Pp5 e Corte Pellizzari. Piano Ivem, l'ombra di Valle
Mercoledi 16 Dicembre 2009 alle 22:53 | 0 commenti
Articolo pubblicato sul n. 175 di VicenzaPiù in distribuzione
Una delle intese allegate al Pat prevede una lottizzazione a San Felice col gruppo Beltrame. Ma nella società privata c'è anche un nome con cui il Comune dovrebbe avere poco a che fare
Fra i nove accordi con gruppi privati messi nel calderone del Pat (pur essendo questo un piano di orientamento che non dovrebbe scendere nel dettaglio, compito assegnato al successivo Piano degli Interventi), ce n'è uno di cui si è parlato poco o nulla. Si tratta dell'intesa Ivem, dal nome della società proprietaria di un'area di 7.793 metri quadrati in Corso San Felice, nell'ex Piano Particolareggiato 5 (Pp5). E' la cosiddetta Corte Pellizzari, dove si trovano edifici ex industriali che cadono a pezzi.
Il protocollo preliminare è stato firmato il 31 luglio scorso, e prevede che la Ivem, in cambio dell'eventuale bonifica, di un paio di marciapiedi e di un parcheggio, possa trasformare quest'angolo inutilizzato e fatiscente in un «insediamento di destinazioni residenziali, direzionali, commerciali e artigianato di servizio». Insomma un po' tutto: case, uffici, negozi, officine artigiane. Il «rilevante interesse pubblico» dell'operazione starebbe nella riqualificazione e, sostanzialmente, nel parcheggio.
La proposta, di per sé, va anche bene. Opere di urbanizzazione e standard saranno a carico del privato, per quanto bisognerà vedere come questa porzione di terreno si armonizzerà col resto dell'ex Pp5, ovvero con le costruzioni che sorgeranno nell'area ex Ftv-San Felice. Il punto oscuro sta proprio nella proprietà . O meglio: nell'identità del proponente.
La Ivem Industrie Vicentine Elettromeccaniche Srl, basta leggersi il documento d'intesa, sembrerebbe avere un titolare ben preciso: le Acciaierie Beltrame. Presidente della società è infatti Alberto Beltrame, e la sede è in viale della Scienza 81, che è appunto la sede della Beltrame. A firmare per la Ivem l'accordo, infatti, è stato lui, Alberto, appartenente alla famiglia di acciaieri berici. Andando però a controllare tramite una visura camerale, la Ivem risulta in liquidazione dall'aprile 2008, e liquidatore appunto Alberto Berltrame. Proprietari risultano essere la Fiab Srl (socio maggioritario) e l'Immobiliare Tre Srl (di minoranza).
Ora, prima di diventarlo Alberto, fino al 26 agosto 2008 i liquidatori erano Antonio Beltrame e Giannina Novello. E chi è Giannina Novello? La moglie di Carlo Valle, sodale dell'ex presidente Aim Beppe Rossi, indagato assieme a quest'ultimo per il noto affaire di Marghera e già condannato per smaltimento illecito di rifiuti. Non solo, ma alle origini la Ivem aveva come presidente proprio Valle, che poi ha lasciato la carica alla moglie, che ha avuto la presidenza dal '99 fino all'anno scorso. La sede legale precedente all'attuale, poi, era ad Arcugnano, nella via dove abitano Valle e consorte.
Ed è lo stesso indirizzo dell'Immobiliare Tre, che come amministratore unico ha tale Pierluigi Nardo, e che è controllata da due fiduciarie, la Ubs Spa (sede a Milano) e la Cofid Italia Srl (sede a Padova). Come si sa, le fiduciarie sono schermate e non è possibile conoscerne i reali referenti. Certo che quell'indirizzo dà da pensare che i Valle non devono esserne estranei. Quando alla Fiab, invece, non ci sono ombre: proprietari sono Alberto e Antonio Beltrame.
Riassumendo: il Comune stipula un patto per riqualificare un pezzo di terra abbandonato non lontano dal centro storico. Il privato che ci mette la faccia è Beltrame, noto industriale. Ma con lui spunta fuori un nome col quale Vicenza ha i conti in sospeso dai tempi dell'abuso alla Valletta del Silenzio per passare agli affari fatti a spese delle casse Aim. La giunta Variati sapeva? Perché se era al corrente, si deve dedurne che non si fa problemi a far arrivare quattrini a Valle tramite una lottizzazione da varare blindandola col Pat. Se invece i Beltrame non gli hanno detto chi è il loro socio, c'è stata quanto meno una certa negligenza da parte dell'assessorato all'urbanistica a dare il via senza tutti i necessari approfondimenti sul partner privato. Inoltre, chi si nasconde dietro le fiduciarie a cui fa capo l'Immobiliare Tre? C'è qualche consigliere comunale, di maggioranza o di opposizione, che può chiedere lumi su questo? O dobbiamo rassegnarci ad una Vicenza a cui restano ignoti i beneficiari di accordi pubblico-privato perché ormai sembra disseminata di fiduciarie quanto e più della Svizzera?
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