FantAumenti di capitale della Vi.Fin. e nuovo Menti futuribile: una pillola dell'intervista di fine anno di un Variati versione S. Tommaso
Domenica 13 Dicembre 2015 alle 20:06 | 0 commenti
Mentre il Vicenza Calcio da tante, troppe partite non ritrova più la magia del Marino edizione 2014 - 2015, continua l'altalena, ora veramente asfissiante, sul cambio di proprietà . Poco importa che finora sia stato più concreto (tradotto: "ha tirato fuori soldi, ovviamente in cambio di garanzie") l'interlocutore, la Vi.Fin. di un altro mago arrivato lo scorso anno, quell'Alfredo Pastorelli che con i suoi "peones" ha consentito al, letteralmente, povero Lane di portare a termine lo scorso campionato, di iscriversi al torneo in corso, sia pure zoppicante e pieno di debiti che in altri paesi, non solo calcisticamnte, più seri glielo avrebbero impedito, e di pagare i primi stipendi, salvo chiedere dilazioni per sei anni ai 500.000 euro di debiti col Comune e rateizzazioni ventennali e a 7 zeri al fisco.
Poco importa che la "masochista" cronista Alberta, invece che continuare a scrivere, come sa, di calcio giocato, continui ineffabilmente a farsi megafono, nello sconosciuto ambito societario, prima dei vari Mehmeti, ora di Vi.Fin. e ad annunciare aumenti di capitale che non ci sono (si chiamano, intanto, "finanziamenti in conto capitale, cioè "prestiti"), deliberati, anzi no, ci dice e poi disdice la Mantovani,in fantomatiche e inesistenti assemblee "totalitarie (non sono "dittatoriali, Alberta, si chiamano, caso mai, "straordinarie").
Ma si sa, quando i Berluschini o i Renzini del pallone locale parlano, fare "copia e incolla" prima o poi rende...
Ma poco importa anche questo, quel che importa è se la Vi.Fin., tra la perdita di un socio come Morato e il suo rimpiazzo con un altro fan di Pastorelli in attesa dell'immancabile straniero, ha veramente soldi e volontà di assorbire il buco nero, non solo economico, del Vicenza Calcio, la cui catena di controllo si ferma alla fiduciaria Pannorica, e di soddisfare le voglie economiche per il centro tecnico di isola, di proprietà della River srl dei Danilo Preto e dei Sergio Cassingena, che ne erano i riferimenti, prima di passare le quotesempre a Pannorica, socia di due "signore" Sgroi le cui quote, dopo le inchieste giudiziarie della Procura di Palermo, ancora oggi vedono le loro quote oggetto di un provvedimento di sequestro preventivo in quanto riconducibili al clan dei Lo Piccolo.
Poco importa tutto questo anche al sindaco Achille Variati, di cui vi anticipiamo la "pillola" calcistica dell'intervista di fine anno che ci ha concesso e che pubblicheremo per intero su VicenzaPiù magazine in uscita e in video su VicenzaPiu.Tv.
Sulla Vi.fin. e sulle sue proposte per il nuovo Menti Variati, da novello S. Tommaso, dice... quello che il nostro video vi anticipa.
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