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Categorie: Politica
Ma gli assessori di Variati cosa fanno? Nomi "fantasy" e deleghe reali degli assessorati a Vicenza e nel Veneto
Venerdi 25 Agosto 2017 alle 13:25 | 1 commenti
"Vedo gente, mi muovo, conosco, faccio cose.." sintetizzava in Ecce Bombo Nanni Moretti. Una battuta che in qualche modo si addice anche alla vita dei politici locali, assessori compresi. Chiariamo, si semplifica. Amministrare una città è un mestiere difficile ed impegnativo che comporta oltre agli onori anche molti oneri. In un ipotetica classe composta da vicentini medi, però, gli scolari, interrogati sugli incarichi dei diversi componenti della giunta Variati, rischierebbero di fare scena muta. Alzi la mano ad esempio chi, al volo, sa indentificare quali siano i compiti dell'assessore alla partecipazione, carica oggi coperta da Annamaria Cordova. Lo stesso vale per l'assessorato alla crescita del vicesindaco Jacopo Bulgarini D'Elci. Cosa fa? Che genere di preparazione serve? Chi incontra la persona scelta per svolgere quel ruolo? Difficile spiegare.
La soluzione tautologica, "L'assessorato fa quello che l'assessore dice di fare", non chiarisce e forse poco importa. Qualche mese fa, in una breve inchiesta video che qui riproponiamo  avevamo evidenziato come in pochi tra i cittadini conoscano addirittura i nomi, sindaco a parte, di chi amministra, figuriamoci le funzioni. Con quei titoli, a volte vere e proprie dichiarazioni d'intenti, anche le mansioni degli assessorati restano criptiche.
Non tutte ovviamente: Dario Rotondi, assessore alla sicurezza, ha un incarico facilmente intuibile e lo stesso vale per Michela Cavalieri, Assessore alle Risorse economiche e alle politiche del lavoro. Sempre semplificando, uno controlla la città l'altra tiene conti. Più ostico capire, senza leggere ed informarsi in modo specifico, quali siano i compiti di Filippo Zanetti, assessore alla semplificazione e all'innovazione. Cosa è nuovo? Cosa si semplifica?
Il problema, un cruccio estivo di poco conto, sembra essere solo dei vicentini il cui primo cittadino cura così tanto la comunicazione, la formza, da rendere il resto, la sostanza, paradosamente, meno comprensibile.
Nel resto dei capoluoghi di provincia veneti, infatti, consultare il sito internet delle amministrazioni chiarisce in modo quanto meno più immediato la funzione svolte da ogni assessore, il cui nome non è sondo alla denominazione e i cui compiti non sono posposti alle identificazioni mediatiche e roboanti, quasi che la forma prevalga sul "quid".
Prendiamo, un esempio come un altro, Padova, sotto la voce "giunta" appare, come per il sito di Vicenza ma senza i nomi/attributi mediatici e di "fantasia", l'elenco dei componenti dell'amministrazione. Il sindaco in testa il suo vice al secondo posto e via via tutti gli altri. Nome cognome e deleghe, specifiche quanto basta per essere comprese a tutti. Si scopre così che l'assessore Andrea Colasio si occupa di cultura e musei, edilizia monumentale, turismo. Analogamente a Verona Ilaria Segala interviene in materia di Pianificazione urbanistica, Programmazione ed interventi per abbattimento barriere architettoniche, Edilizia privata, Edilizia economica e popolare, Ambiente. Chiaro semplice, forse, solo un po' noioso.
Ecco, appunto, risolto il problema.
A Vicenza siamo così, un po' creativi, inutile farne un caso: è una questione di stile.
Commenti
kairos
Inviato Venerdi 25 Agosto 2017 alle 13:26
Ma il Vicesindaco e gli assessori sono nominati dal Sindaco...quindi lui ne ha contentezza delle loro conoscenze, competenze e abilità. Non sempre queste appaiono, ma al Sindaco sono ben note. Infatti dalle loro non-opere li riconsocerete.
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