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Franco Conte, presidente di Codacons Veneto, è venuto nello studio di VicenzaPiu.Tv per parlare della Banca Popolare di Vicenza e soprattutto delle sue sorti: oggi, 21 aprile, è partito il tour per l'offerta pubblica per la sottoscrizione delle azioni della Banca. Un’operazione con la quale Codacons Veneto non è d’accordo. "Deontologicamente e moralmente diciamo ai nostri assistiti di non sottoscrivere nuove azioni" dice Conte, che sottolinea il concetto che i soci di BPVi erano soci "mutualistici" e non speculatori a cui si indirizza l'attuale aumento di capitale. "Ma come faccio a dare credito a queste persone che hanno il nome di Bolla in Veneto Banca e di Dolcetta in Banca Popolare di Vicenza che non hanno ancora di fatto avviato una... multa per divieto di sosta a Zonin e Trinca. Sono persone non credibili. Una volta ci sei cascato ma non ha senso che adesso tu li segua nei progetti di rilancio, anche se vuoi speculare: questa gente non merita la tua fiducia."

L’invito del presidente di Codacons Veneto è chiaro: non sottoscrivere l’aumento di capitale. E le ragioni sono due: "Uno: no perché sei risparmiatore e come tale non fare speculazione! Due: questa gente non merita fiducia perché è la stessa che ha creato la macchina che ha portato a questo disastro".
In tanta delusione, però, Conte non si scoraggia. "Sono fiducioso che le cause restituiranno ai risparmiatori i loro soldi con gli interessi. Quindi coraggio, non scoraggiatevi, non mollate. Questa vicenda finirà bene, perché i risparmiatori, quelli che hanno comprato azioni mutualistiche e quelli che non volevano speculare, avranno ragione di fronte ai giudici."