Gelmini copia Moretti, complice Donazzan
Sabato 9 Gennaio 2010 alle 13:48
Tetto per gli stranieri nelle scuole dopo la sperimentazione a Vicenza e l'adesione del Veneto
Si allarga all'Italia, grazie a una nota arrivata dal Ministero che fa capo a Mariastella Gelmini, la sperimentazione introdotta con successo lo scorso anno a Vicenza dall'assessore all'Istruzione (nonché vice sindaco) Alessandra Moretti su un quota del 35% riservata ad alunni stranieri nelle prime classi delle elementari (a breve si partirà , a seconda dei quartieri, anche con medie e scuole dell'infanzia).
Dopo l'iniziale adesione della Regione Veneto (giunta di centro destra) all'iniziativa di Vicenza (centro sinistra), tramite l'omologo assessore, Elena Donazzan, che afferma di essersene fatta promotrice presso la Gelmini, con la nota ministeriale (Governo di centro destra) la sperimentazione del tetto (abbassato al 30%) viene estesa a tutta l'Italia e riguarderà da settembre 2010 le prime classi delle elementari, delle medie e delle superiori.
Mentre ‘l'ideatrice originaria', Alessandra Moretti mette in guardia sulla generalizzazione del tetto, senza tenere eventualmente conto di situazioni diverse da valutare caso per caso e delle indicazioni degli organi scolastici territoriali, e si lamenta del taglio dei fondi destinati alla scuola e che sarebbero necessari anche a promuovere, come vorrebbe la stessa nota ministeriale, l'italiano nelle scuole in cui ci siano stranieri, la Cgil Veneto giudica il provvedimento come ‘calato dall'alto' e come un'ulteriore ghettizzazione.
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475mila euro a protezione civile da Regione
Mercoledi 30 Dicembre 2009 alle 15:51
Protezione civile: dalla Regione 475 mila di euro per mezzi e dotazioni al Vicentino
Due milioni e ottocentomila euro a favore di enti locali e di associazioni del volontariato per l'acquisto di mezzi e dotazioni necessarie per gli interventi di Protezione civile e per le sedi distrettuali per le attività di emergenza e di Protezione civile. E' l'ammontare dei contributi deliberati oggi dalla Giunta Regionale del Veneto, su proposta dell'assessore alla Protezione civile Elena Donazzan. Alla provincia di Vicenza andranno un totale di 475 mila euro.
I contributi saranno erogati a favore dei progetti che sono risultati in testa alle graduatorie previste dal bando regionale, formate tenendo conto sia delle risorse già presenti sul territorio regionale in termini di attrezzature, mezzi, sedi e magazzini dedicati alla protezione civile, sia al valore del progetto nell'ambito di ciascun distretto di protezione civile.
Per l'acquisto di attrezzatura andranno 100 mila euro alla Provincia di Vicenza, 100 mila euro al comune di Grumolo delle Abbadesse, 80 mila euro alla protezione civile Misquilese di Mussolente, 100 mila euro all'associazione volontari di protezione civile di Nove, 24 mila euro per il gruppo volontari di protezione civile di Cogollo del Cengio, 20 mila euro al comitato volontario di protezione civile di Montecchio Maggiore e 51 mila euro alla squadra antincendi boschivi di Valstagna.
"Il 2009 - spiega l'assessore Donazzan - è stato un anno impegnativo per la Protezione civile del Veneto che ha saputo distinguersi per capacità organizzativa, per formazione e per disponibilità in emergenze come l'Abruzzo e nelle attività quotidiane sul territorio nazionale. Lo strumento dei bandi, grande novità di programmazione introdotta dalla nostra Regione, permette di intervenire con equità e strategia per potenziare il sistema regionale di Protezione civile".
I contributi sono stati stanziati con risorse del bilancio 2009. La delibera approvata rimanda a successivi provvedimenti di Giunta lo scorrimento delle graduatorie dei progetti giudicati ammissibili, in relazione alle risorse disponibili.
Continua a leggereIncontro tra i sindaci e la Donazzan
Lunedi 7 Dicembre 2009 alle 16:46Ulss 4 Alto Vicentino
A THIENE UN INCONTRO TRA I SINDACI DELLA CONFERENZA ULSS 4 E L'ASSESSORE REGIONALE ELENA DONAZZAN
Mercoledì 9 dicembre 2009 alle ore 15,00 presso il Municipio di Thiene si terrà un' incontro tra l' Assessore Regionale all'Istruzione ed al Lavoro Elena Donazzan e i Sindaci della Conferenza dell'Ulss 4 Alto Vicentino al fine di illustrare tutte le possibilità date dalla Regione Veneto agli enti locali per concrete azioni di sostegno al reddito ed all'occupazione. All'incontro parteciperanno alcuni soggetti sociali che stanno già progettando iniziative in coerenza con le possibilità introdotte dalle deliberazioni regionali.
"L'incontro di mercoledì - sottolinea il Presidente della Conferenza Alberto Toldo - costituisce una delle tappe dell'azione che i Sindaci dell'Alto Vicentino intraprendono per affrontare in modo coerente e sistematico il tema dell'occupazione che riguarda ciascuno degli amministratori e che si pone oggi come il tema più importante che il cittadino ci chiede di affrontare." Più in generale, il confronto si svolgerà sulle possibilità date ai Comuni di essere attori attivi e concreti a fronte del grande problema dell'occupazione che la crisi economica degli ultimi mesi ha accentuato.
Continua a leggereIn merito al "caso Donazzan"
Mercoledi 2 Dicembre 2009 alle 18:50FLC-CGIL Vicenza
In merito all'opuscolo Europa: unita, libera, forte. 1989/2009. 20 anni dalla caduta del muro. prodotto a cura dell'assessore regionale Donazzan
Scienza o storie? Storia o propaganda?
Vorremmo intervenire nella discussione aperta dalla distribuzione dell'opuscolo Europa: unita, libera, forte. 1989/2009. 20 anni dalla caduta del muro, nelle scuole secondarie superiori della provincia a cura dell'Assessore regionale Elena Donazzan.
Iniziando col porre una domanda: cosa si intende per Storia e qual è il suo status disciplinare? Condividendo l'impostazione degli insegnati dell'ITIS Rossi, noi diamo per acquisito che la Storia debba essere scritta da storici, cioè da coloro che ricercano e indagano sul passato basandosi su dati osservabili (le fonti), interpretate sulla base di dati certi, cercando spiegazioni degli eventi. In questo sta la distinzione che la lingua anglosassone compie tra history e story: la Storia come scienza è distinta dalla narrazione di storie o storielle.
Tale ci pare la qualità dell'opuscolo distribuito, non scritto da uno studioso, senza citazioni bibliografiche o di fonti dirette, con marcata caratterizzazione ideologica dell'autore.
Qualche anno fa l'assessore Donazzan aveva compiuto un'operazione simile, distribuendo tra gli studenti un'opuscolo sulle foibe, ugualmente privo dei requisiti della scientificità storica e legato ideologicamente a movimenti politici di estrema destra.
Non di errore si tratta quindi, ma di determinazione precisa e politica.
Condividiamo le considerazioni degli insegnati del dipartimento di lettere e storia dell'istituto Rossi, le condividiamo perché frutto di chi intende la scuola come luogo di confronto e sviluppo dei giovani nel pluralismo e nella ricerca critica nei confronti della realtà presente e passata. L'esperienza didattica di chi, ogni giorno, spiega ai ragazzi che la storia si fa sulle fonti e non raccontando o assemblando storie con puri fini ideologico-politici, come avviene nel suddetto opuscolo.
C'è poi il merito. Anche noi, nell'opuscolo, vediamo omissioni e riabilitazioni inquietanti. Non si citano il fascismo e il nazismo tra gli orrori del Novecento nel nostro paese, per esempio. Si prescinde dalle leggi razziali del 1938, dalla violenza su cui si è instaurata e si è mantenuta al potere una dittatura in Italia, dall'alleanza criminale con il regime di Hitler. Riteniamo inopportuna e pericolosa la rivisitazione di simboli propri dell'estrema destra italiana degli anni '70. Sono esempi.
In un momento di nefasti tagli alla scuola pubblica, invitiamo l'assessore Donazzan a non sprecare il denaro di tutti per iniziative di carattere propagandistico. Le fedi che professa le tenga per sé.
Noi preferiamo un confronto basato sulle fonti e non sulle fedi, sul pluralismo delle idee e non sui libri su commissione.
Nel concludere ci piace ricordare l'art. 33 della nostra Costituzione: "L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento".
FLC-CGIL Vicenza
Interrogazione sul "caso Donazzan"
Lunedi 30 Novembre 2009 alle 12:24On. Daniela Sbrollini
INTERROGAZIONE ON. SBROLLINI
Al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca On. Mariastella Gelmini
Premesso che
Da settimane in Veneto si è "acceso" un dibattito politico che ogni giorno si arricchisce di nuovi sviluppi, e che vede come attore principale l'Assessore Regionale all'istruzione Elena Donazzan.
Il dibattito si snoda attorno ad una pubblicazione dal Titolo: "Europa: unita, libera, forte. 1989/2009. 20 anni dalla caduta del muro". Pubblicazione a cura dell'Associazione "Strade d'Europa" e finanziata dall'Assessorato Regionale, con relativa distribuzione del manuale nelle scuole superiori della Provincia di Vicenza.
Considerato che
Il volume in questione, realizzato con finanziamenti pubblici, si è dimostrato essere un vero e proprio assemblaggio di testi estratti da altre pubblicazioni e da siti internet, con un uso esagerato della tecnica del "Copia/Incolla" senza neppur realizzare la bibliografia per avere il giusto riscontro delle fonti utilizzate.
Gli autori del volume, associati a "Strade d'Europa", sono dei giovani studenti universitari privi di titoli scientifici ed esperienza didattica, ai quali con assoluta superficialità è stato dato il compito di spiegare a coetanei momenti fondamentali della storia recente che hanno rilanciato il processo d'Integrazione Europea.
Il contenuto del Testo distribuito presenta la storia in modo marcatamente impregnato di ideologia neo fascista.
Nel volume si parla di II Guerra Mondiale senza nominare le parole Fascismo e Nazismo, e non si presenta la vittoria su questi ultimi, frutto della Resistenza e degli alleati Angloamericani, come elemento fondante per la riconquista della Democrazia e della Costituzione Repubblicana.
Nell'analizzare il testo, molti insegnanti di scuola superiore hanno potuto constatare le chiare discrepanze storiche presenti nel volume.
L'interrogante chiede al Ministro:
Se è a conoscenza dei fatti qui riportati.
Quale giudizio complessivo il Ministro dà di quanto sopra riportato. Fatto questo, che coinvolge sicuramente il mondo scolastico, ma che colpisce soprattutto il tessuto civile e culturale della nostra Provincia.
Quali iniziative il Ministro intenda promuovere per non lasciar cadere nell'indifferenza fatti di questa gravità .
Se la spesa, sostenuta dalla Regione e dall'Assessorato competente, si possa giudicare legittima.
On. Daniela Sbrollini
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Il libro sul Muro di Berlino in tribunale
Mercoledi 25 Novembre 2009 alle 19:27
A confermarlo è l'autore Wolfgang Pruscha
Il professore tedesco: «Dicono di aver copiato poche righe e invece hanno saccheggiato intere pagine»
Il libro sul Muro di Berlino? Finirà in tribunale. A confermarlo è l'autore Wolfgang Pruscha, che ha visto i testi di molte delle pagine del suo sito www.viaggio-in-germania.de copiati di peso nella pubblicazione realizzata con il contributo di Regione Veneto e Provincia di Vicenza. Le dichiarazioni riportate oggi dalla stampa dell'assessore regionale Elena Donazzan e dell'assessore provinciale Andrea Pellizzari trasformano in realtà l'ipotesi di una causa per violazione del copyright da parte del professore tedesco residente in Italia (ad Altavilla Vicentina) da 25 anni.
Pruscha in questo modo smentisce l'assessore Donazzan che ieri aveva minimizzato parlando di "solo due pagine scaricate da wikipedia" (vedere il video di youtube http://www.youtube.com/watch?v=Hv7rt3YWasg al minuto 0:50)
"In questi giorni sono stato molto indeciso se fare causa o meno per la violazione del copyright che ha interessato i testi del mio sito www.viaggio-in-germania.de - commenta Wolfgang Pruscha -. Attendevo un passo indietro, il riconoscimento dell'opera di plagio, le scuse da parte dei responsabili prima di decidere il da farsi: gli autori, la Regione Veneto e la Provincia di Vicenza. Ritengo però insufficienti le scuse offerte alla stampa al solo scopo di ribadire le loro astratte ragioni. Oggi, infatti, dai giornali apprendo che sia l'assessore regionale Elena Donazzan, sia l'assessore provinciale Andrea Pellizzari si ostinano a difendere il metodo con cui è stato redatto il libretto "Europa: unita, libera, forte" e a minimizzare le loro gravi responsabilità . A questo punto non mi resta che andare in tribunale e rivolgermi ad un giudice per chiedere di essere riconosciuto come il vero autore dei testi e per ottenere un risarcimento, soprattutto per una questione di principio. Dicono di aver copiato poche righe e invece hanno saccheggiato intere pagine, tagliando le considerazioni che non si piegavano alle loro intenzioni e alla loro ideologia. Non posso fare finta di nulla di fronte a tanta arroganza".
Di seguito* il testo in cui Wolfgang Pruscha spiega dettagliatamente le sue motivazioni
Il dossier completo sul libro sui Muro di Berlino è consultabile nel sito www.matteoquero.it
*Perché chiedo un risarcimento dei danni - Wolfgang Pruscha
1) Una delle motivazioni che mi hanno spinto a mettere online, ormai più di 10 anni fa, i primi contenuti del sito www.viaggio-in-germania.de che oggi è probabilmente il più grande e più completo sito in lingua italiana sulla Germania, è stata quella di condividere con altri le mie conoscenze sulla Germania e la sua lingua, letteratura, filosofia e storia. Fin dall'inizio ho offerto ai visitatori del mio sito la possibilità di ri-pubblicare i miei testi, sia su carta che in forma digitale, ma a due condizioni: il mio esplicito permesso - vorrei poter valutare prima il contesto in cui essi verranno pubblicati - e la chiara indicazione della fonte del testo (in internet anche un apposito link). Queste condizioni sono chiaramente indicate nella "pagina del copyright" (www.viaggio-in-germania.de/contatto.html) alla quale si può accedere tramite un link inserito in tutte le pagine del sito. Oggi i miei testi si trovano, in versione intera o tramite citazioni anche consistenti, in parecchi libri, tesine scolastiche, tesi di laurea e siti internet amatoriali e professionali e di questo sono molto contento. In tutti i casi queste pubblicazioni hanno avuto il mio permesso esplicito. Finora non l'ho mai negato.
2) Un caso come quello del libro "Europa: unita, libera, forte" non mi è mai capitato in tutta la mia vita professionale. Due pagine del mio sito che riguardano la storia del Muro di Berlino (www.viaggio-in-germania.de/muro-berlino.html e www.viaggio-in-germania.de/muro-berlino2.html ) sono state quasi interamente copiate (nel libro "Europa: unita, libera, forte" questi testi miei occupano circa 4-5 pagine) - senza chiedermi il permesso e senza che ci sia la minima indicazione della fonte. E questo non in un fascicolo amatoriale distribuito tra quattro amici, ma in un libro finanziato dalla regione Veneto con 15.000 Euro, accompagnato da una benevole introduzione dell'Assessore regionale dell'Istruzione, Formazione e di Lavoro e distribuito poi in tutte le scuole medie della provincia di Vicenza. Sono rimasto malissimo per l'evidente e piuttosto sfacciata violazione dei diritti d'autore, dal fatto che i curatori del libro hanno avuto, con l'aiuto dei miei testi, un non indifferente vantaggio economico e anche amareggiato dal fatto che questo reato - perché qui non si tratta di un problema di galateo informatico, ma proprio di un reato - porta la benedizione di un assessore regionale. E come se non bastasse, si tratta proprio dell'Assessore all'Istruzione che, secondo me, avrebbe invece l'obbligo di impedire che cose del genere vengano distribuite nelle scuole.
3) Gli autori del libro hanno poi inserito il mio testo in un contesto politico di estrema destra, per me aberrante, falsificando così lo spirito del mio testo. Vorrei mettere ben chiaro che, anche se gli autori mi avessero chiesto il permesso di pubblicazione, non gliel'avrei mai dato! Ho scoperto anche che, durante la copia, hanno escluso dal mio testo un paragrafo che evidentemente non era compatibile con la loro ideologia politica. Il fatto che gli autori hanno letto il mio testo molto attentamente prima di metterlo nel loro libro è testimoniato anche dal fatto che in almeno un caso hanno corretto stilisticamente una espressione mia che, visto che non sono di madrelingua italiana, era effettivamente poco corretta. Quindi, il loro modo di copiare non può essere considerato frutto di superficialità o di inesperienza giovanile; quando hanno setacciato il mio testo per correttezza stilistica e "compatibilità ideologica" devono invece aver agito ben sapendo cosa stavano facendo.
4) Il mio sito www.viaggio-in-germania.de è online da circa 11 anni, ha più di 1.000 pagine e conta mediamente ogni mese tra 200.000 e 220.000 visitatori (le statistiche sono pubbliche). È un sito molto conosciuto e stimato per la completezza delle informazioni e, per quanto riguarda la sua parte storica, per l'approfondimento e la imparzialità dell'esposizione degli argomenti. Questo significa per me, come webmaster, un continuo impegno di aggiornamento e di miglioramento dei contenuti e un lavoro costante per mantenere alto il livello dei servizi offerti.
Quando ho visto il mio testo inserito in un contesto politico-ideologico che è l'opposto di quello che i miei lettori conoscono e ormai si aspettano da me ho capito che da questa faccenda viene lesionata anche la mia reputazione e quella del sito che costituisce una parte essenziale del mio lavoro . Ho un'immagine da difendere e non posso permettermi che si sappia in giro che testi storici scritti da me vengano distribuiti nelle scuole in un contesto politico di estrema destra, in più in un libro di bassissima qualità editoriale, visto che la stragrande maggioranza delle pagine sono frutto di violazione dei diritti di vari autori e non contengono nessuna indicazione delle fonti e nessuna bibliografia. Il mio non è un sito amatoriale messo in internet per passatempo, ma è espressione della professionalità che in tutti questi anni ho acquisito. Anche sotto questo punto di vista mi sento danneggiato dalla pubblicazione e dalla distribuzione del libro "Europa: unita, libera, forte".
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Caso Donazzan: diversi i brani clonati
Martedi 24 Novembre 2009 alle 13:10Matteo Quero
Caso Donazzan. Diversi brani "clonati" da un libro di Sergio Romano nella lista dei copia-incolla
Arriva anche la segnalazione di un altro curioso caso di copia-incolla dal celebre discorso di John Fitzgerald Kennedy davanti al Muro
Alcune pagine di Sergio Romano entrano nella lista delle copiature da parte degli autori del libro "Europa: unita, libera, forte", promosso dall'assessore all'istruzione della Regione Veneto Elena Donazzan, finanziato con contributi regionali e distribuito in tutte le scuole del Vicentino dalla Provincia di Vicenza. Una nuova tegola sugli autori (ma soprattutto sui promotori, Regione Veneto e Provincia di Vicenza) dell'opera che sta creando grandi polemiche dopo la denuncia del consigliere provinciale del Pd Matteo Quero.
«Inizialmente pensavamo si trattasse di un copia-incolla da una recensione di un libro di Sergio Romano - spiega Matteo Quero -. Ma un lettore del mio blog www.matteoquero.it, dove abbiamo lanciato il concorso "Trova anche tu il tuo copia-incolla", ci ha segnalato che ad essere copiate erano state proprio le parole di Romano dalle pagine 147, 156, 162 e 163 del libro "Europa, storia di un'idea" edito da Longanesi nel 2004».
La documentazione sul caso di copia-incolla da Sergio Romano è disponibile nella pagina web http://www.matteoquero.it/?p=475
«A rischio di diventare noioso - prosegue Quero -. Ripeto la domanda all'assessore regionale all'istruzione Elena Donazzan, promotrice del libretto "Europa: unita, libera, forte", che ancora non ha risposto: era a conoscenza dei (sempre più numerosi) copia-incolla privi di citazioni delle fonti?»
«Quello dei copia incolla sembra ormai un'abitudine dei "Ragazzi del Muretto", citando la serie televisiva della Rai degli anni '90, sostenuti dall'assessore Donazzan - conclude Quero -. Un altro lettore ci ha segnalato infatti un gustoso copia-incolla, legato alla presentazione del libretto in Provincia, rigorosamente anche in questo caso privo di citazione della fonte. Protagonista è il presidente di strade d'Europa Michele Bonanno che si è appropriato di parte del celebre discorso di John Fitzgerald Kennedy davanti al Muro, a quanto si apprende dallo stesso comunicato stampa della Provincia di Vicenza del 9 novembre scorso".
La documentazione sul caso di copia-incolla da John Fitzgerald Kennedy è disponibile nella pagina web http://www.matteoquero.it/?p=475
Oggi il caso Donazzan è arrivato all'attenzione dei media nazionali: oggi al libretto "Europa:unita, libera forte" dedica ampio spazio Il Riformista a pagina 15 dal titolo "Quindicimila euro per saccheggiare l'89 su Internet".
Il dossier completo sul caso Donazzan è visibile nella pagina web: http://www.matteoquero.it/?p=322
Continua a leggereMoretti esprime solidarietà a Quero
Lunedi 23 Novembre 2009 alle 12:36Comune di Vicenza
Dichiarazione del vicesindaco Alessandra Moretti sul libro "Europa unita libera, forte"
In merito alla polemica circa la pubblicazione Europa: unita, libera, forte, che ha coinvolto i docenti dell'ITIS Rossi, il consigliere provinciale Matteo Quero e l'assessore regionale Elena Donazzan, mi corre l'obbligo di esprimere la mia piena solidarietà a Quero e ai docenti vicentini per l'attacco scomposto ed offensivo di cui sono stati fatti oggetto da parte della Donazzan solo per aver espresso una critica di metodo e di contenuto riguardo al testo in questione, di cui Regione e Provincia si sono fatti promotori.
Spiace constatare come la risposta della Donazzan sia deludente, ma soprattutto fuori tema, perché non ha preso in considerazione il merito delle contestazioni, ma si è addirittura riferita, nel caso del consigliere Quero, a fatti personali che niente hanno a che vedere con la valenza storico-scientifica della pubblicazione, né con gli eventi in essa contenuti. Così come non è stata data una risposta soddisfacente alle legittime domande sollevate sulla natura discutibile della scelta delle fonti e della composizione del libretto, frutto come è emerso non di una elaborazione propria degli autori ma di una riproposizione parziale e politicamente orientata di testi rinvenuti online.
Dal momento che le questioni sollevate sia dai docenti del Rossi e poi di altri istituti vicentini sia dal consigliere provinciale Quero e dal consigliere regionale Claudio Rizzato hanno interesse di natura pubblica, personalmente mi sono resa garante di favorire un confronto tra l'autore Guglielmi e i docenti dell'Istituto Rossi che per primi hanno avanzato una seria critica circa l'autorevolezza ed il rigore che dovrebbero sempre essere alla base di ogni pubblicazione storica.
Il dibattito previsto per sabato 28 alle ore 17,00 presso gli spazi dell'Informagiovani dovrà essere improntato sul rispetto delle reciproche posizioni e sul confronto storiografico e scientifico, senza scadere nello scontro verbale e nelle offese personali.
Wikipedia, il Muro e l'arte del copia e incolla
Venerdi 20 Novembre 2009 alle 17:53È decisamente il caso politico del momento. L'Ipab e il crac Ristocenter? La privatizzazione dell'acqua? La delibera sul Pat da ritoccare? Macché. Parliamo ovviamente del libro commemorativo sulla caduta del Muro di Berlino "Europa: unita, libera, forte", scritto da un giovane vicentino (Andrea Guglielmi, dell'Associazione Strade d'Europa), sponsorizzato dall'assessorato regionale alla formazione guidato da Elena Donazzan, e distribuito in tutte le scuole superiori del territorio sotto la regia dell'assessorato provinciale alle politiche giovanili di Andrea Pellizzari. Neanche il tempo di arrivare sui banchi degli alunni che i professori del Rossi hanno preso carta e penna per inviare alla Donazzan una lettera aperta con precise critiche nei confronti di un'operazione che, a loro dire, mostrava evidenti lacune di metodo (la scelta di affidarsi ad un'associazione politicamente connotata), di valenza didattica (un autore non ancora laureato) e di merito (varie affermazioni marcatamente ideologiche). Il giorno dopo, altrettanto pronta, la replica dell'assessore Donazzan: "Il livore ideologico di certi docenti è la morte dell'insegnamento libero, perciò alla lettera rispondo: chi se ne frega" (Corriere del Veneto di giovedì 19 novembre).
Monicchia replica alla Donazzan
Venerdi 20 Novembre 2009 alle 16:25Prof. Roberto Monicchia (ITI Rossi)
Come primo firmatario della lettera aperta all'assessore Donazzan, chiedo ancora un po' di spazio per replicare a quanto dichiarato in merito dall'assessore. Se l'on. Donazzan si fosse fermata al "chi se ne frega" o al "vecchi professori che non hanno mai messo fuori il naso da casa loro", ai "ridicoli", ai "livorosi" (cito dal "Corriere Veneto" di oggi), avrei volentieri lasciato correre, poiché penso che la cortesia sia una bella qualità , ma - come il coraggio di Don Abbondio - se uno non ce l'ha non se la può dare.
Siccome però l'assessore va oltre il non interesse, tacciando i firmatari di "pregiudizi" e "retaggi ideologici", ed entrando poi nel merito di alcuni punti, allora non posso tacere. Nella nostra lettera, a differenza dell'opuscolo (cfr., oltre ai punti citati citati nella lettera aperta, p. 37: "la falsa soluzione della multiculturalità "), non vi sono affermazioni di principio o dichiarazioni politiche, bensì giudizi sulla validità didattica e la fondatezza storiografica dell'opuscolo stesso. Penso che queste valutazioni - a loro volta ovviamente opinabili - rientrino nelle nostre competenze sia in quanto esperti della materia, sia come insegnanti, che hanno la responsabilità del materiale che propongono ai propri studenti.
Quanto alla croce celtica, la lettera aperta non nega affatto che essa sia in origine un simbolo dell'Irlanda (mi pare tautologico, se no perché si chiamerebbe celtica?), contesta invece l'omissione dell'uso che di quel simbolo è stato fatto non in Irlanda ma in Italia, non nel Medioevo ma negli anni '70 del ‘900, da organizzazioni - segnatamente Ordine Nuovo - che si sono rese protagoniste di atti di violenza, compresi attentati dinamitardi che hanno causato morti e feriti. Poiché si parlava di Europa, nazioni, e Novecento, l'omissione mi sembra grave.
Il "Giornale di Vicenza" riporta un'altra dichiarazione dell'assessore: "Mentre io faccio politica e mi assumo la responsabilità delle mie scelte, la scuola non dovrebbe fare politica". Mi pare una conferma, quasi una rivendicazione, del carattere politico-ideologico e non storico-culturale dell'opuscolo in questione, come appunto rilevava la lettera aperta. La voglio prendere in parola, onorevole Donazzan: promuova qualsivoglia iniziativa politica ritiene opportuna, ma eviti di diffonderla usando denaro pubblico e attraverso la scuola, lasciando a coloro che vi operano il diritto e il dovere di insegnare, con gli strumenti e le competenze che richiede, la storia.
Grazie per l'ospitalitÃ
Vicenza, 19.11.09
Roberto Monicchia