Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, Cgil, Cisl e Uil la vogliono ricordare nei posti di lavoro
Mercoledi 22 Novembre 2017 alle 15:23 | 0 commenti
In Veneto, nei luoghi di lavoro pubblici e privati, 9 lavoratrici su 100 sono state vittime di molestie o ricatti sessuali, soprattutto le più giovani e quelle con elevato titolo di studio. Raramente chi subisce un ricatto parla con qualcuno. L'80% si chiude nel silenzio per paura, per vergogna, per mancanza di fiducia nell'operato di chi dovrebbe difenderle. Metà di loro ha cambiato lavoro o ha rinunciato alla carriera, qualcuna è stata licenziata o trasferita o si è messa in malattia. Solo nell'1,2% dei casi è "andato via lui" e nello 0,8% c'è stata una denuncia.
Per contrastare questi fenomeni odiosi, nei mesi scorsi sono stati firmati importanti Accordi provinciali in materia di contrasto alle molestie nei luoghi di lavoro, tra CGIL CISL UIL di Vicenza e le Associazioni datoriali Confindustria, Confcommercio, Confartigianato, Confapi.
Così si esprime Marina Bergamin (Cgil): "le intese che abbiamo sottoscritto recepiscono un Accordo quadro europeo e ribadiscono alcuni principi di base inviolabili per la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori come il contrasto a questi comportamenti. Lo scopo principale degli accordi è quello di aumentare la consapevolezza di tutti i soggetti, di evitare disconoscimenti, di prevenire e gestire fenomeni di questo tipo. E soprattutto di proteggere le vittime, siano esse donne o uomini."
Dal canto suo Lorenza Leonardi (Cisl) sottolinea: "In presenza di comportamenti violenti, anche il clima aziendale e la produttività ne risultano compromessi. E' per questo che bisogna agire su di un doppio registro, sindacale ed aziendale, promuovendo azioni informative e formative, dotandosi di soggetti di ascolto e vigilanza competenti e riconosciuti dalle parti, contrastando l'insorgenza e la diffusione di fenomeni di molestie sessuali, mobbing, stress psicosociale e comportamenti scorretti o
discriminatori."
Infine, evidenzia Carola Paggin (Uil): "Regolare questa difficile materia ci permette di stabilire un ordine, tra ciò che si può fare e non si può fare, definendo i comportamenti virtuosi per la convivenza tra pari e contrastando ogni devianza che generi disagio personale e lavorativo."
In quanto agli appuntamenti programmati, avvieremo nei prossimi giorni delle Assemblee unitarie nei luoghi di lavoro e quattro seminari formativi che abbiamo realizzato a Schio, Bassano e Vicenza, a seguire anche a Valdagno.
Prevediamo poi 4 Laboratori didattico formativi dal mese di febbraio a maggio 2018 rivolti a responsabili del personale, capi reparto, dirigenti aziendali, delegati sindacali e Rappresentanti della sicurezza presenti nei luoghi di lavoro, dirigenti di INPS, INAIL e Uffici provinciali del lavoro, componenti dei Cpo dei Comuni, operatori dei Centri antiviolenza dei territori.
I laboratori porranno le basi per costruire una rete di soggetti territoriali pubblici, privati e no profit, allo scopo di attivare un osservatorio territoriale che svolga funzione di monitoraggio, prevenzione e rimozione dei fenomeni di molestia e violenza nei luoghi di lavoro. Il progetto è coordinato dalla Consigliera di parità provinciale Grazia Chisin.
E' su questo terreno la sfida di CGIL CISL UIL di Vicenza, perché questo territorio diventi una esperienza attiva e partecipata sul benessere delle relazioni in tutti i luoghi sociali dove le persone si incontrano ed abitano.
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