Quotidiano | Categorie: Politica, Storia

Rui e Zentile a Mara Bizzotto: la Lega Nord e l'Unità d'Italia

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 11 Gennaio 2011 alle 18:15 | 0 commenti

ArticleImage

Irene Rui, Guido Zentile, Prc, Fds  - A risposta di quanto sostenuto dall'europarlamentare della Lega Mara Bizzotto (Giornale di Vicenza del 9 gennaio e VicenzaPiù dell'8 gennaio), in un mondo dove i valori civili, politici e democratici stanno andando in frantumi, disgregare lo Stato Italiano, solo in nome di Dio Capitale, perché questo è il federalismo fiscale, dare ai ricchi e togliere ai poveri, è antidemocratico e sintomo dell'ingordigia di un ceto politico vicino al padronato.

Mettere il federalismo in primo piano, rispetto al valore dell'Unità d'Italia, è semplicemente opportunismo politico della Lega e dei movimenti leghisti che hanno il solo obiettivo di dividere e non di unire; di quei movimenti che si fanno portavoce del popolo e poi favoriscono i loro padroni.
C'è da chiedersi il popolo "padano" pensa veramente che il federalismo porterà ricchezza al nostro Paese? Il dividere l'Italia in tanti "sotto-staterelli" fa bene, o no, al popolo? Lo aiuta a risolvere i suoi problemi o peggiora, invece, la già precaria povertà? Se il federalismo porta più soldi ai Comuni perché i sindaci di tutta Italia si stanno allarmando?
Il buco della sanità veneta che è già gestita direttamente dalla Regione, può essere un esempio di come possono andare le cose. Una volta che ogni istituzione si deve arrangiare per garantire i servizi, se questa è in deficit il popolo paga ed ecco che i lavoratori e pensionati, residenti in Veneto dovranno pagare un'Irpef del 9% in busta paga (aggravando il già magro stipendio) per riassettare il buco sanitario fatto dalla Regione.
Cari cittadini questo è quello che ci aspetta con il federalismo fiscale. Le Regioni che producono ricchezza riusciranno a sopravvivere e quelle più disagiate faranno pagare ai cittadini i servizi, con imposte o chiudendo gli stessi (vedi maternità a Noventa Vicentina).
I presupposti del federalismo sarebbero sostanzialmente tre: garantire alle istituzioni locali il potere di gestire le risorse fiscali prelevate nei rispettivi territori; ridefinire le prestazioni essenziali e i costi per eliminare gli sprechi; la presenza di un meccanismo compensativo che riequilibri le risorse al fine di garantire le prestazioni, là dove le istituzioni non sono in grado. Tutto questo discende da un presupposto: la presenza di un efficiente sviluppo economico nelle Regioni e di un'organizzazione fiscale efficace, dove tutti i cittadini versino le imposte. Ciò che per esempio, nel Veneto con la crisi economica e un tasso di disoccupazione, crescente, è da un pezzo che non c'è. O meglio le aziende producono all'estero, mentre i cittadini rimangono a casa e arrancano tra lavoretti precari, o emigrano; ciò che abbiamo conosciuto in passato. In questo modo non si può creare benessere economico, il contribuente non potrà versare imposte, ci sarà una contenuta fiscalizzazione per le imprese, e la Regione sarà sempre più povera. Questo per lor Signori non fa testo e si perdono invece nel non riconoscere l'Unità d'Italia per rafforzare la loro idea secessionista e anticostituzionale. Le feste repubblicane come il centocinquantenario dell'Unità d'Italia vanno rispettate come il Natale e la Pasqua. O per lor signori hanno importanza solo le feste che sono un appetibile boccone commerciale?
Carissima Bizzotto e a quelli che Lei rappresenta, l'Unità d'Italia è importante, poiché l'intento dei Patrioti di allora, fu quello di liberare il popolo dalla schiavitù dei latifondisti e di uno Stato oppressore, che tenevano il popolo soggiogato all'ignoranza, alla povertà, e soprattutto non soggetto a riconoscersi nei diritti. Questo vale, sia per il Regno Borbonico, sia per la Repubblica di Venezia, sia per lo Stato della Chiesa. L'intento, non riuscì molto bene e ci vollero anni, il passaggio di due guerre mondiali, e le lotte operaie, per poter riconoscere il diritto di voto senza censo di donne e uomini, per il nuovo diritto di famiglia che riconobbe la donna come soggetto di diritto, per lo Statuto dei lavoratori che voi volete smantellare.
L'Unità d'Italia ha dato l'avvio a tutto questo ed è importante poiché potrebbe portare un po' di luce al popolo italiano.

 


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network