Corriere Economia: Vicenza, la seconda «mission impossible» di Viola
Lunedi 12 Dicembre 2016 alle 09:19
La seconda missione impossibile di Fabrizio Viola lo riporta su luoghi a lui noti. Il nuovo amministratore delegato della Banca Popolare di Vicenza era già stato sotto Monte Berico alla fine degli anni Novanta, con il ruolo di responsabile della finanza, primi garibaldini anni dell’era Zonin, il cui epilogo (8,75 miliardi di euro distrutti, 120 mila soci coinvolti) ha contribuito all’incarico a Viola. A tre mesi dall’uscita dal Monte dei Paschi di Siena – che se oggi ha una possibilità di futuro lo deve soprattutto all’agire del suo ex amministratore delegato, capace di riportare in utile i conti di una banca agonizzante – Viola si imbarca in un’altra missione impossibile.
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BPVi, mancava una procedura informatica sulla compravendita di azioni
Venerdi 18 Novembre 2016 alle 09:14
Ordini lavorati «a mano», registri su un file excel senza password e modificati da qualsiasi dipendente. E il progetto di un sistema informatico imparziale nella gestione degli ordini di compravendita delle azioni, quello che a inizio 2015, prima dello scatenarsi della bufera indotta dalle ispezioni Bce il presidente Gianni Zonin aveva immaginato come un «Borsino» gestito dall’Istituto centrale delle banche popolari, che è rimasto al palo per tre anni. Mentre sul fronte delle azioni di responsabilità , dopo il via libera di Veneto Banca l’attenzione si sposta ora su Popolare di Vicenza, che ha convocato la sua assemblea il 13 dicembre, nuovi elementi emergono sugli elementi critici del passato.
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Stefano Righi: "Veneto e Vicenza a caccia di cash". VicenzaPiù: se accelera il giro della morte, quella vera, basta un Sì o serve un No?
Lunedi 14 Novembre 2016 alle 22:12
Aggiungiamo qualche conto all'articolo di Stefano Righi su Corriere Economia che vi abbiamo proposto stamattina alle 9.26 perchè disegna il dramma delle due ex Popolari Venete. Ci permettiamo di aggiungere solo che se il sistema bancario ha di fatto già perso 1.2 - 1.3 miliardi di euro con le quattro banche "risolte" (fallite, ndr) in centro Italia (1.8 miliardi erano quelli "immessi" per evitare il crac, 500 - 600 milioni quelli che Ubi è disposta a tirare fuori per comprarne tre delle quattro, sia pur già ripulite, almeno sulla carta) altri 2.5 miliardi del Fondo Atlante, che arrivano sempre da quel sistema con in testa, oltre alle non solidissime Intesa e Unicredit, anche Cassa Depositi e Prestiti (alias Poste Italiane e risparmi dei libretti postali, warning!) sono già evaporati in Banca Popolare di Vicenza e in Veneto Banca.
Continua a leggereVeneto Banca, gli azionisti voteranno per avviare causa civile nei confronti del vecchio cda di Flavio Trinca e Vincenzo Consoli
Mercoledi 9 Novembre 2016 alle 09:39
Tre pagine per spiegare perché è fondato l’esercizio dell’azione di responsabilità nei confronti dei vertici pregressi di Veneto Banca. A svelare i dettagli dell’unico punto all’ordine del giorno nell’assemblea di mercoledì prossimo è la relazione del Consiglio di amministrazione che, su iniziativa del board allora guidato da Stefano Ambrosini e con la conferma di quello poi capitanato da Beniamino Anselmi, aveva affidato alla società di consulenza forensic di Umberto Tombari (e successivamente alla valutazione degli advisor legali dello studio Orrick) un’attività di approfondimento istruttorio sulla proposta di iniziativa giudiziaria.
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Corriere economia: Veneto banca e BPVi verso la fusione, ma tecnicamente già fallite
Lunedi 31 Ottobre 2016 alle 09:23
Un intervento al limite del crollo. Un po’ come il palazzo rosso di Amatrice, rimasto in piedi durante la prima ondata sismica e crollato giovedì scorso. Proprio in quelle ore le quasi contemporanee dichiarazioni di Gianni Mion, presidente delle Banca Popolare di Vicenza e di Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo, hanno fatto intendere a molti come la situazione in Veneto sia andata ben oltre il livello di guardia. Non tanto per la severa presa di posizione da parte della Bce — che sembra avere suggerito la fusione tra i due istituti veneti e il contemporaneo aumento da 2,5 miliardi di euro (a carico di chi?) — quanto per il nervosismo fatto trapelare da due presidenti — Mion e Guzzetti — avvezzi al mondo della finanza, navigatori di ogni mare e poco inclini al sensazionalismo.
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Stefano Righi su CorEconomia "La riforma delle Popolari: Sondrio, Creval, Bper e Bari come gli ultimi dei Mohicani"
Martedi 18 Ottobre 2016 alle 09:59
Ventuno mesi dopo il decreto legge del 20 gennaio 2015, chi ha potuto ha resistito. Come gli indiani d'America davanti all'avanzata dell'esercito confederale, che ai loro occhi rappresentava la modernità e soprattutto la fine di un mondo autoreferenziale che si perpetuava da secoli. Taluni sono stati spazzati via dalle loro stesse nefandezze: l'operare congiunto di Samuele Sorato e Gianni Zonin hanno portato al fallimento de facto della Banca Popolare di Vicenza, né più né meno di quanto Vincenzo Consoli e Flavio Trinca hanno fatto con Veneto Banca (15 miliardi di euro il buco diretto dei due gioiellini del Nordest). Poi c'è stata la Popolare dell'Etruria e del Lazio, altro esemplare caso di attaccamento al territorio. Altri hanno ceduto subito: Ubi ha accolto il dettato di legge più di un anno fa; altri ancora sono giunti al traguardo nei giorni scorsi (Banco Popolare e Popolare di Milano).
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Veneto Banca, i rilievi Bce rivolti al cda di Favotto che non fermò Consoli
Martedi 2 Agosto 2016 alle 09:30
Quel cda che non fermò Consoli. Riparte il conto alla rovescia per l'assemblea azionisti di Veneto Banca, lunedì 8 agosto. La seconda in tre mesi, che torna a villa Spineda di Volpago del Montello, dopo esser finita il 5 maggio al Palexpo di Marghera, scenario del «ribaltone» che issò al comando il cda guidato da Stefano Ambrosini. Si vedranno ora partecipazione e tono dell'assemblea, che cade giusto un anno dopo l'uscita di scena di Vincenzo Consoli. Solo un anno fa. Ma con quel che è successo intanto a Montebelluna e Vicenza pare trascorsa un'èra geologica.
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Aumenti: frenata per Banco Popolare, per Veneto Banca ordini per un milione. Azione di responsabilità si allontana, arriva Consob
Mercoledi 15 Giugno 2016 alle 09:14
Veneto Banca, l'aumento di capitale per ora non raccoglie più di un milione di euro. Mentre gli ispettori Consob tornano in banca, per sorvegliare da vicino il collocamento ai risparmiatori delle azioni dell'aumento di capitale, e l'assemblea per decidere dell'azione di responsabilità slitta a settembre. Resta alta l'attenzione intorno alla ricapitalizzazione da un miliardo di euro di Veneto Banca, partito da una settimana in una situazione in cui lo spettro della Brexit, ovvero dell'uscita della Gran Bretagna dall'Ue che potrebbe uscire dal referendum del 23 giugno, sta rendendo sempre più proibitive le condizioni di contesto. Lo si vede, su un piano parallelo, nella situazione ben più favorevole del Banco popolare, che nelle stesse date di Veneto Banca deve trovare un altro miliardo per procedere nella fusione con Bpm. Le indiscrezioni danno per raccolto già il 20% del totale, con una buona risposta allo sportello nel collocamento in opzione ai soci.
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Bugie con gambe corte e elenco soci lungo: ecco i Montebelluna Papers di Veneto Banca, i Panama Papers al contrario. Diocesi di Treviso perde meno di Ferretto ma più di Trinca con Consoli non pervenuto: Zonin pare un martire
Mercoledi 27 Aprile 2016 alle 23:17
Che le bugie abbiano le gambe corte è un vecchio proverbio. Che di bugie le banche, in primis le due Popolari venete, abbiano subissato i loro poveri soci, circa 200.000 in tutto, azzerando di 10 miliardi il loro patrimonio è cosa altrettanto risaputa. Ma, dopo aver creduto alle sue risposte in passato (societarie ma anche su pressioni presunte, ma negate, sui suoi vertici e contro di noi da parte di una dinastia vicentina, vecchia ma non tanto da essere beccata recentissimamente con le mani nel sacco dopo aver evaso 71 milioni di euro), ci sorprende che Veneto Banca, che avevamo sempre immaginato come migliore (meno peggiore?) di altre dica bugie.
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Franco Conte, presidente Codacons Veneto a VicenzaPiu.Tv: "non sottoscrivete aumento BPVi"
Giovedi 21 Aprile 2016 alle 17:55Franco Conte, presidente di Codacons Veneto, è venuto nello studio di VicenzaPiu.Tv per parlare della Banca Popolare di Vicenza e soprattutto delle sue sorti: oggi, 21 aprile, è partito il tour per l'offerta pubblica per la sottoscrizione delle azioni della Banca. Un’operazione con la quale Codacons Veneto non è d’accordo. "Deontologicamente e moralmente diciamo ai nostri assistiti di non sottoscrivere nuove azioni" dice Conte, che sottolinea il concetto che i soci di BPVi erano soci "mutualistici" e non speculatori a cui si indirizza l'attuale aumento di capitale. "Ma come faccio a dare credito a queste persone che hanno il nome di Bolla in Veneto Banca e di Dolcetta in Banca Popolare di Vicenza che non hanno ancora di fatto avviato una... multa per divieto di sosta a Zonin e Trinca. Sono persone non credibili. Una volta ci sei cascato ma non ha senso che adesso tu li segua nei progetti di rilancio, anche se vuoi speculare: questa gente non merita la tua fiducia."
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