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Pedemontana, Luca Zaia annuncia segnali positivi da Roma

Di Rassegna Stampa Mercoledi 10 Agosto 2016 alle 10:40 | 0 commenti

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«Segnali positivi da Roma, a settembre la partita finanziaria sarà chiusa». L'asse con Delrio, il ruolo del direttore Bramezza. Scrive Filippo Tosatto su "Il Mattino di Padova" di oggi: "«La Pedemontana? Il clima che si respira al tavolo tecnico con il commissario Vernizzi è assolutamente sereno e collaborativo, credo che la partita si possa chiudere entro settembre. Roma, lo dico per rispetto della verità, non lavora contro di noi: c'è la volontà di sciogliere questo nodo, io sono fiducioso». Luca Zaia si sbilancia e profetizza un'imminente fumata bianca sul versante della copertura finanziaria - 1,6 miliardi di euro - al completamento della superstrada che correrà per 95 km tra Spresiano e Montecchio Maggiore.

Ma cos'è cambiato rispetto a qualche settimana fa, quando da più parti si esprimevano dubbi circa la capacità del concessionario Sis di reperire le risorse necessarie? «Penso che non sia un tabù ipotizzare di ridurre il pedaggio per tutti, affrontando il tema delle esenzioni in altra maniera», le parole del governatore «né mi risultano problemi di solidità finanziaria del concessionario: la discussione riguarda l'emissione di bond e i flussi di traffico ai quali il tavolo sta lavorando per assemblare in un unico studio, condiviso, le diverse proiezioni». Le stime sul traffico, quindi sul gettito da pedaggi e sulla redditività dell'infrastruttura, ecco il punto cruciale. Quando Sis si è rivolta a Jp Morgan per un'emissione di project bond pari al fabbisogno dell'opera, la società finanziaria ha "raccomandato" l'adesione all'offerta obbligazionaria di soggetti istituzionali "forti" - dalla Cassa depositi e prestiti alla Banca europea d'investimenti - capaci di garantire i mercati. Ma proprio da Cdp, sollecitata ad una sottoscrizione nell'ordine del centinaio di milioni, è parsa recalcitrante e ha dimezzato - da 30 a 15 mila - le previsioni di Jp Morgan sui veicoli giornalieri destinati a transitare sulla nuova arteria. Una valutazione non condivisa dal commissario delegato Silvano Vernizzi («I 30 mila sono una stima per difetto, quest'anno la rete autostradale veneta registra un +6,5% di traffico e la Pedemontana non ha alternative viarie») tale però da costituire un ostacolo al closing dell'operazione, introducendo elementi di incertezza tra i potenziali investitori. Così, esclusa una battaglia delle cifre destinata all'inconcludenza, le parti - commissario, Sis, ministero delle Infrastrutture, Regione, Cdp - hanno deciso di revisionare il piano economico-finanziario risalente al 2009, nell'obiettivo di renderlo più solido e "rassicurante". In che modo? Stimolando la domanda attraverso una riduzione tariffaria che potrebbe sfiorare il 20%, così da assicurare «fisiologicamente» l'aumento dei flussi (e degli utili) sull'asse Treviso-Vicenza, anche in presenza di volumi di traffico altrove invariati. Inoltre, in segno di "buona volontà", Matterino Dogliani, il presidente di Sis, ha accettato di iniettare 50 milioni supplementari di fondi societari, riducendo in misura proporzionale l'entità dei bond. Ma la partita - dopo l'altolà del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti («Obiezioni superate», assicurano in Regione) - si gioca anche nei palazzi della politica. Così Zaia, spalleggiato dalla capogruppo dem Alessandra Moretti, ha esercitato una prolungata moral suasion sul ministro "amico" Graziano Delrio. Né il direttore generale di Palazzo Balbi, Ilaria Bramezza, ha esitato a "capitalizzare" relazioni e rapporti intessuti negli anni trascorsi a capo della segreteria tecnica del ministero dei Lavori pubblici. «Non abbiamo interessi in gioco se non quelli di garantire il completamento dell'opera, i risarcimenti agli espropriati, che avanzano 300 milioni, ed il saldo a chi ha già lavorato», taglia corto il leghista «quel che è certo è che Pedemontana si farà. Siamo al punto di non ritorno, nonostante una minoranza rumorosa faccia il tifo perché salti tutto»".
di Filippo Tosatto da Il Mattino di Padova


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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