Lettera aperta a Gervasutti: i responsabili della crisi
Lunedi 3 Maggio 2010 alle 16:41Giorgio Langella, segr. prov. PdCI, Federazione della sinistra - Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta al direttore de Il Giornale di Vicenza, Ario Gervasutti
Egregio direttore,
ho letto (scrive Langella ieri) con la dovuta attenzione l'editoriale "Lo sciopero, il 1° maggio e il lavoro che non c'è" da Lei firmato e pubblicato ieri (1° maggio, n.d.r.) nella prima pagina del Giornale di Vicenza. Ebbene, dissento.Â
Continua a leggereIl 1° maggio di Giorgio Langella (Segr. Prov. PdCI)
Sabato 1 Maggio 2010 alle 18:31
I primi tre mesi del 2010 segnano un peggioramento delle condizioni del lavoro e questo è un "fenomeno" diffuso in ogni provincia, in ogni settore. Un altro operaio è morto da poco alla Zambon di Almisano, un ennesimo caduto sul lavoro perché da inizio anno sono quasi 300 in tutta Italia, un numero enorme anche in relazione alla crisi occupazionale che stiamo vivendo.
Continua a leggerePrimo Maggio, un diritto e un valore
Giovedi 29 Aprile 2010 alle 16:48Federazione Della Sinistra, PRC, PdCI di Vicenza - La decisione di alcune Amministrazioni Comunali della provincia di derogare all'apertura degli esercizi commerciali nella giornata del Primo Maggio, festa dei lavoratori, è stupefacente e sconcertante.
Si vede chiaramente come la civile e democratica società italiana sia arrivata in nome dell'introito economico e a scapito della lavoratrice, del lavoratore, a negare il valore del Primo Maggio.
Continua a leggereNecrologio Mussolini su GdV: no alle confusioni
Mercoledi 28 Aprile 2010 alle 19:47Federazione della Sinistra, Prc, PdCi Vicenza (ricevuto alle 14.28)
Oggi è l'anniversario della liberazione di Vicenza.
Sessantacinque anni fa numerosi partigiani vennero uccisi dai nazi-fascisti in fuga.
Ricordiamo un episodio tra tutti: l'eccidio di Monte Crocetta, avvenuto nella tarda mattinata del 28 aprile 1945.
Ma oggi sul Giornale di Vicenza (a pag.63, nella foto) viene pubblicato un necrologio che recita: "Nel sessantacinquesimo anniversario della sua morte - Onore al Duce d'Italia cav. Benito Mussolini - Ucciso per mano partigiana".
La crisi continua nel vicentino: dati e analisi
Martedi 27 Aprile 2010 alle 20:13Nella nostra provincia i dati evidenziano, da gennaio a marzo di quest'anno, una situazione tragica che si aggiunge a quella drammatica del 2009:
• le aperture di crisi hanno colpito 54 aziende (nello stesso periodo del 2009 furono 48) coinvolgendo 897 lavoratori (nello stesso periodo del 2009 furono 590);
Due scritte contro PdCI al Villaggio del Sole
Sabato 24 Aprile 2010 alle 23:34Federazione della Sinistra, Prc, PdCI Vicenza - Oggi, sulla vetrina della sede del Partito dei Comunisti Italiani - Federazione della sinistra del Villaggio del Sole a Vicenza, sono stati affissi due "manifesti" con intento chiaramente provocatorio.
Rimarchiamo che tale atto avviene alla vigilia del 65° anniversario della Liberazione. Atti come quello avvenuto oggi, pur se di modesta gravità , sono indicativi di una situazione ormai generalizzata che porta a cancellare le radici stesse della nostra democrazia nata dalla resistenza.
Continua a leggere25 aprile, l'equidistante è dalla parte del fascismo
Sabato 24 Aprile 2010 alle 10:5725 aprile, Bella ciao o La canzone del Piave?
Mercoledi 21 Aprile 2010 alle 21:58Giorgio Langella - Dai giornali: Giovanni Azzolini, sindaco leghista di Mogliano Veneto (comune del trevigiano), ha dato disposizioni affinché il 25 aprile la banda comunale non suoni la classica canzone partigiana "Bella ciao". Al suo posto, per festeggiare la Liberazione, il sindaco ha richiesto l'esecuzione de "La canzone del Piave", canto patriottico risalente alla Prima Guerra Mondiale.
Continua a leggereUn altro "caduto sul lavoro", considerazioni
Martedi 13 Aprile 2010 alle 19:40
Ieri un operaio è morto alla Zambon di Almisano. Un ennesimo caduto sul lavoro. Da inizio anno sono quasi 300 in tutta Italia. Un numero enorme anche in relazione alla crisi occupazionale che stiamo vivendo.
Alla famiglia di Sebastiano Storti deceduto così tragicamente va tutta la nostra solidarietà anche se siamo coscienti che questo non basta, né può bastare. Sappiamo che la disperazione e la rabbia non può essere confortata con qualche parola di circostanza.
Comunque ci sembra necessario fare qualche considerazione.
Il governo cosa ha fatto in questi due anni? E cosa sta facendo oggi?
Poco o niente. Anzi peggio. Il decreto 106109 voluto dal ministro Sacconi (240 pagine e 149 articoli) è chiamato "correttivo" della legge per la sicurezza sul lavoro del governo Prodi (Dlgs 106/09 del 9 aprile 2008). Ma di correttivo non c'è nulla, anzi quella legge viene stravolta. Vengono inserite regole e cavilli burocratici che favoriscono l'imprenditore privilegiando la "produzione" a scapito della sicurezza. L'obiettivo di queste decisioni governative non è certo quello di garantire ai cittadini il diritto a un lavoro sicuro, ma quello di permettere a "lorpadroni" profitti sempre maggiori. Produrre garantendo la necessaria sicurezza nel posto di lavoro costa troppo? La soluzione di "lorpadroni" è quella di lavorare in condizioni sempre più precarie.
Ma chi governa non si limita a questo. Alla recente "convention" (a lorsignori piacciono molto i termini inglesi) della Confindustria di Parma il ministro Sacconi ha annunciato la cancellazione dello Statuto dei Lavoratori (legge 300 del 20 maggio 1970) e la sua sostituzione con uno "statuto dei lavori" che, sicuramente, toglierà quelle poche garanzie ancora esistenti per chi lavora. Il leader della CISL, Bonanni, si adegua e, riscuotendo grande consenso da parte di "lorpadroni", non perde occasione per attaccare la CGIL. Lorsignori ci dicono che ci vuole sempre maggiore flessibilità e mobilità . Ci vogliono far credere che il lavoro costa troppo e che i salari sono alti. Pretendono che la crisi venga pagata dai lavoratori e non da chi l'ha provocata. In poche parole vogliono cancellare gli ultimi diritti rimasti, azzerare la costituzione repubblicana, costruire una società basata sul profitto individuale dei "padroni del vapore". Lo vogliono fare dopo aver distrutto qualsiasi forma di solidarietà e dopo aver ridotto il sistema industriale italiano a una situazione di crescente declino.
La situazione è estremamente difficile, grave e peggiora di giorno in giorno. Ma non ci possiamo arrendere. Facciamo un appello a tutte le forze politiche e sociali democratiche: mettiamo da parte i distinguo e lottiamo uniti per dare una svolta alla rassegnazione e all'accettazione della sconfitta come fatto ineludibile. Uniti si può ancora lottare. Uniti si può vincere.
Giorgio Langella
Federazione della sinistra, Prc, PdCI
Persone e non spazzatura
Lunedi 12 Aprile 2010 alle 15:49
E' estremamente disumano l'atteggiamento delle amministrazioni comunali nei confronti delle famiglie rom e sinte, che oggi a causa dell'intolleranza sono costrette ad essere nomadi, quando invece sarebbero volentieri stazionarie. Costrette ad errare da una zona all'altra della provincia vicentina, sono cacciate come se fossero la peste, senza tenere conto delle esigenze di studio e di sosta di queste famiglie.
I comuni non dovrebbero deliberare su misure proibizioniste antibivacco per "nomadi", ma, come da legge regionale, sulle piazzole di sosta temporanea e su microaree. Farebbero senz'altro un atto di civiltà e umanamente degno.
Abbiamo in questi decenni dimenticato la nostra solidarietà verso le famiglie più povere, e verso queste persone che ci portavano le notizie dal mondo e vendevano alle donne che attendevano, le stoviglie necessarie a sostituire quelle consunte o rotte, che ci intrattenevano con i loro spettacoli erranti. Il nostro individualismo che ci porta a pensare solo ai "schei" e non agli altri, ci fa gettare nella spazzatura coloro che non ci servono più e che disgustano il decoro delle nostre città , dei nostri quartieri e la vista ai nostri cittadini.
Se questa è la civiltà del XXI secolo c'è di che vergognarsi.
Irene Rui - dip. Politiche migratorie ed etniche PRC
Federazione della Sinistra coordinamento PRC-PdCI, di Vicenza