Opinioni | Categorie: Politica

Natura matrigna, uomo assassino

Di Luca Matteazzi Mercoledi 7 Ottobre 2009 alle 17:45 | 0 commenti

Foto: salvorestuccia.giampilieri.euIl capo della protezione civile Guido Bertolaso, nel corso dell'audizione svolta ieri in Senato, ha fatto un'analisi decisamente interessante sulle cause del disastro avvenuto nel messinese. Usando parole molto chiare e forse inattese da uno come lui che, forte della sua fama di tecnico, è riuscito ad essere benvisto tanto a destra quanto a sinistra. In sintesi, Bertolaso ha parlato di case costruite sul greto e sugli sbarramenti naturali dei fiumi, ha puntato l'indice contro speculazione e abusivismo, ha messo sul banco degli accusati la ricerca dello sviluppo e della crescita a tutti i costi. Ineccepibile. Peccato solo che poi la politica vada regolarmente nella direzione opposta, tra sanatorie, condoni, piani casa e progetti sempre più faraonici (e Bertolaso, che oltre a essere capo della Protezione civile è anche sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, forse dovrebbe trarne qualche conseguenza).


A Vicenza non avremo le case costruite sul letto dei torrenti, ma c'è una zona industriale realizzata nei terreni paludosi che il Retrone usava per sfogare le proprie piene, c'è una nuova maxi lottizzazione che sta per partire nella stessa area, ci sarà una base militare sopra le risorgive e abbiamo decine di comuni il cui territorio e a rischio di frane e allagamenti. Nel momento in cui si va verso l'approvazione del Pat, e in cui in Provincia si comincia a rivedere il Ptcp (il Piano di coordinamento territoriale), c'è da augurarsi che il rispetto dell'ambiente e la salvaguardia del territorio non siano, come al solito, solo parole di facciata. Ma non ci crediamo più di tanto.
"La natura non uccide - ha concluso Bertolaso davanti al Senato -: è l'uomo la causa delle morti che dobbiamo registrare come conseguenza di calamità naturali". Speriamo di non doverci ricordare di queste parole la prossima volta che il maltempo arriva dalle nostre parti.

L. M.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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