Aim - In margine alla firma del protocollo d'intesa tra AIM Vicenza Spa e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl Uil e Ugl, l'amministratore unico Paolo Colla dichiara quanto segue: «Il protocollo di intesa sottoscritto con i sindacati chiude il cerchio della complessa operazione di uscita del gruppo AIM dalla fase di affidamento diretto in esclusiva dei servizi pubblici locali (vedi il nostro servizio sulla posizione sindacale , qui quella del sindaco e qui il video).
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È stato arduo il percorso per arrivare alla firma dell'accordo tra Aim, sindacati confederali (Cgil, Cisl, Uil e Ugl) e proprietà (il sindaco in nome e per conto del comune e , quindi, dei cittadini).
Dopo l'annuncio da parte di Cgil, Cisl e Uil e condiviso da Ugl anche il sindaco Achille Variati ha confermato che c'è stata la fumata bianca ieri sera dopo le lunghe trattative sindacali sulle conseguenda dell'uscita di Aim dalla gestione in house, intempestivamente date per già concluse dai vertici aziendali e condotte, invece e a detta della triplice, nelle ultime settimane per assicurarsi della totale proprietà pubblica della capogruppo e delle controllate, del mantenimento dei livelli occupazionali e del mantenimento del settore energia in azienda.
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Sta volgendo al termine l'annuncio dell'accordo tra triplice sindacale e gruppo Aim non più in house raggiunto ieri notte e da sottoporre alle assemblee dei lavoratori di holding e controllate. Convocata con urgenza e con qualche conseguente errore di ... comunicazione (il mancato invio da parte dell'ospite Cisl o la mancata ricezione dell'invio da parte della nostra redazione, tra le più attive e critiche nel monitorare il percorso della nuova strategia della multiutility pubblica) la conferenza stampa è stata preceduta da una "sciocca" polemica sulle modalità di convocazione (a seguire i video esaustivi e documentali della conferenza).Continua a leggere
Ugl  - i dirigenti sindacali della Ugl Credito del Triveneto di Unicredit si incontrano a Mestre il 29 gennaio per una analisi dello scenario socio-economico dell'area nord-est del nostro Paese, e per elaborare una valutazione delle potenzialità di Unicredit, primario istituto bancario che, dopo una riorganizzazione incentrata principalmente sulla razionalizzazione dei costi amministrativi e sul rilancio produttivo, molto può fare per l'economia di una delle aree fra le più colpite dalla grave
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La presente per porre alla Vostra attenzione un fatto che ancora non ha trovato eco sulle principali testate giornalistiche nazionali e che merita invece di ottenere l'adeguata risonanza in virtù delle conseguenze che ne potrebbero derivare, non solo per i lavoratori SIAE, Ente Pubblico Economico vigilato dalla Presidenza del Consiglio e dal Ministro per i beni e le attività culturali, ma per tutti i lavoratori d'Italia, creando il PRECEDENTE per tutte le dirigenze, di tutte le società italiane (nella foto Gaetano Blandini).
Segreterie Provinciali di Vicenza Dircredito, Fabi, Fiba/Cisl, Fisac Cgil, Ugl, Uilca/Uil - Gli oltre 2000 bancari vicentini che hanno partecipato alle assemblee per discutere e votare l'ipotesi di rinnovo del CCNL hanno confermato la maturità di giudizio già dimostrata in altri momenti critici della storia della nostra Categoria, giudicando positivamente gli aspetti più strategici e di lungo respiro di un contratto nazionale fatto in un momento di grave difficoltà di tutta l'economia italiana con implicazioni pesanti anche nel settore del credito.
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Giorgio Langella, Segretario PdCI FdS - Oggi è successo un fatto che dovrebbe farci capire come "lorsignori" intendono i rapporti di lavoro. Alla Magneti Marelli di Bologna la FIOM non può più esercitare il proprio ruolo dentro la fabbrica. E' bene sapere che alla Magneti Marelli, gruppo Fiat, la FIOM, alle ultime elezioni per il rinnovo degli organismi sindacali, aveva ottenuto il 60% dei consensi. E' il sindacato di maggioranza ma non può essere presente in fabbrica. Una maniera veramente bizzarra di intendere la democrazia.
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Unione Sindacale di Base - Non vogliamo parlare del solito messaggio di speranza, tutt'altro, è la necessità di voler tentare di cominciare a costruire un argine all'inesorabile colata a picco delle condizioni salariali e lavorative verso cui ci stanno portando. Il dramma è amplificato ai massimi livelli dall'evidentissimo immobilismo di tutti i sindacati di fronte allo scempio che lorsignori politici stanno facendo sia di salari sia di pensioni, sia del presente come del futuro nostro e delle generazioni che verranno, sia di diritti (vedi ad esempio i contratti nazionali che non verranno più rispettati grazie all'accordo che cgil cisl uil hanno sottoscritto a Roma il 28 giugno scorso) sia della dignità sempre più attaccata e sbriciolata.
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Camusso: "Solo un generico impegno". Bonanni: "Nei prossimi mesi percorso di guerra, serve la concertazione". Le aperture del governo su Imu e indicizzazione non bastano a Cgil, Cisl, Uil. Tre ore di stop
I sindacati confermano lo sciopero generale di lunedì 12 dicembre: tre ore di stop a fine turno contro la manovra correttiva dei conti pubblici. La decisione arriva dopo oltre due ore d'incontro a Palazzo Chigi tra il premier Mario Monti e i leader di Cgil, Cisl e Uil Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. Presente anche Giovanni Centrella (Ugl).