Natura matrigna, uomo assassino
Mercoledi 7 Ottobre 2009 alle 17:45 | 0 commenti
Il capo della protezione civile Guido Bertolaso, nel corso dell'audizione svolta ieri in Senato, ha fatto un'analisi decisamente interessante sulle cause del disastro avvenuto nel messinese. Usando parole molto chiare e forse inattese da uno come lui che, forte della sua fama di tecnico, è riuscito ad essere benvisto tanto a destra quanto a sinistra. In sintesi, Bertolaso ha parlato di case costruite sul greto e sugli sbarramenti naturali dei fiumi, ha puntato l'indice contro speculazione e abusivismo, ha messo sul banco degli accusati la ricerca dello sviluppo e della crescita a tutti i costi. Ineccepibile. Peccato solo che poi la politica vada regolarmente nella direzione opposta, tra sanatorie, condoni, piani casa e progetti sempre più faraonici (e Bertolaso, che oltre a essere capo della Protezione civile è anche sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, forse dovrebbe trarne qualche conseguenza).
A Vicenza non avremo le case costruite sul letto dei torrenti, ma c'è una zona industriale realizzata nei terreni paludosi che il Retrone usava per sfogare le proprie piene, c'è una nuova maxi lottizzazione che sta per partire nella stessa area, ci sarà una base militare sopra le risorgive e abbiamo decine di comuni il cui territorio e a rischio di frane e allagamenti. Nel momento in cui si va verso l'approvazione del Pat, e in cui in Provincia si comincia a rivedere il Ptcp (il Piano di coordinamento territoriale), c'è da augurarsi che il rispetto dell'ambiente e la salvaguardia del territorio non siano, come al solito, solo parole di facciata. Ma non ci crediamo più di tanto.
"La natura non uccide - ha concluso Bertolaso davanti al Senato -: è l'uomo la causa delle morti che dobbiamo registrare come conseguenza di calamità naturali". Speriamo di non doverci ricordare di queste parole la prossima volta che il maltempo arriva dalle nostre parti.
L. M.
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