Wikipedia, il Muro e l'arte del copia e incolla
Venerdi 20 Novembre 2009 alle 17:53 | 0 commenti
È decisamente il caso politico del momento. L'Ipab e il crac Ristocenter? La privatizzazione dell'acqua? La delibera sul Pat da ritoccare? Macché. Parliamo ovviamente del libro commemorativo sulla caduta del Muro di Berlino "Europa: unita, libera, forte", scritto da un giovane vicentino (Andrea Guglielmi, dell'Associazione Strade d'Europa), sponsorizzato dall'assessorato regionale alla formazione guidato da Elena Donazzan, e distribuito in tutte le scuole superiori del territorio sotto la regia dell'assessorato provinciale alle politiche giovanili di Andrea Pellizzari. Neanche il tempo di arrivare sui banchi degli alunni che i professori del Rossi hanno preso carta e penna per inviare alla Donazzan una lettera aperta con precise critiche nei confronti di un'operazione che, a loro dire, mostrava evidenti lacune di metodo (la scelta di affidarsi ad un'associazione politicamente connotata), di valenza didattica (un autore non ancora laureato) e di merito (varie affermazioni marcatamente ideologiche). Il giorno dopo, altrettanto pronta, la replica dell'assessore Donazzan: "Il livore ideologico di certi docenti è la morte dell'insegnamento libero, perciò alla lettera rispondo: chi se ne frega" (Corriere del Veneto di giovedì 19 novembre).
E immediatamente arriva anche la contro-replica dei docenti.
Oggi l'ultimo capitolo, con Matteo Quero che, dopo un certosino lavoro di ricerca, ha scoperto come vari passaggi del libro sono stati scopiazzati. Da dove? Ovviamente da internet, e ovviamente da Wikipedia (per qualche esempio vedi il sito www.matteoquero.it). L'inizio del paragrafo sulla storia del Muro, ad esempio, ricalca pari pari l'incipit della pagina corrispondente dell'enciclopedia più famosa della rete. A Quero l'affondo viene facile. "A vent'anni dalla caduta del muro di Berlino l'assessore celebra l'evento con 40 pagine di copia incolla costate migliaia di euro ai contribuenti -commenta -. Il libretto "Europa: unita, libera e forte", che ha scatenato una bufera di polemiche per l'orientamento chiaramente ideologico, non è altro che un collage di copia e incolla dall'enciclopedia Wikipedia, siti di estrema destra, siti istituzionali della Comunità Europea e pagine varie. Un clamoroso pasticcio culturale che lascia allibiti. Chi, come l'assessore all'Istruzione Elena Donazzan, dovrebbe dare il buon esempio agli studenti vicentini e veneti, distribuisce un' "opera" all'insegna del "copiare è bello".
La figuraccia, in effetti, è grossa. In attesa della nuova replica della Donazzan, che di sicuro non si farà attendere, a noi piacerebbe anche sapere come si sono comportati gli insegnanti delle altre scuole della provincia? A parte i docenti del Rossi, gli altri cosa hanno fatto? Hanno distribuito il libro? L'hanno letto? Lo condividono? L'hanno dato ai ragazzi senza nemmeno guardarlo? L'hanno cestinato? L'hanno riposto in un angolino degli scaffali senza dargli importanza? Se qualcuno ha le risposte, batta un colpo.
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