Sede Cisl: il Comune concede 340 mq a prezzo stracciato. Altro che il cattivone di Hüllweck...
Sabato 22 Agosto 2015 alle 17:34 | 0 commenti
Lungi da noi fare i conti i tasca alla Cisl e al Comune di Vicenza ma in tempi in cui i sindacati "storici" perdono iscritti come se piovesse e in mezzo a fitte sassaiole di accuse di essersi svenduti al padronato, la notizia della concessione della Giunta Comunale di 340 metri quadri di terreno al sindacato cattolico per soli 732 euro all'anno, fa un po' pensare (salvo errori la cifra è inferiore ai redditi catastali e nella relativa visura i mq sono 261 e non 340, mah) . Niente di illegittimo, per carità .
Sono cose assolutamente regolari e infatti la determina 813 del 22 aprile scorso, pubblicata sull'albo pretorio del Comune di Vicenza, è accessibile a tutti. Si tratta della concessione in uso per nove anni di un pezzo di terreno che confina con la nuova sede Cisl di Via Carducci.
Una sede, peraltro, costata svariati milioni di euro (il costo esatto non si trova in rete e nei giornali da nessuna parte). Qualcuno potrebbe dire: ci mancherebbe che il Comune non dia in concessione un'area alla Cisl a prezzo stracciato! Vero, come è vero che quando si parla di un sindacato appena travolto dallo scandalo degli stipendi d'oro - pagati ad alcuni dirigenti come denunciato all'universo mondo da un sindacalista poi "epurato" - fare i conti in tasca a qualcuno viene quasi automatico.
Ma attenzione, il Comune di Vicenza non sempre è stato magnanimo nei confronti della confederazione di Via Carducci. Perché anche se il diavolo se ne va, il colpo di coda poi si fa sentire. Così è successo che nel lontano 2008, poco settimane prima del canto del cigno di Enrico Hüllweck, la sua amministrazione gioca uno sgambetto alla Cisl. La querelle riguarda gli oneri di urbanizzazione, con il sindacato che sosteneva di essere stato obbligato a pagare per la nuovissima sede di via Carducci anche per quello che non intendeva realizzare, ovvero esercizi commerciali. La faccenda, finita in tribunale, si è conclusa nel 2010 con il ricorso al TAR perso dalla Cisl in quanto il Tar del Veneto ha dato ragione al municipio, riconoscendo l'obbligo per l'organizzazione sindacale di pagare al Comune i circa 310mila euro contestati (l'ex segretario provinciale della Cisl Luigi Copiello ne aveva contati 150mila).
Alla faccia della buona convivenza! Per fortuna la Giunta Comunale del più mite Variati ha concesso, sempre lo stesso anno, l'uso per 5 anni dell'area di 340 metri quadrati confinante con la nuova sede del sindacato e con la palestra di atletica pesante. L'accordo mira - si legge nella prima determina - ad evitare che l'’area diventi sede di scarichi abusivi. "La Cisl, che per il terreno pagherà al Comune un canone annuo di 680 euro - afferma il Comune - realizzerà una recinzione in prosecuzione di quella prevista per la nuova sede e un nuovo cancello".
Detto e fatto. Ma poi la concessione è scaduta il 30 aprile 2015 e la CISL ha chiesto di continuare a utilizzare l'area di proprietà comunale. "Non avendo il Comune di Vicenza previsione di utilizzo di detta area, si tiene di rinnovare la concessione in uso della medesima a C.I.S.L. Unione Sindacale Territoriale di Vicenza", sancisce Palazzo Trissino, fissando però delle condizioni. Non più cinque anni, ma nove, e un canone di concessione annuo di 732 euro. Cinquantadue euro in più, insomma. Scherzandoci sopra si può dire che per alcuni l'intera cifra può sembrare un bruscolino mentre altri diranno che Variati ci ha provato, ma proprio non ce la fa ad assere avido e "cattivone" come il suo predecessore.
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