Il 25 novembre sarà la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. La Cgil è da sempre impegnata sul tema molestie, mobbing, discriminazioni e oggi lunedì 19 novembre alla sede in via Vaccari 128 è stato inaugurato un apposito Sportello Molestie, ricavato da una stanza al piano terra che era utilizzata dal sindacato pensionati. Sportello al quale potranno rivolgersi anche tutti gli uomini che ne avessero bisogno, e che organizzerà iniziative di sensibilizzazione e cultura nei luoghi di lavoro.
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Sabato 10 novembre 2018 mobilitazione generale indetta dall’associazione nazionale Donne In Rete (DIRE) contro il DDL “Pillonâ€, il disegno di legge del senatore leghista Simone Pillon sull'affido condiviso dei figli e il loro mantenimento. Organizzato da Donna Chiama Donna, l'iniziativa si svolgerà in campo Marzo dalle ore 10 con un corteo che poi proseguirà in corso Palladio, piazza dei Signori, per giungere in piazza Matteotti. L’iniziativa è nata sotto lo slogan/hashtag #noddlPillon #FermiamoPillon e prevede anche l’adesione ad una petizione on line. Ad aderire è anche la Cgil.Â
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“Ancora una donna uccisa dal compagno, che risulta peraltro già noto alle forze dell’ordine e alla magistratura e sottoposto a misure restrittive per violenze contro la propria compagna. A meno di un mese dal femminicidio di Cavarzere, la strage delle donne vittime di violenza in famiglia è un dramma che sembra non aver fine in Venetoâ€. Manuela Lanzarin, assessore al sociale della Regione Veneto con delega alle politiche di prevenzione della violenza contro le donne, commenta con amarezza e preoccupazione l’ennesimo grave episodio avvenuto oggi a Lonigo.
Veneto Lavoro ha recentemente fornito gli ultimi dati sul mercato del lavoro che consentono di fare un'analisi dell'intero 2017, suddiviso anche per Centri per l'Impiego, ovvero per le zone di Arzignano, Bassano, Lonigo, Thiene-Schio, Valdagno e Vicenza. In sintesi: il mercato del lavoro ha ripreso a muoversi, lo confermano sia le assunzioni che le cessazioni, in tutte le 6 zone della provincia di Vicenza; si conferma minoritario il numero dei contratti a tempo indeterminato; ancora notevole il numero di disoccupati iscritti presso i Centri per l'impiego. Necessario un cambio di passo. Responsabilità di tutti.
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"L'8 marzo non è una festa, per noi è una giornata di impegno e di lotta per affermare le condizioni e i diritti delle donne che purtroppo nel nostro paese ancora nel 2018 sono lontane dall'avvicinarsi alla media dei paesi europei". Lo afferma il segretario generale della Cgil del VenetoChristian Ferrari oggi a Vicenza per il convegno delle donne della Cgil berica dal titolo "Conciliare tempi di vita e orari di lavoro si può" ai Chiostri di Santa Corona.
Riceviamo a firma di Marina Bergamin, responsabile dipartimento mercato del lavoro della Cgil Vicenza, l'accurata analisi che segue relativa al mercato del lavoro vicentino: "Studiando i dati del 3° trimestre 2017 su assunzioni/cessazioni di lavoro dipendente pubblicati da Veneto Lavoro, anche a Vicenza si nota la ripresa di movimento (in verità già avviata nei trimestri precedenti). Rammentando che di numero di contratti si tratta e non di teste - le persone possono avere avuto più contratti in corso d'anno -, i dati sono questi: 33.320 assunzioni (19.065 uomini, 14.255 donne) e 33.050 cessazioni (19.370 uomini, 13.680 donne), con saldo positivo di 270 unità . E' il dato migliore dal lontano 2008, anno di avvio della crisi."Continua a leggere
In Veneto, nei luoghi di lavoro pubblici e privati, 9 lavoratrici su 100 sono state vittime di molestie o ricatti sessuali, soprattutto le più giovani e quelle con elevato titolo di studio. Raramente chi subisce un ricatto parla con qualcuno. L'80% si chiude nel silenzio per paura, per vergogna, per mancanza di fiducia nell'operato di chi dovrebbe difenderle. Metà di loro ha cambiato lavoro o ha rinunciato alla carriera, qualcuna è stata licenziata o trasferita o si è messa in malattia. Solo nell'1,2% dei casi è "andato via lui" e nello 0,8% c'è stata una denuncia.
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Mobilitazione oggi 30 settembre in tutta Italia e anche a Vicenza dove le donne della Cgil, di cui pubblichiamo la nota, e dello Spi hanno organizzato un presidio in contrà Cavour angolo Corso Palladio per gridare a gran voce no alla violenza sulle donne. Ai passanti è stato distribuito (tra le 16 e le 18) il volantino dal titolo "Appello: avete tolto il senso alle parole" che invita a riflettere su violenze, stupri e femminicidi. Gran parte delle violenze e purtroppo anche quasi la totalità dei femminicidi avvengono tra le mura domestiche, in famiglia, e le donne sono vittime spesso del compagno o marito violento o dell'ex compagna.
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La Legge 194 sull'interruzione volontaria di gravidanza (Legge del 1978, confermata dal referendum del 1981 con l'88% dei consensi) è tutt'ora largamente inattuata nel nostro paese, come premette nella nota che pubblichiamo Marina Bergamin della Cgil Vicenza, nonostante i ripetuti interventi del Consiglio europeo e il richiamo del comitato per i diritti umani dell'Onu. Eppure è una Legge molto seria, severa, puntuale, che ha riconsegnato alle donne il ‘diritto di scelta', sottraendole all'aborto clandestino. Questa legge ha previsto anche il ‘diritto all'obiezione di coscienza' e oggi esso riguarda a livello nazionale il 70% degli operatori con punte regionali che toccano il 90%, a livello Veneto il 77%, in alcune Ulss di Vicenza anche l'85%.
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Nell'anno scolastico passato sono stati almeno 400 i ragazzi di Istituti scolastici della città coinvolti da CgilCislUil di Vicenza nel loro percorso di alternanza scuola-lavoro. Quello dell'alternanza, prevista dalla Legge 107 del 2015, è tema caro al sindacato che ci crede molto, pur non nascondendosi alcune difficoltà applicative. In verità va detto che già negli anni passati si erano fatte molte esperienze, ma in maniera volontaria. Oggi, invece, l'alternanza per 200 o 400 ore negli ultimi tre anni scolastici, diventa obbligatoria e riguarda tutti i tipi di scuola superiore, licei e istituti professionali.
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