Alla ex Zambon anche cloroformio oltre al monoclorobenzene: ad ottobre 2006 parte la bonifica, ma è solo un... inizio
Domenica 29 Luglio 2018 alle 04:17 | 0 commenti
 
				
		Dopo "Dicevano: fase finale bonifica Zambon dovrà scattare nel 2008. Ora siamo nel 2018, Dalla Pozza illustra lavori e... porta a casa i faldoni", "Ex Zambon e la bonifica che non c'è ancora: dal 1999 su denuncia di Enrico Hüllweck scoppia il bubbone monoclorobenzene", "Ex Zambon e bonifica da monoclorobenzene: una storia vicentina che è ancora la cronaca di un'opera incompiuta" e "Ex Zambon e bonifica: siamo nel 2005, è partita la magistratura di Vicenza e siamo punto e daccapo" siamo alla quinta puntata della ricostruzione dal 1981 in poi del caso di inquinamento ancora non rimosso dell'area ex Zambon ricostruita sulla base di articoli e documenti raccolti ne La storia della bonifica della ex Zambon di Luciano Parolin (autore di questa ricostruzione sintetica per VicenzaPiu.com, ndr)
La messa in sicurezza della Zambon costa  altri 200 mila €
Il sindaco Enrico Hüllwech incontra il sottosegretario all'ambiente Stefano Stefani per valutare l'ipotesi di dichiarare il sito di interesse nazionale. In questo modo il tutto ricadrebbe sotto l'intervento dello Stato. Valerio Sorrentino assessore all'ecologia chiede una variazione di bilancio per l'edificio O e altri 60 mila euro per nuove consulenze.
9  settembre 2005. La Polizia Municipale trasmette il documento  all'autorità giudiziaria. Il materiale che era depositato nell'area viene  rimosso in poco tempo, per non incorrere nei rigori della legge. Il  testo finisce in mano al procuratore Nelson Salvarani. Il segretario generale  Umberto Zaccaria, che aveva avvertito con una lettera sulla situazione della  Zambon, aveva suonato la carica per far rimuovere i rifiuti pericolosi.
Ottobre 2005. Ex  Zambon finalmente c'è il piano di bonifica. Chiusi i vecchi pozzi  inquinanti. Arpav, promuove una conferenza dei servizi per il progetto  di bonifica, presentato dalla Ecoappraisal di Milano. Intanto una serie  di focal point cioè punti di concentrazione di fonti attive di inquinamento vengono rilevati lungo  via Monte Zovetto, con problemi di notevole concentrazione di inquinanti  in particolare cloroformio e monoclorobenzene. Un altro focal point si  trova al lato di Via Cappuccini. Depurazione delle acque.
Il Comune  deve concordare con la Zambon la destinazione d'uso dell'area, perché la  bonifica varia a seconda che si tratti di un'area commerciale o  residenziale.
26 ottobre 2005. Quale futuro per l'area Zambon?
Intanto  è necessario rimuovere da subito i due focal point che contengono  rifiuti. Due mesi di tempo per presentare un piano di sgombero. Per 10  mila metri cubi di terreno su 2 aree di 2.000 e 3000 metri quadri.
Il  Comune deve decidere la destinazione d'uso dell'area, perché se si  costruiranno residenze la bonifica dovrà essere molto più ampia di  quella prevista se la destinazione dell'area sarà di uffici - negozi come  indicato dal Piano regolatore. L'Arpav non ha dubbi, i dati confermano  che nell'area esiste un miscuglio di rifiuti con alte concentrazioni di  arsenico e monoclorobenzene. Bisogna intervenire subito e  portare via tutto. Servono milioni di euro per bonificare la ex Zambon.
Per  poter avviare la bonifica dell'area Zambon bisogna togliere dal  bilancio un milione di euro nel  2007 per demolire l'edificio, compresi  il trasporto e lo smaltimento delle demolizione. Un altro milione di euro  per il 2008 servono per l'area delle ex Acciaierie Valbruna di Viale Mazzini  zona Teatro.
Febbraio 2006. Scocca  l'ora  della bonifica.  L'assessore all'ambiente Valerio Sorrentino  stabilisce il programma da  sviluppare per l'ex stabilimento Zambon dopo che il Tar del Veneto ha  respinto la richiesta di sospensiva che i legali della Zambon avevano  presentato contro il provvedimento che obbligava l'azienda allo  smaltimento dei rifiuti. E' un risultato importante, dice Sorrentino, che  premia la linea del Comune e dà il via a una operazione di bonifica che  non ha precedenti. Ora speriamo di vedere i frutti del lavoro.
Agosto  2006. Ruspe in azione alla Zambon per abbattere l'edificio "O", i mezzi sono della ditta IDEA di Mira.
I lavori dovranno durare almeno due mesi al costo di 194 mila euro.
La  Zambon Group ha stanziato 2 milioni e 900 mila euro per la rimozione e  lo smaltimento del materiale inquinante. I lavori dovranno essere  completati in 10 mesi. Intanto per  informare sulla situazione si promuove una Assemblea Pubblica  a Villa Lattes in cui io feci un intervento, dopo aver  constatato che l'interesse della Zambon  è concentrato sulla  destinazione dell'area di Via Cappuccini.
9 ottobre 2006.  Conferenza  stampa del Comune, inizia la Bonifica: sarà un'area edificabile  di 30  mila m/q di cui 28 di cui  4.000 della Zambon.
Fine quinta parte. Â
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