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Marino è S. Paolo sulla BPVI e Alberta fa l'eco del Vicenza Calcio: amnesie mediatiche sul "vu cumprà" delle azioni e sulla mafia in River

Di Gianfri Bogart Martedi 1 Dicembre 2015 alle 22:53 | 0 commenti

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«Per fare l'aumento di capitale da 100 milioni Volksbank (l'istituto di Bolzano che da poco ha assorbito la Popolare di Marostica, ndr) usa lo stesso metodo di valutazione usato negli anni scorsi, con i risultati che sappiamo, da BpVi e Veneto Banca. Con la differenza... che ai fini della determinazione del prezzo di offerta delle nuove azioni il Cda non ha neanche fatto lo sforzo di consultare esperti indipendenti. Tutto lecito, così come era lecito per Vicenza e Montebelluna, ma il prezzo che ne esce è fuori mercato...»: a scrivere questa valutazione è Marino Smiderle sul quotidiano di Confindustria che si scopre pentito e convertito in Via Fermi come San Paolo sulla via di Damasco.

Ora, infatti, San Paolo Smiderle dice quello che mai scrisse sulla BPVi e sulle azioni che sul suo giornale il presidente di Confindustria, Giuseppe Zigliotto, invitava a sottoscrivere al prezzo monstre di 62,50 euro, salvo disfarsene lui per tempo, come ha appena denunciato L'Espresso, che gli ha dato la spallata finale per constringerlo a dimettersi oggi, 1° dicembre, dal Cda della Banca visto che oltre a Zonin la Procura di Vicenza indaga anche lui.

Ma se San Paolo Smiderle almeno si pente con i lettori, che il foglio locale ha contribuito a portare al tracollo con un'informazione così acritica e complice che solo nella Vicenza dei baciapile (alias bacia poteri) non genera comitati di protesta e autotutela, Alberta Mantovani sulle sue pagine sportive persevera nei suoi racconti, che sanno tanto di "eco societario" senza filtri per attenuare almeno il disturbo dei rimbombi mediatici, e dimostra di capirci poco o di spiegare meno delle questioni che riguardano la o, meglio, le proprietà del Vicenza Calcio.

Oggi Albertuccia ci informa di mezze verità condite da varie amnesie sul poco che, ancora una volta, mancherebbe all'acquisto definitivo del club da parte di Alberto Pastorelli & c. senza poco o punto far capire ai lettori che oltre che del calcio giocato, di cui lei è osservatrice privilegiata ma competente,  si interessanno anche dei "giochi" e degli interessi intorno al Vicenza Calcio. Ieri quelli di Sergio Cassingena, Danilo Preto & c., oggi quelli nuovi della Vi.Fin. che spalma in sei anni il debito di 500.000 euro del club professionistico col Comune, spera di dilazionare in venti anni quello plurimilionario con l'erario ma giura con soci immobiliaristi di poter mettere sul tavolo 35 milioni per il nuovo Menti con annesssi e connessi per il global business del pallone.

Il poco che mancherebbe alla definizione del passaggio di proprietà, scrive, Albertina riguarderebbe l'ultimo problema «relativo al centro tecnico Morosini di Isola e proprio oggi (1° dicembre, ndr) ci sarà un incontro tra Vi.Fin, presieduta da Alfredo Pastorelli, e River srl, proprietaria dal 2007 dei cinque campi di allenamento e il cui amministratore delegato (in effetti sarebbe l'amministratore unico non l'Ad, ndr) è Mariano Valente...»

Mantovani non lo ricorda ma lo diciamo noi ai lettori che la River srl, agenzia di gestione della pubblicità e del marketing milionari del gruppo Sisa, era di proprietà di fatto dei due ex presidenti del Vicenza Calcio, Sergio Cassingena e Danilo Preto, l'uno braccio destro dell'altro, l'uno il gatto e l'altro la volpe (ma non si è mai capito chi sia il gatto e chi la volpe, per cui chiamiamoli oggi CassiPreto) e ora, dopo le inchieste giudiziarie della Procura di Palermo, che ancora oggi vedono parte delle sue quote oggetto di un provvedimento di sequestro preventivo in quanto riconducibili al clan dei Lo Piccolo, fa capo alla stessa fiduciaria, la Pannorica srl, dietro la quale è "celata" la proprietà reale della Finalfa che controlla il Vicenza Calcio e che la Vi.Fin. dovrebbe acquistare forte del suo bel gruppo di soci.

Oggi, sulla via di perdere Luigi Morato ma anche di allargarsi, dice l'informatissima eco di Viale Schio, che, dopo aver provato a districarsi tra il credito che vanterebbe Sergio Cassingena e tra gli interessi della River di CassiPreto e quelli di Miola, tutti in capo a "disinteressati" ex presidenti del povero Lane, i primi proprietari dei campi di allenamento, l'altro degli immobili che vi si ergono, ci annuncia che «presto potrebbe esserci l'entrata in Vi.Fin di almeno due nuovi soci, stavolta però non dovrebbero essere vicentini, anzi uno potrebbe essere pure non italiano...».

Mehmeti, Mbock, Pacolli, Kirdi, un gruppo indonesiano, uno del Qatar...?

Ahi ahi, Alberta, al Vicenza Calcio i soci stranieri, tutti ad oggi da film fantasy (o dell'orrore), fanno rima con bucanieri.

Lo sai, vero?

E se così non è, tu che sei una grande indagatrice, perchè ti fermi ai suggerimenti altrui e non ne cerchi i nomi, specialmente se buoni per il Lane?

E se così non è, presidente Pastorelli, perchè anche lei aggiunge nebbia, tra River, fiduciarie e soci stranieri, là dove servirebbe solo chiarezza dopo gli anni bui targati CassiPreto?


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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