Processo Mose: Altero Mattioli condannato a 4 anni, assolti Lia Sartori e Giorgio Orsoni. Forza Italia difende Mattioli, M5S boccia la sentenza "soft" e le grandi opere... d'affari
Giovedi 14 Settembre 2017 alle 23:44
Pubblicato all3 22.24, aggiornato alle 23.44. L'ex ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli e' stato condannato a 4 anni di reclusione e ad oltre 9,5 milioni di euro di multa per corruzione nel processo sull'inchiesta Mose, che ha visto uscire indenni i due politici imputati per finanziamento illecito, l'ex sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, assolto per un capo e prescritto per un altro, e l'ex presidente del Consiglio regionale ed ex eurodeputato Amalia Sartori. L'imprenditore romano Erasmo Cinque della Socostramo è stato, poi, condannato a 4 anni, l'ex presidente del Magistrato alle acque, Maria Giovanna Piva, è stata assolta per l'imputazione sul collaudo, prescritta per l'altra accusa.
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CorVeneto: Finanza indaga Thetis per Mose, sotto la lente anche Amalia Sartori
Venerdi 28 Ottobre 2016 alle 09:43
L’inchiesta «madre» l’aveva solo sfiorata, con un elemento quasi più «di colore»: l’assunzione di Flavia Cuccioletta, figlia di Patrizio, allora presidente del Magistrato alle Acque. Ora però anche Thetis, società di ingegneria e progettazione posseduta per il 51 per cento dal Consorzio Venezia Nuova (e un altro 30 per cento da imprese ad esso collegate), è finita nel mirino della Guardia di Finanza, che lo scorso anno ha effettuato una verifica fiscale e ora sta contestando alcune fatture e spese ritenute «incongruenti» con l’attività aziendale, ovviamente riferite alla gestione degli anni in cui era guidata dall’ingegner Maria Teresa Brotto e al Cvn c’era Giovanni Mazzacurati.
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Mose, per Lia Sartori inizia il processo. Gli avvocati: "Mazzacurati smemorato". Asso-consum: "saremo implacabili"
Mercoledi 13 Aprile 2016 alle 22:05
Inizierà il 14 aprile presso il Tribunale di Venezia il processo sullo scandalo Mose che ha "decapitato" la classe politica veneta. Gli imputati sono solo otto tra il centinaio di indagati, la maggior parte dei quali ha infatti preferito riti giudiziari alternativi, come l’ex governatore del Veneto Giancarlo Galan che ha patteggiato la pena. Tra gli imputati ci sono Giorgio Orsoni, avvocato ed ex sindaco di Venezia, Altero Matteoli, ex ministro delle infrastrutture e dei trasporti in un governo Berlusconi, Maria Giovanna Piva, ex presidente del Magistrato alle acque, l’imprenditore romano Erasmo Cinque, e la vicentina Lia Sartori, ex europarlamentare di Forza Italia.Â
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Scandalo Mose, i conti si fanno in casa: con la "vicentina" Lia Sartori sono in 11 alla sbarra, e il processo resta a Venezia
Sabato 21 Novembre 2015 alle 19:30
I panni sporchi si lavano in famiglia ed è proprio quello che ha deciso di fare il giudice veneziano Andrea Comez, respingendo ieri tutte eccezioni della difesa degli imputati che chiedevano di essere giudicati in sede diverse. Un processo iniziato il 22 ottobre e che vede alla sbarra 11 imputati, un processo che, caso raro, vuole arrivare con un fitto calendario di udienze ad una prima soluzione prima di Natale con l'ultimo appuntamento, fissato per il 19 dicembre prossimo.
Continua a leggereMose, il fisco presenta un conto da 10 milioni agli arrestati: A rischio anche Galan e Sartori
Martedi 24 Febbraio 2015 alle 13:07
Una dozzina di milioni di euro sono già stati recuperati con le confische, che la procura di Venezia ha posto come condizione imprescindibile per dare l'ok ai patteggiamenti: 2 milioni e 600 mila euro li ha «lasciati» Giancarlo Galan, addirittura 4 milioni l'imprenditore Alessandro Mazzi, 2 milioni li dovrà dare - così ha stabilito il gip, ma lui dice che non li ha - Renato Chisso, e via via a scendere.
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Mose, dai 22 "fuori" recuperati 12 milioni. Nuove indagini su Orsoni e PD. E a Vicenza...
Giovedi 9 Ottobre 2014 alle 11:28
Mentre si attendono i primi boati sul filone sanità dell'inchiesta Iniziata col Mose ma che nel business legato alla salute dovrebbe registrare sviluppi ancora maggiori, purtroppo, per il Vicentino, il Veneto e l'Italia, presentiamo il punto e alcune previsioni del collega de Il Corriere del Veneto che con l'accenno ai nuovi accertamenti su Orsoni e sulle sue dichiarazioni sui coinvolti del PD fa temere che la cancrena sia più vasta. Ad oggi non si sono avuti rinculi ulteriori nel Vicentino ma di certo, con l'arricchimento dei faldoni della sanità sulle ditte coinvolte, alcune di certo vicentine, non sta dormendo sonni totalmente tranquilli chi era nel (o accanto al) sistema Galan Sartori. Che oggi ufficialmente comincia a risultare quello che qui denunciavamo da tempo..
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Tangentopoli veneta, il Pd Veneto "sfiducia" Orsoni che si dimette da sindaco
Venerdi 13 Giugno 2014 alle 20:28
“Invitiamo Orsoni a riflettere sull'opportunità di offrire le dimissioniâ€. Con queste parole Debora Serracchiani, vice segretario Pd, e Roger De Menech, segretario regionale Pd, hanno dato il “benservito†a Giorgio Orsoni, implicato nella vicenda della tangentopoli veneta scoppiata attorno alla costruzione del Mose. Orsoni dopo essere tornato in libertà e in “sella†sulla poltrona di sindaco di Venezia aveva lanciato pesanti accuse al Partito Democratico Veneto.
Continua a leggereI venetisti attaccano su Orsoni ed esultano per il referendum sul Veneto
Giovedi 12 Giugno 2014 alle 23:59
Gianluca Busato, Plebiscito.eu - È scandaloso quanto avvenuto oggi a Cà Farsetti. Non ci sono parole per contenere l’indignazione per la luce sinistra che viene gettata sulla Capitale della Repubblica Veneta dalla decisione annunciata da Giorgio Orsoni di rimanere in carica come sindaco di Venezia dopo aver chiesto il patteggiamento per 4 mesi per finanziamento illecito (oltre a 15.000 euro di multa), di fatto ammettendo il reato.
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Orsoni torna libero e sindaco. E accusa il Pd Veneto: "avevano paura di Brunetta"
Giovedi 12 Giugno 2014 alle 14:51
Giorgio Orsoni questa mattina, giovedì 12 giugno 2014, è già tornato sindaco di Venezia dopo la revoca della sospensione e degli arresti domiciliari, disposti in seguito all'inchiesta sulle tangenti per il Mose e sulla cui legittimità aveva espresso su questo mezzo obiezioni tecniche il prof. Renato Ellero. Secondo i giudici non ci sono più le esigenze di custodia cautelare dopo che nell'interrogatorio con i magistrati Orsoni ha spiegato la sua posizione, tirando in ballo alcuni esponenti di spicco del Partito Democratico Veneto.
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Ellero: Orsoni non può essere "imputato"... tecnicamente
Martedi 10 Giugno 2014 alle 22:46
Giorgio Orsoni è in carcere per le gravi accuse formulategli nell'ambito dello scandalo del Mose, che presto romperà le residue paratie per diventare una ben più travolgente tangentopoli veneta, fanno capire gli inquirenti: il sindaco, ora sospeso, di Venezia avrebbe ricevuto circa 500.000 euro di finanziamenti senza darne conto per la sua campagna elettorale. Ma, c'è un ma.
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