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Consiglio degli stranieri, Alberto Etenli e Gian Luca Deghenghi del Movimento Italia Sociale Vicenza: inutile presa in giro per gli stranieri ed i vicentini. VicenzaPiù: ora tocca a loro

Di Note ufficiali Mercoledi 28 Dicembre 2016 alle 14:29 | 0 commenti

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Alberto Etenli e Gian Luca Deghenghi del Movimento Italia Sociale Vicenza ci inviano una nota sul Consiglio degli Stranieri, un'istituzione che abbiamo provato a valorizzare con oltre 10 ore di dibattiti su VicenzaPiu.tv nella fase pre elettiva dei suoi membri ma su cui anche noi abbiamo delle perplessità in quanto nata per vari motivi, molti dei quali da noi condivisi a differenza del Mis, di cui comunque accogliamo l'opinione, ma che si sono ridotti a uno spot mediatico con scarso seguito a vantaggio momentaneo della Giunta Variati ma senza un costrutto reale. Sta, però, agli immigrati e ai loro delegati dare un senso al loro "inizio" di partecipazione sia pure nell'indifferenza reale, fatta eccezione dell'assessore Isabella Sala, degli organi istituzionali che... "istituzzionalizzando" il Consiglio degli Stranieri pensano di aver esaurito il loro compito.

È anche vero, però, che il nuovo organo, sia pure solo consultivo, abbia avuto necessità di tempo per "costruire" il suo regolamento, ma c'è ora da sperare che la parte propositiva prenda il sopravvento su quella mediatica e burocratica. Altrimenti sarà difficle dar torto al... Mis, di cui riportiamì, quindi, le critiche.

 

Il "Consiglio delle cittadine e dei cittadini stranieri di Vicenza", assemblea pseudo-istituzionale consultiva atta a mettere in relazione i rappresentanti delle comunità di stranieri residenti in città con il Consiglio Comunale, sta dimostrando tutta la sua inutilità e la sua inadeguatezza. Ricordiamo - dichiarano Alberto Etenli e Gian Luca Deghenghi del Movimento Italia Sociale Vicenza - come già le elezioni di febbraio connotarono l'iniziativa come un avvilente (e moderatamente costoso) flop, in quanto si recarono al voto appena il 13% degli aventi diritto, segnale di un forte disinteresse da parte degli stessi stranieri nonostante i tentativi di coinvolgimento messi in atto dal Sindaco.
Oggi apprendiamo dal Giornale di Vicenza che il consiglio degli stranieri si è riunito ieri (12 membri su 21), per la seconda volta dopo la seduta inaugurale del 3 marzo scorso, e che l'unico atto formale compiuto è l' approvazione del regolamento interno.Orbene, se le due sole sedute in un anno, oltretutto a ranghi ridotti (per la difficoltà - come constata la stessa presidente Marina Grulovic - "di riunire tutti, tra ferie, malattie, feste religiose, imprevisti ed assenze dovute a viaggi nei paesi d' origine"), sono indizio di quella che sarà la produttività del "parlamentino" degli stranieri vicentini, ci sembra, a ben vedere, che gli stessi membri dell' assemblea dimostrino poco impegno e che non abbiano, loro per primi, tempo da dedicare a questo deprimente teatrino.
Appare chiara, dunque, la sostanziale inutilità di questa parodia di organo voluto da Variati ed altri paladini comunali dell' integrazione forzata.
Se mettiamo, poi, sul piatto della bilancia anche il diffuso e giustificato "malumore" che nei vicentini suscitò la realizzazione di questo progetto, possiamo oggi parlare di una trovata decisamente fallimentare, come è del resto l'intero approccio di questa amministrazione al problema immigrazione-integrazione, fatto principalmente di operazioni di facciata mentre lascia irrisolti i veri problemi.
Riteniamo opportuno, a questo punto, che il prossimo sindaco ponga fine all'inutile esperienza del consiglio degli stranieri e non si avventuri a sprecare altre migliaia di euro in analoghe insulse iniziative di carattere ideologico, in un momento in cui i soldi pubblici dovrebbero essere destinati a progetti ben più seri e degni, magari anche a favore di quelle categorie di vicentini in difficoltà che non godono del privilegio di sedere, come i rappresentanti degli stranieri, direttamente in consiglio comunale.

Alberto Etenli e Gian Luca Deghenghi del Movimento Italia Sociale Vicenza 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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