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Waterloo biancorossa a Terni: il peggior Vicenza della stagione

Di Alberto Belloni Sabato 28 Novembre 2015 alle 18:27 | 0 commenti

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Marino si presenta al Liberati con alcune novità, rappresentate dal trio di centrocampo fatto da Cinelli, Sbrissa e Pazienza e dal ruolo di punta affidato a Gatto in luogo dell'annunciato Pettinari. Pozzi non c'è nemmeno in panchina e si infittisce un canovaccio più misterioso di una puntata di Belfagor il Fantasma del Louvre. La sessantina di tifosi berici in trasferta espone sugli spalti uno striscione che racconta le malefatte della polizia ad Empoli nel 1992.

Ma si parte... Occasione per Valient lasciato libero di battere sul corner di Falletti al 4' ma la palla va alta. Al 7' va in gol la Ternana su colpo di testa di Zampa non trattenuto da Vigorito: ribatte in gol Furlan ma per l'arbitro è in fuorigioco. Premono molto i padroni di casa, collezionando con un Vicenza troppo arrendevole. Punizione dal limite destro dell'area al 19' ma lo schema Galano/Giacomelli non funziona. Va via Ceravolo al 22' dopo un errore di Sbrissa ma per fortuna il suo tiro è strozzato. Il Lane comunque non c'è e alla 24' passa la Ternana: dopo un primo traversone rinviato i rossoverdi rimettono un pallone al centro dove Cinelli è sovrastato da Ceravolo, la cui gran zuccata li porta in vantaggio. Il calcio ha una sua logica... A questo punto il Vicenza ha cinque minuti di reazione che tuttavia non portano pericoli per Mazzoni. Corre molto la Ternana e i biancorossi evidenziano poche idee e confuse. E al 38' i padroni di casa hanno un'altra ghiotta opportunità con Falletti che di destro calcia a rientrare sul palo opposto ma salva con un grande intervento il portiere ospite. La prima frazione di gioco si chiude con un tentativo dalla distanza di Galano, con traiettoria che esce sulla destra del portiere. Il Vicenza va negli spogliatoi giustamente in svantaggio, a seguito di una prestazione supponente, molle e confusionaria, senza aver mai impensierito l'estremo difensore avversario.

Secondo tempo con Marino che inserisce Urso al posto di Pazienza. Al primo minuto tiro cross di Vitale con Vigorito che lo battezza fuori e pallone che invece sbatte sul palo. Ci riprovano ancora gli uomini di Breda al 49' con un tiro di Falletti che esce di un niente. E al 52' su un anticipo di Vitale su Galano, contropiede fulminante della Ternana, ancora con Falletti, che lascia sul posto Urso e batte imparabilmente Vigorito. Nonostante il raddoppio gli umbri rimangono grintosi e aggressivi, mettendo chiaramente in difficoltà la costruzione del gioco berico. Prova la conclusione Giacomelli al 59' ma il tiro del fantasista non centra la porta. Ha una buona progressione Sbrissa al 62' ma alla fine invece di servire Gatto preferisce un tiro che gli riesce malissimo. Al 66' Avenatti fa forse fallo su Sampirisi e si libera in progressione andando a servire Gondo sulla parte opposta: D'Elia è fuori posizione ma per fortuna l'ivoriano batte debolmente di testa. Gran tiro di Galano al 72': Mazzoni respinge con difficoltà ma non c'è nessuno biancorosso nei paraggi. Colpo di testa di Gongo al 77' ma nessun pericolo per Vigorito. All'80 un contropiede di Gatto porta il Vicenza ad un 3 contro 3, ma il biancorosso preferisce la conclusione invece di servire alla sua destra Giacomelli e la sfera va alle stelle. Ora è calato il furore della Ternana ma il Lane non ha più gambe né cervello per far male ai rossoverdi: Marino allora inventa il cambio piuttosto enigmistico tra Cinelli e Modic. E il Vicenza di oggi sta tutto nel tiro di frustrazione di Urso al 92', con palla che scivola malinconicamente verso la linea laterale. L'arbitro fischia la fine e la sintesi della pessima gara dei biancorossi sta tutta nel riscontro statistico: 7 contro 1 i tiri nello specchio della porta e10 contro 3 nel conto dei corner. In realtà, per quel che ha creato in avanti il Vicenza, Mazzoni avrebbe tranquillamente potuto andare a guardarsi la partita al caldo degli spogliatoi. La peggiore gara della stagione si archivia, sperabilmente alla voce infortunio sporadico.

LE PAGELLINE

BENINO LAVERONE. SI SALVANO MANTOVANI E SAMPIRISI. PER IL RESTO E' NOTTE FONDA, PANCHINA COMPRESA.

Vigorito 5,5: un paio di momenti di imprecisione (come quelle sul palo e sul gol annullato) ma anche una gran parata. E' incolpevole sui due gol, frutto di disattenzioni in copertura ma non è apparso nella migliore giornata...

Laverone 6,5: il migliore del brutto Vicenza di oggi. Spinge con continuità sulla sua fascia, ingaggiando da vero guerriero una sua battaglia personale per il predominio della zona. La vince e mette in mezzo alcuni palloni interessanti.

Mantovani 6: una gara senza sbavature, nella quale, per quanto possibile si sforza di fare argine alle folate rossoverdi, propiziate spesso da uno scarso filtro a centrocampo. Peccato per l'ammonizione a partita già segnata.

Sampirisi 6: in un paio di occasioni perde l'avversario diretto (come nel caso del secondo gol) ma in un altro paio è lui a sbrogliare difficili situazioni. Avenatti è un gran brutto cliente: fargli chiudere i due tempi senza gol è già una piccola impresa, che fa guadagnare al Mario la sufficienza.

D'Elia 5,5: è sulla sua corsia di competenza che gli umbri producono i maggiori grattacapi al Lane. Inoltre la sua devastante pressione negli inserimenti appare al Liberati piuttosto appannata e non produce effetti sostanziali.

Pazienza 5,5: per uno che ha alle spalle una milizia così importante in serie A, l'impatto con l'incontro è scolastico. Qualche palla distribuita, qualche fallo tattico e poco altro. L'impressione è che abbia bisogno di continuità di impiego, ma se questo è il biglietto da visita...

Cinelli 5,5: malino anche il Capitano, stavolta. Il centrocampo di Marino perde nettamente il confronto con quello dei padroni di casa: pochissime geometrie valide e scarsa capacità di interdizione quando sono gli avversari a ripartire.

Sbrissa 5: la più grossa delusione del match. Per uno come lui che di classe ne ha da vendere, l'esibizione è inguardabile. Leggero nei contrasti, poco lucido negli inserimenti, impreciso nei rilanci, inefficace al tiro. Resta solo il suo impegno, ma non basta.

Galano 5,5: gira per la trequarti campo come una trottola senza mai vincere un uno contro uno e senza mai trovare il tempo giusto tra le linee. Prova qualche botta da lontano ma senza fortuna.

Gatto 5,5: si adatta ad un ruolo che non è il suo e dimostra di non esserci tagliato. La sua potenza esplosiva cozza invariabilmente contro il muro dei padroni di casa e quando trova un varco non ha la lucidità di concretizzare.

Giacomelli 5: praticamente non pervenuto. Stavolta Stefano si sfinisce in un tourbillon senza capo né coda, non crea mai superiorità numerica e se ne sta lontano dalla porta della Ternana, quasi intimorito dalla tignosità degli umbri.

Urso 5,5: entra con il compito di dare più vivacità alla zona nevralgica del campo ma in realtà nessuno si accorge del cambio. Ci mette fiato e buona volontà, niente di più.

Pettinari 5: è persino ingeneroso sottoporlo a simili figure. E' un trequartista non una punta e la sua presenza può servire solo in appoggio ad un bomber che sappia far male. Così, buttato là, è esporlo solo a brutte figure.

Modic s.v.: entra al posto di Cinelli. Cambio forzato o mistero misericordioso?

Marino 5: nell'occasione, Breda lo serve di barba, capelli e baffi (che non ha). Il suo Vicenza scompare al cospetto della Ternana. Perdendo la partita non solo sul piano del risultato ma soprattutto nella lettura di quel che è successo in campo. Squadra vagamente presuntuosa, lenta, poco aggressiva e con lucidità pari alle temperature di questi giorni: cioè quasi sottozero.

TERNANA – VICENZA 2 – 0 (p.t. 1 - 0)

Reti: 24' Ceravolo (T), 52' Falletti (T)

Ternana (4-2-3-1): Mazzoni; Zanon, Gonzalez, Valjent, Vitale; Busellato (87′ Grossi), Zampa; Furlan, Falletti (78′ Signorelli), Ceravolo (59′ Gondo); Avenatti. All.: Breda

A disposizione: Sala; Monteleone, Janse; Belloni, Dianda, Palumbo.

Vicenza (4-3-3): Vigorito; Laverone, Sampirisi, Mantovani, D’Elia; Sbrissa (76′ Pettinari), Pazienza (45′ st Urso), Cinelli (87′ Modic); Galano, Gatto, Giacomelli. All.: Marino

Arbitro: Aureliano di Bologna.

Note. Ammonito: Busellato, Vitale e Zanon (T); Mantovani (V). Calci d’angolo: 10-2. Recuperi: primo tempo 0, secondo tempo: 3 minuti.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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