Disdetta contratti di lavoro Siae, un pericoloso precedente per tutti: oggi sciopero unitario
Martedi 12 Giugno 2012 alle 10:48 | 0 commenti
Da Servizo agli Italiani
La presente per porre alla Vostra attenzione un fatto che ancora non ha trovato eco sulle principali testate giornalistiche nazionali e che merita invece di ottenere l'adeguata risonanza in virtù delle conseguenze che ne potrebbero derivare, non solo per i lavoratori SIAE, Ente Pubblico Economico vigilato dalla Presidenza del Consiglio e dal Ministro per i beni e le attività culturali, ma per tutti i lavoratori d'Italia, creando il PRECEDENTE per tutte le dirigenze, di tutte le società italiane (nella foto Gaetano Blandini).
Con ordine di servizio del 01/06/2012, il direttore generale della SIAE, Gaetano Blandini, ha disdetto unilateralmente tutti gli accordi collettivi e il contratto del personale non dirigente, comunicando che, a partire dal 1 giugno, intende applicare il codice civile per la gestione dell'impianto economico normativo. Provvedimento al quale si aggiunge anche «l'immediata revoca del regolamento del personale, con conseguente cambio di regole per gli orari di lavoro, straordinari, ferie, permessi, malattia, maternità , congedi straordinari.
I provvedimenti sono arrivati dopo l'ennesima rottura nella travagliata trattativa per il rinnovo del contratto. Nonostante il Sindacato avesse proposto responsabilmente un'ipotesi di rinnovo contrattuale con un forte raffreddamento delle dinamiche salariali, il 30 maggio, lo stesso Blandini, dopo aver posto un ultimatum in ordine alla immediata firma della proposta aziendale, senza ulteriori modifiche, malgrado la dichiarata disponibilità da parte sindacale ad affrontare nel merito le materie oggetto di negoziato, ha abbandonato il tavolo delle trattative per il rinnovo degli accordi.
Contemporaneamente all'emanazione dei provvedimenti in oggetto, è stata scandalosamente concessa "sul campo" la promozione a ben 160 lavoratori Siae trai quali ben 3 nuovi dirigenti
- Come è possibile che da un lato, con la giustificazione di un PRESUNTO "BILANCIO IN ROSSO" si penalizzino i dipendenti, privandoli di gran parte dei diritti acquisiti e riducendo fino ad un terzo il loro salario , e dall'altra siconcedano inaspettate promozioni da cui deriveranno ulteriori oneri economici in capo all'Azienda?
Come è possibile che si continuino ad affidare copiose e costosissime consulenze a Società esterne se effettivamente il deficit strutturale dell'Azienda è così grave?
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Tutto questo ad opera di un Signore, Gaetano Blandini che lo scorso anno ha pensato bene di AUTOATTRIBUIRSI UN PREMIO NETTO, DI CIRCA OTTANTAMILA EURO PER I RISULTATI CONSEGUITI NELL'ANNO 2010 e che negli ultimi due anni ha predisposto la nomina dicinque Dirigenti apicali non di ruolo, affidato consulenze a circa cento fra ditte esterne e consulenti, rinnovato il CCLN dei circa cinquanta Dirigenti (costo a regime annuo di circa 2.430.000,00 Euro).
Per non parlare della destrutturazione del Fondo Pensioni di cui lo stesso Direttore Generale ha preso la Direzione ad interim, la nomina di un Commissario Straordinario e di due sub-commissari e la svendita a due fondi immobiliari della SIAE per un valore che è metà di quello stimato dal mercato: 260 milioni di euro anziché 463. Tale svendita che comporta il pagamento di una sede in affitto per 600mila euro l'anno all'Eur.
Dulcis in fundo, il Direttore Generale è stato indagato dalla procura di Roma per concorso in corruzione nell'ambito dell' inchiesta sui Grandi eventi che ha portato al sequestro di beni per un valore di 16 milioni a Balducci e Anemone .
I dipendenti Siae hanno dato vita nei giorni scorsi a una serie di iniziative spontanee di protesta su tutto il territorio nazionale per contrastare il "grave atto" aziendale che ha disdettato i contratti. I Sindacati hanno proclamato unitariamente lo stato di agitazione e il blocco di tutte le attività straordinarie e stanno mettendo a punto ulteriori iniziative legali e politico-sindacali.
Cgil, Cisl, Uil, Confsal Cisal e Ugl, riuniti in un coordinamento nazionale, hanno proclamato una giornata di sciopero che si terrà oggi, 12 giugno, con una manifestazione davanti al Ministero dei beni culturali, ed in Piazza Montecitorio.
Alcuni parlamentari dell' Idv e Pd, (Maurizio Zipponi, Vincenzo Vita e Matteo Orfini) hanno annunciato interrogazioni parlamentari e hanno chiesto un intervento immediato del presidente del Consiglio Mario Monti e del ministro dei beni culturali Lorenzo Ornaghi affinché venga ripristinata una condizione di normalità all'interno della Siae.
La decisione dell'azienda di applicare il codice civile come regolatore dei rapporti di lavoro è un'iniziativa scellerata che non ha precedenti e costituisce uno scempio giuridico, una decisione gravissima, considerata la natura di Ente Pubblico Economico nonché una prova di forza assolutamente inutile e dannosa per i Lavoratori, per la stessa Siae e per tutto il sistema delle relazioni sindacali in Italia".
I contratti di lavoro possono solo essere rinnovati e non aboliti.
Una parte del paese intende azzerare non solo il sindacato, ma la personalità giuridica del lavoratore come soggetto che, attraverso la Costituzione, ha diritto pieno e libero alla contrattazione.
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