iniziata combattendolo alle radici, dal suo inizio, dalla nascita del Cristo, Gesù che da piccolo, appunto, veniva chiamato Gesù Bambino. Sono anni che leggo e sento vari attacchi al Natale e a tutto ciò che lo rappresenta, addirittura il dolce presepe è stato accusato di incutere timore a certi bambini. Pensare quanto da piccolo mi piaceva farlo, che gioia che serenità trovavo in tale impegno; chiederò lumi? se i lumi del Presepe possano avermi lasciato qualche strascico, probabilmente sì, se penso che non mi lasciano indifferente certe teste intabarrate assieme al viso. Chissà poverini, quei bambini, cosa proveranno davanti a certi mostri dei cartoni animati o davanti a quelle figure giocattolo che sono molto più raccapriccianti delle pecorelle di gesso. In sostanza il Presepe è a rischio estinzione, si salverà probabilmente l?albero, specialmente se tornerà alle sue origini pagane: un bel palo della cuccagna!
Non vorrei che il Crocifisso, simbolo della cristianità e pure della nostra civiltà, civiltà che si è sviluppata col contributo sia del cristianesimo sia dei greci, anche tramite i romani, rendendo, di fatto, la nostra Penisola culla dell?umanesimo, suscitasse qualche invidia a quelle genti che, in illo tempore, i romani, chiamavano barbari!
Pensando all?oro di Brenno, al suo vae victis e, a chi ora stampa gli euro, mettendosi concretamente in tasca il valore nominale, mi chiedo dove sta la differenza; siamo di nuovo sotto al giogo straniero. Costretti ancora una volta a subire quel guai ai vinti, perdere valori materiali e spirituali. Di nuovo accerchiati e vedo una certa difficoltà ad accorgersene.
Cordialità.
Adriano Porelli
Si è iniziato col far sparire le croci di Sant?Andrea questo è successo a causa della costruzione dei sottopassi ferroviari, poi si è proseguito a eliminare in- croci con l?evento delle rotatorie. In ultimo, anche se non siamo riusciti ancora a diventare italiani, qualcuno ha deciso che siamo europei, almeno per quanto riguarda avere chi ci dice come dobbiamo comportarci, cosa è bene oppure no che noi facciamo. Tutto questo è successo per decisione altrui, non certo per volontà popolare. Altri Paesi di questa Europa sono stati chiamati alle urne, hanno avuto la possibilità di scegliere! Noi no!
Nessuno, dei popoli, ha invece deciso sull?allargamento così ampio!
Su questo ho un?idea: la massima potenza mondiale può controllarci meglio se siamo tutti dentro un unico serraglio, inoltre più diversità si mettono assieme, minore è la possibilità di poterci coalizzare. E? un?unire di finta; di fatto è un divide et impera! Tornando a noi, abbiamo subito un?annessione a questa Europa, per così dire forzata, un po? com?è successo con l?annessione del Veneto all?Italia! Alla faccia della sovranità nazionale!
Da qualche anno ci hanno impoverito economicamente dichiarando scaduta la lira (da Prodi, svenduta) e mettendoci in tasca (si fa per dire) l?euro. Stavolta alla faccia della sovranità monetaria! Nel proseguo dell?impoverimento hanno deciso che il Crocifisso va tolto dalle aule scolastiche. Un segno che, oltre a essere religioso è pure culturale per un popolo, va senz?altro tolto, per l?identico motivo che si tagliano le radici all?albero che si vuole abbattere. Anche Napoleone quando è venuto a prendersi queste terre, tra i tanti danni, ha pure fatto martellare i leoni di San Marco. Nel frattempo ha arricchito il Louvre!
Più insicurezze si riescono a mettere addosso alle persone meglio si addomesticano, questo vale tanto per il singolo tanto per un popolo intero.
Questo elementare principio è conosciuto a qualunque livello di ?governante? dagli educatori ai governanti di popoli e di finanze, l?applicazione o meno di questo principio ne determina o no l?onestà e la buona fede di chi ha in mano questo potere.
Non penso che tutti questi nuovi, monetari, imperatori europei siano degli atei, dei senza fede, più di qualcuno alla fine della sua vita farà come l?imperatore Costantino, una bella conversione in fine di vita e la sua anima sarà salva. Una vita beata su questa terra non porta scompensi a una beatitudine celeste; l?anima non subisce nessun sconvolgimento!
Tutto ciò che è strisciante, ha un valore rasoterra, è l?opposto di ciò che è retto, pertanto superiore, ma, mette timore. Anche la guerra al Crocifisso è iniziata combattendolo alle radici, dal suo inizio, dalla nascita del Cristo, Gesù che da piccolo, appunto, veniva chiamato Gesù Bambino. Sono anni che leggo e sento vari attacchi al Natale e a tutto ciò che lo rappresenta, addirittura il dolce presepe è stato accusato di incutere timore a certi bambini. Pensare quanto da piccolo mi piaceva farlo, che gioia che serenità trovavo in tale impegno; chiederò lumi? se i lumi del Presepe possano avermi lasciato qualche strascico, probabilmente sì, se penso che non mi lasciano indifferente certe teste intabarrate assieme al viso. Chissà poverini, quei bambini, cosa proveranno davanti a certi mostri dei cartoni animati o davanti a quelle figure giocattolo che sono molto più raccapriccianti delle pecorelle di gesso. In sostanza il Presepe è a rischio estinzione, si salverà probabilmente l?albero, specialmente se tornerà alle sue origini pagane: un bel palo della cuccagna!
Non vorrei che il Crocifisso, simbolo della cristianità e pure della nostra civiltà, civiltà che si è sviluppata col contributo sia del cristianesimo sia dei greci, anche tramite i romani, rendendo, di fatto, la nostra Penisola culla dell?umanesimo, suscitasse qualche invidia a quelle genti che, in illo tempore, i romani, chiamavano barbari!
Pensando all?oro di Brenno, al suo vae victis e, a chi ora stampa gli euro, mettendosi concretamente in tasca il valore nominale, mi chiedo dove sta la differenza; siamo di nuovo sotto al giogo straniero. Costretti ancora una volta a subire quel guai ai vinti, perdere valori materiali e spirituali. Di nuovo accerchiati e vedo una certa difficoltà ad accorgersene.
Cordialità.
Adriano Porelli
Inviato Sabato 7 Novembre 2009 alle 08:46
per quanto riguarda l'ipab, sia questa un'occasione di svolta del modo di governare le pubbliche istituzioni; con il prossimo, ormai necessario, cambio del cda, va cambiato pure il modo di affidare gli incarichi. basta contentini politici, chiari ripaghi di favori ricevuti e altrettanto chiari intendimenti di renumeramenti! si cerchino, ce ne sono tante, persone capaci, responsabilie e volontari, dei probi viri.
una scelta di questo tipo oltre ad essere un risparmio economico per l'ente diverebbe pure un ottimo esempio anche per altre situazioni, si darebbe corso ad un'invertenza destinata ad un arricchimento morale. oramai il fondo l'abbiamo toccato, iniziamo a risalire!
una scelta di questo tipo oltre ad essere un risparmio economico per l'ente diverebbe pure un ottimo esempio anche per altre situazioni, si darebbe corso ad un'invertenza destinata ad un arricchimento morale. oramai il fondo l'abbiamo toccato, iniziamo a risalire!
Inviato Venerdi 30 Ottobre 2009 alle 07:51
qualsiasi posto, l'ex sindaco se l'è "guadagnato" col suo silenzio sul Dal Molin, in questo modo non è stato certo il sindaco di chi lo aveva eletto! nel mio modo di pensare, col suo agire, ha tradito la città e, per mia esperienza, non è stata l'unica volta! in debito con lui sono: il suo compare di matrimonio e gli americani. SE DEVE AVERE UN POSTO DA ATTENDENTE, RIMANGA PURE A ROMA, E SVOLGA QUESTA MANSIONE PRESSO L'AMBASCIATA AMERICANA! così farebbe pure esperienza per un eventuale posto da furiere a palazzo trissino!
Inviato Giovedi 29 Ottobre 2009 alle 16:59
palliativi! tanto per continuare col gioco di far finta di amministrare, conseguenza: continua la presa in giro ai cittadini! sì proprio quelli che ci si ostina a voler educare con le domeniche ecologiche! cominciamo piuttosto, alla domenica, a tener chiusi i centri commerciali; si eviterebbero assurde file e la gente, forse, si rieducherebbe a andare a farsi un giri all'aria aperta; oramai i bambini conoscono solo scaffali al posto di qualche prato, di qualche pendio. le auto inquineranno si e nò per il 20% tutto il resto va a ricercarsi, in parte negli impianti di riscaldamento, la maggior quota comunque spetta all'inquinamento dell'industria, ma questo non lo dice mai nessuno! basta farsi un giro dalle parti delle fonderie, sopratutto di notte o al mattino presto; sembrano enormi fumerie queste fonderie! quelle ciminiere stanno proprio ad indicare che la politica protegge solamente i signori del vapore, per niente hanno permesso che si costruissero tali inquinanti a ridosso della città! non ho mai nascosto la mia preoccupazione per il Dal Molin, mai ragionato da antiamericano ma, solamente da cittadino di buon senso, magari anche pratico, oltre che buono: ma perché si fa finta a ignorare che anche le auto americane inquinano, eppure queste sono autorizzate a circolare, alla faccia dei vicentini! le loro cilindrate maggiorate, bruciano molto di più di quelle delle nostre automobili. ora come in certi film aspettiamo che arrivino i ...nostri dalla germania! più sono, più USAno loro, le nostre strade, quando noi saremo del tutto appiedati!