Quotidiano | Categorie: Politica, Famiglia

Primo Maggio, un diritto e un valore

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 29 Aprile 2010 alle 16:48 | 0 commenti

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Federazione Della Sinistra, PRC, PdCI di Vicenza  -  La decisione di alcune Amministrazioni Comunali della provincia di derogare all'apertura degli esercizi commerciali nella giornata del Primo Maggio, festa dei lavoratori, è stupefacente e sconcertante.

Si vede chiaramente come la civile e democratica società italiana sia arrivata in nome dell'introito economico e a scapito della lavoratrice, del lavoratore, a negare il valore del Primo Maggio.

Il consacrare il consumismo anche da parte delle istituzioni, che per prime dovrebbero difendere il valore del diritto dei lavoratori ad essere riconosciuti come persone e non come merci di scambio, va a scapito di una società civile e progredita che non mette più in primo piano la persona e il diritto della lavoratrice e del lavoratore di trascorrere i giorni festivi, comprese le domeniche, per se e la propria famiglia; fa venire meno quei valori che portano al cittadino a vivere armoniosamente con il proprio territorio e imbarbarisce la società, la individualizza e toglie il principio di solidarietà, il senso di comunità.
Con il negare il Primo Maggio ci siamo spinti troppo in là, è indispensabile perciò, porre uno stop a tutto questo e tutelare di più i lavoratori, che hanno diritto alle loro festività, alle loro domeniche. Si deve ritornare quindi alla chiusura festiva degli esercizi commerciali sia per ricostruire un tessuto sociale basato sul valore della persona, sia per il diritto dei lavoratori.
Ricordiamo inoltre, che il Primo Maggio non è una festa qualsiasi, è la commemorazione dell'autodeterminazione dei lavoratori; nasce come momento di lotta internazionale di tutti i lavoratori, senza barriere geografiche, né sociali, per affermare i propri diritti, per raggiungere obiettivi comuni, per migliorare la propria condizione. "Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire" fu la parola d'ordine e le otto ore fu la richiesta di limite legale dell'attività lavorativa. La storia del Primo Maggio rappresenta, oggi, il segno delle trasformazioni che hanno caratterizzato i flussi politici e sociali all'interno del movimento operaio dalla fine dell'Ottocento ad oggi, non festeggiarlo significa rendere vano il lavoro fatto e le vittime che il movimento ha lasciato nel corso della storia. Chiediamo agli amministratori di ritirare l'autorizzazione all'apertura degli esercizi per il primo maggio e alle lavoratrici e ai lavoratori, di affermare il loro diritto a festeggiare. Non lasciate che il padrone vi rubi anche questo diritto.

Irene Rui


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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