Categorie: Fatti
Domenica 29 Aprile 2018 alle 09:32
Senza stato. L'ostilità alle regole cavalcata dalla destra combinata con la crisi hanno spinto imprenditori e poteri locali ad aprire il territorio alla criminalità organizzata che offriva soldi e protezioneInvece di gingillarsi fra gli stand di Vinitaly, i leader politici accorsi a Verona il 15 aprile avrebbero potuto fare un salto a pochi chilometri di distanza, a Povegliano, dove era appena andato in fiamme un deposito dell'azienda di smaltimento rifiuti Sev 2.0.
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Categorie: Giudiziaria
Venerdi 28 Ottobre 2016 alle 09:43
L’inchiesta «madre» l’aveva solo sfiorata, con un elemento quasi più «di colore»: l’assunzione di Flavia Cuccioletta, figlia di Patrizio, allora presidente del Magistrato alle Acque. Ora però anche
Thetis, società di ingegneria e progettazione posseduta per il 51 per cento dal
Consorzio Venezia Nuova (e un altro 30 per cento da imprese ad esso collegate), è finita nel mirino della Guardia di Finanza, che lo scorso anno ha effettuato una verifica fiscale e ora sta contestando alcune fatture e spese ritenute «incongruenti» con l’attività aziendale, ovviamente riferite alla gestione degli anni in cui era guidata dall’ingegner
Maria Teresa Brotto e al Cvn c’era
Giovanni Mazzacurati.
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Categorie: Politica
Martedi 25 Ottobre 2016 alle 09:34
Baita racconta ai pm come funzionava il sistema, i rapporti con le imprese. Così l’ex presidente di FI e Chisso bloccarono lo «strapotere» della Mantovani. Scrive Renzo Mazzaro su “Il Mattino di Padova†di oggi: “Il «lascito Galan» vale 7,8 miliardi di euro stando al costo delle grandi opere pubbliche da realizzare in project financing, il che significa con i privati che mettono i soldi, tutti o in parte, e si ripagano gestendo l’opera in concessione per decine d’anni. In questo conteggio non rientrano gli ospedali. Lo scandalo Mose ha mandato in tilt la macchina che garantiva ai promotori guadagni a rischio zero, o giù di lì.
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Categorie: Lavoro
Martedi 27 Settembre 2016 alle 10:37
Il colosso delle costruzioni «
Mantovani» ieri ha lanciato la procedura di mobilità per 170 dipendenti: l’era dei grandi lavori è finita e non ci sono abbastanza appalti per pagare gli stipendi. Il patron
Romeo Chiarotto si toglie un sassolino dalla scarpa e lo scaglia prendendo bene la mira: «Avviamo la mobilità perché sono otto anni che c’è crisi nel settore delle costruzioni, ed è tre anni e mezzo che Mantovani è sputtanata tutti i giorni – scandisce compito e netto – E se hai un lavoro, te lo tolgono per qualche motivo. La prima è la Regione che dice: la Mantovani? Non mi va che faccia questo lavoro, glielo tolgo». Click, fine del commento a caldo.
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Categorie: Politica
Giovedi 15 Settembre 2016 alle 09:24
Vitalizio, assegno di fine mandato, quote societarie ed immobili. «Fino alla concorrenza di 5.808.477,61 euro», come ha stabilito la
Corte dei Conti, che ha messo nel mirino l’ex governatore
Giancarlo Galan per l’enorme danno d’immagine e per il danno da disservizio legati al suo coinvolgimento nel malaffare del
Mose, del
Consorzio Venezia Nuova e del gruppo Mantovani. Ma dalla lettera dei provvedimenti giudiziari bisogna passare alla pratica e così la Guardia di Finanza ha passato al setaccio tutti i beni di Galan per aggredirli in vista del processo di merito, che si terrà il prossimo 18 gennaio: solo allora, con la sentenza dei giudici (comunque appellabile a Roma), si potrà sapere a quale somma sarà condannato il presidente del Veneto per 15 anni, ora accusato di aver danneggiato le casse dell’erario.
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Domenica 30 Agosto 2015 alle 21:01
Di Davide Tamiello, Da Il Corriere del Veneto de 30 agosto 2015La richiesta di arresto Il patteggiamento e la pena pecuniaria La sentenza definitiva
L'ex governatore insiste. Muscari Tomaioli: «Cose già dette e prive di fondamento»
«Galan? Poteva parlare quando ne aveva l'opportunità . Il resto mi sembrano fandonie». Romeo Chiarotto, patron della Mantovani, una delle ditte che compongono il Consorzio Venezia Nuova e finita sotto i riflettori delle cronache giudiziarie con l'esplosione del caso Mose, è schietto e diretto commentando l'ennesima l'intervista dell'ex presidente del Veneto, uscita ieri sulle pagine del Gazzettino.
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Categorie: Giudiziaria
Martedi 24 Febbraio 2015 alle 13:07
Una dozzina di milioni di euro sono già stati recuperati con le confische, che la procura di Venezia ha posto come condizione imprescindibile per dare l'ok ai patteggiamenti: 2 milioni e 600 mila euro li ha «lasciati» Giancarlo Galan, addirittura 4 milioni l'imprenditore Alessandro Mazzi, 2 milioni li dovrà dare - così ha stabilito il gip, ma lui dice che non li ha - Renato Chisso, e via via a scendere.
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Categorie: Politica
Venerdi 12 Dicembre 2014 alle 22:38
L'8 marzo 2013, per non parlare di vari più che "accenni" precedenti (
qui uno per tutti del 12 gennaio dello stesso anno), avevamo pubblicato un pezzo che già dal titolo «
Grillo, Zoggia e i miasmi veneti» faceva intuire cosa stessimo per scrivere di un allora candidato, il potente Davide Zoggia, ora deputato Pd, che per essere eletto, per giunta nel listino bloccato del partito insieme alla
lady cerettalike Alessandra Moretti (con lui e Ginato in una foto che lo mostra preoccupato, allora per ora...), era stato spostato nel collegio Veneto 1, quello con Vicenza, dal più naturale Veneto 2, quello con l'originaria Venezia.
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Categorie: Politica
Martedi 2 Dicembre 2014 alle 21:05
All'attuale presidente, il vicentino Mauro Fabris, che attende per metà settimana il passaggio di consegne, subentrano i due nuovi commissari prefettizi per il Mose che sono Luigi Magistro, 55enne ex finanziere proveniente dalla direzione dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, e Francesco Ossola, ingegnere, docente al Politecnico di Torino e progettista dello Juventus Stadium (
nella foto sa sx Magistro, Ossola e Fabris).
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Categorie: Politica
Martedi 11 Novembre 2014 alle 21:59
Dopo che oggi è stata sollevata per la prima volta una schiera completa delle paratoie del Mose alla bocca di porto di Lido nord, lato Cavallino-Treporti, il Presidente vicentino del Consorzio Venezia Nuova, Mauro Fabris, ha dichiarato: «Siamo orgogliosi del lavoro al quale siamo stati chiamati 16 mesi fa in un momento di straordinaria emergenza. In poco più di un anno abbiamo finito l'alloggiamento di tutti i cassoni alle tre bocche di porto».
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