In merito al "caso Donazzan"
Mercoledi 2 Dicembre 2009 alle 18:50FLC-CGIL Vicenza
In merito all'opuscolo Europa: unita, libera, forte. 1989/2009. 20 anni dalla caduta del muro. prodotto a cura dell'assessore regionale Donazzan
Scienza o storie? Storia o propaganda?
Vorremmo intervenire nella discussione aperta dalla distribuzione dell'opuscolo Europa: unita, libera, forte. 1989/2009. 20 anni dalla caduta del muro, nelle scuole secondarie superiori della provincia a cura dell'Assessore regionale Elena Donazzan.
Iniziando col porre una domanda: cosa si intende per Storia e qual è il suo status disciplinare? Condividendo l'impostazione degli insegnati dell'ITIS Rossi, noi diamo per acquisito che la Storia debba essere scritta da storici, cioè da coloro che ricercano e indagano sul passato basandosi su dati osservabili (le fonti), interpretate sulla base di dati certi, cercando spiegazioni degli eventi. In questo sta la distinzione che la lingua anglosassone compie tra history e story: la Storia come scienza è distinta dalla narrazione di storie o storielle.
Tale ci pare la qualità dell'opuscolo distribuito, non scritto da uno studioso, senza citazioni bibliografiche o di fonti dirette, con marcata caratterizzazione ideologica dell'autore.
Qualche anno fa l'assessore Donazzan aveva compiuto un'operazione simile, distribuendo tra gli studenti un'opuscolo sulle foibe, ugualmente privo dei requisiti della scientificità storica e legato ideologicamente a movimenti politici di estrema destra.
Non di errore si tratta quindi, ma di determinazione precisa e politica.
Condividiamo le considerazioni degli insegnati del dipartimento di lettere e storia dell'istituto Rossi, le condividiamo perché frutto di chi intende la scuola come luogo di confronto e sviluppo dei giovani nel pluralismo e nella ricerca critica nei confronti della realtà presente e passata. L'esperienza didattica di chi, ogni giorno, spiega ai ragazzi che la storia si fa sulle fonti e non raccontando o assemblando storie con puri fini ideologico-politici, come avviene nel suddetto opuscolo.
C'è poi il merito. Anche noi, nell'opuscolo, vediamo omissioni e riabilitazioni inquietanti. Non si citano il fascismo e il nazismo tra gli orrori del Novecento nel nostro paese, per esempio. Si prescinde dalle leggi razziali del 1938, dalla violenza su cui si è instaurata e si è mantenuta al potere una dittatura in Italia, dall'alleanza criminale con il regime di Hitler. Riteniamo inopportuna e pericolosa la rivisitazione di simboli propri dell'estrema destra italiana degli anni '70. Sono esempi.
In un momento di nefasti tagli alla scuola pubblica, invitiamo l'assessore Donazzan a non sprecare il denaro di tutti per iniziative di carattere propagandistico. Le fedi che professa le tenga per sé.
Noi preferiamo un confronto basato sulle fonti e non sulle fedi, sul pluralismo delle idee e non sui libri su commissione.
Nel concludere ci piace ricordare l'art. 33 della nostra Costituzione: "L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento".
FLC-CGIL Vicenza
Interrogazione sul "caso Donazzan"
Lunedi 30 Novembre 2009 alle 12:24On. Daniela Sbrollini
INTERROGAZIONE ON. SBROLLINI
Al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca On. Mariastella Gelmini
Premesso che
Da settimane in Veneto si è "acceso" un dibattito politico che ogni giorno si arricchisce di nuovi sviluppi, e che vede come attore principale l'Assessore Regionale all'istruzione Elena Donazzan.
Il dibattito si snoda attorno ad una pubblicazione dal Titolo: "Europa: unita, libera, forte. 1989/2009. 20 anni dalla caduta del muro". Pubblicazione a cura dell'Associazione "Strade d'Europa" e finanziata dall'Assessorato Regionale, con relativa distribuzione del manuale nelle scuole superiori della Provincia di Vicenza.
Considerato che
Il volume in questione, realizzato con finanziamenti pubblici, si è dimostrato essere un vero e proprio assemblaggio di testi estratti da altre pubblicazioni e da siti internet, con un uso esagerato della tecnica del "Copia/Incolla" senza neppur realizzare la bibliografia per avere il giusto riscontro delle fonti utilizzate.
Gli autori del volume, associati a "Strade d'Europa", sono dei giovani studenti universitari privi di titoli scientifici ed esperienza didattica, ai quali con assoluta superficialità è stato dato il compito di spiegare a coetanei momenti fondamentali della storia recente che hanno rilanciato il processo d'Integrazione Europea.
Il contenuto del Testo distribuito presenta la storia in modo marcatamente impregnato di ideologia neo fascista.
Nel volume si parla di II Guerra Mondiale senza nominare le parole Fascismo e Nazismo, e non si presenta la vittoria su questi ultimi, frutto della Resistenza e degli alleati Angloamericani, come elemento fondante per la riconquista della Democrazia e della Costituzione Repubblicana.
Nell'analizzare il testo, molti insegnanti di scuola superiore hanno potuto constatare le chiare discrepanze storiche presenti nel volume.
L'interrogante chiede al Ministro:
Se è a conoscenza dei fatti qui riportati.
Quale giudizio complessivo il Ministro dà di quanto sopra riportato. Fatto questo, che coinvolge sicuramente il mondo scolastico, ma che colpisce soprattutto il tessuto civile e culturale della nostra Provincia.
Quali iniziative il Ministro intenda promuovere per non lasciar cadere nell'indifferenza fatti di questa gravità .
Se la spesa, sostenuta dalla Regione e dall'Assessorato competente, si possa giudicare legittima.
On. Daniela Sbrollini
Continua a leggere
Lettera degli insegnanti del Rossi a Moretti
Domenica 29 Novembre 2009 alle 19:42Â Â
Ci arriva, un pò tardiva, la lettera sull'incontro previsto per ieri, degli insegnanti del Rossi, che hanno lucidamente innescato il caso Strade d'Europa - Donazzan, di cui abbiamo scritto su VicenzaPiù cartaceo e sulla versione online. Già abbiamo ospitato su VicenzaPiù quotidiano, versione online e commentabile liberamente ma che riporta comunicati e news di chi li invia, un commento del prof. Roberto Monicchia e, pur essendo già presente su altri mezzi, riportiamo la suddetta lettera poichè la nostra volontà primaria è quella del libero confronto, anche se avremmo gradito ricevere la lettera quando è stata scritta. Â
Redazione di www.vicenzapiu.com
Â
Gentile Assessore Moretti,
a nome degli insegnanti del "Rossi" che il 17 novembre scorso hanno firmato la lettera aperta all'assessore Donazzan con la quale si è aperto il "caso" di cui oggi dibattete, le chiedo la cortesia, di leggere ai convenuti questo documento, in cui spiego i motivi della nostra mancata partecipazione.
Vi è innanzitutto un problema di modalità di indizione. Abbiamo appreso di questo dibattito dal "Giornale di Vicenza" di sabato 21 novembre. E' scorretto che si dia notizia pubblica di un dibattito senza aver prima contattato gli interlocutori: la prassi prevede un accordo preventivo tra le parti in causa circa la data, il luogo e le modalità di svolgimento, prima di renderlo pubblico.
Pur apprezzando la sua scelta di farsi garante dell'equità del dibattito, non possiamo non sottolineare questa scorrettezza da parte di "Strade d'Europa".
Ma è soprattutto per considerazioni sul merito della vicenda che riteniamo inopportuna la nostra presenza. Le riassumo il più brevemente possibile.
Due erano i punti di critica nella nostra "lettera aperta".
In primo luogo contestavamo la validità scientifica e l'efficacia didattica della pubblicazione. Due elementi peraltro inscindibili: non c'è abilità didattica capace di rendere utili contenuti raffazzonati, omissivi o non verificati. Da ciò derivava il dubbio circa l'opportunità da parte della Regione di pagarla e promuoverla e della Provincia di diffonderla.
Su questo punto, i fatti (non le opinioni, i fatti) emersi successivamente ci hanno dato pienamente ragione. Ma gli autori hanno riconosciuto la non validità scientifica della loro opera solo dopo che è stato svelato il lavoro di copiatura, mentre alle nostre osservazioni precedenti il promotore dell'iniziativa ha risposto con disprezzo (Donazzan: "chi se ne frega", "il livore ideologico di certi insegnanti", "cuociano nel loro brodo", "Corriere Veneto" 19.11), l'autore con insulti e prese in giro ("docenti prigionieri delle loro ideologie", intervista a TVA di Guglielmi, 19.11; "vadano in pensione", "Corriere Veneto" 20.11).
Per inciso: chi è che deve lamentare il "linciaggio mediatico" denunciato da Donazzan? Per fare solo un esempio, TVA ha intervistato Guglielmi (vedi la citazione sopra), ma non ha nemmeno risposto alle mie numerose richieste di replica.
Adesso che i fatti ci danno ragione, non vogliamo scuse, ma non possiamo certo discutere su un piano di parità con chi ha dimostrato ignoranza del lavoro dello storico e dell'insegnante e insofferenza per le critiche. Per usare una metafora scolastica, di solito gli studenti scoperti a copiare vengono rimproverati, non portati ad esempio davanti al resto della classe.
In secondo luogo sostenevamo che alla sopradetta pochezza scientifica corrispondeva un contenuto sostanziale di propaganda politico-ideologica, contestando "a campione" alcune affermazioni e omissioni pesanti, lesive di valori democratici che credevamo condivisi: la croce celtica solo come simbolo irlandese, l'UE figlia dell'impero romano, il rifiuto della multiculturalità , ecc. Anche su questo le repliche non ci hanno fatto cambiare idea. Donazzan ha infatti detto che non si trattava di un saggio storico e che lei fa politica mentre noi non dovremmo farla nella scuola. Con ciò, appunto, ha ammesso che di un opuscolo politico si trattava.
Ora, è legittimo che "Strade d'Europa", come ogni altra associazione, sostenga le proprie posizioni. E' illegittimo invece che usi per questa attività canali e finanziamenti istituzionali, tanto più se i destinatari sono gli studenti e la scuola.
Analogamente, abbiamo anche noi, come liberi cittadini, le nostre opinioni politiche, le nostre convinzioni culturali e ideali. Tuttavia, poiché siamo intervenuti nella vicenda come esperti di storia e di didattica, con l'obiettivo di assicurare agli studenti le migliori condizioni per una crescita critica e democratica, non possiamo, per così dire, recitare due parti nella stessa rappresentazione.
Grazie e buon dibattito.
Roberto Monicchia, 28.11.2009
Continua a leggere
Le Strade d'Europa non sono infinite. E piegano a destra
Sabato 28 Novembre 2009 alle 10:56Articolo pubblicato sul numero 173 di VicenzaPiù, da oggi in edicola a 1 euro.
Sono finiti per una settimana su tutti i giornali per essere gli autori del libretto sulla caduta del Muro di Berlino accusato di "copia e incolla" e diffuso nelle scuole a spese della Regione Veneto. Andrea Guglielmi, l'autore del volumetto, fa parte insieme a Michele Bonanno (che ne è presidente) dell'associazione "Strade d'Europa". Un nome stampato su tutte le diecimila copie di «Europa: unita, libera, forte. 1989/2009. 20 anni dalla caduta del muro di Berlino». Un'associazione che, hanno ripetuto in più occasioni, vuole essere assolutamente apolitica. «Sono un militante del Pdl, e orgoglioso di esserlo, e anche il presidente Michele Bonanno lo è - dice Andrea Guglielmi, ventidue anni, studente di Scienze politiche -. Ma la politica è una cosa, l'associazione un'altra. La politica rimane fuori dalle iniziative dell'associazione, che sono di carattere culturale. E rispecchiano diversi punti di vista politici, tanto che uno dei nostri iscritti vota addirittura il Pd» assicura Guglielmi.
Origini ed idee
Continua a leggereMoretti: l'incontro ci sarà
Venerdi 27 Novembre 2009 alle 21:29Comune di Vicenza
Assessore Moretti sull'incontro di domani per discutere del libro sul Muro di Berlino: "Il confronto ci sarà , se Strade d'Europa non vuole il dibattito vada altrove"
"Le sale dell'Informagiovani sono spazi di confronto. L'avevo chiaramente spiegato ai rappresentanti di Strade d'Europa, ai quali avevo concesso volentieri una sala a patto che fosse l'occasione per intavolare un sereno dibattito tra tutti i protagonisti della vicenda della pubblicazione sul Muro di Berlino. Questa mattina ho appreso con stupore, leggendo l'invito all'incontro di sabato, che Strade D'Europa intende presentare le proprie attività associative, senza entrare nel merito delle recenti vicende e anzi escludendo esplicitamente la possibilità di un dibattito. Ebbene, non era questo quanto avevamo concordato, e la loro convocazione è da considerarsi non autorizzata e priva di valore. Ricordo che da giorni sui giornali si parla di un dibattito, non di una passerella unilaterale, e finora non si erano registrate obiezioni da parte loro. Nella loro convocazione, gli altri protagonisti, cioè i docenti delle scuole superiori di Vicenza, il consigliere provinciale Quero, l'assessore provinciale Pellizzari, il professor Pruscha, e la sottoscritta dovrebbero essere semplici e silenziosi spettatori di questa esposizione sulle loro attività . Ripeto: non erano questi i patti. Alla richiesta di una sala per "dire la loro" avevo risposto proponendo un dibattito di cui sarei stata la moderatrice. Io mi attengo a quanto avevamo concordato e annunciato: domani alle 17 all'Informagiovani si terrà un confronto aperto a tutti coloro che sono interessati ad esprimere un'opinione su questa discussa vicenda, a partire dall'assessore Donazzan e dal consigliere Quero. Se questa soluzione non è più condivisa da Strade d'Europa, è meglio che i suoi rappresentanti trovino una sede diversa dove presentare le loro idee senza l'ingombro di un sano e democratico confronto con chi non la pensa come loro. Se, viceversa, accetteranno di confrontarsi con gli altri, quella di domani sarà un'ottima occasione: da sfruttare con serietà , non certo da sfuggire con timore. Mi auguro che facciano questa scelta, ma a questo punto la decisione è loro. Noi ci saremo lo stesso".
Disco neofascista con i soldi della Regione
Venerdi 27 Novembre 2009 alle 21:27Matteo Quero
Quero: «Strade d'Europa e Regione Veneto? Non era la prima volta. Ecco il disco neofascista»
Nel 2007 un cd che inneggia a Codreanu e alla Guardia di Ferro è stato finanziato con fondi regionali.
Vicenza - «Il libro sul Muro non è che la punta di un iceberg. Due anni fa con lo stesso sistema la Regione Veneto ha finanziato un cd, opera anche in quel caso dell'associazione Strade d'Europa, che inneggia esplicitamente ai simboli del neofascismo armato, con riferimenti a Codreanu e alla Guardia di Ferro».
È la clamorosa rivelazione che oggi il consigliere provinciale del Partito Democratico Matteo Quero ha portato all'attenzione dell'opinione pubblica in una conferenza stampa convocata in Provincia di Vicenza. Il cd è intitolato "Europa: il domani appartiene a noi", con un chiaro riferimento all'inno di "Azione Giovani". In copertina compaiono San Michele Arcangelo, simbolo della Guardia di Ferro, il movimento armato paramilitare e antisemita attivo in Romania negli anni '30, sotto la guida di Zelea Codreanu. A Codreanu e alla Guardia di Ferro inneggia la canzone "Santa Giovinezza Legionaria", del gruppo Decima Balder (la canzone è ascoltabile su http://www.myspace.com/decimabalder ). Il tutto corredato dai simboli istituzionali della Regione Veneto che ha finanziato l'operazione con un contributo di quasi 5.000 euro. Il cd è frutto di un concorso organizzato da Strade d'Europa, che nell'operazione aveva anche il compito di nominare la giuria autrice della selezione di brani da pubblicare.
«Grazie ad una delle tante segnalazioni arrivate da semplici cittadini - spiega Quero - è stato possibile scoprire che l'associazione Strade d'Europa, difesa a spada tratta dall'assessore regionale all'istruzione Elena Donazzan e dall'assessore provinciale alle politiche giovanili Andrea Pellizzari, si era già in passato distinta, e sempre con fondi pubblici della Regione Veneto, nella diffusione di messaggi di ispirazione neofascista. In quel caso anche meno "mascherati" rispetto al recente libello sul Muro di Berlino».
«Fino ad oggi Elena Donazzan ci ha raccontato di essere entrata in contatto con l'associazione perché era stata l'unica a presentare un progetto per ricordare il ventennale della caduta del Muro di Berlino, mentre in verità l'anno scorso hanno organizzato insieme un ciclo di conferenze per presentare libri come "Camicette nere" e "Orfani di Salò" - conclude Quero -. Inquietante, inoltre, il rapporto duraturo con la Regione, che nel 2007 ha finanziato con soldi pubblici un'opera che non si può che definire apologia del fascismo. Il cd nel 2007, il ciclo di conferenze nel 2008, il libro sulla caduta del Muro di Berlino nel 2009. Ci raccontano la favola di relazioni occasionali, ma qui siamo in presenza di un sistema consolidato di rapporti fra l'associazione Strade d'Europa e la regione Veneto. Continuano ad arrivarci segnalazioni e temo che le brutte sorprese non finiranno oggi»
Continua a leggereIl libro sul Muro di Berlino in tribunale
Mercoledi 25 Novembre 2009 alle 19:27
A confermarlo è l'autore Wolfgang Pruscha
Il professore tedesco: «Dicono di aver copiato poche righe e invece hanno saccheggiato intere pagine»
Il libro sul Muro di Berlino? Finirà in tribunale. A confermarlo è l'autore Wolfgang Pruscha, che ha visto i testi di molte delle pagine del suo sito www.viaggio-in-germania.de copiati di peso nella pubblicazione realizzata con il contributo di Regione Veneto e Provincia di Vicenza. Le dichiarazioni riportate oggi dalla stampa dell'assessore regionale Elena Donazzan e dell'assessore provinciale Andrea Pellizzari trasformano in realtà l'ipotesi di una causa per violazione del copyright da parte del professore tedesco residente in Italia (ad Altavilla Vicentina) da 25 anni.
Pruscha in questo modo smentisce l'assessore Donazzan che ieri aveva minimizzato parlando di "solo due pagine scaricate da wikipedia" (vedere il video di youtube http://www.youtube.com/watch?v=Hv7rt3YWasg al minuto 0:50)
"In questi giorni sono stato molto indeciso se fare causa o meno per la violazione del copyright che ha interessato i testi del mio sito www.viaggio-in-germania.de - commenta Wolfgang Pruscha -. Attendevo un passo indietro, il riconoscimento dell'opera di plagio, le scuse da parte dei responsabili prima di decidere il da farsi: gli autori, la Regione Veneto e la Provincia di Vicenza. Ritengo però insufficienti le scuse offerte alla stampa al solo scopo di ribadire le loro astratte ragioni. Oggi, infatti, dai giornali apprendo che sia l'assessore regionale Elena Donazzan, sia l'assessore provinciale Andrea Pellizzari si ostinano a difendere il metodo con cui è stato redatto il libretto "Europa: unita, libera, forte" e a minimizzare le loro gravi responsabilità . A questo punto non mi resta che andare in tribunale e rivolgermi ad un giudice per chiedere di essere riconosciuto come il vero autore dei testi e per ottenere un risarcimento, soprattutto per una questione di principio. Dicono di aver copiato poche righe e invece hanno saccheggiato intere pagine, tagliando le considerazioni che non si piegavano alle loro intenzioni e alla loro ideologia. Non posso fare finta di nulla di fronte a tanta arroganza".
Di seguito* il testo in cui Wolfgang Pruscha spiega dettagliatamente le sue motivazioni
Il dossier completo sul libro sui Muro di Berlino è consultabile nel sito www.matteoquero.it
*Perché chiedo un risarcimento dei danni - Wolfgang Pruscha
1) Una delle motivazioni che mi hanno spinto a mettere online, ormai più di 10 anni fa, i primi contenuti del sito www.viaggio-in-germania.de che oggi è probabilmente il più grande e più completo sito in lingua italiana sulla Germania, è stata quella di condividere con altri le mie conoscenze sulla Germania e la sua lingua, letteratura, filosofia e storia. Fin dall'inizio ho offerto ai visitatori del mio sito la possibilità di ri-pubblicare i miei testi, sia su carta che in forma digitale, ma a due condizioni: il mio esplicito permesso - vorrei poter valutare prima il contesto in cui essi verranno pubblicati - e la chiara indicazione della fonte del testo (in internet anche un apposito link). Queste condizioni sono chiaramente indicate nella "pagina del copyright" (www.viaggio-in-germania.de/contatto.html) alla quale si può accedere tramite un link inserito in tutte le pagine del sito. Oggi i miei testi si trovano, in versione intera o tramite citazioni anche consistenti, in parecchi libri, tesine scolastiche, tesi di laurea e siti internet amatoriali e professionali e di questo sono molto contento. In tutti i casi queste pubblicazioni hanno avuto il mio permesso esplicito. Finora non l'ho mai negato.
2) Un caso come quello del libro "Europa: unita, libera, forte" non mi è mai capitato in tutta la mia vita professionale. Due pagine del mio sito che riguardano la storia del Muro di Berlino (www.viaggio-in-germania.de/muro-berlino.html e www.viaggio-in-germania.de/muro-berlino2.html ) sono state quasi interamente copiate (nel libro "Europa: unita, libera, forte" questi testi miei occupano circa 4-5 pagine) - senza chiedermi il permesso e senza che ci sia la minima indicazione della fonte. E questo non in un fascicolo amatoriale distribuito tra quattro amici, ma in un libro finanziato dalla regione Veneto con 15.000 Euro, accompagnato da una benevole introduzione dell'Assessore regionale dell'Istruzione, Formazione e di Lavoro e distribuito poi in tutte le scuole medie della provincia di Vicenza. Sono rimasto malissimo per l'evidente e piuttosto sfacciata violazione dei diritti d'autore, dal fatto che i curatori del libro hanno avuto, con l'aiuto dei miei testi, un non indifferente vantaggio economico e anche amareggiato dal fatto che questo reato - perché qui non si tratta di un problema di galateo informatico, ma proprio di un reato - porta la benedizione di un assessore regionale. E come se non bastasse, si tratta proprio dell'Assessore all'Istruzione che, secondo me, avrebbe invece l'obbligo di impedire che cose del genere vengano distribuite nelle scuole.
3) Gli autori del libro hanno poi inserito il mio testo in un contesto politico di estrema destra, per me aberrante, falsificando così lo spirito del mio testo. Vorrei mettere ben chiaro che, anche se gli autori mi avessero chiesto il permesso di pubblicazione, non gliel'avrei mai dato! Ho scoperto anche che, durante la copia, hanno escluso dal mio testo un paragrafo che evidentemente non era compatibile con la loro ideologia politica. Il fatto che gli autori hanno letto il mio testo molto attentamente prima di metterlo nel loro libro è testimoniato anche dal fatto che in almeno un caso hanno corretto stilisticamente una espressione mia che, visto che non sono di madrelingua italiana, era effettivamente poco corretta. Quindi, il loro modo di copiare non può essere considerato frutto di superficialità o di inesperienza giovanile; quando hanno setacciato il mio testo per correttezza stilistica e "compatibilità ideologica" devono invece aver agito ben sapendo cosa stavano facendo.
4) Il mio sito www.viaggio-in-germania.de è online da circa 11 anni, ha più di 1.000 pagine e conta mediamente ogni mese tra 200.000 e 220.000 visitatori (le statistiche sono pubbliche). È un sito molto conosciuto e stimato per la completezza delle informazioni e, per quanto riguarda la sua parte storica, per l'approfondimento e la imparzialità dell'esposizione degli argomenti. Questo significa per me, come webmaster, un continuo impegno di aggiornamento e di miglioramento dei contenuti e un lavoro costante per mantenere alto il livello dei servizi offerti.
Quando ho visto il mio testo inserito in un contesto politico-ideologico che è l'opposto di quello che i miei lettori conoscono e ormai si aspettano da me ho capito che da questa faccenda viene lesionata anche la mia reputazione e quella del sito che costituisce una parte essenziale del mio lavoro . Ho un'immagine da difendere e non posso permettermi che si sappia in giro che testi storici scritti da me vengano distribuiti nelle scuole in un contesto politico di estrema destra, in più in un libro di bassissima qualità editoriale, visto che la stragrande maggioranza delle pagine sono frutto di violazione dei diritti di vari autori e non contengono nessuna indicazione delle fonti e nessuna bibliografia. Il mio non è un sito amatoriale messo in internet per passatempo, ma è espressione della professionalità che in tutti questi anni ho acquisito. Anche sotto questo punto di vista mi sento danneggiato dalla pubblicazione e dalla distribuzione del libro "Europa: unita, libera, forte".
Continua a leggere
Caso Donazzan: diversi i brani clonati
Martedi 24 Novembre 2009 alle 13:10Matteo Quero
Caso Donazzan. Diversi brani "clonati" da un libro di Sergio Romano nella lista dei copia-incolla
Arriva anche la segnalazione di un altro curioso caso di copia-incolla dal celebre discorso di John Fitzgerald Kennedy davanti al Muro
Alcune pagine di Sergio Romano entrano nella lista delle copiature da parte degli autori del libro "Europa: unita, libera, forte", promosso dall'assessore all'istruzione della Regione Veneto Elena Donazzan, finanziato con contributi regionali e distribuito in tutte le scuole del Vicentino dalla Provincia di Vicenza. Una nuova tegola sugli autori (ma soprattutto sui promotori, Regione Veneto e Provincia di Vicenza) dell'opera che sta creando grandi polemiche dopo la denuncia del consigliere provinciale del Pd Matteo Quero.
«Inizialmente pensavamo si trattasse di un copia-incolla da una recensione di un libro di Sergio Romano - spiega Matteo Quero -. Ma un lettore del mio blog www.matteoquero.it, dove abbiamo lanciato il concorso "Trova anche tu il tuo copia-incolla", ci ha segnalato che ad essere copiate erano state proprio le parole di Romano dalle pagine 147, 156, 162 e 163 del libro "Europa, storia di un'idea" edito da Longanesi nel 2004».
La documentazione sul caso di copia-incolla da Sergio Romano è disponibile nella pagina web http://www.matteoquero.it/?p=475
«A rischio di diventare noioso - prosegue Quero -. Ripeto la domanda all'assessore regionale all'istruzione Elena Donazzan, promotrice del libretto "Europa: unita, libera, forte", che ancora non ha risposto: era a conoscenza dei (sempre più numerosi) copia-incolla privi di citazioni delle fonti?»
«Quello dei copia incolla sembra ormai un'abitudine dei "Ragazzi del Muretto", citando la serie televisiva della Rai degli anni '90, sostenuti dall'assessore Donazzan - conclude Quero -. Un altro lettore ci ha segnalato infatti un gustoso copia-incolla, legato alla presentazione del libretto in Provincia, rigorosamente anche in questo caso privo di citazione della fonte. Protagonista è il presidente di strade d'Europa Michele Bonanno che si è appropriato di parte del celebre discorso di John Fitzgerald Kennedy davanti al Muro, a quanto si apprende dallo stesso comunicato stampa della Provincia di Vicenza del 9 novembre scorso".
La documentazione sul caso di copia-incolla da John Fitzgerald Kennedy è disponibile nella pagina web http://www.matteoquero.it/?p=475
Oggi il caso Donazzan è arrivato all'attenzione dei media nazionali: oggi al libretto "Europa:unita, libera forte" dedica ampio spazio Il Riformista a pagina 15 dal titolo "Quindicimila euro per saccheggiare l'89 su Internet".
Il dossier completo sul caso Donazzan è visibile nella pagina web: http://www.matteoquero.it/?p=322
Continua a leggereMuro di Berlino, il vero autore protesta
Lunedi 23 Novembre 2009 alle 12:38Matteo Quero
Il vero autore dei testi protesta per i copia-incolla nel libro della Regione Veneto
Dal sito www.viaggio-in-germania.de "clonate" diverse pagine finite nell'opera promossa dall'assessore Donazzan
Vicenza - La violazione del copyright operata dagli autori del libretto "Europa: unita, libera, forte", promosso dall'assessore regionale all'istruzione Elena Donazzan e distribuito nelle scuole del Vicentino dalla Provincia di Vicenza, rischia di finire in tribunale.
Matteo Quero, consigliere provinciale del Partito Democratico, che ha scoperto e denunciato l'opera di copia-incolla, racconta: «Dopo la nostra denuncia dei giorni scorsi dei massicci copia-incolla, ci ha scritto l'autore dei testi del sito www.viaggio-in-germania.de, letteralmente "saccheggiato" da chi ha scritto il libretto per la Regione Veneto e per la Provincia di Vicenza".
L'autore si chiama Wolfgang Pruscha, è tedesco e vive ad Altavilla Vicentina. Vive in Italia da 25 anni, è un libero professionista che lavora come insegnante di tedesco e gestore di vari siti internet per cui cura anche la redazione di testi. In una e-mail inviata oggi a [email protected] scrive: "Sono Wolfgang Pruscha, autore del testo sulla storia del Muro di Berlino. Il Sig. Andrea Guglielmi ha copiato testi miei (per ca. 5 pagine del suo libricino e cioè: parzialmente nelle pagine 12 e 13 e quasi completamente nelle pagine 14-17). In ogni pagina del mio sito c'è un link alla "Pagina del copyright" (http://www.viaggio-in-germania.de/contatto.html) dove ho scritto: "Tutti i testi di viaggio-in-germania.de sono stati scritti da Wolfgang Pruscha, salvo i casi in cui non sia esplicitamente indicato un altro autore. La riproduzione dei testi in forma digitale o cartacea è permessa, ma solo dopo esplicito permesso del webmaster. Ogni riproduzione di un testo deve recare la seguente indicazione di copyright: © Wolfgang Pruscha - www.viaggio-in-germania.de . Quindi, il Sig. Guglielmi avrebbe dovuto sapere cosa doveva fare".
Il signor Pruscha segnala che sta valutando la possibilità di intraprendere azioni legali per ottenere un risarcimento.
«Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi - commenta Matteo Quero -. Lo avevo previsto in conferenza stampa qualche giorno fa, quando ho denunciato l'opera di copia-incolla: se si faranno vivi i reali autori dei testi, i già alti costi della pubblicazione aumenteranno. E pensare che nel sito del signor Pruscha c'è scritto chiaro e tondo che la riproduzione dei testi è consentita citando la fonte e chiedendo l'autorizzazione».
«Ripropongo quindi ancora una volta la domanda all'assessore Elena Donazzan, che non ha ancora risposto: sapeva che quel testo era un collage di testi presi da internet senza citare le fonti? - conclude Quero -. E mi domando: in caso di azioni legali chi pagherà ? La Regione Veneto? La Provincia di Vicenza? L'"autore" dell'opera?».
Il dossier completo sulla vicenda è visibile all'indirizzo: http://www.matteoquero.it/?p=322
Continua a leggere
Moretti esprime solidarietà a Quero
Lunedi 23 Novembre 2009 alle 12:36Comune di Vicenza
Dichiarazione del vicesindaco Alessandra Moretti sul libro "Europa unita libera, forte"
In merito alla polemica circa la pubblicazione Europa: unita, libera, forte, che ha coinvolto i docenti dell'ITIS Rossi, il consigliere provinciale Matteo Quero e l'assessore regionale Elena Donazzan, mi corre l'obbligo di esprimere la mia piena solidarietà a Quero e ai docenti vicentini per l'attacco scomposto ed offensivo di cui sono stati fatti oggetto da parte della Donazzan solo per aver espresso una critica di metodo e di contenuto riguardo al testo in questione, di cui Regione e Provincia si sono fatti promotori.
Spiace constatare come la risposta della Donazzan sia deludente, ma soprattutto fuori tema, perché non ha preso in considerazione il merito delle contestazioni, ma si è addirittura riferita, nel caso del consigliere Quero, a fatti personali che niente hanno a che vedere con la valenza storico-scientifica della pubblicazione, né con gli eventi in essa contenuti. Così come non è stata data una risposta soddisfacente alle legittime domande sollevate sulla natura discutibile della scelta delle fonti e della composizione del libretto, frutto come è emerso non di una elaborazione propria degli autori ma di una riproposizione parziale e politicamente orientata di testi rinvenuti online.
Dal momento che le questioni sollevate sia dai docenti del Rossi e poi di altri istituti vicentini sia dal consigliere provinciale Quero e dal consigliere regionale Claudio Rizzato hanno interesse di natura pubblica, personalmente mi sono resa garante di favorire un confronto tra l'autore Guglielmi e i docenti dell'Istituto Rossi che per primi hanno avanzato una seria critica circa l'autorevolezza ed il rigore che dovrebbero sempre essere alla base di ogni pubblicazione storica.
Il dibattito previsto per sabato 28 alle ore 17,00 presso gli spazi dell'Informagiovani dovrà essere improntato sul rispetto delle reciproche posizioni e sul confronto storiografico e scientifico, senza scadere nello scontro verbale e nelle offese personali.