Franzina? Chi è causa del suo mal pianga se stesso
Mercoledi 26 Maggio 2010 alle 17:00"Il consigliere Franzina si interroga su trasversalismi inesistenti, ma quello su cui dovrebbe riflettere, piuttosto, è la divisione sempre più netta e chiara tra la Lega e il Pdl e all'interno dello stesso Pdl". Matteo Quero, consigliere provinciale del Partito Democratico, commenta i contenuti della richiesta di dibattito relativa al voto sul Ptcp provinciale presentata dal consigliere comunale di Vicenza Maurizio Franzina. Continua a leggere
Abalti su Collareda-Ptcp e su emendamento Quero
Domenica 23 Maggio 2010 alle 01:05Nella conferenza stampa odierna su Ex Gil e sul Ptcp della Provincia, il consigliere comunale e provinciale Arrigo Abalti è intervenuto sulla questione intricata del voto sul Ptcp in cui l'ala transfuga del PdL ha disatteso le indicazioni del Coordinamento Provinciale del partito votando a favore.
Arrigo Abalti ha rivelato la confidenza, a suo dire, di "Pietro Collareda (nella foto), il capogrupopo del Pd in Provincia, che da Nereo Galvanin avrebbe saputo che Forza Italia si aspettava che il gruppo vicino a Variati avrebbe votato per il Ptcp e, quindi, contro la posizione Abalti, cosa, poi, di fatto non avvenuta. Vogliamo smascherare questi giochi intricati e stigmatizzarli, perchè nelle supposizioni di Galvanin ci poteva essere una sorta di fiducia in uno scambio tra l'approvazione del Cis con l'approvazione dell'emendamento Quero per un centro commerciale a Vicenza est".
Continua a leggereBerlato:Candidato sindaco centro destra sarà del PdL Su Ptcp, chi e perchè non ha seguito la linea del PdL?
Domenica 23 Maggio 2010 alle 00:04Nella conferenza stampa di ieri, sabato 22 maggio, su ex Gil e sul Ptcp della Provincia, l'on. Sergio Berlato (nella foto VicenzaPiù con Arrigo Abalti), uno dei 2 coordinatori provinciali del PdL e riferimento del gruppo ‘ufficiake' del PdL in Consiglio Comunale da cui si sono staccati, costituendo il gruppo PdL Forza Italia, l'on. Lia Sartori, Marco Zocca e Lucio Zoppello, ha rilasciato dichiarazioni importanti e in parte impreviste se non imprevedibili per la vita politica locale. "Sono qui a supportare - ha detto Sergio Berlato - l'azione del Gruppo di cui è capogruppo Maurizio Franzina. Sapete quanto ho il senso del partito, per cui sto lavorando perché le due anime, quella di An e quella di Forza Italia possano ricomporsi in un unico gruppo, di cui magari facciano parte consiglieri di altri partiti".
Continua a leggereChiudere le discariche che minacciano la falda
Mercoledi 12 Maggio 2010 alle 05:19Partito democratico Provinciale - "Tutela dell'acqua: la Provincia agisca nel PTCP contro le minacce alla falda". Dal gruppo consiliare del Pd due ordini del giorno a difesa della qualità dell'acqua
Bonificare le discariche che minacciano la ricarica della falda acquifera, intervenendo subito sui siti degradati non autorizzati e avviando entro dieci anni la chiusura di quelle attualmente autorizzate.
Sono le due proposte avanzate dal gruppo consiliare del Partito Democratico, che chiede alla giunta Schneck di inserire indirizzi adeguati nel PTCP.
Continua a leggerePD: Sul Cis Pdl e Lega d'accordo
Martedi 2 Febbraio 2010 alle 12:16Partito Democratico Vicenza
Ma quale lotta fra Lega e Pdl? Sul Cis sono tutti d'accordo per il centro commerciale
PD provinciale: «L'obiettivo è rinviare all'infinito la discussione sul Ptcp per evitare ostacoli alla realizzazione del mega centro commerciale»
Vicenza - «Cis viaggiare informati? A Vicenza è diventato Cis vivere disinformati, cornuti e mazziati. Ci sarebbe da ridere perché la storia del Cis sembra una barzelletta, se non fosse che con il suo comportamento la giunta provinciale sta svendendo il territorio agli interessi commerciali dei privati per coprire i buchi dovuti ad una gestione fallimentare nel pubblico. Oltre il danno, appunto, per i cittadini arriverà la beffa».
Così il gruppo consiliare del Partito Democratico in Provincia stigmatizza il comportamento della giunta provinciale sulla questione Cis, il centro interscambio merci di Montebello.
«Sono passati più di vent'anni dalla nascita del progetto ed ora siamo alla farsa: i cittadini saranno ricompensati per vent'anni di ritardi e di spreco di denaro e risorse pubbliche con cemento dove ora c'è il verde e con un megacentro commerciale che i soldi li farà intascare ai privati - spiega Piero Maria Collareda, capogruppo -. Basta, non si può prendere in giro i cittadini in questo modo. Il Ptcp è un baraccone, la cui discussione viene rinviata all'infinito perché nulla ostacoli la nascita di un centro commerciale su un'area di 500mila metri quadrati».
A riaccendere le polemiche è il continuo rinvio della discussione in consiglio provinciale del Ptcp, il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale.
«È inutile che Pdl e Lega continuino con il loro teatrino delle parti, facendo finta di litigare e di chiedersi spiegazioni a vicenda - spiega Matteo Quero, consigliere -. Lo hanno capito tutti che si tratta solo di una messinscena per prendere tempo ed evitare di approvare il Ptcp prima che la Regione dia il via libera al commerciale per l'area Cis. Il primo semaforo verde la giunta provinciale lo ha acceso lo scorso 29 dicembre, quando ha dato il via libera alla valutazione delle osservazioni del Pati di Gambellara, Montebello, Montorso e Zermeghedo che prevede la realizzazione di un centro commerciale sui terreni del Cis, senza alcuna presa di posizione sul vincolo che impedisce di realizzare nuove strutture commerciali imposto dalla giunta Dal Lago nel Ptcp (una strana dimenticanza della giunta provinciale, che nella delibera si raccomanda di rispettare il contesto paesaggistico delle ville venete, ma nulla ha da dire sull'ipotesi di un mega centro commerciale che infrange i vincoli imposti dalla precedente giunta). Perché è stato richiuso nel cassetto il Ptcp siglato dalla Dal Lago quando la Regione chiedeva solo qualche aggiustamento, e si è scelto di ripartire da zero? Forse perché è stato redatto da una giunta guidata dalla leghista Dal Lago nel 2006, lo stesso anno in cui il senatore leghista Filippi ha acquistato metà dell'area Cis, e quindi i vincoli del Ptcp che impedivano la realizzazione di nuove strutture commerciali non andavano più bene al Carroccio, e quindi nemmeno all'interno della giunta provinciale guidata dal leghista Schneck?».
«Rivolgiamo un appello alla Provincia, alla Regione, al Pdl e alla Lega Nord - concludono i democratici in Provincia -. Dite ai cittadini qual è la verità sul Cis, perché più che una concertazione trasparente fra enti pubblici per il futuro assetto del territorio, la questione sembra sempre più una trattativa al servizio di interessi privati che si svolge nel segreto delle stanze dei bottoni».
Continua a leggereCis, Arco teso da Gambari
Sabato 30 Gennaio 2010 alle 17:23Di seguito l'articolo pubblicato sul numero 180 di VicenzaPiù da oggi in edicola e da domani online e nei consueti punti di distribuzione in città . Â
C'è un motivo non casuale nell'ingresso della Immobiliare Arco Srl di Brescia nell'azionariato del Cis Spa, il consorzio che sovrintende alla realizzazione (?) del centro intermodale di servizi a Montebello? Pare di sì, e sta tutto in un nome, anzi in un cognome: Gambari.
La Arco è l'impresa bresciana che nel 2009 ha vinto il bando indetto dal presidente del Cis, il consigliere provinciale Pdl Galdino Zanchetta, allo scopo di immettere preziosi quattrini privati con cui da un lato ripianare le esposizioni dei soci, tutti pubblici (oltre alla Provincia, Comune di Vicenza, Autostrada Brescia-Padova, Camera di Commercio, Banca Popolare di Vicenza, Fiera), e dall'altra investire nelle infrastrutture logistiche nei 270 mila metri quadri di proprietà del consorzio (gli altri 220 mila, a destinazione d'uso agricola, sono della Af99 del senatore e consigliere comunale leghista Alberto Filippi). Infatti l'accordo con la Arco prevede che questa versi in tutto 35 milioni di euro, di cui 21 per far fronte ai debiti dei soci e 14 per investimenti. Non solo, ma la società immobiliare si accolla anche gli oneri finanziari della fideiussione di 15 milioni spesi per l'acquisto del terreno.
Provincia, permette qualche domanda?
Domenica 24 Gennaio 2010 alle 09:02Articolo pubblicato sul numero 179 di VicenzaPiù, in edicola da sabato a 1 euro e disponibile da domani nei punti di distribuzione in città , oppure scaricabile da oggi in formato pdf dal box a destra
Parchi evaporati, discariche "segrete" da verificare
e lo scontro (tutto interno al centrodestra, col Pd che tace) sul caso Cis-Filippi
I retroscena e gli interrogativi sul Ptcp
Nei documenti come questo, pomposamente chiamato "Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (o Ptcp)", trattandosi della Provincia che, al momento, ha poteri effettivi principalmente su scuole, viabilità e poco altro, in genere si trovano molto fumo e poco arrosto. Del resto, nello specifico si tratta di un atto d'indirizzo, cioè a dire una cornice di orientamenti che Palazzo Nievo dà ai Comuni, gli enti preposti alla reale pianificazione urbanistica. Eppure qualcosa che non torna, o semplicemente che non si trova, c'è sempre.
Dolomiti scomparse
Una prima questione riguarda l'assenza di qualsiasi riferimento al Parco delle Piccole Dolomiti. Istituito alla fine dell'ottobre scorso con un accordo fra Regione Veneto, Ministero dell'Ambiente e l'Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, la recentissima area protetta lambisce anche una porzione della provincia vicentina. Nel Ptcp non si trova mezzo cenno ad un nuovo parco definito dall'assessore regionale Flavio Silvestrin «un nuovo modo di gestire la governance del territorio». A cui sono delegate «le funzioni d' incidenza ambientale (vinca) e le gestioni di tutte le zone z.p.s., aree protette e siti della rete Natura2000».
Ultimati i lavori per il PTCP
Venerdi 6 Novembre 2009 alle 13:40Provincia di Vicenza
PTCP: ultimato il lavoro in Commissione
Hanno raggiunto quota 25 le sedute della Quarta Commissione Consiliare Provinciale "Governo del Territorio, Ambiente e Grande Viabilità " per la conoscenza e l'approfondimento del Ptcp, il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale che detta le linee guida dello sviluppo territoriale del vicentino.
Un lavoro iniziato nell'ottobre del 2007, subito dopo l'insediamento del Presidente Schneck e dei nuovi amministratori, con la presa in carico e l'analisi del Ptcp adottato dall'amministrazione Dal Lago. Le prime 18 riunioni della Commissione hanno approfondito e condiviso il lavoro e gli obiettivi, con particolare attenzione all'adeguamento del Ptcp al Ptrc, documento di programmazione urbanistica della Regione Veneto. Sono stati analizzati nel dettaglio la circonvallazione nord di Vicenza, la riqualificazione della strada regionale 11 di collegamento Vicenza-Verona, l'area Berica, la Valle Agno-Chiampo, l'area dell'Alto Vicentino, il Bassanese, la complanare autostradale, il sistema delle tangenziali venete e il percorso ciclabile Treviso-Ostiglia.
Il tutto con l'ausilio del Presidente Schneck, che ha tenuto per sé la delega all'urbanistica, ma anche degli assessori alla viabilità Costantino Toniolo e alle risorse idriche Paolo Pellizzari, e con la competenza dei tecnici del settore urbanistica della Provincia diretti dall'architetto Roberto Josè Bavaresco.
Dopo che a inizio ottobre 2009 la Giunta Provinciale ha licenziato il Piano, la Commissione si è riunita altre 7 volte per analizzare il testo aggiornato secondo le direttive del Piano Regionale e arricchito con ulteriori elaborati riguardanti, in particolare, l'ambito ambientale.
"Le novità introdotte - precisa il Presidente della Commissione Massimo Confente -vanno dal sistema delle infrastrutture viabili e ciclabili alla nuova definizione dei contesti figurativi, dalla valorizzazione della montagna al sistema delle aree industriali e commerciali, fino al sistema delle città quale motore di sviluppo. Il tutto dettagliato in modo più snello e agevole, per essere maggiormente fruibile e di immediata comprensione per i Comuni e per tutti coloro che sono chiamati a programmare lo sviluppo del territorio."
Tra gli obiettivi di fondo del Ptcp anche stabilire interconnessioni tra ambiti omogenei interni ed esterni al territorio provinciale, con specifiche criticità e soprattutto con potenzialità comuni, da valorizzare sia dal punto di vista economico che ambientale anche grazie ad infrastrutture di ampio respiro. Due, in particolare, gli ambiti di appartenenza di Vicenza nel contesto regionale: montano, l'uno, e insediativo l'altro.
Dal punto di vista morfologico, Vicenza rientra nel territorio montano delle Dolomiti. Il Piano regionale prevede un apposito capitolo dedicato al piano strategico delle Dolomiti e le montagne venete, frutto della concertazione tra le Province di Belluno, Verona, Vicenza e Treviso. Da un punto di vista più prettamente insediativo, il Ptrc riconosce nel Veneto una Rete di Città e fa rientrare Vicenza nell'Ambito Centrale di cui fanno parte anche Venezia, Padova e Treviso. Il Ptcp ha accolto la suddivisione, nella consapevolezza che razionalizzare lo sviluppo insediativo del Veneto significhi poter competere a livello europeo e internazionale quanto a sostenibilità e qualità della vita.
Il testo del Ptcp, così come Giunta e Consiglio Provinciale hanno analizzato e licenziato, viene ora inviato ai Comuni dai quali ci si attendono contributi in uno spirito di leale collaborazione.
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Natura matrigna, uomo assassino
Mercoledi 7 Ottobre 2009 alle 17:45Il capo della protezione civile Guido Bertolaso, nel corso dell'audizione svolta ieri in Senato, ha fatto un'analisi decisamente interessante sulle cause del disastro avvenuto nel messinese. Usando parole molto chiare e forse inattese da uno come lui che, forte della sua fama di tecnico, è riuscito ad essere benvisto tanto a destra quanto a sinistra. In sintesi, Bertolaso ha parlato di case costruite sul greto e sugli sbarramenti naturali dei fiumi, ha puntato l'indice contro speculazione e abusivismo, ha messo sul banco degli accusati la ricerca dello sviluppo e della crescita a tutti i costi. Ineccepibile. Peccato solo che poi la politica vada regolarmente nella direzione opposta, tra sanatorie, condoni, piani casa e progetti sempre più faraonici (e Bertolaso, che oltre a essere capo della Protezione civile è anche sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, forse dovrebbe trarne qualche conseguenza).
Continua a leggereAl via l'iter per l'approvazione del Ptcp
Martedi 6 Ottobre 2009 alle 18:18Provincia di Vicenza
Al via l'iter per l'approvazione del Ptcp
La Giunta Provinciale ha dato il via questa mattina all'iter che porterà all'approvazione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (Ptcp). Un documento a cui già da tempo i tecnici stanno lavorando, la cui prima versione era stata oggetto di discussione nel mandato amministrativo della Giunta Dal Lago.
"Abbiamo partecipato fattivamente al tavolo di confronto regionale -precisa il Presidente della Provincia con delega all'urbanistica Attilio Schneck- per costituire uno spazio di cooperazione e di confronto in un processo di copianificazione finalizzato a coordinare la redazione dei Ptcp con il Ptrc. Dopo aver confrontato le azioni del piano provinciale con i nuovi strumenti di programmazione che la Regione Veneto ha posto in essere, è emersa la necessità di un nuovo momento di verifica dello strumento urbanistico provinciale."
Oggi il Ptcp è uno strumento di programmazione articolato per direttive, su cui impostare in modo coordinato la pianificazione territoriale dei prossimi anni, in raccordo con la pluralità delle azioni locali. E' arrivato quindi in Giunta in edizione più completa rispetto al precedente, aggiornato secondo le direttive del Piano Regionale e arricchito con ulteriori elaborati riguardanti, in particolare, l'ambito ambientale.
Nel percorso verso l'approvazione, la prossima tappa è prevista in Commissione Consiliare, dove il Ptcp verrà discusso e analizzato dai consiglieri provinciali, i quali dovranno poi adottarlo formalmente in Consiglio. Seguirà , quindi, un congruo periodo per le osservazioni che potranno arrivare da tutti i vicentini, singoli, gruppi, associazioni o enti.
Le osservazioni costituiranno quindi utile supporto per eventuali modifiche o aggiustamenti del Piano, prima che lo stesso torni in Consiglio Provinciale per la definitiva approvazione ed invio in Regione.
Nel Piano sono stati trattati molti argomenti:
la riorganizzazione delle aree industriali;
indicazioni relative al commercio e alla grande distribuzione;
la riorganizzazione della mobilità : adeguamento della viabilità stradale
la tutela e valorizzazione delle Ville Venete con individuazione dei contesti figurativi;
gli interventi a sostegno della naturalità , per la salvaguardia della flora e fauna, tra i quali la realizzazione dei corridoi ecologici e riforestazione di parti di territorio;
le indicazioni per i futuri sviluppi del territorio