Archivio per tag: Acciaierie Valbruna

Categorie: Ambiente, Economia&Aziende

Rischio industriale a Vicenza e nel Vicentino: elenco stabilimenti soggetti a d.lgs. 105/2015 - Seveso III. Ci sono Valbruna, Loro, Miteni...

Domenica 2 Settembre 2018 alle 18:29
ArticleImage Predisposto dalla Direzione Generale per le Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali - Divisione III - Rischio rilevante e autorizzazione integrata ambientale in base ai dati comunicati dall'ISPRA a seguito delle istruttorie delle notifiche inviate dai gestori degli stabilimenti soggetti al D.Lgs. 105/2015 relativo al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose è stato emesso il 25 gennaio 2018 il nuovo elenco degli stabilimenti di cui al suddetto decreto legge che attua la direttiva UE Seveso III e da cui estraiamo quelli di Vicenza e del Vicentino. 

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Categorie: Ambiente

Alla ex Zambon anche cloroformio oltre al monoclorobenzene: ad ottobre 2006 parte la bonifica, ma è solo un... inizio

Domenica 29 Luglio 2018 alle 04:17
ArticleImage Dopo "Dicevano: fase finale bonifica Zambon dovrà scattare nel 2008. Ora siamo nel 2018, Dalla Pozza illustra lavori e... porta a casa i faldoni", "Ex Zambon e la bonifica che non c'è ancora: dal 1999 su denuncia di Enrico Hüllweck scoppia il bubbone monoclorobenzene",  "Ex Zambon e bonifica da monoclorobenzene: una storia vicentina che è ancora la cronaca di un'opera incompiuta" e "Ex Zambon e bonifica: siamo nel 2005, è partita la magistratura di Vicenza e siamo punto e daccapo" siamo alla quinta puntata della ricostruzione dal 1981 in poi del caso di inquinamento ancora non rimosso dell'area ex Zambon ricostruita sulla base di articoli e documenti raccolti ne La storia della bonifica della ex Zambon di Luciano Parolin (autore di questa ricostruzione sintetica per VicenzaPiu.com, ndr)

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Categorie: Politica, Economia&Aziende

Il dopo Zonin, il "sistema" cerca il rilancio nelle amministrative 2018: ma se Variati "sculaccia" Otello Dalla Rosa ed Ennio Tosetto col Vicenza Calcio torna in pista Amenduni

Domenica 23 Luglio 2017 alle 00:09
ArticleImage È certo che, se la marea dei piccoli soci BPVi truffati nell'era di Gianni Zonin, come ha detto anche Pierpaolo Baretta, dovranno fare i conti personali con un flop miliardario, questo peserà non poco anche sulle casse e sull'economia del territorio, che, però, rimane appetibile sia nel caso, auspicabile, che superi nei prossimi anni il disastro attuale sia in quello che chi gestirà il potere poltico e finanziario, col secondo sempre più predominante sul primo, debba accontentasi delle briciole o delle fette del dolce rimasto nelle provviste vicentine. Ebbene cercherà di sicuro di sopravvivere a se stesso il "vecchio sistema", quello incentrato intorno all'ex presidente della Banca Popolare di Vicenza contro cui ha tuonato, sia pure una sola volta prima di zittirsi (da solo o per cicchetti amici non è dato sapere), anche Jacopo Bulgarini d'Elci.

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Categorie: Economia&Aziende

Amenduni scala Ferak rilevando le quote della finanziaria Palladio

Mercoledi 25 Gennaio 2017 alle 08:15
ArticleImage La famiglia Amenduni ha preso il controllo della Ferak, una società che detiene titoli Generali per 320 milioni di euro (alle quotazioni di ieri) e che con l’1,5% del capitale è tra i più rilevanti azionisti della compagnia. Gli industriali vicentini a capo delle Acciaierie Valbruna possedevano già il 38% della finanziaria e ora hanno rilevato, per una sessantina di milioni secondo alcune fonti, la quota in mano a Palladio (24%), la finanziaria di Giorgio Drago e Roberto Meneguzzo, partecipata anche da Intesa Sanpaolo, Banco Bpm e Veneto Banca. Il veicolo era stato creato anni fa da una cordata veneta con lo scopo di mettere a fattor comune, gestire ed eventualmente incrementare le rispettive partecipazioni in Generali.

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Il Sole 24 Ore, segreti industriali: Valbruna di Amenduni vince anche negli Usa: l'indiana Viraj inibita a vendere Inox per 16,7 anni

Giovedi 2 Giugno 2016 alle 11:09
ArticleImage Dopo la vittoria in tre gradi di giudizio in Italia, le Acciaierie Valbruna ottengono giustizia anche negli Usa per la vicenda che le vede contrapposte all'indiana Viraj, accusata di avere sottratto segreti industriali con l'aiuto di un ex manager del gruppo vicentino, passato alla concorrenza. La commissione al commercio internazionale degli Usa ha stabilito che l'import di prodotti in acciaio inox di Viraj saranno proibite sul territorio degli Usa per 16,7 anni. Proibite, inoltre, le attività legate alla vendita, inclusi marketing e pubblicità. Valbruna, specializzata in prodotti lunghi inox, possiede un impianto produttivo a Fort Wayne, nell'Indiana. «Siamo soddisfatti che la Commissione abbia riconosciuto il danno che Viraj ha prodotto al nostro business e ai lavoratori negli Usa - dice in una nota Massimo Amenduni Gresele, ad di Valbruna -. La sottrazione e il commercio di segreti industriali sono problemi seri».

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L'elogio funebre della BPVi. E di tutta "questa" Vicenza

Sabato 30 Aprile 2016 alle 09:45
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Di Michele Lucivero

Ma quanto sono composti questi vicentini? C'è da imparare dai vicentini, e dai veneti in generale, su come affrontare questioni anche gravi che riguardano la loro salute e il loro patrimonio economico; questi nostri concittadini potrebbero dare lezioni di compostezza a tutti gli italiani e in particolare, ad esempio, ai campani, quei piagnoni che denunciano i camorristi che hanno interrato rifiuti tossici nei loro territori, ai pugliesi, che si sono lamentati fin troppo delle morti di tumore causate dalle polveri dell'Ilva, a toscani e marchigiani, che rompono le scatole per pochi risparmi andati in fumo, persino ai siciliani che per una installazione satellitare americana nei pressi di Niscemi hanno sollevato un gran polverone che ancora si arrovella tra procure e tribunali.

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Le domande di Dovigo su inquinamento acciaierie Valbruna e spese Parco della Pace

Lunedi 1 Febbraio 2016 alle 16:30
ArticleImage Valentina Dovigo, consigliera comunale Sel e Lista Civica, ha presentato due interrogazioni: una sul tema dell'inquinamento alle acciaierie Valbruna e l'altra sulle spese finora sostenute per il Parco della Pace
Sulla stampa on line (qui la nota di VicenzaPiù) del 30 gennaio, una rappresentante di ADUC, tra l’altro, afferma: “il 55% dell'inquinamento dell'aria su Vicenza è dovuto alle emissioni delle acciaierie Valbruna, che insistono sulla città, lo dice uno studio del Comune di Vicenza”.

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Legambiente e Aduc lottano contro l'eventuale inquinamento Valbruna: fra di loro. Noi chiediamo informazioni a Comune e azienda

Lunedi 1 Febbraio 2016 alle 09:22
ArticleImage «Buongiorno signora, sono Adriano Battagin presidente del circolo Legambiente di Vicenza e ho letto il suo comunicato sull'inquinamento in città pubblicato il 30/01 da Vicenzapiù che tira in ballo Legambiente che, a suo dire, se ne starebbe zitta.  Ora prima di scrivere questa cosa lei ci ha contattato? Ci ha chiesto se noi eravamo al corrente del documento citato nel suo scritto? Ci ha chiesto se eravamo intenzionati a prendere posizione in merito? Insomma ha fatto quel che sarebbe corretto cioè documentarsi con le persone o associazioni che nomina?...».

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Inquinamento a Vicenza causato da Valbruna? Chiamata in causa Legambiente "becca" Aduc. Ma ora bisognerà chiedere a Comune e azienda

Domenica 31 Gennaio 2016 alle 16:08
ArticleImage Maria Grazia Lucchiari, delegata regionale dell'Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori), ieri, sabato, denunciava non solo che «il 55% dell'inquinamento dell'aria su Vicenza è dovuto alle emissioni delle acciaierie Valbruna...» ma aggiungeva che significa «prendere in giro la popolazione con le limitazioni del traffico e le domeniche ecologiche»,  che «i piani farlocchi che agitano i sindaci non sono quelli previsti dalla legge», che, infatti, «la legge europea e italiana... obbliga, a dotarsi del Piano Strategico di risanamento dell'aria» e che questo «significa Valutazione ambientale strategica (Vas) con azioni su tutte le fonti di inquinamento e in sinergia con tutti gli altri piani che incidono sull'ambiente e lo sviluppo del territorio, con monitoraggi e partecipazione e informazione alla popolazione che è la diretta interessata». E la delegata Aduc Veneto, dulcis in fundo, concludeva la sua, finora tecnicamente credibile, accusa così: «Lo sa pure Legambiente, che se ne sta zitta».

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Inquinamento a Vicenza, il 55% causato dalle acciaierie Valbruna. In attesa multe UE l'Aduc accusa il Comune: non rispetta le regole

Sabato 30 Gennaio 2016 alle 13:51
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Riceviamo da Maria Grazia Lucchiari, delegata Aduc Veneto, e pubblichiamo

Il 55% dell'inquinamento dell'aria su Vicenza è dovuto alle emissioni delle acciaierie Valbruna, che insistono sulla città, lo dice uno studio del Comune di Vicenza. Allora ci spieghino, gli amministratori del comune, se vogliono continuare a prendere in giro la popolazione con le limitazioni del traffico e le domeniche ecologiche oppure se non intendono rispettare le regole ovvero la legge europea e italiana che li, obbliga, a dotarsi del Piano Strategico di risanamento dell'aria.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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