Per BPVi e Veneto banca in corsa anche i fondi Apollo e Apax
Domenica 9 Ottobre 2016 alle 11:40 
				
			
			
			Di Sara Bennewitz, da la Repubblica
Banche venete nel mirino degli investitori esteri. Non solo Jaime Dimon di Jp Morgan, avrebbe avvicinato Alessandro Penati di Atlante, per fare un'offerta su Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, ma anche Apax, Apollo e Jc Flowers si sarebbero già fatte avanti. Solo che prima di aver completato una ristrutturazione finanziaria e industriale le due banche sono appetibili solo a prezzi stracciati, e inferiori rispetto a quanto pagato da Atlante in aumento di capitale (0,34 volte il tangible asset), ma al momento il fondo non ha fretta. Penati resta convinto, che per quanto quella delle banche venete sia un'impresa titanica, l'operazione è possibile. Certo risanare le banche non è la missione di Atlante, che è nato per altri scopi, tuttavia solo dopo aver avviato la ristrutturazione, il fondo potrebbe aprire il capitale delle due banche ai private equity o ad altri istituti interessati a co-investire insieme al fondo.
Continua a leggereMps, si teme che l'aumento di capitale vada deserto come per BPVi e Veneto Banca
Venerdi 23 Settembre 2016 alle 09:28 I piccoli azionisti di Monte dei Paschi cominciano a sentire puzza di bruciato. L'associazione "Azione Mps" ieri ha interrotto il silenzio che regnava a Siena da settimane chiedendo a governo e Consob di capire cosa succede: "Il Monte dei Paschi è da settimane al centro di manovre oscure e preoccupanti. Una ricapitalizzazione di ingente ammontare, risultato di un progetto di affrettata cessione dell'intero portafoglio di sofferenze, ed un nuovo piano industriale: l'unico risultato che questi annunci hanno prodotto sono state le dimissioni dell'amministratore delegato Fabrizio Viola e del presidente Massimo Tononi, insieme al continuo crollo del valore borsistico".			
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			I piccoli azionisti di Monte dei Paschi cominciano a sentire puzza di bruciato. L'associazione "Azione Mps" ieri ha interrotto il silenzio che regnava a Siena da settimane chiedendo a governo e Consob di capire cosa succede: "Il Monte dei Paschi è da settimane al centro di manovre oscure e preoccupanti. Una ricapitalizzazione di ingente ammontare, risultato di un progetto di affrettata cessione dell'intero portafoglio di sofferenze, ed un nuovo piano industriale: l'unico risultato che questi annunci hanno prodotto sono state le dimissioni dell'amministratore delegato Fabrizio Viola e del presidente Massimo Tononi, insieme al continuo crollo del valore borsistico".			
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			L'ambasciatore Usa John Philips e Fitch per il "sì" al referendum: sollevata una questione di dignità e sovranità nazionale
Martedi 13 Settembre 2016 alle 21:35 Una questione di dignità e sovranità nazionale (che "lorsignori" vogliono ridurre a lontani ricordi). Oggi si possono leggere due notizie estremamente gravi. La prima è la presa di posizione netta e chiara dell'ambasciatore statunitense in Italia John Philips (nella foto di archivio col nostro presidente del consiglio, ndr) che riguardo al referendum costituzionale. Ebbene il rappresentante del paese che si è autoproclamato "padrone del mondo", afferma senza mezzi termini che al referendum deve vincere il Sì. Come riporta l'ANSA Philips dichiara la vittoria del NO "sarebbe un passo indietro per gli investimenti stranieri in Italia" e che il Sì alla riforma costituzionale "offre una speranza sulla stabilità di governo per attrarre gli investitori".			
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			Una questione di dignità e sovranità nazionale (che "lorsignori" vogliono ridurre a lontani ricordi). Oggi si possono leggere due notizie estremamente gravi. La prima è la presa di posizione netta e chiara dell'ambasciatore statunitense in Italia John Philips (nella foto di archivio col nostro presidente del consiglio, ndr) che riguardo al referendum costituzionale. Ebbene il rappresentante del paese che si è autoproclamato "padrone del mondo", afferma senza mezzi termini che al referendum deve vincere il Sì. Come riporta l'ANSA Philips dichiara la vittoria del NO "sarebbe un passo indietro per gli investimenti stranieri in Italia" e che il Sì alla riforma costituzionale "offre una speranza sulla stabilità di governo per attrarre gli investitori".			
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			Referendum Costituzionale, il comitato "Vicenza per il No": questa riforma fu il programma della P2
Mercoledi 31 Agosto 2016 alle 17:30Questa mattina, 31 agosto, presso la sede della CGIL di via Vaccari, il comitato Vicenza per il No ha presentato il programma della campagna referendaria che vedrà il popolo italiano decidere tra il Si ed il No alla riforma Renzi - Boschi. L'unica testa presente era VicenzaPiù. Per il comitato erano presenti Maurizio Ferron segretario provinciale della Fiom Cgil, Roberta Radic del coordinamento nazionale No Triv, Luigi Poletto e Cinzia Bottene rispettivamente vice presidente e dirigente dell'ANPI della provincia di Vicenza. Il comitato, costituitosi già a febbraio 2016, ha in programma numerosi appuntamenti, il 16 e 17 settembre prossimo all'istituto Canova, con la partecipazione di Lorenza Carlassare e Gaetano Campo giorno 16 e Roberta De Monticelli e Armando Spataro giorno 17. Il comitato ha inoltre altri appuntamenti in programma, non ancora definiti nei tempi e modi e che comunicherà a breve, da quello con Marco Travaglio direttore de Il Fatto Quotidiano a quello con l'intellettuale e politico Raniero La Valle. Continua a leggere
Pedemontana, Luca Zaia annuncia segnali positivi da Roma
Mercoledi 10 Agosto 2016 alle 10:40 «Segnali positivi da Roma, a settembre la partita finanziaria sarà chiusa». L'asse con Delrio, il ruolo del direttore Bramezza. Scrive Filippo Tosatto su "Il Mattino di Padova" di oggi: "«La Pedemontana? Il clima che si respira al tavolo tecnico con il commissario Vernizzi è assolutamente sereno e collaborativo, credo che la partita si possa chiudere entro settembre. Roma, lo dico per rispetto della verità, non lavora contro di noi: c'è la volontà di sciogliere questo nodo, io sono fiducioso». Luca Zaia si sbilancia e profetizza un'imminente fumata bianca sul versante della copertura finanziaria - 1,6 miliardi di euro - al completamento della superstrada che correrà per 95 km tra Spresiano e Montecchio Maggiore.			
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			«Segnali positivi da Roma, a settembre la partita finanziaria sarà chiusa». L'asse con Delrio, il ruolo del direttore Bramezza. Scrive Filippo Tosatto su "Il Mattino di Padova" di oggi: "«La Pedemontana? Il clima che si respira al tavolo tecnico con il commissario Vernizzi è assolutamente sereno e collaborativo, credo che la partita si possa chiudere entro settembre. Roma, lo dico per rispetto della verità, non lavora contro di noi: c'è la volontà di sciogliere questo nodo, io sono fiducioso». Luca Zaia si sbilancia e profetizza un'imminente fumata bianca sul versante della copertura finanziaria - 1,6 miliardi di euro - al completamento della superstrada che correrà per 95 km tra Spresiano e Montecchio Maggiore.			
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			Stravolgere la Costituzione, lo vogliono Matteo Renzi e la JP Morgan
Lunedi 8 Agosto 2016 alle 11:28 
				
			
			
			L'autore di questa opinione Giorgio Langella, Segretario PCI Veneto, è uno dei nostri commentatori, che da diverse aree politiche portano un contributo alla discussione e al confronto democratico.
Quali sono le vere ragioni per un cambiamento sostanziale della Costituzione? Questa è la domanda che si dovrebbe porre in ogni occasione ai fautori della (contro)riforma costituzionale. La si dovrebbe porre assieme ad un altro quesito fondamentale e sempre eluso: che necessità c'è di cambiare in maniera radicale una Costituzione se questa non è stata ancora pienamente attuata? Le risposte che vengono date a quest'ultima questione sono di per sé imbarazzanti.
Continua a leggerePedemontana sotto i fari di Meletti e Vecchi su Il Fatto: per lo Stato una bomba da 20 miliardi. Crimì chiede spiegazioni a Zaia
Domenica 24 Luglio 2016 alle 20:46 Continuano le prese di posizione intorno al caso Strada Pedemontana Veneta, in passato spesso al centro dei nostri approfondimenti che ne evidenziavano le criticità, le para-legalità e le mosse discusse del commissario di turno, Silvano Vernizzi. A rendere incandescente la "situazione" è stato un articolo inchiesta pubblicato sabato su Il Fatto Quotidiano a firma di Giorgio Meletti e Davide Vecchi. Sono stato lunedì scorso a Roma presso la blindatissima redazione de Il fatto invitato da Giorgio Meletti che conoscevo fin dagli anni 90 quando io operavo a Roma nel campo dell'informatica e lui era uno dei primi giornalisti specializzati del settore di cui scriveva su Il Mondo: io ero orgoglioso di aver lavorato nella galassia della Apple (allora Apple Computer) e mostravo orgoglioso una mia foto con Steve Jobs del 1985 e lui era stato il giornalista italiano prescelto da Bill Gates nel 1987 per farsi intervistare.			
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			Continuano le prese di posizione intorno al caso Strada Pedemontana Veneta, in passato spesso al centro dei nostri approfondimenti che ne evidenziavano le criticità, le para-legalità e le mosse discusse del commissario di turno, Silvano Vernizzi. A rendere incandescente la "situazione" è stato un articolo inchiesta pubblicato sabato su Il Fatto Quotidiano a firma di Giorgio Meletti e Davide Vecchi. Sono stato lunedì scorso a Roma presso la blindatissima redazione de Il fatto invitato da Giorgio Meletti che conoscevo fin dagli anni 90 quando io operavo a Roma nel campo dell'informatica e lui era uno dei primi giornalisti specializzati del settore di cui scriveva su Il Mondo: io ero orgoglioso di aver lavorato nella galassia della Apple (allora Apple Computer) e mostravo orgoglioso una mia foto con Steve Jobs del 1985 e lui era stato il giornalista italiano prescelto da Bill Gates nel 1987 per farsi intervistare.			
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			Nel fondo Atlante, "salvatore" di BPVi, non solo istituzioni italiane, ma anche la tedesca Allianz
Venerdi 13 Maggio 2016 alle 07:53 Guardate la tabella in pagina, perché aiuta a capire cosa c’è e cosa  manca. Riporta l’elenco dei 67 soggetti che hanno contribuito in  Atlante, il fondo salva-banche da 4.249 milioni di euro. La lista spazia  dagli 845 milioni di Intesa Sanpaolo e Unicredit, al singolo milione  versato dalla Popolare di Cividale o dalla Cassa di Ravenna. Nel  complesso sono impegnate 67 istituzioni, eppure ne spicca una diversa  dalle altre: Allianz. Ciò che rende unico questo assicuratore,  più del suo contributo da 50 milioni, è il suo passaporto. Non è  italiano. Non c’è un altro marchio estero in Atlante (al netto dei  contributi di Generali attraverso le sue controllate europee), né è  stato spiegato perché il gruppo tedesco resti il solo.			
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			Guardate la tabella in pagina, perché aiuta a capire cosa c’è e cosa  manca. Riporta l’elenco dei 67 soggetti che hanno contribuito in  Atlante, il fondo salva-banche da 4.249 milioni di euro. La lista spazia  dagli 845 milioni di Intesa Sanpaolo e Unicredit, al singolo milione  versato dalla Popolare di Cividale o dalla Cassa di Ravenna. Nel  complesso sono impegnate 67 istituzioni, eppure ne spicca una diversa  dalle altre: Allianz. Ciò che rende unico questo assicuratore,  più del suo contributo da 50 milioni, è il suo passaporto. Non è  italiano. Non c’è un altro marchio estero in Atlante (al netto dei  contributi di Generali attraverso le sue controllate europee), né è  stato spiegato perché il gruppo tedesco resti il solo.			
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			BPVi, "sfuma" la quotazione in Borsa. Nonostante questa ipotesi, Atlante conferma il suo impegno
Venerdi 22 Aprile 2016 alle 09:35 
				
			
			
			Sulla BPVi ancora lucciole per lanterne dei talenti del web che non imparano da Tirozzi. Con valori e liquidità giù, Iorio e Dolcetta guardano alla Cdp con Variati nel Cda
Lunedi 11 Aprile 2016 alle 23:54 A volte si prova orgoglio per le proprie "creature", a volte ci si chiede perchè col tempo si rovinino. Ebbene ieri sera, domenica 10 aprile, chi vi scrive ha gioito per aver lanciato nel 2004 nella Minetti Vicenza di volley femminile di A1 Valentina Tirozzi  allora non ancora diciottenne e che ieri, appunto, da capitana della Pomì Casalmaggiore ha riportato in Italia dopo 6 anni la Volleyball Champions League. Non sempre, però, i talenti, per lo meno quelli da me lanciati, hanno mantenuto fino in fondo le promesse.			
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			A volte si prova orgoglio per le proprie "creature", a volte ci si chiede perchè col tempo si rovinino. Ebbene ieri sera, domenica 10 aprile, chi vi scrive ha gioito per aver lanciato nel 2004 nella Minetti Vicenza di volley femminile di A1 Valentina Tirozzi  allora non ancora diciottenne e che ieri, appunto, da capitana della Pomì Casalmaggiore ha riportato in Italia dopo 6 anni la Volleyball Champions League. Non sempre, però, i talenti, per lo meno quelli da me lanciati, hanno mantenuto fino in fondo le promesse.			
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