La Triplice si accorda con Aim e Bergamin fa pace con D'Angelo. Cgil, Cisl e Uil: vigileremo
Martedi 16 Aprile 2013 alle 12:13 | 0 commenti
Sta volgendo al termine l'annuncio dell'accordo tra triplice sindacale e gruppo Aim non più in house raggiunto ieri notte e da sottoporre alle assemblee dei lavoratori di holding e controllate. Convocata con urgenza e con qualche conseguente errore di ... comunicazione (il mancato invio da parte dell'ospite Cisl o la mancata ricezione dell'invio da parte della nostra redazione, tra le più attive e critiche nel monitorare il percorso della nuova strategia della multiutility pubblica) la conferenza stampa è stata preceduta da una "sciocca" polemica sulle modalità di convocazione (a seguire i video esaustivi e documentali della conferenza).
La mattinata è stata condita dal "preannuncio" di una ritrovata sintonia tra segretaria generale della Cgil e Massimo D'Angello della mobilità Filt Cgil oltre che dal ben più importante accordo tra Aim e Cgil, Cisl e Uil (sottoscritto anche da Ugl): condivisione dei piani industriali del gruppo ad oggi cambiati con troppa frequenza, proprietà al 100% delle controllate salvo vigilare sulle partecipazioni a valle delle partnership, oggi, con Verona, clausola di tutela sociale che è innovativa ma spesso è disattesa nei fatti, necessità della fusione di Aim Mobilità e Ftv nonostante le diverse efficienza operative e gestionali, come hanno detto nei loro interventi Marina Bergamin, Gianfranco Refosco e Grazia Chisin.
Insieme a Massimo D'Angelo, che, però, ci ha tenuto a ricordare il difficile percorso seguito al, forse, 'intempestivo" annuncio da parte di Paolo Colla, amministratore unico di Aim Vicenza spa, di un accordo con i sindacati già , a sua detta, raggiunto prima dell'annuncio dell'uscita del gruppo dall'in house.
Diversità di letture legittime, quindi da parte del combattivo D'Angelo, ma ritrovata anche se preoccupata sintonia con la sua segretaria sul forte indebitamento bancario («180 milioni di euro») della capo gruppo e sul nuovo tentativo, «per ora, come ai tempi di Hüllweck, sventato sul filo di lana» di voler scorporare il ramo ultra profittevole del gas e dell'energia da settori più socialmente sensibili ma poco interessanti per i profitti o, addirittura, senza utili.
A tal proposito Marina Bergamin ha concluso con un impegno da parte dei sindacati a verificare l'attuazione sostanziale degli accordi, raggiunti comunque in un momento difficile, e ha rivolto un appello alla città . Quellodi vigilare su questi ambiti così come ha fatto e fa per l'acqua, visto che nel referendum sui servizi locali la vittoria della "pubblicità " ha riguardato non solo l'acqua ma anche l'energia e i trasporti locali.Â
Se possiamo permetterci una nota eccola: siamo orgogliosi di aver contribuito col nostro intervento di puntuale informazione, sia pur criticato da qualcuno, a rendere "pubbliche" anche le discussioni, oggi arrivate a una conclusione condivisa, e le manovre, al momento bloccate, di privatizzazione della polpa di Aim.Â
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