Sabato 15 Gennaio 2011 alle 23:05
Giuliano Ezzelini Storti, Prc, FdS - Le percentuali che emergono dalla consultazione referendaria a Mirafiori (FIAT) ci danno una rappresentazione chiara che gli operai hanno saputo dare, in maggioranza, un segno di dignità , di autorevolezza e di forza per non essersi piegati al ricatto di Marchionne. In gioco c'era e c'è il contratto nazionale e la democrazia nei luoghi di lavoro: questo è stato capito e la lotta deve continuare! I vertici FIAT sanno benissimo, perchè i padroni sanno fare "i conti" perfettamente, che la vittoria che hanno avuto nel referendum è frutto del voto impiegatizio (storicamente filopadronale) e del ricatto, quindi non controllano assolutamente, come a Pomigliano, i lavoratori trattandoli come schiavi.
Continua a leggere
Sabato 15 Gennaio 2011 alle 11:51
Giorgio langella, PdCI, FdS - E così, il ricatto di Marchionne ha ottenuto una esigua maggioranza di SI da parte dei lavoratori di Mirafiori
(foto Ansa.it). Il 54% dei lavoratori di Mirafiori, infatti, ha approvato l'accordo del 23 dicembre scorso. Anzi, ha subito le decisioni altrui. Marchionne l'aveva detto, governo e Lega l'avevano confermato, i sindacati firmatari dell'accordo (FIM-CISL, UILM-UIL, FISMIC, UGL) l'avevano accettato senza dir nulla, gran parte dei dirigenti del PD lo aveva sottoscritto: o vincevano i si o Mirafiori sarebbe stata chiusa. Quando si dice un "voto libero e democratico".
Continua a leggere
Sabato 15 Gennaio 2011 alle 01:45
Giorgio Langella, PdCI, FdSÂ -Â Le notizie Ansa al momento: "Dopo lo scrutinio dei primi tre seggi allo stabilimento di Mirafiori e 2.180 schede esaminate il no prevale con il 52,43% e 1.143 voti. I si hanno raggiunto quota 1.011 voti con il 52,43%. Le schede bianche o nulle sono 26 par all'1,19%".
Gli operai del montaggio, quelli che lavorano alla catena, quelli che vedono peggiorate le condizioni di lavoro da un accordo indecente e illegittimo, non hanno paura.
Continua a leggere
Venerdi 14 Gennaio 2011 alle 10:43
Giorgio Langella, PdCI, FdS -   Mirafiori è iniziato il referendum (illegittimo) dei lavoratori. Lo chiamano referendum ma è un ricatto bello e buono. Anzi cattivo. Marchionne ha detto chiaramente che o vince il si all'accordo che ha imposto o la Fiat va da un'altra parte. Dichiarazioni ammissibili da parte di un manager che prende decine di milioni di euro non da come va la fabbrica ma da come va la borsa, ma che dovrebbero suscitare una reazione da parte dei partiti politici che siedono in parlamento.
Continua a leggere
Categorie: Politica
Giovedi 13 Gennaio 2011 alle 21:17
Giorgio Langella, PdCI, FdS - La consulta ha giudicato incostituzionale la norma principale della legge sul "legittimo impedimento". Quella norma, che permetteva al primo ministro di "autocertificare" il proprio "impedimento" per un periodo di sei mesi, è stata giudicata in contrasto con l'articolo 3 della Costituzione.
Continua a leggere
Giovedi 13 Gennaio 2011 alle 00:14
Oliviero Diliberto* - Se qualcuno contestava l'illegittimità del referendum a Mirafiori, onestà vorrebbe che con le ultime notizie cambiasse idea. Cosa sta succedendo alla Fiat che già non sia successo? Sta succedendo che alla Carrozzerie la produzione è stata fermata dall'azienda perché le gerarchie possano riunire i lavoratori e spiegare l'accordo a modo loro. E come se non bastasse vogliono sapere come voteranno, se si o no. Qui siamo oltre l'illegittimità . Siamo alla cancellazione brutale di ogni diritto di libertà e democrazia (leggi anche qui).
Continua a leggere
Mercoledi 12 Gennaio 2011 alle 18:50
Giorgio Langella, FdSÂ -Â La Fiat sta condizionando il voto del referendum sull'accordo per Mirafiori. A quanto riferiscono
le agenzie di stampa, i lavoratori vengono convocati a gruppi dai "capi" che danno loro le indicazioni di come e cosa votare. Per fare queste "assemblee" l'azienda sospende la produzione per tutto il tempo necessario.
Continua a leggere
Categorie: Politica, Storia
Martedi 11 Gennaio 2011 alle 18:15
Irene Rui, Guido Zentile, Prc, Fds - A risposta di quanto sostenuto dall'europarlamentare della Lega Mara Bizzotto (Giornale di Vicenza del 9 gennaio e
VicenzaPiù dell'8 gennaio), in un mondo dove i valori civili, politici e democratici stanno andando in frantumi, disgregare lo Stato Italiano, solo in nome di Dio Capitale, perché questo è il federalismo fiscale, dare ai ricchi e togliere ai poveri, è antidemocratico e sintomo dell'ingordigia di un ceto politico vicino al padronato.
Continua a leggere
Lunedi 10 Gennaio 2011 alle 22:30
Giorgio Langella, PdCi, FdS - Matteo Renzi, il sindaco di Firenze soprannominato "rottamatore" per le critiche alla dirigenza del suo partito, il PD, è entrato nella questione degli accordi Fiat dichiarando: "Ho visto con piacere che tutto il Pd pensa che gli investimenti che la Fiat vuole fare siano una grande occasione. Forse è la prima volta dopo tanti anni che la Fiat, invece di chiedere i soldi degli italiani per la cassa integrazione, li mette per un progetto industriale. E' una gigantesca occasione per l'Italia in un momento in cui chiudono tante aziende".
Ma il Renzi ha letto il testo degli accordi di Mirafiori e Pomigliano?
Continua a leggere