Mentre il Vicenza Calcio da tante, troppe partite non ritrova più la magia del Marino edizione 2014 - 2015, continua l'altalena, ora veramente asfissiante, sul cambio di proprietà . Poco importa che finora sia stato più concreto (tradotto: "ha tirato fuori soldi, ovviamente in cambio di garanzie") l'interlocutore, la Vi.Fin. di un altro mago arrivato lo scorso anno, quell'Alfredo Pastorelli che con i suoi "peones" ha consentito al, letteralmente, povero Lane di portare a termine lo scorso campionato, di iscriversi al torneo in corso, sia pure zoppicante e pieno di debiti che in altri paesi, non solo calcisticamnte, più seri glielo avrebbero impedito, e di pagare i primi stipendi, salvo chiedere dilazioni per sei anni ai 500.000 euro di debiti col Comune e rateizzazioni ventennali e a 7 zeri al fisco.
Al 1' subito una bella giocata di Giacomelli che innesca D'Elia sulla fascia, cross al centro deviato da Raicevic ma fuori misura. Ci prova Giacomelli al 14', liberandosi per il tiro a rientrare ma con scarsa fortuna. Va invece vicino al gol il Vicenza al 17' ancora con Giacomelli che trova in area Mantovani: ottima la deviazione in corner del portiere. Ma al 20' è il Brescia ad andare in rete: da Mazzitelli arriva a Caracciolo un pallone, spalle girate alla porta e l'Airone, mentre El Hasni ne sta a guardare il movimento, inventa una torsione da vero bomber, mettendo la palla sul palo opposto e poi in rete.
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Solo tre punti (su 15 a disposizione) nelle ultime cinque gare disputate. Una classifica che vede spostato il Lane nella parte destra del tabellino. Un avversario, il Brescia, che sta vivendo uno splendido momento di forma, corroborato dalla vittoria contro il sempre quotato Pescara (il quale, per inciso, ha lasciato per l'ennesima volta in panchina l'ormai ex bomber Andrea Cocco). Dirige l'incontro il signor Marco Serra di Torino, sperando che faccia meglio dell'ineffabile Nasca.
Nota di Claudio Cicero, lista civica Impegno 360°
“Anche questa settimana è stato svelato un ulteriore progetto per uno stadio nuovo, che va però solo ad aggiungersi alla numerosissima serie di sogni.â€. Il Consigliere comunale Claudio Cicero interviene sul progetto per un “nuovo Menti†presentato questa settimana in Municipio.
La nebbia, molto fitta, impedisce di fare una vera e propria cronaca del quarto turno di Coppa Italia. Quel che possiamo proporre ai lettori è una serie di flash, emersi qua e là dal fondale latteo. Il centinaio di tifosi biancorossi presenti al Braglia di Modena si fanno sentire per 94 minuti, sovrastando il pubblico di casa. Per loro la trasferta è una vittoria per 4-0. Un giocatore del Carpi tira un corner con palla almeno 50 cm fuori dallo spicchio d'angolo e nessuno dice niente.Â
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«Per fare l'aumento di capitale da 100 milioni Volksbank (l'istituto di Bolzano che da poco ha assorbito la Popolare di Marostica, ndr) usa lo stesso metodo di valutazione usato negli anni scorsi, con i risultati che sappiamo, da BpVi e Veneto Banca. Con la differenza... che ai fini della determinazione del prezzo di offerta delle nuove azioni il Cda non ha neanche fatto lo sforzo di consultare esperti indipendenti. Tutto lecito, così come era lecito per Vicenza e Montebelluna, ma il prezzo che ne esce è fuori mercato...»: a scrivere questa valutazione è Marino Smiderle sul quotidiano di Confindustria che si scopre pentito e convertito in Via Fermi come San Paolo sulla via di Damasco.
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«Palasport ghiacciato: l'Obiettivo Risarcimento Vicenza non può allenarsi», così titola il comunicato stampa della squadra di volley femminile di A1 arrivata a Vicenza da Schio per giocarci in blu. Blu freddo come l'impianto che con la sua temperatura di 8°C ne ha impedito l'allenamento dopo la vittoria di Bolzano costrigendo al riposo forzato le ragazze di coach Delio Rossetto, che con una temperatura così rigida, inaccettabile e soprattutto pericolosa, ha rimandato tutti a casa, giocatrici e staff. Novità ? No. Ai tempi della Minetti con il loquace assessore Michele Dalla Negra prima e poi con l'assessore per caso (sfortunato) Paolo Morsoletto il freddo c'era eccome, parola e dati di chi vi scrive, allora presidente del club biancorosso.
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Alle 12.30 a palazzo Trissino ieri, venerdì, c'era l'incontro tra amministrazione comunale e Vicenza Calcio con all'ordine del giorno il come recuperare i 500 mila euro che la "povera" società professionistica di calcio deve al Comune per gli affitti del Menti non pagati: tutto risolto in pochi minuti e debito rateizzato in sei anni con rate trimestrali, visto che "rateizzare" i debiti, come quelli milionari erariali che si vogliono spalmare in una ventina di anni, è il must della nuova proprietà , di fatto, che fa capo alla Vi.Fin. di Alfredo Pastorelli e che, però, nulla ha che fare con la Fin.Vi. coinvolta nel caso Borgo Berga se non per l'attitudine "smart" delle due diverse proprietà , sia pure a nome invertiti, a fare affari con Vicenza.
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Marino si presenta al Liberati con alcune novità , rappresentate dal trio di centrocampo fatto da Cinelli, Sbrissa e Pazienza e dal ruolo di punta affidato a Gatto in luogo dell'annunciato Pettinari. Pozzi non c'è nemmeno in panchina e si infittisce un canovaccio più misterioso di una puntata di Belfagor il Fantasma del Louvre. La sessantina di tifosi berici in trasferta espone sugli spalti uno striscione che racconta le malefatte della polizia ad Empoli nel 1992.
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È tifoso dai primissimi anni ’60 e dirigente dall’87, perciò dice che con Vi.Fin. e Pastorelli nel futuro del Vicenza Calcio c’è anche il nuovo Menti e di conseguenza la continuità di un club che non è solo una società sportiva, per quanto gloriosa, ma un patrimonio storico, sociale e culturale di tutta la provincia.