Il libro sul Muro di Berlino in tribunale
Mercoledi 25 Novembre 2009 alle 19:27 | 0 commenti
Matteo Quero      Â
A confermarlo è l'autore Wolfgang Pruscha
Il professore tedesco: «Dicono di aver copiato poche righe e invece hanno saccheggiato intere pagine»
Il libro sul Muro di Berlino? Finirà in tribunale. A confermarlo è l'autore Wolfgang Pruscha, che ha visto i testi di molte delle pagine del suo sito www.viaggio-in-germania.de copiati di peso nella pubblicazione realizzata con il contributo di Regione Veneto e Provincia di Vicenza. Le dichiarazioni riportate oggi dalla stampa dell'assessore regionale Elena Donazzan e dell'assessore provinciale Andrea Pellizzari trasformano in realtà l'ipotesi di una causa per violazione del copyright da parte del professore tedesco residente in Italia (ad Altavilla Vicentina) da 25 anni.
Pruscha in questo modo smentisce l'assessore Donazzan che ieri aveva minimizzato parlando di "solo due pagine scaricate da wikipedia" (vedere il video di youtube http://www.youtube.com/watch?v=Hv7rt3YWasg al minuto 0:50)
"In questi giorni sono stato molto indeciso se fare causa o meno per la violazione del copyright che ha interessato i testi del mio sito www.viaggio-in-germania.de - commenta Wolfgang Pruscha -. Attendevo un passo indietro, il riconoscimento dell'opera di plagio, le scuse da parte dei responsabili prima di decidere il da farsi: gli autori, la Regione Veneto e la Provincia di Vicenza. Ritengo però insufficienti le scuse offerte alla stampa al solo scopo di ribadire le loro astratte ragioni. Oggi, infatti, dai giornali apprendo che sia l'assessore regionale Elena Donazzan, sia l'assessore provinciale Andrea Pellizzari si ostinano a difendere il metodo con cui è stato redatto il libretto "Europa: unita, libera, forte" e a minimizzare le loro gravi responsabilità . A questo punto non mi resta che andare in tribunale e rivolgermi ad un giudice per chiedere di essere riconosciuto come il vero autore dei testi e per ottenere un risarcimento, soprattutto per una questione di principio. Dicono di aver copiato poche righe e invece hanno saccheggiato intere pagine, tagliando le considerazioni che non si piegavano alle loro intenzioni e alla loro ideologia. Non posso fare finta di nulla di fronte a tanta arroganza".
Di seguito* il testo in cui Wolfgang Pruscha spiega dettagliatamente le sue motivazioni
Il dossier completo sul libro sui Muro di Berlino è consultabile nel sito www.matteoquero.it
*Perché chiedo un risarcimento dei danni - Wolfgang Pruscha
1) Una delle motivazioni che mi hanno spinto a mettere online, ormai più di 10 anni fa, i primi contenuti del sito www.viaggio-in-germania.de che oggi è probabilmente il più grande e più completo sito in lingua italiana sulla Germania, è stata quella di condividere con altri le mie conoscenze sulla Germania e la sua lingua, letteratura, filosofia e storia. Fin dall'inizio ho offerto ai visitatori del mio sito la possibilità di ri-pubblicare i miei testi, sia su carta che in forma digitale, ma a due condizioni: il mio esplicito permesso - vorrei poter valutare prima il contesto in cui essi verranno pubblicati - e la chiara indicazione della fonte del testo (in internet anche un apposito link). Queste condizioni sono chiaramente indicate nella "pagina del copyright" (www.viaggio-in-germania.de/contatto.html) alla quale si può accedere tramite un link inserito in tutte le pagine del sito. Oggi i miei testi si trovano, in versione intera o tramite citazioni anche consistenti, in parecchi libri, tesine scolastiche, tesi di laurea e siti internet amatoriali e professionali e di questo sono molto contento. In tutti i casi queste pubblicazioni hanno avuto il mio permesso esplicito. Finora non l'ho mai negato.
2) Un caso come quello del libro "Europa: unita, libera, forte" non mi è mai capitato in tutta la mia vita professionale. Due pagine del mio sito che riguardano la storia del Muro di Berlino (www.viaggio-in-germania.de/muro-berlino.html e www.viaggio-in-germania.de/muro-berlino2.html ) sono state quasi interamente copiate (nel libro "Europa: unita, libera, forte" questi testi miei occupano circa 4-5 pagine) - senza chiedermi il permesso e senza che ci sia la minima indicazione della fonte. E questo non in un fascicolo amatoriale distribuito tra quattro amici, ma in un libro finanziato dalla regione Veneto con 15.000 Euro, accompagnato da una benevole introduzione dell'Assessore regionale dell'Istruzione, Formazione e di Lavoro e distribuito poi in tutte le scuole medie della provincia di Vicenza. Sono rimasto malissimo per l'evidente e piuttosto sfacciata violazione dei diritti d'autore, dal fatto che i curatori del libro hanno avuto, con l'aiuto dei miei testi, un non indifferente vantaggio economico e anche amareggiato dal fatto che questo reato - perché qui non si tratta di un problema di galateo informatico, ma proprio di un reato - porta la benedizione di un assessore regionale. E come se non bastasse, si tratta proprio dell'Assessore all'Istruzione che, secondo me, avrebbe invece l'obbligo di impedire che cose del genere vengano distribuite nelle scuole.
3) Gli autori del libro hanno poi inserito il mio testo in un contesto politico di estrema destra, per me aberrante, falsificando così lo spirito del mio testo. Vorrei mettere ben chiaro che, anche se gli autori mi avessero chiesto il permesso di pubblicazione, non gliel'avrei mai dato! Ho scoperto anche che, durante la copia, hanno escluso dal mio testo un paragrafo che evidentemente non era compatibile con la loro ideologia politica. Il fatto che gli autori hanno letto il mio testo molto attentamente prima di metterlo nel loro libro è testimoniato anche dal fatto che in almeno un caso hanno corretto stilisticamente una espressione mia che, visto che non sono di madrelingua italiana, era effettivamente poco corretta. Quindi, il loro modo di copiare non può essere considerato frutto di superficialità o di inesperienza giovanile; quando hanno setacciato il mio testo per correttezza stilistica e "compatibilità ideologica" devono invece aver agito ben sapendo cosa stavano facendo.
4) Il mio sito www.viaggio-in-germania.de è online da circa 11 anni, ha più di 1.000 pagine e conta mediamente ogni mese tra 200.000 e 220.000 visitatori (le statistiche sono pubbliche). È un sito molto conosciuto e stimato per la completezza delle informazioni e, per quanto riguarda la sua parte storica, per l'approfondimento e la imparzialità dell'esposizione degli argomenti. Questo significa per me, come webmaster, un continuo impegno di aggiornamento e di miglioramento dei contenuti e un lavoro costante per mantenere alto il livello dei servizi offerti.
Quando ho visto il mio testo inserito in un contesto politico-ideologico che è l'opposto di quello che i miei lettori conoscono e ormai si aspettano da me ho capito che da questa faccenda viene lesionata anche la mia reputazione e quella del sito che costituisce una parte essenziale del mio lavoro . Ho un'immagine da difendere e non posso permettermi che si sappia in giro che testi storici scritti da me vengano distribuiti nelle scuole in un contesto politico di estrema destra, in più in un libro di bassissima qualità editoriale, visto che la stragrande maggioranza delle pagine sono frutto di violazione dei diritti di vari autori e non contengono nessuna indicazione delle fonti e nessuna bibliografia. Il mio non è un sito amatoriale messo in internet per passatempo, ma è espressione della professionalità che in tutti questi anni ho acquisito. Anche sotto questo punto di vista mi sento danneggiato dalla pubblicazione e dalla distribuzione del libro "Europa: unita, libera, forte".
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