Pp5 e Corte Pellizzari. Piano Ivem, l'ombra di Valle
Mercoledi 16 Dicembre 2009 alle 22:53Articolo pubblicato sul n. 175 di VicenzaPiù in distribuzione
Una delle intese allegate al Pat prevede una lottizzazione a San Felice col gruppo Beltrame. Ma nella società privata c'è anche un nome con cui il Comune dovrebbe avere poco a che fare
Fra i nove accordi con gruppi privati messi nel calderone del Pat (pur essendo questo un piano di orientamento che non dovrebbe scendere nel dettaglio, compito assegnato al successivo Piano degli Interventi), ce n'è uno di cui si è parlato poco o nulla. Si tratta dell'intesa Ivem, dal nome della società proprietaria di un'area di 7.793 metri quadrati in Corso San Felice, nell'ex Piano Particolareggiato 5 (Pp5). E' la cosiddetta Corte Pellizzari, dove si trovano edifici ex industriali che cadono a pezzi.
Il protocollo preliminare è stato firmato il 31 luglio scorso, e prevede che la Ivem, in cambio dell'eventuale bonifica, di un paio di marciapiedi e di un parcheggio, possa trasformare quest'angolo inutilizzato e fatiscente in un «insediamento di destinazioni residenziali, direzionali, commerciali e artigianato di servizio». Insomma un po' tutto: case, uffici, negozi, officine artigiane. Il «rilevante interesse pubblico» dell'operazione starebbe nella riqualificazione e, sostanzialmente, nel parcheggio.
La proposta, di per sé, va anche bene. Opere di urbanizzazione e standard saranno a carico del privato, per quanto bisognerà vedere come questa porzione di terreno si armonizzerà col resto dell'ex Pp5, ovvero con le costruzioni che sorgeranno nell'area ex Ftv-San Felice. Il punto oscuro sta proprio nella proprietà . O meglio: nell'identità del proponente.
Le mamme del campo di viale Cricoli scrivono a Variati
Martedi 15 Dicembre 2009 alle 17:45Lettera aperta da parte di un gruppo di mamme sinte
Gentilissimo Sindaco,
abbiamo letto con interesse il Suo comunicato di domenica 13 dicembre. Lei si chiede come sarà il futuro a Vicenza per un bambino che nasce oggi, come sarà la città in cui crescerà , studierà , lavorerà , costruirà la propria famiglia. Ce lo chiediamo anche noi mamme sinte. Ora che avete cancellato le aree a noi destinate, e non avete voluto sentire la nostra voce, quando abbiamo riproposto l'emendamento per il reinserimento delle microaree nel Vostro PAT, sì Vostro, perché non potrà essere nostro, come non lo è la città che Voi sognate e avete disegnato, giacché ci avete escluso. Eppure Vicenza è la nostra città , dove siamo nati, dove siamo andati a scuola, dove lavoriamo e dove abbiamo creato la nostra famiglia. Certamente per Voi, noi siamo solo un problema, i nostri bambini, asserite, che li mandiamo a scuola sporchi, quando - e ne sono a testimonianza le maestre - ogni giorno, noi li accompagniamo a scuola lindi, pettinati e ordinati.
Continua a leggereZocca: "È un Pat delle illusioni. E lo stadio può rimanere dov'è"
Domenica 13 Dicembre 2009 alle 08:00Articolo pubblicato sul numero 175 di VicenzaPiù, tutti i sabati in edicola a 1 euro e da oggi ancora più facile da trovare nei punti di distribuzione in città grazie alla tiratura aumentata.
"È un Pat illusorio, che promette molto più di quello che può dare". Tra i consiglieri d'opposizione che hanno passato al setaccio la mole imponente di carte del nuovo piano di assetto del territorio, Marco Zocca è stato sicuramente uno dei più attenti e scrupolosi. Quando lo incontriamo ha sottobraccio una carta con annotate a matita tutte la variazioni di aree agricole rispetto al vecchio prg ("Ho dovuto fare io il confronto, perché non ci hanno dato l'ultima versione della carta delle trasformabilità : alla faccia della trasparenza", commenta). Ed è proprio da qui, dai pezzi di campagna trasformati in aree lottizzabili, che cominciano, secondo l'ex assessore all'urbanistica degli ultimi anni del secondo mandato di Hullweck, i punti critici del Pat.
Pat approvato, il commento del sindaco
Venerdi 11 Dicembre 2009 alle 19:49La soddisfazione dell'amministrazione il giorno dopo l'adozione in consiglio comunale. Variati: "Ora subito al lavoro sul primo piano degli interventi"
All'indomani dell'adozione del PAT, dopo una maratona di 24 ore di consiglio comunale e un centinaio di votazioni, il sindaco Achille Variati esprime la soddisfazione dell'amministrazione di Vicenza: "L'ultimo PRG della città risale al 1979. Questo fa capire come l'adozione del PAT rappresenti un evento centrale all'interno non solo di un mandato ma di un intero ciclo di mandati amministrativi. Il PAT detta la strategia e la funzionalità di un modello di città , di un'idea di città . In un solo anno di intenso lavoro abbiamo portato questo importantissimo documento in consiglio comunale e ciò rappresenta un record. L'averlo fatto con un progettista del Comune, l'architetto Antonio Bortoli, e con un'equipe che è tutta all'interno della struttura, salvo alcune consulenze specialistiche, è pure un evento eccezionale, perché una squadra che si è dimostrata in grado di progettare per la città sarà anche in grado di interpretare correttamente i piani di intervento che seguiranno al PAT così come le applicazioni sull'edilizia privata".
Continua a leggereBalzi, Sgreva e quegli "amici" nel Pat
Martedi 8 Dicembre 2009 alle 18:51Riceviamo da Luca BalziÂ
Sono convinto che non avremo, nel corso del nostro mandato, un'occasione più solenne e impegnata di questa per dar conto ai nostri elettori delle nostre intenzioni a riguardo dello sviluppo della Città .
Preparare e approvare il P.A.T., infatti, significa identificare, in linea di massima, le direttrici lungo le quali i cittadini, le forze sociali ed economiche, le Istituzioni che a vario livello li rappresentano dovranno incamminarsi per fare in modo che il territorio e il suo rispettoso utilizzo siano funzionali a una qualità della vita sempre più alta. Nel rispetto degli interessi, ma senza che gli interessi mettano in secondo piano il bene comune.
Va dato atto alla Giunta di aver fatto fino in fondo il proprio dovere. Il lavoro che ci presenta è complesso e ricco. Estremamente ricco.
Italia dei Valori di Vicenza sul Pat
Giovedi 3 Dicembre 2009 alle 19:22
Lettera aperta ai consiglieri comunali di Vicenza da parte del coordinamento provinciale "Italia dei valori" di Vicenza
È passato un anno abbondante dal rinnovo dell'amministrazione comunale del Capoluogo Berico. Va dato atto al sindaco Achille Variati e alla maggioranza che lo sostiene del lavoro fatto in questi mesi. Innegabili sono stati i passi avanti rispetto alla disastrosa gestione della giunta Huellweck. Tra le meritorie iniziative sostenute dal primo cittadino Achille Variati vanno ricordate quella sulla ex municipalizzata Aim, anche se riteniamo che non si siano completamente rimosse le corresponsabilità reali e presunte del passato della stessa. Ci riferiamo al direttore amministrativo. Allo stesso modo va fatto un plauso per la gestione della vicenda Ipab.
È degna di nota la trasparenza con la quale la giunta ha impostato il lavoro preparatorio alla redazione del Pat, il nuovo piano di assetto territoriale che si appresta a passare al vaglio della sala Bernarda. C'è però un passaggio sul quale l'IDV di Vicenza ha riflettuto a lungo. Tale passaggio riguarda le intese preliminari con i privati e in particolar modo quella inerente al nuovo stadio. In questa circostanza abbiamo notato uno sbilanciamento eccessivo a favore di Vicenza Futura spa.
L'intesa tra Comune e privato finisce per assorbire da sola la gran parte della superficie agricola utile trasformabile del comune di Vicenza. Si tratta di una superficie assai vasta, troppo vasta per pensare ad un accordo equilibrato. Dobbiamo rilevare peraltro che questa maggioranza in campagna elettorale si era dichiarata nettamente contraria all'insediamento Usa al Dal Molin per problemi ambientali, particolarmente per l'urbanizzazione di quell'area e per la sua cementificazione; contrariamente ad altre zone per il comparto per il quale si prevede il nuovo stadio tali vincoli, almeno teorici, non sono previsti. Forse certe porzioni di città hanno privilegi difformi rispetto ad altre?
Noi dell'IDV non abbiamo assolutamente cambiato opinione, siamo sempre coerenti su quanto abbiamo ascoltato e poi dichiarato in campagna elettorale. Il Volume edificatorio concesso a Vicenza Futura non ha nulla a che vedere con il nuovo stadio, né tanto meno con l'interesse collettivo visto che il Vicenza Calcio, che materialmente fruirà della struttura, è una società con finalità di lucro. Va anche detto che nella bozza predisposta dalla Giunta non esiste alcun calcolo dei valori in ballo.
A questo va aggiunta la constatazione che giustificare l'intera operazione con la priorità di liberare l'area del Menti è una motivazione che non regge perché ci sono mille altri strumenti per liberare quell'area, a partire dalla opzione di far decadere il contratto di affitto dello stadio al Vicenza Calcio.
In Europa, la costruzione degli stadi a carico del privato è prassi ormai consolidata e non riusciamo a comprendere perché il Vicenza Calcio non possa operare con questo orientamento. Va ricordato che le condizioni sottoscritte tra amministrazione e Vicenza Futura finiscono per espoliare il Consiglio Comunale di una delle sue prerogative più importanti, quella di modificare il testo dell'accordo medesimo, vista la modalità "prendere o lasciare" scelta dal proponente l'accordo. L'ente pubblico non può essere soggetto a ricatti, ma in forza dell'interesse collettivo deve dettare regole equanimi e farle rispettare.
In questo contesto il nostro partito è costretto a segnalare un'altra nota dolente che riguarda gli uffici del comune, in particolare le nomine della direzione del personale, dei lavori pubblici, dell'edilizia privata e del dipartimento infrastrutture strategiche. La contiguità con la precedente amministrazione o la contiguità nello stabilire un modus operandi assai affine a quello che ha caratterizzato il precedente esecutivo di centro-destra, non collima con i contenuti palesemente espressi in campagna elettorale da tutte le componenti politiche della attuale maggioranza, di conseguenza non ci vede d'accordo.
Da mesi l'assessore all'edilizia privata viene sottoposto sulla stampa ad una serie di attacchi (diretti o indiretti perché magari rivolti anche ai suoi dirigenti) assai puntigliosi. Tra questi i più duri riguardano la "Torre Girardi". Quasi mai abbiamo notato una replica seria da parte della giunta o dell'assessore medesimo. Dobbiamo pensare che le cose stanno effettivamente come sono state ampiamente descritte, e da mesi, sulla stampa?
In ultimo siamo costretti prendere atto, con un certo rammarico, che la giunta ha deciso di adeguare solo a metà la tabella relativa agli oneri di urbanizzazione. Non si comprende perché non si sia deciso un aggiornamento pari al 100%. Gli aumenti reali dell'inflazione negli anni sono stati sopportati da tutti i cittadini... anche dai i più poveri e disagiati, di conseguenza non sono giustificabili iniziative che finiscono sempre per essere percepite, anche minimamente, come sconti per una classe sociale che ha condizionato tutto il territorio vicentino e la qualità della vita dei cittadini stessi. Vicenza e la sua vivibilità non brillano certamente nel panorama nazionale. Su questo tema sarebbe bene che l'amministrazione del capoluogo non sposasse in futuro la tesi secondo cui più oneri sono sinonimo di prezzi più alti. Una giunta che si dice attenta al sociale non ha necessità di argomentare così.
Fatte queste considerazioni il nostro partito quindi si dichiara disposto ad intavolare immediatamente un dialogo franco e costruttivo con tutte le forze della maggioranza (e non solo) consci che sarà comunque nostro impegno presentare ed appoggiare, in fase di vaglio del Pat in sala Bernarda, tutte quelle iniziative, emendamenti inclusi, utili a correggere gli squilibri da noi segnalati. Ricordiamo al sindaco che il centrosinistra ha vinto le elezioni anche e soprattutto annunciando un nuovo approccio all'urbanistica. Quell'impegno sta scritto anche negli indirizzi della Giunta votati in aula.
Il coordinamento provinciale dell'Italia dei Valori
Il circolo cittadino dell'Italia dei Valori
PER INFO : CARLO RIZZOTTO, COORDINATORE PROVINCIALE IDV
[email protected] ; 335-8190657
Variati ha cofirmato il PAT
Martedi 1 Dicembre 2009 alle 17:30Comune di Vicenza
Variati oggi a Venezia ha "cofirmato" con la Regione il Pat
Il Pat di Vicenza che si avvia all'esame consiliare porta la firma congiunta di Variati e della Regione Veneto. Questa mattina, infatti, il sindaco si è recato a Venezia per "cofirmare" il nuovo provvedimento di programmazione urbanistica. "Questa doppia firma - ha dichiarato il sindaco al termine dell'incontro nel quale i documenti che compongono il piano sono stati sottoscritti uno ad uno - certifica la piena condivisione della Regione su tutti gli elaborati sia cartografici che documentali, sugli obiettivi strategici del Pat e anche sulle modalità attraverso le quali tali obiettivi si realizzeranno".
Per il Comune di Vicenza, oltre al sindaco Variati che ha firmato in veste di legale rappresentate dell'ente, il Pat è stato sottoscritto dal progettista e capo del dipartimento del territorio Antonio Bortoli, mentre per la Regione Veneto la firma è stata posta da Vincenzo Fabris, capo della direzione urbanistica.
"E' un traguardo decisamente importante - ha commentato Variati - che non capita a tutti in sindaci di raggiungere. Noi ce l'abbiamo fatta in poco più di un anno di lavoro e per questo ringrazio in particolare l'assessore alla progettazione e innovazione del territorio Francesca Lazzari, che ha pazientemente accompagnato e trasferito in sede tecnica gli orientamenti della parte politica, e il dipartimento comunale del territorio che sotto la guida dell'architetto Bortoli ha realizzato con risorse tutte interne un lavoro magistrale, che gli ha sicuramente consentito anche una notevole crescita professionale".
La Regione ha sottoscritto tutta la documentazione già analizzata dalla commissione territorio e che da giovedì sarà per una settimana all'esame del consiglio comunale: "Andiamo in consiglio - dichiara a questo proposito il sindaco - convinti di raggiungere l'adozione del documento attraverso una serie di sedute programmate dalla conferenza dei capigruppo in modo da consentire ad ogni consigliere di esprimere in modo ampio il proprio pensiero sull'argomento. L'adozione del Pat dovrebbe del resto essere motivo di soddisfazione anche per i consiglieri di minoranza, perché il percorso che ora andiamo a completare è stato avviato da molti di loro nella precedente amministrazione; quel lavoro preparatorio non è stato sprecato, ma è stato raccolto e declinato secondo gli indirizzi e gli obiettivi della nuova amministrazione".
Domani esame al Pat in Confidustria
Domenica 29 Novembre 2009 alle 11:35Redazione di VicenzaPiù   Â
Confronto di idee a palazzo Bonin Longare tra docenti e dirigenti pubblici sui contenuti del nuovo piano per la cittÃ
Progettisti e industriali discutono sul nuovo Pat di Vicenza, il piano urbanistico generale che il Consiglio comunale esaminerà e voterà da giovedì.
Nel convegno che Confindustria Vicenza e Università Iuav di Venezia organizzano per domani, lunedì 30, con inizio alle 9, a palazzo Bonin Longare il tema è La sostenibilità nella pianificazione urbanistica e di fatto conclude un corso di formazione Fse-Regione svolto all'Iuav da marzo a settembre per esperti in nuove tecniche di progettazione e pianificazione della città .
Il convegno darà alcune chiavi di lettura dei nuovi processi di pianificazione normati dalla legge regionale 11 del 2004 ‘testandole' sul Pat di Vicenza.
Dopo l'apertura dei lavori da parte di Luciano Vescovi, vicepresidente di Confindustria Vicenza, sono previsti gli interventi per il corso del prof. Domenico Patassini e del dirigente regionale Marco Caccin.
Poi sul Pat di Vicenza e sull'idea di città , struttura urbana, qualità della vita e dell'ambiente, sviluppo competitivo dell'economia e del territorio, che ne sono alle basi, discuteranno Antonio Bortoli, dirigente dell'urbanistica del Comune, Marisa Fantin presidente degli urbanisti veneti dell'Inu, gli urbanisti Fernando Lucato e Steve Bisson, il sindacalista Oscar Mancini (Cgil) e Andrea Mariotto esperto di pratiche partecipative dell'Iuav.
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Pat, ultimo passaggio in giunta
Mercoledi 18 Novembre 2009 alle 17:40Comune di Vicenza
Pat, Variati: "Domani ultimo passaggio in giunta per inserire le disposizioni della Regione e alcune indicazioni della commissione territorio"
Piano di assetto del territorio in dirittura d'arrivo. "Domani - spiega il sindaco Achille Variati - il documento ritorna in giunta per recepire le richieste di modifica della Regione, con la quale questa delibera va condivisa perché stiamo operando in "copianificazione", cioè a quattro mani". Ma non saranno soltanto le indicazioni regionali ad essere accolte nel documento da sottoporre al consiglio comunale. Il sindaco, infatti, ha deciso di inserire anche alcune proposte elaborate dalla commissione territorio in questo mese e mezzo di discussione: "Anziché discuterla in sede di consiglio comunale in forma di emendamento - spiega Variati - dovendo comunque procedere all'allineamento con le indicazioni regionali, ho preferito adottare una nuova delibera che contenesse anche l'espressione del lavoro compiuto dai consiglieri in commissione territorio".
Nomadi, stazioni radiobase ed elettrodotti, nuova viabilità a Debba, pista ciclabile in zona Riviera Berica, destino dei distributori dismessi e aree vicino agli incroci, i temi sui quali il Pat si riapre per accogliere le indicazioni dei consiglieri comunali.
"Per quanto riguarda i campi nomadi - ricorda il sindaco - come abbiamo già annunciato saranno tolte le microaree dalla cartografia e dalla relazione". "In tema di elettrodotti - prosegue Variati - inseriamo alcune linee guida per il piano degli interventi che vietano, in presenza di livelli di campo elettromagnetico superiori ai limiti di legge, la costruzione di edifici dove si stia per più di quattro ore. Non sarà inoltre consentita nuova edificazione a meno di 150 metri da cavi aerei con tensione superiore a 100 Kilovolt, mentre nuovi cavi di questa portata dovranno essere altrettanto lontani dalle abitazioni. In caso di cavi interrati in prossimità di aree dove le persone stanno per più di quattro ore, dovranno essere garantiti adeguati posizionamenti e schermature, per annullare l'interazione elettromagnetica". Nel Pat entrano inoltre nuove linee guida anche per gli impianti radio base, per i quali si prevede l'elaborazione di un piano di localizzazione, cioè di un regolamento per l'individuazione dei siti, con preferenza per quelli di proprietà comunale e con l'individuazione delle categorie di edifici e di aree sensibili nei quali vietare l'installazione.
"Accogliamo - prosegue il sindaco - anche le sollecitazioni che riguardano il nuovo ponte di Debba affinché anche nel Pat sia chiaro che questa nuova viabilità non dovrà mai intersecare quella delle frazioni. Sempre sul fronte viabilistico una correzione migliorativa riguarda il tracciato della nuova pista ciclabile da Arcugnano alla Riviera Berica. Abbiamo infine voluto accogliere due osservazioni del consigliere comunale Claudio Cicero che incidono sulle linee di indirizzo per il piano degli interventi e riguardano la destinazione alla sosta, al servizio per il trasporto pubblico e alla formazione di percorsi pedonali e ciclabili delle aree dei distributori dismessi e la regolamentazione delle aree e della ricostruzione di edifici in prossimità di incroci e rotatorie".
Il documento, infine, recepisce le indicazioni della Regione su alcune questioni tecniche e sulla faccenda del Bid, il bando degli interessi diffusi: "Venezia - annuncia Variati - non ha condiviso l'ipotesi di dare parere positivo alle istanza di chi, sulla base del bando promosso dalla precedente amministrazione, chiedeva nuova edificazione in area agricola: l'indicazione regionale è di dare parere positivo solo in caso di aggregato abitativo preesistente pari ad almeno 5 abitazioni".
La deliberazione con le ultime modifiche tornerà in commissione territorio martedì 24 novembre, per poi essere definitivamente discussa in consiglio comunale, presumibilmente nella prima settimana di dicembre.
Pat, il piano soffocato dal piano
Venerdi 23 Ottobre 2009 alle 17:54Il nuovo piano di assetto del territorio rischia di essere stravolto dalla deregulation del piano casa. Un'occasione persa
riceviamo e pubblichiamo
Si chiama piano casa ma per vero del piano cioè di una guida pel futuro nemmeno l'ombra. Anzi. E' piuttosto un piano fai da te, aumenti, aggiungi, demolisci, ricostruisci più in grande ma fuori dagli schemi predefiniti, dribblando perfino le odiate burocrazie. Una cuccagna questo piano, dopo i capestri e le trappole di sofisticati artifici spacciati per strumenti di utilità generale. Per la verità dei vecchi arnesi da tempo non se ne faceva più gran uso e anzi lasciati in disparte gli si andava tranquillamente contro: tutto in nome della riqualificazione dell'ambiente ma dopo averlo ulteriormente calpestato. Questo piano no, scaturito come Minerva dalla testa di Giove è una deregulation in piena regola, una vera rivoluzione.Â
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