25 aprile, Bella ciao o La canzone del Piave?
Mercoledi 21 Aprile 2010 alle 21:58 | 3 commenti
Giorgio Langella - Dai giornali: Giovanni Azzolini, sindaco leghista di Mogliano Veneto (comune del trevigiano), ha dato disposizioni affinché il 25 aprile la banda comunale non suoni la classica canzone partigiana "Bella ciao". Al suo posto, per festeggiare la Liberazione, il sindaco ha richiesto l'esecuzione de "La canzone del Piave", canto patriottico risalente alla Prima Guerra Mondiale.
Ci sembra che anche questa iniziativa evidenzi la volontà , da parte di chi detiene il potere oggi in Italia, di cancellare la memoria che è alla base del sistema democratico. È bene sempre ricordare che la democrazia è stata conquistata con enormi sacrifici con una guerra di liberazione contro l'occupante nazista e i suoi servitori fascisti. Voler cancellare oggi i simboli di quella lotta (il 25 aprile e la canzone "Bella ciao" sono tra questi) ha il significato, pratico e per nulla simbolico, di ripristinare i disvalori del regime fascista.
Ricordiamo che la Resistenza ha permesso agli italiani di riscattare un periodo buio nel quale era stata cancellata qualsiasi libertà e qualsiasi forma di solidarietà . Ricordiamo anche che forme di razzismo e di xenofobia sono, oggi, all'ordine del giorno e che sono alimentate da leggi volute dal governo Berlusconi-Bossi e molto prossime a quelle leggi razziali che furono (e sono) segno distintivo dei regimi fascisti.Chiediamo a tutti i cittadini democratici di partecipare alle manifestazioni del 25 aprile. Manifestiamo con i simboli dei partigiani e delle organizzazioni che hanno sconfitto il fascismo. Cantiamo "Bella ciao" e le canzoni partigiane. Gridiamo il nostro dissenso verso chi vuole cancellare la memoria. Dimostriamo, a chi vuole impossessarsi della nostra vita, che noi non ci stiamo e che lotteremo sempre per i nostri ideali di giustizia, solidarietà e uguaglianza tra tutte le persone.
ORA E SEMPRE RESISTENZA!
Giorgio Langella
Federazione della sinistra - PdCI-PRC provincia di Vicenza
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