"Vedo gente, mi muovo, conosco, faccio cose.." sintetizzava in Ecce Bombo Nanni Moretti. Una battuta che in qualche modo si addice anche alla vita dei politici locali, assessori compresi. Chiariamo, si semplifica. Amministrare una città è un mestiere difficile ed impegnativo che comporta oltre agli onori anche molti oneri. In un ipotetica classe composta da vicentini medi, però, gli scolari, interrogati sugli incarichi dei diversi componenti della giunta Variati, rischierebbero di fare scena muta. Alzi la mano ad esempio chi, al volo, sa indentificare quali siano i compiti dell'assessore alla partecipazione, carica oggi coperta da Annamaria Cordova. Lo stesso vale per l'assessorato alla crescita del vicesindaco Jacopo Bulgarini D'Elci. Cosa fa? Che genere di preparazione serve? Chi incontra la persona scelta per svolgere quel ruolo? Difficile spiegare.
La sentenza n. 91 del 22 giugno 2017 (clicca qui) della Corte dei conti, sezione giurisdizionale della Lombardia, chiarisce in modo inequivocabile, scrive nella nota che pubblichiamo Maria Teresa Turetta rsponsabile di CUB Pubblico Impiego Vicenza, quali sono i vincoli per l'applicazione dell'articolo 19, comma 6, del dlgs 165/2001 e, di conseguenza, dell'articolo 110, comma 1, del dlgs 267/2000. Nella sentenza è censurato e condannato pesantemente l'affidamento di incarichi dirigenziali di tipo fiduciario - quindi senza concorso - a funzionari interni, che non mostrino di avere i requisiti di alta professionalità richiesti dalla legge.
"Quello della Giunta Variati è vero e proprio razzismo nei confronti dei vicentini. Presto presenteremo in Consiglio una mozione di sfiducia". Lo afferma Matteo Celebron, segretario cittadino della Lega Nord che, nella nota che pubblichiamo, attacca la Giunta comunale sul problema dei canoni e delle bollette non pagate dai nomadi. "A Vicenza - afferma Celebron - la Giunta Variati ha deciso che esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B: mentre i cittadini comuni sono subissati da bollette e scadenze, a Rom e Sinti è permesso impunemente di non pagare canone e bollette".
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Campo Marzo resta la spina nel fianco dell'Amministrazione Variati, ma il Consigliere con delega all'animazione dell'area Stefano Dal Pra Caputo non ci sta a parlare di fallimento. Una parola che era stata utilizzata dal consigliere Roberto Cattaneo durante uno degli ultimi consigli comunali. "Fa un po' incazzare" ha scritto Dal Pra Caputo sulla sua pagina Facebook postando una gallery di foto che immortalano le attività svolte in questi anni.
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Pubblicato alle 12.03, aggiornato alle 22.43. Politici sui social, ministri che prendono posizione su tutti gli argomenti dello scibile umano in 140 caratteri, congressi di partito che diventano eventi mediatici. Il linguaggio della politica è cambiato, per arrivare al cittadino elettore i capi popolo le provano tutte. La reazione più comune è, però, lo sbadiglio. L'uomo della strada se ne infischia. Basterebbe notare come ad ogni appuntamento elettorale cresca il numero degli astenuti, divenuti da tempo il primo partito d'Italia, per tirare questa conclusione. Inutile indagare qui le scelte e il percorso che ha portato dagli anni dell'impegno alla politica fatta con gli hashtag. Più facile invece tentare di comprendere se il concetto vale anche per le questioni più minute: quelle cittadine
"Per mantenere aperta la mia attività in questi anni ho fatto sacrifici, non solo economici". A parlare è Filippo Zanetti, nella sua doppia veste di assessore e libero professionsita dopo la pubblicazione del nostro articolo: I nove di Variati: la Giunta di Vicenza vista da vicino. In cinque dovranno cercarsi un lavoro se non confermati dopo le prossime elezioni. Zanetti, laureato triennale in statistica ed informatica per la gestione delle imprese, è uno dei protagonisti della seconda era a guida di Achille Variati. Eletto in Consiglio comunale nelle fila di Vicenza Capoluogo, dopo un primo mandato è stato chiamato dal sindaco nella squadra di governo e messo alla guida dell'assessorato alla semplificazione e all'innovazione. Un incarico al cui possibile venir meno si dice pronto a sopperire con la sua attività professionale tenuta parzialmente in stand by.
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Le cose non sono cambiate, se non in peggio. Da tempo, si legge in una nota, denunciamo con forza ed insistenza che il centro storico di Vicenza è abbandonato a se stesso e, anche a causa della perdurante crisi economica, si sta svuotando sempre più con la chiusura di molte attività .
"Il Movimento 5 stelle aveva sottolineato come una valutazione di impatto ambientale fosse necessaria a far prendere consapevolezza dei reali effetti delle azioni urbanistiche di Borgo Berga sul patrimonio di Vicenza. Ora i risultati dello studio purtroppo dimostrano che le nostre preoccupazioni non erano infondate. Per gli esperti il complesso edilizio è altamente impattante sul patrimonio culturale tanto che consigliano il blocco dei lavori e la demolizione degli edifici in costruzione" afferma il Senatore Enrico Cappelletti del M5S. "Questo - continua il senatore pentastellato - è il risultato delle politiche e delle scelte in materia urbanistica dell'attuale amministrazione di centro sinistra che ha perseguito le medesime finalità dell'amministrazione precedente a scapito del nostro territorio".
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Alberto Etenli e Gian Luca Deghenghi del Movimento Italia Sociale Vicenza ci inviano una nota sul Consiglio degli Stranieri, un'istituzione che abbiamo provato a valorizzare con oltre 10 ore di dibattiti su VicenzaPiu.tv nella fase pre elettiva dei suoi membri ma su cui anche noi abbiamo delle perplessità in quanto nata per vari motivi, molti dei quali da noi condivisi a differenza del Mis, di cui comunque accogliamo l'opinione, ma che si sono ridotti a uno spot mediatico con scarso seguito a vantaggio momentaneo della Giunta Variati ma senza un costrutto reale. Sta, però, agli immigrati e ai loro delegati dare un senso al loro "inizio" di partecipazione sia pure nell'indifferenza reale, fatta eccezione dell'assessore Isabella Sala, degli organi istituzionali che... "istituzzionalizzando" il Consiglio degli Stranieri pensano di aver esaurito il loro compito.
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Lungi da noi fare i conti i tasca alla Cisl e al Comune di Vicenza ma in tempi in cui i sindacati "storici" perdono iscritti come se piovesse e in mezzo a fitte sassaiole di accuse di essersi svenduti al padronato, la notizia della concessione della Giunta Comunale di 340 metri quadri di terreno al sindacato cattolico per soli 732 euro all'anno, fa un po' pensare (salvo errori la cifra è inferiore ai redditi catastali e nella relativa visura i mq sono 261 e non 340, mah) . Niente di illegittimo, per carità .
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