Caro Variati, io non sto con l'Iran ma sto con i globalizzati, i loro desideri e i loro sogni
Giovedi 11 Febbraio 2010 alle 00:34 | 1 commenti
Caro Sindaco, io, come te, non sto con l'Iran della violenza e della (supposta) bomba atomica.
E non sta certamente con la violenza, anzi!, Alessio Mannino, che scrive per il giornale e per questo sito che edito con orgoglio e amore pari almeno al prezzo che, in quest'Italia e in questa Vicenza della libertà e della democrazia, tocca pagare per farli esistere.
Ma io non sto neanche con chi ha occupato l'Irak di Saddam Hussein, con cui prima faceva affari come li faceva con Osama Bin Laden, inventandosi, poi, la presenza satanica di armi di distruzione globale, che non solo non ha mai trovato ma neanche ha avuto la furbizia di un ‘toso volpòn' di metterle lì una volta arrivato, per fotografarle e teletrasmetterle nel mondo e creare ‘una verità ' almeno per chi voleva crederci, visto che è ben altra ‘la verità ' dell'occupazione dell'Irak, per non parlare di tanti altri Paesi, occupati non solo dall'America beninteso, e non solo fisicamente, ma anche, se non soprattutto, economicamente.
'La verità ' è economica e sa di petrolio.
Come ben altro è il motivo dell'assalto mediatico di questi giorni di Ahmadinejad contro tutto, o quasi, il mondo esterno, come ha ben detto Mannino. E' la deviazione dell'attenzione dell'Iraq dai problemi interni su quelli creati dai ‘cattivi' esterni. E ci sta riuscendo così bene che trova da noi, in Italia, a Vicenza e in, quasi, tutto il mondo, così tante voci, che, rispondendo con decisione alle accuse decise, ma da vero volpòn, del nuovo Shah Ahmadinejad, lo aiutano a dimostrare che la sua è la lotta di difesa di tutto l'Iran contro i malvagi che vogliono attaccare non lui, ma il suo Paese.
Non reputo, però, a differenza di Alessio Mannino, tutte quelle voci né cieche né stupide riguardo alle loro difese della 'vera' democrazia. Sto imparando alla mia età a essere più ‘cattivo' di Mannino: molte non sono né cieche né stupide, sono ‘solo' interessate o, peggio, conniventi con chi usa la (parola) democrazia a proprio esclusivo vantaggio!
Quella di Variati, però (è un mio pensiero personale e spero di non recargli danno per questo), è la voce di uno dei pochi sognatori che difende Vicenza da chi l'attacca, realmente o strumentalmente. E, a onor del vero, non l'ha fatto solo (verbalmente) con Ahmadinejad e i suoi seguaci, ma anche (nella pratica delle sue decisioni politico-amministrative, visto che è anche un razionale matematico, oltre che un politico un po' sognatore) con i portatori, con annessi seguaci, di interessi ben più vicini, fisicamente, a noi. Achille è, per me, ripeto e mi scusi il sindaco Variati, anche un po' sognatore perchè naviga nella politica di oggi come se fosse almeno in parte quella di un tempo, quella che si fa anche con i compromessi ma sempre col senso della Cosa pubblica ben presente.
Ma, qui dissento realmente da Alessio, anche se è normale per noi di VicenzaPiù discutere e non appiattirsi,cosa che da quasi 4 anni facciamo e per cui talvolta abbiamo pagato (e siamo disposti a pagare finchè potremo), io editore, e anche sognatore, e con me i miei redattori e le mie testate.
Dissento perché Ahmadinejad non ha il senso della Cosa pubblica e dell'Iran, come Paese, senso della Cosa pubblica e della Città , che, invece, Variati ha nel Dna. Ahmadinejad ha, invece, nei suoi modi, diversi, è vero, dai nostri, il senso del mantenimento del suo potere.
Ma questo suo potere, e qui torno ad essere totalmente d'accordo con Mannino (e su questo ‘credo' fondamentale è basata la casa comune per me, per lui e per gli altri redattori di VicenzaPiù, oltre che, penso, per i lettori) è così tanto diverso dalla nostra democrazia?
Quella di chi decide per noi con le leggi porcellum chi farci votare. Di chi decide per noi quando, se e in quanto tempo far processare qualcuno, a seconda che la q sia minuscola o maiuscola. Di chi decide chi condannare non in tribunale ma con l'uso (im)puro della libertà di informazione (a ‘libero' comando dei vari poteri, economici, giudiziari, politici), salvo poi, essere smentito o, peggio, autosmentirsi ma senza conseguenze tanto la condanna capitale è già stata eseguita. Di chi decide che (far finta di) riportare in Patria i soldi trasferiti in qualche paradiso sia atto più lodevole di chi quei soldi li ha lasciati in Italia o di chi ha dovuto consegnarli nelle mani di chi lo ha sfruttato, legalmente e non, Stato o privato che sia o che fosse. Di chi decide che il solo potere sempre sovrano è quello del denaro, non quello del popolo, del ‘demos' che pure faceva parte alle ... origini della parola democrazia.
Quel potere di Ahmadinejad è così diverso, Achille, dalla democrazia di chi, a Vicenza, in Italia e all'estero, ha preso o ha compiaciuto o ha tollerato la decisione che a Vicenza ci fosse la seconda base americana?
Di quell'America che io amo per i miei figli e per i figli di tanti che lì possono realizzare i loro sogni (da ricercatori, da manager, da sviluppatori di intelligenze cosmopolite), ma anche di quell'America di Barak Obama, Nobel della pace, ‘costretto' dalle lobby, che pensa (sogna?) di gestire, a aumentare le truppe in ogni dove, in base al vecchio principio che la pace (o la fede) la si impone con la forza. Una volta, ad esempio, con quella dei Crociati contro i musulmani, poi dei musulmani contro i cristiani ...
Ora, come sempre, con la forza degli interessi economici (dalle armi al petrolio) di pochi contro i sogni e i desideri dei più, con i globalizzatori contro i globalizzati.
Io e VicenzaPiù stiamo con i globalizzati e i loro sogni, perchè diventino una forza!
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